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Un Nibbiano con molte seconde linee per la passerella finale, lotta
ma si arrende alla voglia di salvezza del Boretto (3-2)

Il desiderio di terminare il campionato con una vittoria che avrebbe portato il Nibbiano&Valtidone all'ottavo posto a pari merito col Rolo, si è scontrato con la giusta decisione di mister Volpi di concedere la passerella finale a tutti quei giocatori che hanno avuto meno occasioni di scendere in campo nelle partite precedenti e, soprattutto, con la disperata volontà del Boretto di agguantare i playout evitando la retrocessione diretta. Obiettivo raggiunto per i reggiani, ma senza che i biancazzurri gli abbiano regalato nulla, tanto è vero che l'incontro è stato in bilico sino all'ultimo e che proprio allo scadere del recupero capitan Jakimovski ha mancato il gol del 3-3 con un diagonale uscito di millimetri. Sin dall'inizio si vede che l'intenzione di Volpi è concedere spazio agli elementi meno utilizzati della sua rosa: dentro le punte di diamante Minasola e Grasso e Jaki il condottiero, ma fuori Lancellotti, Porcari, Bernardi, Boccenti, Celotti, Baldini e Murriero e scusate se è poco. Malgrado ciò nel primo tempo, finito sullo 0-0, gli ospiti hanno controllato con sicurezza le velleità offensive dei padroni di casa andando anche più vicini al gol con una punizione di Grasso su cui Bonini si è superato per respingere di pugno. Nella ripresa, complici anche le notizie provenienti da Arceto dove l'Arcetana rivale diretta del Boretto per la salvezza veniva travolta dall'Agazzanese, i reggiani premevano sull'acceleratore e al 7' trovavano il vantaggio su calcio di rigore concesso per un fallo di mano in area valtidonese ai più apparso involontario. Fanti realizzava, ma nemmeno tre minuti dopo era "iron man" Jakimovski a riportare il risultato in parità con un tap-in da pirata d'area. La svolta della partita intorno alla mezz'ora, quando nel giro di un minuto il Boretto andava a segno con una doppietta, ancora con Fanti a seguito di un calcio piazzato e poi col neo entrato Diouf. Il Nibbiano, dopo qualche minuto di sbandamento per l'uno-due subìto dagli avversari si riorganizzava e a tre dal termine riduceva le distanze con un gran colpo di testa di Fogliazza e sfiorava il pareggio all'ultimo istante con l'azione di Jakimovski già descritta in apertura. I biancazzurri restano così all'undicesimo posto della classifica finale, ma il presidente Alberici è già con la testa al prossimo campionato per il quale cercherà di confermare i punti di forza Minasola, Grasso e Jaikimovski oltre a mister Volpi e ai migliori giovani attorno ai quali costruire una compagine con ambizioni di primato .

Nelle foto. Sopra, capitan Jakimovski (qui al tiro contro la Castellana) ancora una volta è stato un esempio di combattività dal primo all'ultimo minuto segnando il gol del momentaneo 1-1 e sfiorando di un soffio il 3-3 allo scadere del recupero. Sotto, Marco Fogliazza, in una foto di repertorio, ha accorciato le distanze con un'abile inzuccata - specialità della casa - al termine di un campionato che lo ha visto come insostituibile perno della difesa e pericoloso saltatore nelle azioni d'attacco sotto le porte avversarie
(Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca di Marco Villaggi su Libertà

