Con la Fidentina riaffiora nei biancazzurri la sindrome di Tafazzi:
in vantaggio 2-0 e in dominio assoluto a dieci dal termine,
si fanno rimontare 2-2 allo scadere.

Avevamo scritto che con una Fidentina in cerca disperata di punti per la salvezza il Nibbiano&Valtidone avrebbe dovuto essere spietato per conquistare la vittoria e restare saldamente attaccato al treno pay off. Così non è stato perchè già nel primo tempo, concluso a reti inviolate, malgrado un assoluto predominio territoriale, è mancato ai biancazzurri - e in particolare alle due punte di diamante Grasso e Minasola - l'istinto del killer necessario per trasformare in gol la gran mole di palloni giocati in attacco. Di contro la banda Rastelli ha rischiato grosso poco oltre il ventesimo, quando Mastaj andava a segno nell'unica azione di contropiede costruita dagli ospiti nella prima parte di gara, ma interveniva per grazia ricevuta la bandiera del segnalinee ad annullare per fuorigioco. Anche la ripresa iniziava con i valtidonesi padroni del campo ma con i "gemelli del gol" incapaci di incidere: Minasola non ancora al meglio della condizione e Grasso autore sempre di un dribbling di troppo nella smania di cercare il gol personale. Ci pensavano allora i più determinati Ababio e Compaore (di gran lunga i migliori in campo insieme ad Esposito e Jakimovski) a sbloccare e ad arrotondare il risultato con due potenti tiri dalla distanza ai minuti 11 e 25 della ripresa. Sul 2-0, anzichè infierire cercando la terza rete, i biancazzurri iniziavano a giocare con troppa sufficienza: errore imperdonabile nei confronti di un avversario tecnicamente inferiore ma mai domo perchè in lotta per la sopravvivenza e sostenuto da un manipolo di tifosi scatenati. Così, a dieci dal termine, quando Visconti accorciava le distanze con un tiro di punizione dal limite, alla sicumera mostrata sino a poco prima, subentrava nei nostri eroi la paura di farsi raggiungere che li portava a giocare un finale di partita in stato confusionale cui Rastelli non è riuscito a porre rimedio nemmeno con i cambi e che si concludeva con l'invitabile beffa: proprio sui titoli di coda una sfortunata autorete di Pinton regalava infatti un pari insperato ai ringalluzziti granata parmensi, protesi all'ultimo assalto nell'area avversaria. Se vogliamo trovare il bicchiere se non mezzo pieno, almeno pieno per un quarto in questo pareggio che - come dice Villaggi nella sua cronaca - ha un po' il sapore di una sconfitta, guardiamo al punticino rosicchiato alla Correggese (sconfitta dal Cittadella) in chiave play off, ma che non è certo sufficiente per dormire sonni tranquilli. Per potere essere sicuri di giocarci il torneo finale con Terre di Castelli e Correggese, senza sperare in qualche incidente di percorso di queste ultime, è necessario vincere tutte le residue gare di campionato con Faro e Real Formigine (in trasferta) e Brescello Piccardo e Zola Calcio (in casa). Per far questo saranno indispensabili, oltre ai gol che ci auguriamo Grasso e Minasola ritrovino al più presto,  la capacità di ciascun atleta di dare l'anima sul campo dal primo all'ultimo minuto e di non giocare mai con sufficienza anche nei momenti più favorevoli o contro avversari apparentemente più deboli.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Addio ad Ambrogio Pelagalli.
Un grande del calcio italiano con Milan, Atalanta e Roma
già dirigente e da sempre amico del Nibbiano

Il trascorrere inesorabile del tempo si è portato via un altro personaggio di spicco che ha incrociato per diversi anni la storia prima dell'A.C. Nibbiano e poi del Nibbiano & Valtidone. Ci ha lasciato, infatti, a 84 anni dopo una lunga malattia Ambrogio Pelagalli notissimo volto del calcio italiano degli anni sessanta e settanta, vincitore col Milan di una Coppa dei Campioni e di uno scudetto, compagno di squadra di altri miti del nostro massimo campionato quali Rivera, Trapattoni, Cesare Maldini ai tempi dell'indimenticabile Nereo Rocco. La sua lunga e blasonata carriera prosegue poi come calciatore, allenatore e dirigente in tante alte importanti società. (vai alla biografia su Wikipedia)  Il rapporto di Pelagalli col Nibbiano era nato grazie all'amicizia con Sandro Alberici, padre del nostro presidente Valter, quando -oltre che Sindaco del paese- era anche capitano e poi allenatore di quella squadra che aveva riportato il calcio ufficiale nel capoluogo valtidonese a metà degli anni sessanta. Ambrogio, quando era libero da impegni sportivi, veniva volentieri ad assistere alle partite di seconda e terza categoria di quella formazione dove militava un altro ex giocatore del Milan, Franco Danova, leader e capocannoniere di quella storica compagine. Alla scomparsa dell' amico Sandro, che gli aveva più volte espresso il desiderio di vederlo collaborare col figlio (che nel frattempo aveva assunto la guida del Nibbiano) entrò nel direttivo della Società con la mansione di Direttore Generale dell' area tecnica. Negli ultimi anni, al manifestarsi della grave malattia, le condizioni di salute lo avevano obbligato a lasciare la carica e ad allontanarsi a malincuore da quell'ambiente sportivo che è stato il suo habitat per tutta la vita e dove ha lasciato in tutti quelli che lo hanno conosciuto il ricordo di un professionista gentile, serio, competente e fortemente appassionato al mondo del calcio.

Nelle foto. In alto, il presidente Valter Alberici al momento dell'accordo con Ambrogio Pelagalli per il suo ingresso nello staff dell'A.C. Nibbiano; In mezzo, Pelagalli (a destra) fotografato col presidente Alberici, l'allenatore Perazzi e due dirigenti del Nibbiano il giorno della promozione in Eccellenza (15 maggio 2016); Sotto, Pelagalli (secondo da sinistra accosciato) allora militante nell'Atalanta in serie A , insieme alla formazione del Nibbiano 1969-70 partecipante al campionato di seconda categoria e allenata da Sandro Alberici (ultimo a destra accosciato)

 

Torna il Nibbiano da esportazione che vince anche a Fabbrico.
In gol i tre tenori dell'attacco biancazzurro per il 3-1 finale

Quando la banda Rastelli sente l'odore dell'erba (o del sintetico) dei campi dal parmense in giù verso il bolognese, tutto diventa magicamente più facile, il gioco fluisce e le vittorie fioccano senza troppi patemi. Succede così anche a Fabbrico per l'ottava volta consecutiva, anche se proprio al pronti-via dell'incontro erano stati i padroni di casa a provocare un grosso spavento ai biancazzurri con una staffilata del loro goleador Zampino sventata da un super Murriero. Sul subitaneo capovolgimento di fronte, al secondo minuto, era però Lancellotti, pescato magistralmente da Minasola, a saltare l'avversario diretto e a depositare il pallone in rete con un tocco di gran classe per l'immediato vantaggio degli ospiti che assumono il controllo della partita eccedendo anche in leziosità nelle loro azioni offensive che non trovano perciò il dovuto sbocco nella porta avversaria. Arriva così, dopo venti minuti, l'inopinato pareggio dei reggiani a seguito di un calcio piazzato deviato all'incrocio dei pali da un'abile inzuccata di Aldrovandi. Il Nibbiano&Valtidone insiste per cercare subito di tornare in vantaggio ma Grasso per 4 o 5 volte consecutive si fa pescare in posizione di fuori gioco. Anche nella prima parte della ripresa i valtidonesi, pur non correndo rischi in difesa grazie soprattutto all'eccellente prova di Fogliazza e Boccenti, stentano a finalizzare in attacco la loro superiorità territoriale. E' così che mister Rastelli, al quarto d'ora, manda in campo Kenzin per dare una scossa di adrenalina alla squadra. La tecnica dell'ucraino, unita alla sua mobilità e caparbietà nel difendere il pallone sortiscono infatti l'effetto sperato. Le azioni pericolose si moltiplicano, anche per merito di un sempre monumentale Ababio alle spalle delle prime linee, mandando in confusione la retroguardia dei reggiani che al 25' è costretta al rigore sullo straripante Grasso. Stavolta però il bomber lascia a Minasola l'onere e il merito della perfetta esecuzione dal dischetto che dà ai biancazzurri il meritato vantaggio: la sua generosità è comuque premiata allo scadere quando Fogliazza gli fornisce una splendida imbucata in piena area che Grasso sfrutta da par suo togliendo le ragnatele dall'incrocio dei pali di De Prisco per il 3-1 finale che meglio rispecchia l'andamento della partita. Ora il lungo stop del periodo pasquale. Si riprenderà mercoledì 3 aprile in notturna con una Fidentina in caccia di punti per la salvezza ma con la quale la banda Rastelli dovrà essere spietata per non correre il rischio di staccarsi dal trenino dei play off.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Sbrigata la pratica Bagnolese secondo pronostico,
ma i reggiani sono duri ad arrendersi: 4-2

Vittoria facille da pronosticare ma più difficile da conquistare sul campo quella del Nibbiano&Valtidone contro l'ultima della classe che, a dispetto dei soli 8 punti in classifica e delle 23 sconfitte subite è scesa al "Puppo" di Piacenza (ancora una volta scelto in sostituzione dell'impraticabile Molinari) con la ferma intenzione di non recitare il ruolo della squadra materasso. Aiutata in questo anche dai biancazzurri che, forse illusi dal quasi immediato vantaggio raggiunto con una imprendibile rasoiata di Vingiano, hanno condotto il resto del primo tempo al piccolo trotto consentendo al 25' a Coscelli di raggiungere il pareggio al termine di una pregevole azione personale. Il gol subìto non scuote più di tanto i padroni di casa che continuano a manovrare con ritmi lenti, quasi da allenamento, ma sfiorano comunque il nuovo vantaggio con un bel gesto atletico del giovane difensore Borsatti, proiettato nell'area opposta, la cui rovesciata si stampa sulla traversa. Tutt'altra musica nella ripresa, iniziata con passo più deciso dai valtidonesi che dopo nemmeno dieci minuti trovano il gol del 2-1 con una perentoria inzuccata di Fogliazza. Entra poi in scena bomber Grasso che, dopo essersi visto annullare al 20' un bel gol di testa per un più che dubbio fuori gioco, mette a segno alla mezz'ora, su assist di Minasola, quello che sembra essere il 3-1 della sicurezza. Ma i reggiani sono tutt'altro che domi e dopo soli quattro minuti riaprono la partita con uno straordinario calcio di punizione di Napoli che colpisce il palo interno e si infila alle spalle dell'incolpevole Murriero. Ci pensa però ancora Grasso, oggi tornato in versione "fulmine di guerra" a conquistare e a trasformare, a cinque dal termine, il calcio di rigore che fissa il risultato finale sul 4-2. Archiviato, con qualche patema di troppo, un incontro in cui la vittoria era d'obbligo, risulta consolidata, malgrado le tre prime della classifica abbiano anch'esse vinto, la posizione del Nibbiano in zona pay-off grazie alla sconfitta dell'immediata inseguitrice Virtus Castelfranco ora distanziata di ben otto punti. Vietato comunque ogni calo di tensione perchè ora la corsa va fatta sulla seconda e terza posizione, entrambe distanti 6 punti, non impossibili da raggiungere se - come pretende mister Rastelli - i suoi ragazzi sapranno sfruttare al meglio delle loro possibilità un calendario finale che, sulla carta, si presenta favorevole.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Il Nibbiano spreca e l'Agazzanese ringrazia.
I biancazzurri colpiscono con Grasso, falliscono più volte il raddoppio
e vengono raggiunti in mischia nel finale

