il discusso penalty e altri 2 legni

Sanmichelese ancora favorita da un rigore farlocco: è 0-1 

Il discusso penalty e altri due legni
ci tarpano le ali per la rimonta

Brutta sconfitta del Nibbiano&Valtidone al Pio Zuffada contro una concorrente diretta per evitare i playout proprio quando, alla luce delle recenti prestazioni, tutti si aspettavano il definitivo decollo degli uomini di Mantelli. Invece, come già all’andata, la Sanmichelese è stata benificiata di un calcio di rigore apparso del tutto inesistente mentre i tentativi dei nostri di andare a rete si sono infranti per ben due volte sui pali della porta avversaria (oramai si è perso il conto dei legni colpiti da inizio campionato) e in altrettante occasioni hanno trovato la prodigiosa opposizione di un Giaroli in vena di prodezze. Ma se la iella non sembra avere la minima intenzione di abbandonarci, come dimostrano anche le nuove forzate defezioni di due elementi chiave come Jakimovski e Zamble, va detto a onor del vero che le occasioni per gli avversari si concretizzano troppo spesso su errori clamorosi anche dei nostri uomini migliori. Oggi è stato il turno di capitan Aspas a lanciare a rete Habib con un maldestro intervento a centrocampo, Davini ci metteva una pezza, con un intervento apparso a tutti nettamente sul pallone, ma il nove avversario cadeva a terra e tanto bastava al signor Nuzzo per decretare il penalty. E qui veramente l’operato dell’arbitro ha rasentato la farsa, in quanto uno strepitoso Lupescu ha parato sia il rigore che la successiva ribattuta di Habib che però, coi nostri colpevolmente immobili, si reimpadroniva della sfera e riusciva stavolta a cacciarla in rete, rete però in un primo momento annullata da Nuzzi che aveva visto qualcosa di irregolare. Davanti alle proteste dei sassuolesi l’arbitro evidentemente frastornato andava a consultarsi col guardalinee (manco fosse la VAR) e si rimangiava l’annullamento sanzionando lo 0-1 che sarebbe risultato decisivo. Infatti l’assalto finale dei valtidonesi trovava prima l’opposizione della traversa su colpo di testa di Piccolo e poi, proprio all’ultimo secondo, la carambola tra palo e schiena del portiere della sfera magistralmente calciata da Di Gennaro su punizione, che beffardamente però non riusciva a infilarsi in rete. Ora, per evitare la lotteria dei playout, sarà necessario affrontare ciascuna delle restanti partite, molte delle quali con concorrenti dirette, come fosse quella decisiva. A partire dal match di Busseto con la cenerentola Pallavicino (v. locandina) che sarà sicuramente tutt’altro che arrendevole.

Lupescu, a terra dopo aver respinto il calcio di rigore di Habib, riuscirà a respingere anche la ribattuta del centravanti sassuolese che però, contrastato da nessuno dei nostri, farà centro al terzo tentativo. Gol però in un primo momento annullato e poi convalidato dall’arbitro come descritto in cronaca

Leggi qui la cronaca di Libertà

Stampa Email

A Busseto infilzati da un gol-comica

 

Su un campo di patate anche l’ultima ci ferma sul pari

A Busseto, infilzati da un goal-comica
tardiamo a reagire ed è solo 1-1

Sul campo di patate dello stadio Cavagna di Busseto tra Pallavicino e Nibbiano&Valtidone si è vista la più brutta ora di calcio di questo campionato. Si capisce subito che il terreno è un pianto greco e i nostri non riescono ad azzeccare due passaggi giusti di fila, il pallone fa stani rimbalzi traendo in inganno soprattutto i giocatori più tecnici. Di Gennaro prova a far male su punizione ma la palla esce a lato, così come un colpo di testa di Gomis. D’altra parte i padroni di casa, sebbene più abituati a giocare su questa specie di campo di gioco, non combinano niente di meglio e i premi venti minuti si trascinano con una sagra di errori da una parte e dall’altra. Ma improvvisamente al 20’ arriva il più classico dei goal-comica e siamo noi a incassarlo. Una punizione da 30 metri, battuta da Longhi senza eccessive pretese, rimbalza male davanti a Lupescu che vede la palla passargli sotto la pancia e finire in rete. L’inatteso svantaggio non sembra però svegliare gli uomini di Mantelli, (oggi privi anche di Dioh, oltre che di Zamble, e con il convalescente Jakimovski solo in panchina) che portano a termine il primo tempo continuando a giocare sotto tono e senza creare pericoli per la porta avversaria. L’ingresso di Amore per Bottazzi a inizio ripresa non sembra poter cambiare il corso di una partita che assomiglia più a un mediocre incontro di terza categoria che a un match per salvarsi la pelle in Eccellenza. Poi, a venti minuti dal termine, Mantelli azzarda l’inserimento di Jakimovski dalla panchina insieme a quello del tuttocampista Filipov e di Peroni, uomini più di spada che di fioretto, e la partita improvvisamente cambia volto. Il Pallavicino viene chiuso nella sua area e in questo spezzone finale di partita creiamo più occasioni da rete che in tutto il resto dell’incontro: prima l’immancabile palo di ogni domenica che ferma un colpo di testa di Davini, poi un prodigioso intervento di Dondi che disinnesca una sventola di Gomis (il migliore in campo) diretta all’incrocio, e finalmente il meritato gol del pareggio che arriva su nettissimo rigore conquistato da Piccolo e realizzato dall’infallibile Di Gennaro. C’è ancora tempo per un altro miracolo di Dondi su missile di Filipov e la partita termina sul pari col rammarico di esserci svegliati troppo tardi per cercare di conquistare l’intera posta. Ora si fa tutto più difficile per la salvezza diretta e diventa cruciale approfittare del prossimo turno casalingo col tosto Piccardo Traverstetolo (v. locandina) per non perdere ulteriore terreno da Fiorano e Cittadella.