Una quaterna alla capolista Borgo San Donnino certifica la salvezza

Due straordinari timbri di "Rombo di Tuono" Minasola (suo anche lo spunto che ha portato Bisagni all'autorete iniziale) aprono e chiudono la sfida con il già promosso Borgo San Donnino, apparso un po' in disarmo, tanto che dopo soli 17 minuti il Nibbiano&Valtidone aveva praticamente già chiuso la gara (dopo l'autorete e il primo gol di "Mina") con il terzo sigillo messo a segno con una sontuosa inzuccata dall'altro gemello del gol Domenico Grasso. Nella restante mezz'ora del primo tempo i ragazzi del finalmente sorridente presidente Alberici sfioravano altre occasioni per incrementare ulteriormente il punteggio. Ci pensava l'ex Martinez al 12' della ripresa, con un imprendibile calcio di punizione a fil di palo, a ridare un minimo di thrilling al confronto anche perchè per una ventina di minuti i fidentini si ricordavano di essere la squadra che ha dominato il campionato e mettevano sotto pressione i padroni di casa dando così modo anche alla difesa, con Fogliazza, Celotti e Boccenti su tutti, di mostrare le sue qualità. Sino a quando, alla mezz'ora, Mina decideva di chiudere definitivamente i giochi con il quarto gol capolavoro, anche questo ispirato, nella costruzione e nella conclusione, alle movenze del grande Gigi Riva. Legittima soddisfazione anche sul volto di mister Volpi che, al di là dell'obiettivo salvezza raggiunto, vede la squadra raccogliere i frutti della sua impostazione tecnica e delle motivazioni che è riuscito a trasmettere agli atleti: dieci reti segnate e una sola subita nelle ultime tre partite vittoriose e sempre padroni del gioco. Peccato che il campionato volga ormai al termine. Domenica prossima l'ultimo incontro a casa del Boretto, in piena lotta per evitare la retrocessione diretta, dove un'eventuale vittoria del Nibbiano potrebbe fornire una chance di salvezza anche ai cugini del Castellana Fontana.

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Nelle foto. Sopra, i gemelli del gol si sono ancora una volta ripetuti nella partita contro il Borgo San Donnino: Minasola (a destra) con due centri e un assist, Grasso con una rete (la sua undicesima in campionato); nel mezzo: Grasso sembra danzare in dribbling tra un nugolo di avversari; sotto, capitan Jakimovski (qui insieme all'assessore Giovanni Dotti) è stato celebrato per le 200 presenze nel Nibbiano&Valtidone che ne fanno l'uomo-bandiera della squadra. (Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca e le interviste di Corrado Tedeschi su Libertà

 

Salvezza diretta quasi raggiunta
con un terno secco sulla ruota di Castel San Giovanni

Il presidente Alberici e Mister Volpi volevano una vittoria nel derby contro i cugini del Castellana Fontana per prendere quanto più possibile il largo dalla zona playout e anche stavolta, come contro il Piccardo, gli atleti biancazzurri hanno risposto alle loro attese e a quelle di tutti i tifosi nibbianesi con un altro tris di reti (a zero) che permette di arrivare alla nuova sosta del campionato con animo più sereno in attesa dell'incontro casalingo con la già promossa capolista Borgo San Donnino dove sarà sufficiente conquistare un punto per avere la matematica certezza della salvezza senza code. Ma le dimensioni del risultato non traggano in inganno, la Castellana - che a sua volta lottava per evitare la retrocessione diretta - ha venduto molto cara la pelle e, soprattutto nel primo tempo ha messo alla frusta gli ospiti esaltando anche il perdurante momento di forma di un Murriero insuperabile tra i pali. Assente Grasso per squalifica e fermato più con le cattive che con le buone il capocannoniere Minasola, ci ha pensato "tre polmoni" Baldini a sbloccare il risultato allo scadere del primo tempo su cross, manco a dirlo, del metronomo Lancellotti. Il vantaggio conquistato proprio un attimo prima dell'intervallo galvanizzava il Nibbiano&Valtidone che, nella ripresa poteva approfittare degli spazi lasciati aperti dagli avversari, obbligati a scoprirsi, per rendersi ancora pericolosi in contropiede. E così al 35', dopo mezz'ora di possesso palla e di pregevoli trame da parte dei padroni di casa che però si rivelavano sterili in fase conclusiva, capitan Jakimovski (migliore in campo insieme a Baldini) dava il colpo di grazia alle speranze castellane con un gran gol dal limite. Completava l'opera nel recupero Federico, da appena due minuti subentrato a Minasola, con un bel diagonale che conferma le doti tecniche di questo giovane centrocampista (classe 2003) con il fiuto del gol.

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Nelle foto. Sopra, Baldini instancabile motorino del centrocampo malgrado la gran mole di energie profuse, ha trovato anche la lucidità necessaria per mettere a segno il gol del vantaggio; nel mezzo, capitan Jakimovski, ancora una volta impeccabile condottiero dell'undici biancazzurro, sta per scoccare il fendente del raddoppio; sotto, Raffaele Federico, entrato al 44' del secondo tempo è è riuscito comunque a siglare il 3-0 nel primo minuto di recupero
(Foto Massimo Bersani)

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