Un Nibbiano meno brillante di quello visto all'opera contro la ben più forte Terre di Castelli, anche a causa del terreno pesante che ha limitato l'azione degli elementi più tecnici, ha lasciato i primi due punti in trasferta dell'era Rastelli sul campo di un'Agazzanese poco incisiva ma che, più volte graziata dagli ospiti, alla fine è riuscita ad agguantare un pareggio senza rubare nulla. Nel primo tempo i valtidonesi hanno avuto il pieno controllo dell'incontro, con i padroni di casa apparsi intimiditi di fronte alla più titolata avversaria e incapaci di mettere in mostra quell'aggressività che di solito li contraddistingue nel derby. Tutto sembrava essersi messo per il verso giusto per i biancazzurri quando Grasso, alla mezz'ora, si sbloccava dopo tre turni di astinenza, mettendo a segno dal limite un gol da grande centravanti e andando ancora due volte vicino al raddoppio (con un errore di mira e un gol annullato per suo precedente fallo di mano) prima del riposo. Dall'altra parte, invece, solo ordinaria amministrazione per Murriero e compagni della difesa. Nella ripresa i granata tornano in campo più determinati ma nei primi trenta minuti riescono a collezionare solo una serie di infruttuosi calci d'angolo mentre nello stesso periodo il Nibbiano&Valtidone crea (e sbaglia) in contropiede ben 4 occasioni da rete. La più clamorosa quando Grasso - voglioso di incrementare il suo bottino di capocannoniere - non cede la palla al liberissimo Ababio, che avrebbe potuto facilmente battere Di Maio, ma calcia oltre la traversa. E come sempre, la dea Eupalla che governa le sorti del calcio, punisce lo scialo dei valtidonesi concedendo al capitano dei granata Moltini, a meno di un quarto d'ora dal termine, l'occasione del pareggio dopo un caotico batti e ribatti in area ospite. Stavolta i cambi dalla panchina di mister Rastelli non sortiscono l'effetto sperato di riportare i suoi in vantaggio. Ci prova, ostinatamente fino all'ultimo, bomber Grasso che, proprio allo scadere, vede la traversa dire di no a una sua splendida staffilata scagliata dopo un travolgente spunto personale. Termina così in parità il derby in Val Luretta che soddisfa certamente più l'Agazzanese del Nibbiano che comunque vede ancora salda in classifica la sua posizione in zona play-off e che ora deve badare domenica prossima, sul fondo sintetico del "Puppo" di Piacenza, a fare bottino pieno contro la cenerentola Bagnolese che, pur reduce da una serie innumerevole di sconfitte non va presa sottogamba e meno che mai con cali di tensione.

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Col Terre di Castelli primo pareggio dell'era Rastelli (1-1)
Entrambi i gol dalle panchine, ma al Nibbiano manca almeno un rigore

C'è mancato poco che la maledizione casalinga del Molinari si trasferisse anche sul sintetico "Levoni" di Piacenza dove l'incontro di alta quota tra Nibbiano e Terre di Castelli si è disputato a causa delle abbondanti piogge che hanno reso inagibile il terreno valtidonese. A quattro minuti dal termine, infatti, i biancazzurri stavano soccombendo per 0-1 in un confronto che, specie nel secondo tempo, li aveva visti largamente dominatori. Nel loro carnet annoveriamo due occasioni mancate da Esposito e una da Kenzin, una parata di piede di Aureglio su staffilata di Minasola, altre due deviazioni dell'estremo difensore ospite su bolidi di Boccenti e Lancellotti, un chiaro rigore su Esposito negato dall'ennesimo arbitro ostile che il Nibbiano continua a trovare sulla sua strada e un altro sospetto penalty su Minasola, sgambettato appena dentro l'area, che lo stesso direttore di gara ha ritenuto non punibile, così come ha poi scandalosamente sorvolato su un retropassaggio di piede di un difensore al proprio portiere Aureglio che lo bloccava con le mani (come espressamente vietato dal regolamento) appena dopo aver respinto il tiro di Lancellotti. Sul piatto del Terre di Castelli troviamo solo un colpo di testa ravvicinato bloccato a terra da un miracoloso Murriero nel primo tempo e il gol del neo entrato Melo, innescato dall'unico errato rinvio del peraltro ineccepibile Fogiazza nella ripresa. Uno squilibrio di occasioni quindi a favore ma non colte dal Nibbiano che rischiavano di costargli care, non fosse stato per l'ultimo azzeccato cambio di mister Rastelli che a cinque dal termine sostituiva Castellana con il giovane Compaore che, appena entrato in campo, veniva liberato sulla sinistra da un'abile spizzata di Grasso e trafiggeva Aureglio con la freddezza di un veterano per il gol dello strameritato pareggio. Certo una vittoria avrebbe meglio rispecchiato l'andamento della partita e avrebbe probabilmente tenuto aperti i giochi per la seconda piazza in classifica, ma il presidente Alberici insieme ai dirigenti e ai tifosi biancazzurri possono ritenersi orgogliosi e soddisfatti di una squadra che ha dimostrato di essere nel ristretto novero delle quattro migliori del girone, che ha un gioco piacevole e che possiede ancora margini di miglioramento. Adesso non resta che confermarsi nelle prossime due partite in sette giorni: il derby infrasettimanale nella tana di un'Agazzanese ansiosa di riscattarsi dalla batosta di Nonatola e il confronto casalingo con la cenerentola Bagnolese che rappresenta un'occasione da non perdere per tornare a sorridere anche al Molinari.

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Rastelli settebellezze col Nibbiano in trasferta
I corsari della Valtidone affondano anche il Colorno (3-1)

Pronostico rispettato anche nella città ducale dove i biancazzurri ottengono la settima vittoria consecutiva in trasferta, confermandosi la miglior squadra corsara del girone. Come ormai è sua consuetudine lontano dal Molinari, la banda Rastelli ha sfoderato una prestazione superlativa contro un avversario tutt'altro che remissivo capace di costruire ottime trame di gioco e poco incisivo solo in fase conclusiva anche per merito di una retroguardia dove Fogliazza, Castellana, Esposito e Boccenti hanno chiuso ogni spazio nei momenti decisivi. Ai biancazzurri è comunque bastato un tempo per avere ragione dei padroni di di casa andando al riposo con un rassicurante 2-0 e limitandosi poi nella ripresa a controllare i parmensi con bella sicurezza, salvo calare nel finale il colpo di grazia della terza rete. Il gol su rigore del Colorno, messo a segno sui titoli di coda, quando il Nibbiano, ormai certo della vittoria, aveva tirato i remi in barca, ha solo valore per la cronaca. Ancora a secco per la seconda partita consecutiva bomber Grasso, che comunque si è dato un gran daffare per la squadra, l'eroe della giornata è stato finalmente Minasola, avviato a ritornare il nostrano "rombo di tuono" che, dopo aver saggiato i riflessi di Monteverdi con un gran tiro dal limite, lo trafiggeva imparabilmente al 15' con un gol capolavoro come di rado se ne vedono nelle categorie dilettantistiche. Una decina di minuti dopo, a seguito di una combinazione con Grasso, "Mina" forniva all'eccellente Esposito l'assist per il raddoppio mentre, a inizio ripresa, era il palo a negargli la gioia della doppietta personale. La terza rete - messa a segno di testa su punizione pennellata da Vingiano - è opera di un altro tra i migliori in campo, quel giovane Boccenti che deve solo perder il vizio di avventurarsi ogni tanto in pericolosissimi dribbling nei pressi dell'area di rigore che, quando persi, possono diventare letali. Non si può infine sottacere la maiuscola prova di un Kenzin in costante crescita, motore a tutto campo con una visione di gioco e doti tecniche degne di una categoria superiore. Con tutto quanto di positivo sono ancora una volta riusciti a mostrare in trasferta, riusciranno quindi i nostri eroi a "conquistare" anche il terreno di casa nel prossimo incontro che li vedrà ospitare la seconda in classifica Terre di Castelli ? E' quello che il presidente Alberici e tutti i tifosi si augurano e che mister Rastelli deve finalmente riuscire a ottenere dai suoi per proseguire in una marcia sicura e senza sorprese verso il traguardo dei play off.

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Al Molinari serve un esorcista: quarta sconfitta consecutiva per il Nibbiano.
La Correggese passa nell'unica occasione.
Ai padroni di casa negato un rigore solare e forse due

La maledizione del campo non più amico del Molinari è ormai diventata un serio problema per mister Rastelli. Quattro sconfitte casalinghe consecutive, tutte di misura e tutte maturate attraverso singoli episodi che hanno ribaltato quello che avrebbe potuto essere l'esito degli incontri, non possono essere solo frutto del caso ma occorre identificare al più presto quel male oscuro che impedisce alla squadra di conseguire anche dinnanzi al proprio pubblico quelle vittorie che, di contro, ottiene in trasferta da ormai sei turni consecutivi. Va però detto che non può essere un caso nemmeno il fatto che da inizio campionato i valtidonesi debbano affrontare (soprattutto in casa) arbitraggi pesantemente avversi con rigori contrari concessi con estrema facilità e rigori a favore negati anche quando sono di una chiara evidenza. Sarebbe forse ora che la società facesse sentire autorevolmente la propria voce in Federazione perchè non è il primo anno che il Nibbiano&Valtidone è troppo spesso vittima di arbitraggi infelici. Anche contro la Correggese un solare sgambetto in area su Kenzin lanciato a rete (appena dopo il vantaggio degli ospiti) veniva incredibilmente trasformato in un fallo contrario dall'arbitro che inoltre, in pieno recupero, sorvolava su quello che, visto al replay, appare come un chiaro abbattimento di Ababio ad altezza del dischetto del rigore. Detto di questi non secondari episodi contrari, per il resto si è trattato di un incontro estremamente equilibrato tra due squadre forti che si sono reciprocamente concesse pochissime occasioni da rete e che sarebbe stato più giusto terminasse in parità. I biancazzurri devono però recitare il mea culpa per il gol subito (ancora una volta) da calcio d'angolo, con alcuni difensori che non sono riusciti a intervenire sullo spiovente da corner lasciandosi anticipare dall'abile guizzo vincente di Leonardi. Clamoroso, infine, anche l'errore di bomber Grasso a cinque dal termine, che ha girato a lato di testa, a porta vuota, un millimetrico assist di Lancellotti. In questi due episodi, al di là dei rigori non concessi, va ricercata la differenza tra le due contendenti che ha reso possibile e giustificato la vittoria dei reggiani. Imperativo, a questo punto per i biancazzurri, per non mettere a rischio la zona playoff sino ad ora meritatamente conquistata, sarà proseguire nei successi esterni anche in quel di Colorno nell'anticipo di sabato prossimo e sfatare finalmente il tabù del Molinari nel successivo, delicatissimo incontro con la damigella d'onore Terre d Castelli.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Trasferte sempre terre di conquista per Rastelli: sei vittorie su sei incontri.
Anche a Salsomaggiore i biancazzurri calano un poker sul velluto