Nelle foto sopra il rigore del pari: l’infallibile Di Gennaro fa secco Dondi che può solo guardare il pallone infilarsi nel sacco. Sotto: la collezione di legni (che ha ormai superato quota venti in questo campionato) si arricchisce di questa ulteriore traversa centrata di testa da Davini a portiere battuto.

Leggi qui la cronaca di Libertà

Stampa Email

Di Placido crea e Lupescu conserva

<

Col Piccardo 3 punti d’oro: agganciato il Fiorano

Di Placido crea e Lupescu conserva.
Torna la vittoria al Pio Zuffada

Stessi uomini ma squadra trasformata, contro il forte Piccardo e Traversetolo, rispetto a quella vista all’opera la domenica precedente sul campo (infame) dell’ultima in classifica. A conferma del fatto che contro avversari di rango e su terreni di gioco quanto meno decenti, anche se non eccezionali come quello del Pio Zuffada, i ragazzi di Mantelli riescono a dare il meglio di sé dimostrando, malgrado la posizione in bassa classifica, di non essere inferiori a nessuna delle squadre che compongono il gruppo di testa. Eppure anche stavolta si è dovuto fare i conti con le assenze di Zamble e Dioh e con un Jakimovski a mezzo servizio, entrato solo nell’ultimo quarto d’ora. Eppure anche stavolta l’immancabile traversa (oramai se ne è perso il conto) ha negato la gioia del gol a un colpo di testa di Di Gennaro. Ma a questi, purtroppo consueti, episodi avversi, il Nibbiano&Valtidone ha saputo reagire disputando una delle più belle partite di questo campionato, sia sul piano del gioco che su quello dell’impegno agonistico. In difesa ha giganteggiato l’insuperabile Di Placido che poi, al 22’ della ripresa, si è anche trasformato in match winner con una splendida mezza girata al volo da attaccante vero. Accanto a lui impeccabile prestazione di un De Matteo bravo a difendere ma anche in costante proiezione offensiva. Gomis e Aspas hanno dettato legge a centrocampo coadiuvati dal giovane Bottazzi. In attacco Piccolo si è molto sacrificato obbligando costantemente un paio di avversari a stare su di lui per mettergli le briglie mentre Di Gennaro, pur non brillante come in altre occasioni, ha fornito un paio di preziosi assist ed è stato sfortunato in occasione dell’inzuccata deviata dal portiere avversario sulla traversa. Buon per noi che un Di Placido in vena di prodezze si è infine sostituito ai professionisti del gol assicurandoci un meritato vantaggio. Dopo di che, un po’ per la “paura di vincere” subentrata nei nostri eroi, un po’ per la determinazione degli ospiti a vender cara la pelle, questi ultimi hanno fatto correre più di un brivido lungo la schiena dei tifosi valtidonesi nelle ultime fasi di gara. Ma a questo punto è entrato in scena un Lupescu in versione Mandrake che si è fatto ampiamente perdonare la papera di Busseto con due fantastici interventi salva risultato. Con i tre preziosissimi punti messi in carniere oggi abbiamo agguantato il Fiorano sull’ultimo gradino per evitare i play-out e riportato a distanza di tre punti, una posizione più sopra, il Cittadella che sfideremo proprio domenica prossima nella sua tana (v. locandina). Un incontro da brividi che ci dirà se ci toccherà o meno soffrire fino in fondo per la salvezza diretta.

Il momento decisivo della partita al 22’ della ripresa. Di Placido (fuori quadro) ha calciato in mezza rovesciata e il pallone sta per infilarsi in rete lasciando di stucco il pur bravo Cavallini, mentre De Matteo è già pronto ad esultare.

