Biancazzurri umiliati in casa dalla vice-Cenerentola
che segna tre gol nel primo tempo

Naufragio del Nibbiano&Valtidone davanti al proprio pubblico nella prima delle due sfide dirette per la salvezza, contro un Boretto non più che onesto ma meglio abituato a lottare per non retrocedere. Già al terzo minuto una papera di Murriero apre la strada agli ospiti: gli uomini di Rossini vanno in completo sbando e buttandosi tutti in avanti senza costrutto si aprono al contropiede del Boretto che prima raddoppia e poi triplica senza trovare alcuna resistenza. L'improvviso addio di Blazevic e quello annunciato del trio argentino Ruibal, Di Gennaro e Torres, oltre alla cessione di Equo e Bottazzi, hanno lasciato la squadra con il solo Minasola di punta e con poche alternative a centrocampo. L'innesto del nuovo acquisto Michelotti, coinvolto nel grigiore complessivo della squadra, non ha inciso sulla prestazione. Meglio il figliuol prodigo Gijni, entrato nella ripresa, che insieme a Bernardi, Montagnari e Porcari è stato tra i pochi a meritare la sufficienza. Nel secondo tempo, con i reggiani a presidiare prudentemente la propria area a difesa del cospicuo vantaggio, i padroni di casa hanno fatto registrare una costante, ancorchè inconcludente, superiorità territoriale e gli unici tre tiri degni di nota indirizzati nella porta avversaria da Gijni, Lancellotti e Minasola sono stati brillantemente respinti dal giovane portiere Zovi. La rete della bandiera, messa a segno da Fogliazza quasi allo scadere, non attenua la gravità della sconfitta rimediata a seguito della peggior prestazione di questo campionato. Un preludio non certo incoraggiante in vista della seconda sfida salvezza tra soli quattro giorni nel derby
con il Castellana Fontana.

Nelle foto. Sopra: il bel colpo di testa di Fogliazza per l'inutile gol dell' 1-3 siglato a due minuti dal termine. Sotto: Christian Gijni, rientrato dal prestito al Santa Croce e chiamato nel secondo tempo a sostituire un evanescente Federico, è stato l'unico a impensierire sulla sua fascia i difensori del Boretto. Peccato per l'ingenua espulsione che si è procurata allo scadere per doppia ammonizione. (Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca e le pagelle di Paolo Borella su Libertà