Le statistche non lasciano spazio a dubbi: il Nibbiano&Valtidone da trasferta di mister Rastelli è una macchina da gol e da vitttorie nettamente superiore a quella che si esibisce sul terreno amico. Sei vittorie, infatti, su sei trasferte disputate con 18 reti segnate e solo una subita, mentre in casa il bilancio è praticamente in pareggio con tre vittorie, tre sconfitte, 11 reti fatte e 9 subite. E' vero che nel mezzo c'è anche la vittoria, teoricamente casalinga, per 3-2 sul Rolo ma ottenuta giocando sul campo "Puppo" di Piacenza. Anche sul terreno della nobile decaduta Salsomaggiore (lo scorso campionato in serie D) l'undici valtidonese l'ha fatta da padrone, malgrado l'assenza di bomber Grasso, e senza neppure patire un patema d'animo dal primo all'ultimo minuto. C'è voluta solo una mezz'oretta per prendere le misure alle non troppo incisive velleità del salsesi e poi, nel giro di sette minut, i biancazzurri hanno messo una pesante ipoteca sulla partita. Prima con il redivivo Minasola, abile a girare al volo in rete un millimetrico assist su punizione di Lancellotti (con uno schema più volte studiato in allenamento) e poi con violento tap-in di Vingiano su precedente fiondata di Ababio dal limite respinta da Menta. Andati al riposo in doppio svantaggio i padroni di casa tentavano una timida reazione nella prima parte della ripresa sempre contenuti senza problemi da un'attenta difesa tornata sotto la regia dell'impeccabile Fogliazza. Ma la voglia di mettersi in evidenza dei subentrati dalla panchina del Nibbiano creava poi le occasioni per gli ospiti di arrotondare il punteggio. Il 3-0 veniva per opera di Michelotto che ancora una volta ricordava, a chi se ne fosse dimenticato, quali sono le sue qualità di goleador raccogliendo al volo un delizioso cross di Lancellotti dal lato opposto e giustiziando l'incopevole Menta con un perfetto diagonale. Il 4-0 era infine propiziato dall'ormai quasi recuperato Minasola che  involandosi a modo suo sulla destra, si liberava del proprio marcatore diretto e serviva per Kenzin  a centro area un rigore in movimento che il diciannovenne ucraino non falliva a coronamento di un'eccellente prestazione nella mezz'ora che si è visto in campo in sostituzione dell'infortunato Borsatti. Rientrato quindi dalla città termale ritemprato da un poker di reti, il Nibbiano&Valtidone è ora chiamato nel prossimo turno a "espugnare" il terreno di casa contro la forte Correggese, sotto di un punto, per tenerla dietro in classifica e nello stesso tempo non perdere di vista il secondo posto occupato dal Terre di Castelli quattro punti sopra. Ma a ranghi completi, col rientro di Grasso e un Minasola in crescendo, questa può essere davvero l'occasione per tornare a far sorridere il "Molinari".

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Molinari ancora stregato per il Nibbiano.
Gioca alla pari e, a tratti, meglio della capolista ma soccombe 2-3

Sarà forse il caso di far benedire il terreno di gioco del Molinari che si sta rivelando il campo più ostico da espugnare per l'undici nibbianese che qui ha subito tre sconfitte negli ultimi tre incontri disputati. Tre ko che coincidono con gli unici tre dell'era di mister Rastelli che invece in trasferta ha sempre vinto. Tre sconfitte, tra l'altro, che lasciano tutte l'amaro in bocca per il modo in cui sono maturate, sempre quando i padroni di casa sembravano avere ormai sotto controllo la partita. Boccone ancora più amaro quello da digerire contro la capolista Cittadella Vis Modena, perchè i biancazzurri hanno forse disputato la loro miglior partita dell'anno con Grasso, più tornado che mai, che si è ripetuto con l'ennesima doppietta,  e con Amin Ababio che ha giganteggiato a centrocampo insieme a un impeccabile Lancellotti e a capitan Jakimovski. Su Jaki e Amin pesano però i due falli da rigore che hanno procurato i gol dello 0-1 e dell'1-2 i per i modenesi. Netto lo sgambetto in area di Jakimovski nel primo caso; forse troppo severa la punizione decretata dall'arbitro per il tocco di mano si Ababio; se però riguardiamo il video il braccio si stacca nettamente dal corpo nel deviare la sfera. Comunque sia, in entrambe le occasioni i valtidonesi erano meritatamente riusciti a portare in equilibrio la partita, prima con una serpentina irresistibile di Grasso nel cuore della difesa avversaria seguita da un fendente imprendibile per Narduzzo e poi con un calcio di rigore, conquistato da Lancellotti che stava per concludere a rete un perfetto assist di Michelotto: penalty che Grasso trasformava con la consueta freddezza. A questo punto (33' della ripresa) l'incontro era in perfetta parità, sia sul piano del gioco, condotto ad alto livello da entrambe le squadre, sia sul piano delle occasioni create. C'era, se mai, da rimarcare una certa prevalenza territoriale dei padroni di casa che, galvanizzati dall'appena raggiunto pareggio, sembravano avere sia le capacità che le intenzioni di provare a conquistare l'intera posta. Ma a poco più di 5 minuti dal termine l'ex Martinez, calciando da 25 metri, coglieva il punto debole di Murriero che, quanto è bravo e reattivo in tante altre occasioni, sembra patire i rasoterra da fuori area e anche stavolta (fotocopia del tiro di Torri contro il Montecchio) aveva un'incertezza fatale che dava agli ospiti il gol della vittoria. Peccato, perchè il Nibbiano&Valtidone ha dimostrato con tutti gli elementi scesi in campo di non aver nulla da invidiare alla prima della classe e di avere, anzi, ancora margini di miglioramento quando finalmente Minasola sarà tornato ai  livelli di rendimento pre-infortunio. Ora, sfuggito il Cittadella 11 punti sopra, l'obiettivo è tenere nel mirino il secondo posto cercando di non perdere punti nella prossima sfida a Salsomaggiore malgrado l'assenza di bomber Grasso fermato ancora per un turno per somma di ammonizioni.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Rientra "tornado" Grasso e spazza via il Castelfranco con una doppietta.
E domenica prossima al Molinari il big match con la capolista Cittadella

Torna bomber Grasso e torna il Nibbiano da trasferta, quello capace di annichilire sul loro terreno anche le avversarie più blasonate. Grasso ha impiegato meno di mezz'ora a farsi perdonare le due giornate di squalifica, siglando un gol per ciascuno dei due turni che lo hanno tenuto lontano dal terreno di gioco e rafforzando così anche la sua posizione di capocannoniere del girone con un bottino di 18 reti. Dopo che in avvio di partita Minasola aveva messo alla prova i riflessi di Gibertini con un gran tiro dalla distanza, il vento di Grasso cominciava a soffiare con due tiri fuori bersaglio intorno al quarto d'ora per poi trasformarsi nel tornado che conosciamo al 20' e al 28', prima deviando in rete da centro area un tiro di Lancellotti e poi seminando in corsa il suo avversario diretto e uccellando Gibertini con una finta da gran centravanti. Terminato il primo tempo sul doppio vantaggio, nell'intervallo aleggiava tra i tifosi biancazzurri, il fantasma dell'incontro d'andata quando in vantaggio di tre reti nella prima frazione i valtidonesi, allora guidati da Volpi, si erano fatti rimontare fino a un incredibile 3-3. Ma il Nibbiano di Rastelli ha dimostrato di aver davvero cambiato registro e nella ripresa non solo è riuscito a mantenere il controllo della partita senza correre il minimo rischio ma ha anche più volte sfiorato la terza rete con incursioni di Grasso, Minasola e Compaore. Merito di un solido centrocampo dove la forzata assenza di capitan Jakimovski è stata compensata dalla grande prova del rinato Baldini e di Lancellotti, tornato al top dopo il serio infortunio e anche del rientrante Ababio che, seppur più impreciso del solito in fase di appoggio, ha svolto un costante e proficuo lavoro di interdizione. E merito di una difesa ben registrata dove le prove senza sbavature dei giovani Borsatti, Pinton e Boccenti hanno potuto fruire della perfetta regia di un Fogliazza capace di infondere sicurezza all'intero reparto e la cui squalifica per somma di ammonizioni costituirà certamente un handicap non da poco per i biancazzurri nell'incontro al vertice che li vedrà opposti nel prossimo turno sul terreno del Molinari alla capolista Cittadella Vis Modena. Ma col recupero di Jakimovski e di Castellana e se Minasola confermerà i progressi che ha mostrato a Castelfranco, ci sarà comunque da divertirsi.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Doccia gelata Montecchio che vince in rimonta (1-2).
Un Nibbiano d'emergenza si inceppa sul più bello

Il terreno del Molinari si sta rivelando tutt'altro che amico per le prestazioni casalinghe del Nibbiano&Valtidone che rimedia la seconda sconfitta consecutiva dinnanzi al proprio pubblico (la partita vittoriosa col Rolo si è giocata a Piacenza) e seconda anche dell'era Rastelli contro un volenteroso Montecchio, alla disperata ricerca di punti in chiave salvezza. A parziale scusante dei biancazzurri va detto che all'assenza di bomber Grasso si sono aggiunte quelle dello squalificato Ababio e dell'infortunato Castellana (entrambi al massimo della forma nelle ultime prestazioni) mentre il rientrante Lancellotti, dopo il brutto incidente col Rolo, non ha potuto esprimersi al meglio e Minasola, che prosegue nel suo lento recupero, viene ancora utilizzato solo parzialmente. A ciò si aggiunga l'infelice abitraggio del signor Maselli, che si è letteralmente inventato il rigore che ha dato il pareggio agli ospiti, e la prestazione sotto tono di alcuni atleti valtidonesi e avremo il quadro della situazione che ha portato a uno stop tanto bruciante quanto inatteso. Eppure la parte iniziale dell'incontro era stata tra le più favorevolii: sebbene il peso delle assenze si facesse notare nel gioco meno brillante del solito, i padroni di casa contenevano agevolmente, seppur con qualche sbandamento degli esterni di difesa, le velleità dei reggiani e al 23' coglievano il vantaggio con un'autentica pennellata d'artista di Vingiano su punizione. Tutto sembrava mettersi per il meglio quando a pochi minuti dal termine del primo tempo Bedotti (come testimonia anche la ripresa video) veniva anticipato da Jakimovski che colpiva nettamente il pallone spingendolo fuori dal limite dell'area dove il centravanti avversario si lasciava cadere traendo in inganno lo sprovveduto Maselli che decretava l'inesistente rigore poi trasformato dallo stesso Bedotti. Dopo nemmeno dieci minuti della ripresa l'episodio che risulterà decisivo per le sorti dell'incontro. Torri raccoglie al volo, cinque metri fuori area, una respinta della difesa biancazzurra e scocca un fendente che Murriero vede partire in ritardo e che, ingannato anche da un falso rimbalzo del pallone davanti a lui riesce solo a sfiorare ma non a trattenere. A questo punto mancherebbe ancora oltre mezz'ora agli uomini di Rastelli per cercare di recuperare la partita, ma i ripetuti assalti alla porta di Voltolini mancano di lucidità anche perchè i padroni di casa si lasciano innervosire dai ripetuti errori del direttore di gara collezionando una serie di ammonizioni. L'unico vera occasione che potrebbe dare almeno il pareggio la procura Jakimovski all'ultimo minuto con una potente girata al volo che Voltolini manda a stamparsi sul palo. Si concretizza così una sconfitta che, seppure non metta in pericolo la zona playoff, rende ancora più ardua la lotta per la prima posizione che dista ormai 8 punti, tenuto anche conto che, prima dello scontro diretto con la capolista Cittadella, dovremo affrontare nel prossimo turno la difficilissima sfida di Castelfranco con la Virtus, che condivide con noi il terzo posto in classifica.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Michelotto pesca il jolly su punizione dal limite.
A Nonantola vittoria e secondo posto malgrado le assenze di Grasso e Lancellotti