Leggi qui la cronaca di Libertà

Stampa Email

Il nostro attacco spara a salve

Poche emozioni al Botti di Modena

Il nostro attacco spara a salve
e il Cittadella ottiene lo 0-0 che voleva

Un incontro davvero povero di emozioni quello disputato sul campo del Cittadella che ci sopravanza in classifica di 3 punti e che, fin dall’inizio, ha mostrato di puntare alla divisione della posta per mantenere invariato questo vantaggio. Obiettivo raggiunto perché gli attaccanti del Nibbiano&Valtidone odierno avevano le polveri bagnate e le poche volte che si sono fatti pericolosi dalle parti di Schiuma hanno sparato a salve. Complice anche, da un lato, l’inusuale caldo estivo di cui hanno soprattutto risentito i non più verdissimi Di Gennaro e Piccolo e dall’altro la condizione ancora precaria di Dioh, Zamble e Jakimovski entrati nella ripresa dalla panchina ma che ancora faticano a riprendersi dagli infortuni di cui sono stati vittime. Malgrado ciò gli uomini di Mantelli hanno fatto registrare una netta superiorità territoriale che ha fruttato quattro chiare occasioni da rete (Di Placido, Di Gennaro, Jakimovski e Dioh) contro una sola dei padroni di casa (Leonardi a metà ripresa) sulla quale Lupescu si è fatto peraltro trovare prontissimo. Merito anche di una difesa impeccabile in Di Placido, Davini, Bernazzani e De Matteo e di un centrocampo ben orchestrato da Aspas e Bottazzi ma con Gomis un po’ sotto tono rispetto alle ultime eccellenti prestazioni. Un punto, comunque, quello conquistato a Modena da non disprezzare in quanto se non ci consente di agguantare il Cittadella, ci mantiene pur sempre con 10 punti di vantaggio sulla terzultima Pallavicino che domenica dovrà vedersela sul non facile campo della Bagnolese, mentre noi a Formigine col Rosselli Mutina (v. locandina) dovremo cercare di fare altri punti per tenere lontano lo spettro dei playout che si concretizzerebbe solo se i punti di distacco dalla terzultima divenissero meno di 7. Il calendario, che nelle ultime quattro giornate ci pone di fronte le quattro squadre immediatamente dietro di noi in classifica (due in casa e due in trasferta) potrà esserci favorevole solo a patto di mantenere la concentrazione ed evitare pericolosi scivoloni.

Una delle poche occasioni create dal Nibbiano&Valtidone per portarsi in vantaggio. Il tiro di Di Gennaro (fuori quadro sulla destra) imbeccato da Aspas, fa la barba al palo con Schiuma disteso in tuffo.

Leggi qui la cronaca di Libertà

Stampa Email

Una solida Solierese ci impone lo 0-0

Persa un’altra occasione per non soffrire fino in fondo

Una solida Solierese ci impone lo 0-0
Ma quanti sprechi in attacco!

Bisogna farsene una ragione, con un attacco così poco incisivo (meno di un gol a partita la media stagionale) ci sarà da soffire sino alla fine del campionato per essere certi di conquistare la salvezza diretta senza passare per i playout. Contro una Solierese solida in difesa e con trame di gioco apprezzabili che non ne giustificano la posizione a fondo classifica, il Nibbiano&Valtidone ha comunque perso un’occasione d’oro per conquistare quei tre punti che, a tre giornate dal termine, gli avrebbero certamente fatto respirare un’aria più tranquilla. Malgrado, infatti, la squadra di casa non si sia espressa su elevati standard qualitativi, con troppi lanci lunghi e poco gioco con palla a terra, i suoi attaccanti, protetti alle spalle da un pacchetto difensivo ben registrato e spinti a centrocampo dalle belle prove di Aspas, Gomis e Jakimovski, hanno avuto quattro chiare occasioni da rete, tre con Zamble e una con Di Gennaro, tutte malamente sprecate. Forse la sostituzione di un Piccolo in chiara difficoltà con Filipov (entrato solo negli ultimi cinque minuti per Bernazzani) avrebbe potuto creare più scompiglio nella difesa avversaria ma mister Mantelli ha probabilmente sperato sino all’ultimo che il nostro numero 10, con le doti tecniche che possiede, fosse in grado di trovare uno di quei guizzi vincenti che lo hanno contraddistino in passato. Domenica prossima, nell’insidiosa trasferta a Salsomaggiore (v. locandina) contro un’altra cenerentola, vanno a tutti i costi evitati passi falsi per salvaguardare quel tesoretto di 9 punti sulla terzultima che ci garantirebbe la salvezza diretta. Ma per far questo è indispensabile che le nostre punte si decidano, almeno in queste ultime gare decisive, ad aggiustare la mira.

Nelle foto sopra, due delle occasioni-fotocopia fallite da Zamble, nel primo tempo. Giunto a tu per tu col portiere avversario, il nostro centravanti non riuscirà a superarlo sprandogli addosso e permettendogli, in entrambi i casi, il salvataggio coi piedi.

Leggi qui la cronaca di Libertà

Stampa Email