Valtidonesi padroni del campo non sbloccano lo 0-0

Domato il Felino
ma ci manca il colpo del ko

Durante e alla fine della partita i sostenitori del Nibbiano&Valtidone hanno più volte invocato un viaggio a Lourdes per far benedire la squadra alla quale non sembra andarne dritta una. Anche oggi, nella tana del coriaceo Felino, forse nella miglior partita giocata dall’inizio del campionato, i ragazzi del presidente Alberici non hanno certo avuto l’ausilio della dea bendata. Un rigore calciato sul palo (quarto legno centrato nelle ultime tre partite) dal solitamente infallibile Jakimovski, due gol annullati per fuori gioco (di cui uno molto discutibile) all’ancora una volta ottimo Dioh, una decina di calci d’angolo senza frutto e un intero secondo tempo giocato nell’area dei padroni di casa con diverse occasioni mancate, costituiscono l’dentikit della partita, ben diversamente da quanto riportato dalla cronaca di Libertà, evidentemente rielaborata da una corrispondenza parmense (v. sotto), che lascia intendere un equilibrio che assolutamente non c’è stato. In un incontro di pugilato i nostri avrebbero largamente meritato di vincere ai punti, ma poiché nel calcio valgono solo i palloni che varcano la linea bianca, al Nibbiano&Valtidone è mancato solo (e non è poco) l’ uomo d’area capace di buttarla dentro finalizzando il bel gioco costruito dalla squadra. Con i bomber Di Gennaro, ancora convalescente, Piccolo, appena operato di menisco e Pablo Gonzalez in attesa del transfer dall’Argentina, mister Perazzi deve far quadrare i conti con le forze disponibili tra le quali, per ora, manca proprio un ariete al centro dell’attacco. Confortanti conferme giungono comunque dalla difesa e dal centrocampo, nonchè dalle due giovanissime punte Mandelli e Dioh: ed è a questo gruppo, sempre meglio affiatato, che sono affidate le speranze di riuscire a fare lo sgambetto alla fortissima capolista Correggese di scena, domenica prossima, al Pio Zuffada (v. locandina).

Dioh (all’estrema destra nella foto) ha calciato e il pallone è finito nel sacco, ma l’arbitro - per la seconda volta – gli nega la gioia del gol per un fuori gioco molto discutibile.

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