La nona di Rastelli non sarà come quella di Beethoven, ma suona comunque come musica alle orecchie e agli occhi dei tifosi e di tutto l'ambiente biancazzurro che vedono i loro beniamini superare a pieni voti l'esame di maturità che li attendeva sul ruvido campo della pericolante Pieve Nonantola. Le forzate assenze di Grasso e Lancellotti, fra l'altro nel loro momento di maggior forma, facevano temere che il collaudato meccanismo di gioco messo a punto dal tecnico di Zibello giunto a otto vittorie su nove incontri disputati, potesse in qualche modo incepparsi. Invece, il Nibbiano&Valtidone ha saputo supplire a una prevedibile minor "potenza di fuoco" in attacco con un solido centrocampo e una difesa praticamente impenetrabile che, nell'arco dei quasi 100 minuti di gioco, ha concesso ai padroni di casa di impensierire la porta difesa da Murrierio in una sola occasione, quando alla mezz'ora della ripresa Boccenti - oggi vero dominatore della sua area - respingeva sulla linea un violento tiro di Gobbi. Di contro molto più numerose le occasioni create dagli ospiti che già al 9' del primo tempo vedevano un tiro di Compaore a portiere battuto salvato in extremis dai difensori avversari e subito dopo un bel gol di Michelotto annullato per fuori gioco. Le punte valtidonesi trovavano poi qualche difficoltà a superare su azione la coriacea difesa dei modenesi che dopo gli sbandamenti iniziali era andata via via riorganizzandosi. Ci pensava allora Michelotto, a inizio ripresa, a cavar fuori dal cilindro del suo repertorio, una punizione capolavoro che non lasciava scampo a Fiorito. Da questo momento il Nibbiano badava soprattutto a gestire il vantaggio in modo autorevole, con capitan Jakimovski e la torre Ababio a presidio del centrocampo, spalleggiati dal sorprendente neo acquisto Kenzin, vero folletto capace di spaziare sia in interdizione che in appoggio su tutto il terreno di gioco. Negli ultimi dieci minutl il tanto atteso rientro di Minasola che in questo breve lasso di tempo riusciva a creare, con due guizzi dei suoi, altrettante limpide occasioni da rete: la prima deviata in tuffo da Fiorito con la punta delle dita e la seconda uscita d'un soffio. Ma soprattutto il nostro "rombo di tuono"  ha messo in mostra tanta voglia di tornare a essere protagonista. Un ottimo auspicio sia per le prossime due gare che ci vedranno ancora orfani di Grasso, sia per il successivo incontro al vertice con la capolista Cittadella.

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Ababio testa di diamante, al 100° minuto giustizia il Rolo (3-2).
Splendida reazione collettiva al pareggio degli ospiti avvenuto al 97'
col Nibbiano in 10 e dopo un grave infortunio a Lancellotti

Quello che si pensava potesse essere un incontro tranquillo e non entusuasmante a causa della pioggia battente sul tappeto sintetico del "Sandro Puppo" di Piacenza (preferito all'inagibile Molinari di Nibbiano causa maltempo) sì è invece trasformato in un thrilling per coronarie forti, dove è successo davvero di tutto. L'inizio è un monologo dei biancazzurri che al 13' sono già in rete con Grasso pescato libero da Ababio con un  abile lancio in profondità. Dopo tre soli minuti gli ospiti trovano però il pareggio su calcio di rigore concesso per un presunto tocco di mano in area di un difensore valtidonese e trasformato da Serrouku. Nemmeno il tempo di rimettere la palla al centro che il Nibbiano torna prepotentemente in vantaggio grazie a un bolide di Ababio respinto da Grigoli ma ribattuto nel sacco da Lancellotti. Per la residua mezz'ora della prima frazione i biancazzurri contengono la reazione dei reggiani che va facendosi sempre più spigolosa, ai limiti della provocazione, con la benevola tolleranza dell'arbitro Palladini. Ne fa le spese al quarto d'ora della ripresa "tornado" Grasso che, dopo aver sfiorato altre due volte il gol non sa trattenersi da una reazione a un fallo fischiato con punizione a suo favore a pochi passi dalla porta avversaria e si fa colpevolmente espellere. A questo punto i padroni di casa sono costretti alla difensiva che reggono con grande autorità, senza disdegnare di rendersi ancora pericolosi in attacco, in particolare con una sforbiciata capolavoro di Lancellotti in rovesciata che Grigoli riesce però a neutralizzare con un altrettanto miracoloso intervento. La mezza punta biancazzurra, oggi migliore in campo con Ababio, è però vittima pochi minuti dopo di una violenta inzuccata aerea con un avversario che lo lascia privo di sensi per qualche attimo costringendolo poi a lasciare il campo in barella. Alla ripresa del gioco dopo una decina di minuti, i compagni di squadra, visibilmente scioccati per l'accaduto, subiscono il rush finale dei reggiani che al 7' di recupero trovano il pareggio con un imprendibile diagonale di Fiocchi. Potrebbe essere il colpo di grazia per gli uomini di Rastelli, che invece negli ultimi tre minuti trovano la forza e l'orgoglio per un'incredibile reazione che, proprio allo scadere, dopo una pregevole azione corale, trova il suo coronamento nel sontuoso colpo di testa di Ababio a fil di palo che riacciuffa per la coda i meritatissimi tre punti.

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Subito cancellato lo scivolone col Formigine.
Il Nibbiano a Zola Predosa riparte in quarta. Ora la vetta è a 5 punti

4-0 in casa del malcapitato Zola Calcio, ma i palloni nel sacco dei bolognesi potevano essere almeno il doppio con un rigore sbagliato e due legni colpiti da Grasso e una decina di chiare occasioni da rete fallite per un soffio. Mister Rastelli aveva ragione, la sconfitta casalinga col Formigine (che comunque anche oggi ha rifilato una cinquina alla Correggese!) è stata davvero provocata da un cumulo di circostanze avverse e non ha lasciato segni nel gioco e nel morale dei biancazzurri apparsi più vivi e pimpanti che mai e ben decisi a riprendere, con la settima vittoria negli ultimi otto incontri disputati, la scalata al vertice della classifica. Le bellicose intenzioni della banda Rastelli appaiono chiare sin dai primi istanti di gioco e nel giro di tre minuti, dal sesto al nono, un sorprendente Campaore si scopre bomber e va due volte a segno, prima con un preciso fendente in corsa dalla mancina su assist di Vingiano e poi con un preciso colpo di testa sul lato opposto imbeccato da Grasso. I padroni di casa, storditi dal doppio ko, non riescono ad abbozzare un'efficace reazione e il Nibbiano&Valtidone continua a imperversare presentandosi a ripetizione nell'area avversaria. Il dominio degli ospiti si accentua nella ripresa e già al quarto d'ora potrebbe assumere proporzioni tennistiche se Grasso non fallisse al 6' un rigore (che per l'ennesima volta si era procurato) e non si vedesse respingere prima dalla traversa e poi dal palo due conclusioni a botta sicura. Ma il bomber biancazzurro non si rassegna e cerca ostinatamente il gol che ottiene verso la mezz'ora, ancora una volta lanciato dal metronomo Vingiano. Le occasioni da rete degli ospiti ormai non si contano più e a cinque dal termine arriva anche la quaterna di Lancellotti che trafigge Roccia con un diagonale dei suoi. Girandola di sostituzioni nel finale con il neo acquisto Esposito che ha modo di mettere in mostra le sue qualità tecniche sfiorando anche il gol personale. Termina quindi nel migliore dei modi il girone d'andata per i ragazzi del presidente Alberici che, grazie anche ai risultati concomitanti delle rivali dirette, si trovano ora a soli due punti dal terzetto delle seconde (Correggese, Virtus Castelfranco e Terre di Castelli) e a 5 punti dalla capolista Cittadella che nelle ultime giornate sembra aver rallentato la sua marcia. Una posizione e uno stato psicologico ideali quindi per tentare, dopo la pausa natalizia, nell'incontro casalingo col Rolo, di scalare altre posizioni verso la vetta .

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Sgambetto Formigine (1-2) il Nibbiano stecca la settima nota.
Restiamo comunque in zona playoff ma aumenta il distacco dalle prime quattro

Il coro del maestro Rastelli, dopo aver armoniosamente intonato, una dopo l'altra, le prime sei note del suo spartito, ha steccato, piuttosto inaspettatamente dinnanzi al proprio pubblico , la settima nota, quel SI che avrebbe dovuto confermare la raggiunta maturità dei biancazzurri a livello dei maggiori interpreti del campionato. Il confronto con la veloce e ben organizzata compagine del Formigine ha invece fatto riemergere, soprattutto in fase difensiva, alcune pecche a cui il nuovo tecnico sembrava aver posto rimedio. I due gol dei modenesi, sebbene entrambi di ottima fattura, nascono infatti da altrettante incertezze difensive dei padroni di casa. Anche il centrocampo stavolta non è riuscito a far filtro in modo adeguato alle folate offensive degli ospiti, che troppe volte sono stati lasciati liberi di affacciarsi pericolosamente nell'area valtidonese, e nemmeno ha fornito un concreto supporto alle iniziative di Grasso che ha quasi sempre dovuto battersi da solo tra le strette marcature degli avversari. Va anche detto che l'arbitraggio del parmense  Maiellaro ha in buona parte contribuito alla sconfitta del Nibbiano&Valtidone negando prima, sullo 0-0. un clamoroso rigore per chiaro fallo di mano di Ashong  quasi sulla linea di porta e annullando poi inspiegabilmente, sul punteggio di 1-1 il gol del vantaggio nibbianese segnato da Fogliazza, abile a deviare al volo in rete un calcio di punizione calciato da Vingiano. Gli ospiti avevano trovato il vantaggio alla mezz'ora del primo tempo, poco dopo il calcio di rigore scampato, con Binini che approfittava di una doppia incertezza prima di Murriero e poi di Boccenti per andare a segno con un bel diagonale scagliato quasi dalla linea di fondo. A cavare le castagne dal fuoco al Nibbiano ci pensava ancora una volta bomber Grasso che al 12' della ripresa, per l'ennesima volta in questo campionato, conquistava un calcio di rigore su azione personale e lo realizzava con la consueta sicurezza. Appena tre minuti dopo, l'episodio del gol annullato a Fogliazza col Nibbiano in crescendo e il Formigine che  iniziava a dar segni di sbandamento. Intravedendo la possibilità di agguantare la vittoria gli uomini di Rastelli si sbilanciavano un po' troppo in avanti permettendo, a cinque minuti dal termine, a seguito di un'innocua rimessa laterale dei modenesi e un successivo batti e ribatti  al limite dell'area, allo sgusciante Caselli di insinuarsi fra tre difensori biancazzurri, non esenti da colpe,  e battere imparabilmente  in rete. Inutile l'inserimento in attacco di Campaore nel finale, nel tentativo di raggiungere almeno il pareggio. Si concretizzava così la prima sconfitta casalinga del Nibbiano&Valtidone, che è anche la prima dell'era Rastelli che, nel dopo partita,  sì è comunque dichiarato soddisfatto per la prestazione dei suoi ragazzi e ha attribuito il risultato negativo solo a una coincidenza di episodi avversi. Vedremo quindi nella prossima, impegnativa trasferta a Zola Predosa (ultima partita del girone d'andata prima della pausa natalizia) se ha ragione il  mister e il Nibbiano riuscirà a riaversi dallo scivolone col Formigine e a riprendere quella marcia irresistibile che lo ha portato nelle prime posizioni della classifica.

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Nibbiano a raffica, Rastelli ingrana la sesta.
Gioco, gol e mentalità vincente nel 5-1 di Brescello

Il confronto che alla vigilia si preannunciava come il più difficile dell'era Rastelli contro una rivale diretta per i play off, qual'era il Brescello, si è trasformato invece in una marcia trionfale per i biancazzurri che nel paese di Don Camillo hanno messo in mostra tutti i progressi tecnici e di mentalità che il nuovo tecnico è riuscito a inculcare nella squadra nelle sei prime partite, tutte vittoriose, della sua gestione. Con un centrocampo rafforzato, dove Amin Ababio ha assunto il ruolo di assoluto protagonsta affiancato dall'esperienza di capitan Jakimovski, dalla dinamicità di Baldini, dalla ritrovata vena di Vingiano e dalla classe di Lancellotti, l'unica punta Grasso ha potuto essere servita a dovere e messa nella condizione di puntare più volte a rete, mentre i difensori, contando su un maggior filtro protettivo dalle offensive avversarie, hanno potuto alternarsi in pericolose incursioni in attacco. Non a caso le prime due reti contro i reggiani sono venute da un colpo di testa di Fogliazza al 9' su assist di Vingiano e da una fiondata di Bernardi dalla distanza al 16'. La rete del momentaneo pareggio di Fomov al 13' è apparsa solo un episodio occasionale e l'unica occasione nei novanta minuti in cui i padroni di casa sono riusciti a inquadrare la porta di Murriero rimasto poi quasi inoperoso per tutto il resto della partita. Terminato il primo tempo col minimo vantaggio, ci pensava poi "tornado" Grasso a imprimere una svolta decisiva alla partita nella ripresa, prima conquistando e realizzando un calcio di rigore, come sembra ormai essere diventata sua abitudine, e poi realizzando la doppietta personale con un gol da grande centravanti, dopo aver saltato l'uomo e "giustiziato" il portiere con un missile imparabile. Nel finale arrivava anche la cinquina per merito di un eccellente Michelotto che, subentrato nell'ultima mezz'ora come seconda punta, ha messo in mostra alcuni pezzi del suo ragguardevole bagaglio tecnico coronati da un destro vincente a giro che costituisce il pezzo forte del suo repertorio. L'appassionante lotta nella zona playoff, a due soli punti dal secondo posto e a sei dalla vetta, prosegue ora con le ultime due sfide del girone d'andata:  Real Formigine, in casa e Zola Predosa in trasferta, dalle quali, con questo Nibbiano&Valtidone, che sembra ormai vicino ad acquisire una maturità da grande squadra, è lecito aspettarsi altre soddisfazioni.

Nelle foto. Sopra, Fogliazza ci ha preso gusto: sua anche a Brescello, come col Fabbrico, l'inzuccata che ha aperto le marcature. In mezzo, "tornado" Grosso è tornato a colpire con una doppietta saldando così il conto con il digiuno della scorsa domenica contro il Faro. Sotto, un sontuoso Ababio, va sempre più confermandosi come un gigante (in tutti i sensi) a centro campo.
(Foto Angela Petrarelli e Massimo Bersani)

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Boccenti e Lancellotti spengono il Faro.
Manita di vittorie per la banda Rastelli.

Nel giorno in cui "tornado" Grasso resta a bocca asciutta ci pensano un grande Boccenti, tornato a colpire con uno dei suoi micidiali colpi di testa, e un sontuoso Lancellotti, oggi un vero artista del pallone, a spegnere le velleità di un Faro Coop sceso in campo mirando soprattutto a non prenderle. E in effetti la ragnatela difensiva messa in atto dai bolognesi ha retto per quasi tutto il primo tempo con gli azzurri ospiti rintanati nella loro metà campo e capaci di rendere infruttifera la pur marcata superiorità territoriale dei padroni di casa che vedevano le proprie punte Grasso e Compaore invischiate nelle strette maglie difensive avversarie. Col passare dei minuti è apparso chiaro che una situazione del genere avrebbe potuto essere sbloccata o da uno dei velenosi calci piazzati di Vingiano o da una delle ricorrenti incursioni dei difensori dalle retrovie. E così è stato, quando a due minuti dallo scadere del primo tempo un angolo dall'estrema destra calciato da Vingiano trovava Boccenti pronto all'inzuccata sul lato opposto con una traiettoria a palombella che non lasciava scampo a Masinara. Dopo il cedimento della loro diga difensiva gli ospiti a inizio ripesa erano costretti a uscire dal guscio e a proiettarsi in avanti lasciando più campo alle manovre del Nibbiano. Ne approfittava subito Lancellotti che dopo aver costretto Masinara a un disperato intervento su un suo bolide ravvicinato ribatteva caparbiamente in rete la respinta del portiere. A questo punto, con il Faro tutto in avanti alla disperata, i biancazzurri (in maglia bianca per dovere di ospitalità) trovavano larghi spazi per arrotondare il bottino. In particolare Grasso cercava ostinatamente il gol personale per consolidare la sua leadership tra i cannonieri, ma che la dea Eupalla oggi non gli fosse favorevole lo dimostrano la strepitosa respinta effettuata da Masinara alla mezz'ora su una sua saetta a colpo sicuro e il solare rigore negatogli dall'arbitro nei minuti finali. Il tris veniva quindi soltanto più volte sfiorato dalla banda Rastelli che comunque non aveva difficoltà a condurre in porto una vittoria senza sofferenze che la porta finalmente a mettere piede in zona play-off. Una posizione che nel prossimo turno sarà chiamata a difendere sull'ostico campo della rivale diretta Brescello Piccardo nel paese di Don Camillo, che speriamo porti fortuna.

Nelle foto. In alto, la formazione di partenza schierata da Rastelli contro il Faro Coop. Da sinistra in seconda fila: Grasso, Murriero, Fogliazza, Boccenti, Compaore, Jakimovski; in prima fila Borsatti, Lancellotti, Baldini, Castellana, Vingiano. In mezzo, Vingiano, lanciato a rete, anticipato da Masinara; il centrocampista del Nibbiano, oggi tra i migliori, è stato l'autore dei due assist-gol a Boccenti e Lancellotti. Sotto, Fogliazza cerca il gol di testa in uno dei tanti pericoli portati dai biancazzurri sotto la porta del Faro. (foto Massimo Bersani)

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Il Nibbiano passa di misura anche a Fidenza col solito Grasso.
Prosegue la scalata verso i vertici della classifica

Il cambio di mentalità che mister Rastelli è riuscito a effettuare nella squadra che ha condotto oggi alla quarta vittoria consecutiva, si vede proprio in partite come quella contro la Fidentina, penultima in classifica, tecnicamente poco dotata, ma ostica da affrontare tra le mura amiche, soprattutto su un terreno mal messo come quello del Ballotta. Per giunta in una giornata non particolarmente brillante dove hanno pesato le assenze di Jakimovski e Minasola, i valtidonesi sono riusciti a far loro l'intera posta seppur col minimo scarto e sfruttando un clamoroso svarione della difesa avversaria, ma hanno poi con sicurezza saputo mantenere il controllo della gara non concedendo occasioni da rete ai parmensi nemmeno nei concitati dieci minuti finali quando sono rimasti in dieci per l'espulsione di Ababio. Il primo tempo si chiude a rete inviolate, pur con una netta superiorità territoriale dei biancazzurri che incontrano però molta difficoltà a trovare la via della rete. La ripresa si apre sullo stesso tono, con il Nibbiano in avanti ma che non riesce a innescare in modo adeguato i propri attaccanti. Ci pensa però al 14' minuto il fidentino Rieti, nel tentativo di servire il proprio portiere, a fornire un perfetto assist a Grasso che va a nozze nell'uno contro uno saltando Spagnoli e battendo imparabilmente Mora. La Fidentina accusa il colpo e gli ospiti cercano ripetutamente ma senza successo di chiudere la partita di cui mantengono comunque il pieno controllo anche quando i padroni di casa, danno il tutto per tutto per cercare il pareggio. Qualche patema di troppo solo negli ultimi dieci minuti quando Ababio - come già detto - si fa espellere per un inutile fallo di reazione, ma il Nibbiano di Rastelli ha imparato anche a soffrire in inferiorità numerica e conduce in porto il successo senza eccessivi pericoli per Murriero

Nelle foto. Sopra, Grasso ancora una volta decisivo per la vittoria del Nibbiano, non perdona un errore dell'avversario e va in rete con una splendida azione personale. In mezzo, Lancellotti migliore in campo con Castellana e Grasso, ha sostenuto al meglio un centrocampo orfano di Jakimovski. Sotto, Castellana, che da alcune partite si dimostra dominatore della fascia destra sia in interdizione che in appoggio, anche con la Fidentina si è confermato una sicurezza. (foto Angela Petrarelli e Massimo Bersani)

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Rastelli tris di vittorie alla terza uscita.
Domato il Fabbrico (3-2) il Nibbiano ora ci crede

Il Nibbiano&Valtidone sembra proprio aver imboccato la strada giusta sotto la guida del nuovo tecnico, come ha sottolineato il consigliere Filippo Alberici, figlio ma da qualche tempo anche portavoce del Presidente, nelle interviste del dopo partita. La terza vittoria di fila, infatti, non solo è preziosa per la risalita in classifica che ha portato i biancazzurri a un solo punto dalla zona play-off, ma anche perchè ha confermato una crescente fiducia nei propri mezzi degli uomini di Rastelli che appaiono ora più concreti e determinati e anche meno inclini a commettere quegli errori sia in fase offensiva che difensiva che avevano caratterizzato il loro percorso nella prima fase del campionato. E' pur vero che anche contro la matricola di lusso Fabbrico il vantaggio degli ospiti è stato causato da un disimpegno sbagliato di Jakimovski, ma ciò che ha fatto la differenza rispetto al passato è stata l'immediata reazione dei valtidonesi (primo fra tutti proprio capitan Jaki, risultato poi tra i migliori in campo) che hanno mantenuto i nervi saldi continuando a macinar gioco di pregevole fattura, tanto che dopo soli 10 minuti Grasso, su imbeccata di un eccellente Pinton, portava le sorti in parità. Proprio allo scadere del primo tempo era poi Fogliazza a saldare il suo credito con la sfortuna trovando il vantaggio con un'imperiosa inzuccata dopo che, per tre volte, nelle partite precedenti, i suoi colpi di testa erano finiti sui legni della porta avversaria. Sulle ali dell'entusiasmo "tornado" Grasso imperversava subito a inizio ripresa deviando, anche lui di testa, in rete un preciso assist di Lancellotti. La facilità con cui i padroni di casa si sono poi ripetutamente avvicinati alla quaterna li ha un po' deconcentrati sul finale, quando hanno concesso ad Aldrovandi lo spazio per accorciare le distanze, ma anche in questa occasione i biancazzurri non hanno perso la testa riprendendo subito il pieno controllo della partita e portando al traguardo una meritatissima vittoria senza più correre alcun rischio.

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Nelle foto. Sopra, Grasso, dopo aver realizzato il gol del pareggio, sembra danzare con Ababio che lo festeggia. In mezzo, capitan Jakimovski è il primo a correre incontro a un esultante Fogliazza che, segnando la rete del vantaggio, ha cancellato l'infortunio del capitano che era costato lo 0-1. Sotto, Burigana si distende per tutta la sua lunghezza ma non arriva a fermare il pallone inzuccato da Grasso per il tris del Nibbiano
e la sua doppietta personale. (Foto Angela Petrarelli)


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Missione compiuta a Bagnolo con due gol, due legni colpiti e tre punti preziosi

Quella sul campo dell'ultima della classe Bagnolese, ancora a digiuno di vittorie, poteva venir classificata come una partita facile da vincere per una squadra di caratura nettamente superiore come il Nibbiano&Valtidone che però in passato ci aveva abituato a perdere una caterva di punti proprio contro le cenerentole del girone. Che stavolta gli uomini di Rastelli abbiano rispettato il pronostico senza soffrire e senza correre il minimo rischio nell'arco dei novanta minuti testimonia la nuova mentalità che i biancazzurri stanno acquisendo, grazie anche alla personalità e alle direttive del nuovo mister. Ababio, al suo primo gol in campionato, mette subito in chiaro la determinazione degli ospiti a cercare la vittoria con un bolide dal limite su delizioso assist di un altruista bomber Grasso, anche oggi tra i migliori in campo. Malgrado l'assenza del nuovamente infortunato Minasola, Il Nibbiano non cessa di essere pericoloso in attacco, mantenendo il pieno controllo del gioco con capitan Jakimovski, Castellana, Bernardi, Fogliazza e Boccenti in particolatre evidenza. e, anche se per arrivare al gol della sicurezza bisognerà attendere lo scadere del secondo tempo con il rigore conquistato e trasformato da Grasso, nel mezzo ci sono un palo colpito dallo stesso Grasso, una traversa centrata di testa da Fogliazza e tante occasioni fallite per un soffio, mentre Murriero restava praticamente inoperoso. Ora, dopo la vittoria nel derby e quest'altra sul terreno di Bagnolo in Piano, che hanno portato la squadra a un solo punto dalla zona playoff, è lecito aspettarsi dai biancazzurri una prova di continuità contro la neo promossa Fabbrico, reduce dalla manita rifilata alla Pieve Nonantola e quindi avversaria da non sottovalutare.

Nelle foto. In alto, Amin Ababio con un gran gol nel primo tempo e un infaticabile lavoro a centrocampo nella ripresa ha confermato il suo crescendo di condizione. In mezzo, Nico Grasso (qui ripreso contro l'Agazzanese) anche a Bagnolo si è confermato spauracchio della difesa avversaria con un gol, un assist e un palo al suo attivo. Sotto, mister Rastelli, col suo imperioso gesto a bordo campo sembra indicare alla squadra la via giusta da seguire. (foto Massimo Bersani e Angela Petrarelli)

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Il cambio di panchina dà la scossa voluta:.
il Nibbiano risorge e domina l'Agazzanese (2-0)

La repentina sostituzione del mister alla guida della squadra, voluta dal presidente Alberici dopo la disfatta di Castelvetro per dare una salutare sveglia allo spogliatoio ha funzionato alla perfezione. Impossibile credere che gli uomini scesi in campo in questo derby finalmente vittorioso, dopo un paio d'anni di delusioni, fossero gli imbelli abatini visti all'opera solo quattro giorni prima sul campo del Terre di Castelli. Non avendo ovviamente potuto mister Rastelli, in una sola seduta d'allenamento, trasformare la squadra è chiaro che l'effetto psicologico del cambio di guida ha avuto la sua importanza. Ma la mano del nuovo tecnico si è vista comunque in alcuni ritocchi tesi a rafforzare il centrocampo e soprattutto nel costante incitamento dalla panchina ai suoi ragazzi che lo hanno ripagato con una prestazione, se non perfetta, certamente di alto livello. Dirà il DS Bonfoco che il positivo atteggiamento dei giocatori biancazzurri si era visto sin dalle fasi di riscaldamento pre-partita. E infatti l'undici valtidonese entra in campo caricatissimo e dopo soli sei minuti trova il vantaggio con un magistrale colpo di testa del ritrovato Minasola. L'Agazzanese è in palese difficoltà e riesce a rendersi pericolosa dalle parti di Murriero solo grazie a un paio di disattenzioni difensive degli avversari. Gli amaranto reclamano anche per un pallone che colpisce il braccio di Boccenti in area, ma l'arbitro a due passi vede l'assoluta involontarietà e ininfluenza del contatto e lascia proseguire l'azione. I biancazzurri, oggi in scaramantica divisa giallo blu, iniziano con la stessa carica di adrenalina anche la ripresa e al quarto d'ora per fermare Lancellotti tutto solo lanciato a rete, Koci lo abbatte platealmente da tergo al limite dell'area e viene espulso. Rimasti in dieci gli ospiti subiscono quasi immediatamente il raddoppio da parte dell'immancabile  Grasso e non riescono più a oltrepassare la metà campo. Il colpo di grazia arriva alla mezz'ora, quando Cloralio fa il bis di Koci atterrando alle spalle Vingiano anch'egli lanciato a rete in solitudine e rimedia l'inevitabile secondo rosso. L'ultimo quarto d'ora non ha più storia col Nibbiano che sembra non voler infierire contro gli avversari rimasti in 9, limitandosi a un tranquillo controllo della partita sino al termine. Superato a pieni voti l'esame di riparazione a cui erano chiamati, ora gli allievi del prof Rastelli dovranno dimostrare nelle prossime partite di avere imparato la lezione, offrendo la sinora mancata continuità di rendimento e poter così sperare, in un prossimo futuro, di essere ammessi a un nuovo esame di maturità

Nelle foto. Sopra, Minasola dopo la potente inzuccata dell'1-0 esulta con Lancellotti ; seduto a terra uno sconfortato Borges. In mezzo, un anticipo di Castellana che, sia in fase difensiva che di appoggio, si è segnalato come il migliore in campo. Sotto, Luca Rastelli tra il presidente Valter Alberici e il figlio Filippo, consigliere, visibilmente soddisfatti al termine dell'incontro per il debutto vincente del nuovo tecnico..
(foto Angela Petrarelli)

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Naufragio a Castelvetro di Modena.
Quattro sberle (a zero) dal Terre di Castelli.
La pesante sconfitta costa la panchina a mister Volpi

Inattesa débacle dei ancazzurri che subiscono una bruciante e meritata bocciatura subito al primo dei due esami di maturità contro il Terre di Castelli (l'altro doveva essere l'imminente derby contro l'Agazzanese che, a questo punto, diventa invece un esame di riparazione). Il professor Volpi tradito dai suoi allievi proprio quando da loro si aspettava il massimo, paga per tutti (vedi notizia nella colonna a fianco) lasciando il timone di una squadra a cui si sentiva particolarmente legato e che sperava di poter condurre verso ben altri traguardi. La sofferta decisione, considerate le qualità umane e professionali dell'ormai ex allenatore, è stata presa dal presidente Alberici con l'intento di dare una scossa all'ambiente per risollevarlo quanto prima da questo imprevedibile colpo da ko. Una prestazione inspiegabile infatti, quella dei valtidonesi, sul tradizionalmente ostico campo di Castelvetro, mai così molli, amorfi, arrendevoli, incapaci della seppur minima reazione contro un'avversaria forte sì, ma non più di Cittadella, Correggese e Colorno affrontate con ben altro piglio (indipendentemente dal risultato) nelle partite precedenti. E pensare che un clamoroso incrocio dei pali centrato da Grasso dopo appena cinque minuti di gara aveva fatto ben sperare, mentre subito dopo i biancazzurri sono usciti di scena lasciando campo aperto ai padroni di casa che, andati in vantaggio a seguito di un fortunoso rimpallo, raddoppiavano e triplicavano già nel corso del primo tempo con un tiro da fuori area e uno dal limite sui quali anche Murriero non è apparso esente da colpe. La quaterna al passivo arrivava nella ripresa quando i modenesi pareva giocassero ormai contro una squadra di fantasmi. Un Nibbiano troppo brutto per essere vero? Toccherà al nuovo tecnico dimostrarlo, se sarà capace di risvegliare l'orgoglio e lo spirito di gruppo e portare finalmente alla luce tutte le potenzialità di questo collettivo, per ora in gran parte inespresse

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Nella foto, mister Volpi giunto al capolinea dopo lo 0-4 di Castelvetro, osserva preoccupato da bordo campo una squadra che non riesce a rispondere alle sue direttive e alle aspettative della Società.
(Foto Massimo Bersani)


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Ancora un episodio (rigore contro ed espulsione) tarpa le ali a un bel Nibbiano costretto al pari casalingo dal Colorno

Il Nibbiano&Valtidone si è confermato come "la grande incompiuta" del girone a soli 7 giorni di distanza da Correggio anche sul terreno amico del Molinari contro i parmensi del Colorno. Ancora una volta una partita giocata ad alto livello non è stata sufficiente ai padroni di casa per cogliere l'intera posta. E ancora una volta è stata una singola macchia a condizionare l'esito dell'incontro. Stavolta, dopo un clamoroso palo di Minasola al 20' che avrebbe meritato miglior fortuna è stato un fallo di mano in area da ultimo uomo del -per il resto- ottimo Fogliazza, allo scadere del primo tempo, a regalare agli ospiti il rigore del vantaggio e a lasciare in 10 gli uomini di Volpi per la conseguente espulsione del vice capitano biancazzurro. La rabbiosa reazione del Nibbiano è tuttavia riuscita, grazie a una pregevole combinazione innescata da Minasola e conclusa da bomber Grasso a riequilibrare le sorti dell'incontro nel giro di un solo minuto. Ma dover sostenere tutta la ripresa in inferiorità numerica contro un'avversaria di rango ha obbligato i biancazzurri a una difesa ben organizzata che è riuscita ad arginare, grazie anche al gran lavoro a centrocampo del subentrato Baldini e ad alcuni interventi di un super Murriero, i ripetuti tentativi degli avversari. Gli uomini di Volpi hanno anche operato alcune pericolose sortite e in un paio di occasioni, con Castellana e Ababio hanno addirittura sfiorato il gol del vantaggio. Vista la piega che aveva preso l'incontro il pareggio non è da buttare anche se viene ulteriormente rimandata l'aspirazione ad essere una squadra di vertice, traguardo che il Nibbiano potrà raggiungere solo se riuscirà a evitare che siano gli episodi (o un'espulsione, o un rigore o una papera clamorosa) in quasi tutte le partire a vanificare la buona prestazione del collettivo. Due tosti "esami di maturità" in soli 4 giorni con la terza e seconda forza del campionato, rispettivamente a Castelvetro con Terre di Castelli e al Molinari nel derby con l'Agazzanese, ci daranno una più chiara visione sulle prospettive future.

Nelle foto. In alto, la formazione di partenza che ha affrontato il Colorno. In mezzo, bomber Grasso, artefice del pareggio-lampo e capocannoniere del girone. Sotto, Minasola in confortante ripresa dopo l'infortunio ha centrato un gan palo a portiere battuto e ha fornito a Grasso l'assist per il gol del pareggio.
(foto Massimo Bersani)

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Nibbiano&Valtidone, la grande incompiuta.
A Correggio gioca la miglior partita dell'anno ma riesce a perderla (1-2)

A casa della Correggese, reduce da quattro vittorie consecutive, il Nibbiano sosteneva - dopo quello di Cittadella - il secondo esame da grande squadra, ma è stato ancora una volta rimandato, se non respinto. E non perchè abbia giocato male, tutt'altro: contro i reggiani mister Volpi ha forse giocato con la sua squadra la miglior partita della stagione, con marcature azzeccate, gioco fluido e ragionato, pericolosità offensiva, difesa apparsa per lunghi tratti impeccabile. Ma se, con tutto questo, alla fine dei 90 minuti non si è capaci di portare a casa il risultato, è evidente che questa squadra risulta più una "grande incompiuta" piuttosto che una grande squadra in grado di battersi per la vetta della classifica. Forse sarà una questione di personalità, o di maturità o dell'incapacità di liberarsi da quella "sindrome di Tafazzi" che proprio nei momenti chiave delle partite porta spesso i bancazzurri a farsi del male da soli. Anche a Correggio, dopo un primo tempo giocato ad alti livelli mettendo pressione agli avversari e frenandone ogni velleità offensiva, a inizio ripresa i valtidonesi trovavano subito il vantaggio su un netto calcio di rigore conquistato da Grasso e trasformato da Minasola. E immediatamente perdevano concentrazione: solo così si possono spiegare - con tutta la squadra sbilanciata in avanti - i quattro "lisci" consecutivi a centrocampo che consentivano a Leonardi di involarsi verso la porta di Murriero costringendo Boccenti al fallo da rigore poi trasformato da Luppi per il pareggio. Ciò nonostante il Nibbiano sembrava ancora in grado di fare la voce grossa, tanto che, alla mezz'ora, solo un autentico miracolo di Cipriani su bolide a brevissima distanza di Grasso. impediva il raddoppio dei biancazzurri che però, pochi istanti dopo, eseguivano il secondo harakiri: su calcio d'angolo due nostri difensori a ridosso di Luppi, gli consentivanpi di esibirsi in una rovesciata "sporca" che mandava il pallone a rimbalzare davanti a Murriero per poi scavalcarlo, passandogli tra le mani, e pervendo, quasi sulla linea, al liberissimo Colombo che non aveva difficoltà a spingerlo in rete. Nell'ultimo quarto d'ora i padroni di casa, con grande esperienza, si limitavano con successo a difendere il vantaggio anche se, nel recupero, ancora super Cipriani negava a un bel tiro di Lancellotti quel pareggio che, sul piano del gioco, sarebbe stato strameritato. Ma, ancora una volta, come dice un vecchio proverbio, chi è causa del suo mal pianga se stesso e soprattutto - aggiungiamo noi - impari a farne esperienza per il futuro, se vuole essere vincente.

Nella foto Amin Ababio che a Correggio è stato il migliore in campo unendo stavolta alla consueta quantità di gioco sviluppato anche una pregevole qualità, sia in fase di interdizione che di appoggio.
(foto Massimo Bersani)

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Contro il Salsomaggiore rivincita di Coppa con gli interessi.
Baldini, Lancellotti e Grasso firmano un convincente 3-0

Un Nibbiano&Valtidone come lo vorresti sempre vedere non ha deluso il proprio pubblico nella prima partita dell'anno sul terreno amico del Molinari completamente rimesso a nuovo. Il Salsomaggiore si è dimostrata la stessa forte squadra che ci aveva battuto (e praticamente eliminato) in Coppa Minetti con un unico tiro in porta, ma i biancazzurri di oggi hanno dimostrato di non essere in vena di regali, capitalizzando la maggior parte delle occasioni create e mettendo in mostra una solidità difensiva che non ha concesso ai parmensi di impensierire Murriero nemmeno nei momenti di loro maggior pressione. La chiave vincente è stata il possesso del centrocampo, pur orfano dello squalificato capitan Jakimovski, dove Baldini, schierato sin dall'inizio, l'ha fatta da mattatore ben supportato dall'altro maratoneta Ababio (alla sua miglior prestazione in questo scorcio di stagione) e dalla tecnica di Vingiano. Il gol del vantaggio si deve proprio alla caparbietà di Baldini che crede sino all'ultimo in un pallone che sembra ormai in possesso del portiere Menta anticipandolo e beffandolo astutamente. Il salsesi cercano di rispondere macinando il loro collaudato gioco di squadra, ma quando arrivano dalle parti di un sontuoso Castellana, degli insuperabili Pinton e Fogliazza e di un coriaceo Bernardi, le loro velleità si spengono. E'anzi il Nibbiano ad andare più vicino al raddoppio con un palo colpito dal rientrante Minasola, non ancora il "rombo di tuono" che conosciamo ma già in un confortante crescendo di forma. Gli ospiti cercano di forzare soprattutto nella prima metà del secondo tempo ma è ancora uno scatenato Grasso a creare scompiglio nella retroguardia dei parmensi e, alla mezz'ora, è proprio un suo assist a innescare il neo entrato ed eccellente Lancellotti che, con un autentico colpo di biliardo, scavalca Menta siglando il raddoppio. Allo scadere meritato premio per "tornado" Grasso che conquista e realizza con la consueta sicurezza il calcio di rigore del 3-0. Più che giustificata, a fine gara, la soddisfazione del presidente Alberici e di mister Volpi: se troverà continuità con prestazioni a questo livello la squadra potrà certamente reinserirsi nella lotta al vertice. Se son rose, vedremo se fioriranno già nella prossima non facile sfida a Colorno .

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Nelle foto. Sopra, Tommaso Baldini eroe di giornata, dominatore a centrocampo e autore di un gol di rapina alla Peirò, rubando quasi la palla dalle mani del portiere avversario. In mezzo, il pallone del 2-0 dopo il colpo da biliardo di Lancellotti si adagia in rete dopo aver scavalcato il portiere seguito dall'esultanza di Viggiano, Sotto, pallone a destra e portiere a sinistra. Bomber Grasso non sbaglia un colpo e il rgore del 3-0 è servito. (Foto Massimo Bersani)

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A San Damaso il Nibbiano subisce la legge del più forte e il Cittadella vince 2-0
ma sullo 0-1 l'espulsione di Jakimovski butta via le speranze di rimonta

Il Cittadella Vis Modena visto nella partita di cartello contro il Nibbiano&Valtidone si conferma -per ora- la squadra più forte del campionato e le 5 vittorie nei primi 5 incontri disputati sono lì a testimoniarlo. Gli uomini di Volpi però non sfigurano, tuttaltro, e per lunghi tratti di una partita bella e combattuta reggono alla pari il confronto. I padroni di casa partono a mille e ci vuole il miglior Murriero per evitare la capitolazione già nei primissimi minuti, ma il gol è nell'aria e all'11' una pregevole combinazione in velocità tra i due ex Ridolfi e Martinez, su stoccata imprendibile dell'argentino, dà il vantaggio al Cittadella. I biancazzurri accusano il colpo, ma provano a reagire con iniziative di Michelotto, Grasso e Monopoli riportando il gioco su un piano di equilibrio. Ancor meglio in avvio del secondo tempo quando i valtidonesi si fanno davvero pericolosi due volte con Michelotto e due con Grasso rintuzzando i peraltro sempre insidiosi contropiede avversari. Verso la mezz'ora, però, nel miglior momento del Nibbiano che attacca a ripetizione dando l'impressione di poter raggiungere il pareggio da un momento all'altro, un brutto (e inutile) fallo a centrocampo di Jakimovski gli procura l'espulsione diretta lasciando i compagni in dieci. Una brutta mazzata per i biancazzurri visibilmente demoralizzati, tanto che dopo soli due minuti il sino ad allora ineccepibile Murriero si lascia ingannare da un angolato ma lento tiro di Bandaogo regalando il raddoppio ai modenesi. Gli ultimi minuti non hanno più storia col Nibbiano che ha ormai alzato bandiera bianca e i padroni di casa che vanno vicini al terzo gol colpendo un palo. Al di là della sconfitta, che ci può stare contro una squadra affiatata e forte in ogni reparto qual'è il Cittadella, la lezione di cui la compagine di mister Volpi deve far tesoro è che non si può sperare di lottare al vertice se ci si fa periodicamente prendere dalla "sindrome di Tafazzi", cioè quella del farsi del male da soli. Cali di tensione, papere, reazioni fallose inconsulte che inficiano la cifra tecnica della squadra, non sono ammissibili se si vuole essere tra i protagonisti del campionato.

Nelle foto. In alto, Vingiano -qui in azione col Castelfranco - è stato tra i migliori in campo contro il Cittadella. In mezzo, Murriero autore di grandi parate ma anche della mezza papera che ha causato lo 0-2. Sotto, da sinistra, mister Volpi col vice Manzini e l'allenatore dei portieri Vesentini: anche a loro spetta il compito di guarire la squadra dalla "sindrome di Tafazzi". (foto Massimo Bersani)

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Addio al mitico "Sbarbi", una vita con la maglia del Nibbiano

Dopo una lunga lotta contro una grave malattia, sostenuta con lo stesso spirito da combattente che aveva sempre dimostrato sul campo, ci ha prematuramente lasciato un altro autentico pezzo di storia del Nibbiano calcio. Albertino Bono, più noto a tutti con l'appellativo di "Sbarbi" ha infatti indossato la maglia biancazzurra per quasi un quarto di secolo proseguendo poi, sino a che le forze glielo hanno consentito, nel ruolo di dirigente, collaboratore e tifoso anche nel Nibbiano&Valtidone del presidente e suo ex compagno di gioco Valter Alberici. Bono inizia nel ruolo di portiere nella stagione sportiva 73/74 giocando quattro campionati con la maglia numero uno. Nel 1977/78, lascia il ruolo di estremo difensore per debuttare in attacco, ma solo per una stagione. E' nel torneo 1978/79 che scoprirà infatti il ruolo che più si conveniva alle sue caratteristiche, trasformandosi nel forte e implacabile marcatore che abbiamo conosciuto sino alla fine di una bella e lunghissima carriera. Un costante punto di riferimento per il volo della "farfalla biancazzurra", in campo e fuori, anche dopo aver appeso le scarpe al chiodo. Nel suo palmares ci sono due "scudetti" di terza categoria e uno di seconda, ma soprattutto ci sono centinaia di partite giocate senza risparmio, dando sempre l'anima sul campo ed onorando come pochi quella maglia biancazzurra che lo ha accompagnato, per volontà sua, dei familiari e della Società anche nell'ultimo viaggio. Un esempio di dedizione, sportività,correttezza e modestia destinato a restare nel cuore dei tifosi e di tutti quelli che l'hanno conosciuto.

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Nelle foto dall'alto in basso. Foto 1: un primo piano di Albertino Bono a una cena sociale del campionato di seconda categoria 1987-88, alle sue spalle il portiere Polenghi. Foto 2: Bono -quarto da destra in piedi con la maglia da portiere - nel Nibbiano 1976-77, ultima stagione in cui ricoprì il ruolo di estremo difensore. Foto 3: "Sbarbi", terzo da sinistra accosciato, nella formazione biancazzurra che vinse il campionato di terza categoria 1980-81 con quasi tutte vittorie (solo due i pareggi e nessuna sconfitta). Foto 4: nella formazione che rivinse il campionato di terza 1986-87 Bono è il terzo da sinistra accosciato. (foto archivio Giovanni Dotti)

 

 

Nibbiano come Penelope, disfa nel secondo tempo
tutta la tela tessuta nel primo, e finisce 3-3

Nibbiano come Penelope o Nibbiano come dottor Jekyll e mister Hyde o Nibbiano bisognoso di uno psicoterapeuta per disturbo dissociativo della personalità: scegliete voi il paragone più adatto a definire la sconcertante prestazione offerta dai valtidonesi davanti al prima ammirato e poi attonito pubblico del "Fratelli Curtoni" di Borgonovo. Un primo tempo da grande squadra, sembra il Nibbiano di Montecchio e ancora meglio perchè contro il Castelfranco tutti i reparti funzionano a meraviglia. E i gol fioccano uno dopo l'altro, prima una pennellata di Michelotto già al 13', poi il raddoppio su rigore conquistato e realizzato da Grasso al 22' e, in chiusura di tempo il tris di Viggiano. Gli ospiti si limitano a qualche sporadico contropiede che non impensierische l'attento Murriero. Dominio assoluto e partita in pieno controllo. Nel secondo tempo la sola sostituzione dell'acciaccato Fogliazza con Celotti non muta l'assetto della squadra e ci si aspetta che tutto proceda come nella prima parte di gara quando, subito in apertura, Grasso ha l'occasione del 4-0 che scarica sul portiere. Ma al primo affondo dei modenesi ci si accorge che qualcosa non funziona più come prima: il sino ad allora ineccepibile Boccenti respinge di testa sui piedi di Bertetti fornendogli un comodo assist per trafiggere Murriero. I ragazzi di Volpi perdono improvvisamente ordine e sicurezza e al 20' una scomposta uscita di Murriero provoca un calcio di rigore che Bertetti calcia sul palo ma sui cui sviluppi Marconi accorcia ulteriormente le distanze. I biancazzurri cercano di tornare ad aumentare il vantaggio ma anche gli attaccanti hanno perso lucidità e la rete di Gilbertini non corre più seri rischi. Di contro la beffa del 3-3 è invece servita quasi allo scadere dell'incontro quando Murriero si lascia goffamente passare sotto le mani un lento e innocuo tiro di Casarano al termine di una confusa mischia in area. Il triplo vantaggio svanisce così tra l'incredulità e il dispetto dei dirigenti e dei tifosi. Cosa abbia provocato una così radicale trasformazione tra la prima e la seconda parte di gara è difficile da stabilire e toccherà a mister Volpi scoprirlo e correre ai ripari al più presto perchè altrimenti, con questi cali di tensione e l'incapacità di difendere un vantaggio anche cospicuo, la lotta al vertice rischia di diventare una chimera. La prossima sfida nella tana della capolista Cittadella ci dirà già se questa squadra è in grado o meno di essere all'altezza dei pronostici che la vogliono tra le protagoniste di questo campionato.

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Nelle foto. Sopra, la formazione di partenza contro la Virtus Castelfranco, da sinistra Grasso, Murriero, Boccenti, Fogliazza, Pinton, Ababio, accosciati Vingiano, Michelotto, Lancellotti, Bernardi, Jakimovski. In mezzo: Michelotto, seppur circondato da tre avversari, si appresta a calciare il pallone dell'1-0 per il Nibbiano. Sotto, Fogliazza perno e regista di una difesa impeccabile sino a che lui è rimasto in campo; la sua uscita nella ripresa ha coinciso con il voltafaccia in negativo della squadra e, in particolare, del reparto difensivo. (Foto Massimo Bersani)

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Con un secondo tempo magistrale e un Grasso stratosferico
quaterna secca a domicilio del Montecchio

Dopo un primo tempo piuttosto incolore, pur chiuso in vantaggio grazie a un chirurgico calcio di punizione di Grasso dal limite dell'area, pochi si sarebbero aspettati lo spettacolo di fuochi d'artificio che i biancazzurri di mister Volpi hanno messo in mostra nella ripresa dinnanzi agli estereffatti spettatori del Montecchio e per la gioia dei valtidonesi al seguito. Dopo un'iniziale occasione da rete propiziata in apertura dal solito Grasso, le due squadre si sono infatti barcamenate per quasi tutta la prima parte della gara senza più creare pericoli nè da una parte nè dall'altra del campo. Sino al 35' quando la magica punizione di Grasso segnava la svolta della partita. La ripresa era infatti un monologo degli ospiti che schiacciavano i padroni di casa nella loro area grazie anche all'ingresso di Baldini al quarto d'ora che col suo dimamismo a centrocampo meglio suppliva all'assenza dell'infortunato Vingiano. E fra tanto premere si prendeva autorevolmente la scena Domenico Grasso con due gol dei suoi nel giro di tre soli minuti, di quelle perle che gli riescono con apparente facilità nelle giornate in cui la dea Eupalla lo assiste. Addirittura una quarta rete gli è stata negata per fuori gioco dopo che aveva ribattuto in porta il rimbalzo da una traversa colpita da Fogliazza. Ma la grande giornata del fromboliere biancazzurro non deve far passare in secondo piano la prestazione di tutta la squadra che, nella seconda parte di gara, ha saputo interpretare il calcio come vogliono il suo presidente e il suo allenatore, lottando su ogni pallone anche quando si sono trovati in vantaggio per 3-0, tanto che questa grinta li ha portati, proprio allo scadere, alla quarta segnatura su calcio di rigore conquistato e realizzato dal neo entrato Compaore. Una bella iniezione di fiducia come viatico alle prossime sfide che li aspettano: il derby di coppa mercoledì con l'Agazzanese e l'incontro al vertice di domenica primo ottobre con la capolista Cittadella Vis Modena;
nel mezzo il confronto casalingo, tutt'altro che scontato con una Virtus Castelfranco
desiderosa di riscatto.

Nelle foto, nell'ordine dall'alto in basso: Grasso si appresta a sferrare il tiro che darà il terzo gol al Nibbiano per la sua tripletta personale. Ancora Grasso sommerso dagli abbracci dei compagni di squadra dopo la seconda rete e Michelotto, anch'egli autore di un'ottima gara pur senza andare a segno, strettamente marcato dai difensori del Montecchio.

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Molto fumo e poco arrosto nello 0-0 casalingo con La Pieve Nonantola

I biancazzurri di Volpi giocano un tempo e mezzo nell'area avversaria, creano innumerevoli occasioni da rete ma non riescono ad avere ragione dei modenesi che suppliscono a una minor qualità tecnica con una maggior corsa e una più volitiva determinazione. Troppo lezioso il gioco dei valtidonesi contro avversari che badano al sodo. La pur importante assenza di Minasola non è sufficiente a giustificare il pareggio ottenuto nel primo incontro casalingo (anche se giocato in notturna al Puppo di Piacenza) perchè quello di cui oggi si è sentita la mancanza è proprio quello "spirito guerriero", invocato dal presidente Alberici per riuscire a lottare al vertice, che è fondamentale per vincere incontri del genere dove la superiorità tecnica e territoriale non è sufficiente per superare squadre coriacee come i granata di Nonantola. Eppure di occasioni il Nibbiano ne ha create a raffica: le tre più ghiotte sono tutte capitate sui piedi di Monopoli che, tanto è stato abile a farsi trovare sempre smarcato in zona gol, tanto è stato inguardabile nelle conclusioni, in particolare in quella del secondo tempo quando, solissimo davanti a Ortensi è scivolato incredibilmente a terra senza nemmeno riuscire a calciare. Altri tentativi di Grasso, Michelotto, Ababio e Vingiano sono finiti in bocca al portiere avversario o sono stati murati da qualche difensore. E come sempre accade in situazioni del genere, quando si sbaglia molto si rischia poi di essere beffati e c'è voluta tutta la bravura di Murriero, proprio allo scadere, per evitare la capitolazione su contropiede di Cheli. Un'esperienza comunque positiva se servirà ai biancazzurri per capire che occorre avere più grinta e dinamismo se si vuole puntare in alto.

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Nelle foto. Sopra, Giammarco Lancellotti braccato da due avversari: il suo ingresso nella seconda metà della ripresa, come già contro il Rolo, ha coinciso con una maggiore pericolosità della squadra in fase offensiva. Sotto, Marco Fogliazza svetta da dominatore al centro della sua area; la difesa, sotto la sua regìa ha sinora dimostrato una grande sicurezza. (foto Massimo Bersani)

 

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Michelotto si presenta dopo 5 minuti.
Suo il gran gol che vale i primi 3 punti conquistati a Rolo

Il gol capolavoro di Andrea Michelotto - ben descritto dalla cronaca di Villaggi linkata qui sotto - dopo nemmeno 300 secondi di gioco, e il piglio aggressivo di tutta la squadra in avvio,avevano fatto pensare a un'agevole controllo della partita da parte dei biancazzurri. E in effetti per tutto il primo tempo il Nibbiano&Valtidone ha gestito il vantaggio senza più creare veri pericoli per la rete di Grigoli ma senza nemmeno correre veri e propri rischi. Nella prima mezz'ora della ripresda, invece, il Rolo acquistava gradatamente campo impegnando severamente in un paio di occasioni il bravo Murriero che al 26' veniva addirittura graziato dal palo. Lo scampato pericolo risvegliava gli ospiti che, abbandonata la pericolosa strategia attendistica, nell'ultimo quarto d'ora chiudevano nella propria area i padroni di casa anche grazie all'ingresso degli spumeggianti Lancellotti e Baldini che creavano occasioni da rete a ripetizione: tre addirittura nell'arco di una stessa azione (Lancellotti-Baldini-Abibio) e due ancora nel finale, con Lancellotti e Michelotto che vedevano i propri tiri respinti da un Grigoli in gran forma. Buono quindi l'avvio di campionato per gli uomini di Volpi con i primi tre punti incamerati in trasferta, pur tra qualche rischio di troppo, ma lasciando intravedere a sprazzi le eccellenti potenzialità della squadra.

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Nella foto: Andrea Michelotto, qui ripreso mentre lotta tra due avversari nella sfotunata partita col Salsomaggiore, oltre ad aver siglato il gran gol che ha dato la vittoria al Nibbiano&Valtidone, ha messo in mostra, pur non ancora al massimo della condizione, giocate da categoria superiore .

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Pronta "una squadra di guerrieri" per lottare al vertice
nel campionato di Eccellenza Emilia-Romagna 2023/24

Il presidente Alberici, di concerto con il direttore sportivo Bonfoco e l'allenatore Volpi hanno fatto il possibile per mettere a punto una squadra altamente competitiva nel nuovo campionato di Eccellenza che sta per iniziare. Sulla base del telaio della scorsa stagione con 11 giocatori riconfermati, tra cui i richiestissimi bomber Minasola e Grasso e capitan Jakimovski, sono stati innestati rinforzi di qualità soprattutto a centrocampo - punto debole del precedente organico - e in attacco, con l'arrivo della terza punta Michelotto che con i due "gemelli del gol" potrebbe costituire un trio delle meraviglie. Ma la sola qualità sulla carta non basta da sola ad essere vincenti, per questo il Presidente nella tradizionale cena pre-campionato, ha detto di volere soprattutto una squadra di guerrieri che diano l'anima sul campo dal primo all'ultimo minuto. Saranno in grado gli atleti biancazzurri di rispondere alle attese di Alberici, dei dirigenti e dei tifosi? Il positivo andamento della preparazione pre-campionato sembrerebbe essere di buon auspicio con risultati eclatanti, ancorchè in amichevole, come la vittoria sul Piacenza Calcio per 2-1, sul Pavia per 4-1, sull'Offanenghese per 5-4, nonchè il successo nel triangolare del torneo Guglielmetti a Pontenure. Successi che tuttavia devono incoraggiare ma non illudere perchè il clima agonistico del campionato sarà molto più intenso e ogni partita andrà affrontata con la massima determinazione senza discriminare tra le squadre favorite e quelle ritenute più deboli che -come i nsegnano tante esperienze passate- sono quelle che spesso danno più filo da torcere. In bocca al lupo, quindi, ai vecchi e nuovi guerrieri biancazzurri perchè sappiano rispondere sul campo alle grandi attese da cui sono circondati.

L'organico al completo del Nibbiano&Valtidone 2023/24. Da sinistra, terza fila: Paolo Bottazzi (preparatore dei portieri), Alassane Campaore, Nicolas Celotti, Filippo Boccenti, Marco Valizia, Marco Murriero, Lorenzo Cassinelli, Amin Ababio, Andrea Pinton, Marco Fogliazza. Seconda fila: Vlad Mitrea (non confermato), Umberto Vingiano, Domenico Grasso, Emilio Manzini (vice allenatore), Sergio Volpi (allenatore), Stefano Merli (preparatore atletico), Andrea Vesentini (preparatore dei portieri), Mattia Monopoli, Alessandro Castellana, Andrea Michelotto. Prima fila: Tommaso Baldini. Giammarco Lancellotti, Alessandro Minasola, Riccardo Equo, Federico Bernardi, Alessandro Farro, Massimo Baia, Luca Borsatti, Daniel Jakimovski (capitano).

Leggi qui il calendario del girone A di Eccellenza 2023/24 pubblicato da Libertà