Il Nibbiano passa di misura anche a Fidenza col solito Grasso.
Prosegue la scalata verso i vertici della classifica

Il cambio di mentalità che mister Rastelli è riuscito a effettuare nella squadra che ha condotto oggi alla quarta vittoria consecutiva, si vede proprio in partite come quella contro la Fidentina, penultima in classifica, tecnicamente poco dotata, ma ostica da affrontare tra le mura amiche, soprattutto su un terreno mal messo come quello del Ballotta. Per giunta in una giornata non particolarmente brillante dove hanno pesato le assenze di Jakimovski e Minasola, i valtidonesi sono riusciti a far loro l'intera posta seppur col minimo scarto e sfruttando un clamoroso svarione della difesa avversaria, ma hanno poi con sicurezza saputo mantenere il controllo della gara non concedendo occasioni da rete ai parmensi nemmeno nei concitati dieci minuti finali quando sono rimasti in dieci per l'espulsione di Ababio. Il primo tempo si chiude a rete inviolate, pur con una netta superiorità territoriale dei biancazzurri che incontrano però molta difficoltà a trovare la via della rete. La ripresa si apre sullo stesso tono, con il Nibbiano in avanti ma che non riesce a innescare in modo adeguato i propri attaccanti. Ci pensa però al 14' minuto il fidentino Rieti, nel tentativo di servire il proprio portiere, a fornire un perfetto assist a Grasso che va a nozze nell'uno contro uno saltando Spagnoli e battendo imparabilmente Mora. La Fidentina accusa il colpo e gli ospiti cercano ripetutamente ma senza successo di chiudere la partita di cui mantengono comunque il pieno controllo anche quando i padroni di casa, danno il tutto per tutto per cercare il pareggio. Qualche patema di troppo solo negli ultimi dieci minuti quando Ababio - come già detto - si fa espellere per un inutile fallo di reazione, ma il Nibbiano di Rastelli ha imparato anche a soffrire in inferiorità numerica e conduce in porto il successo senza eccessivi pericoli per Murriero

Nelle foto. Sopra, Grasso ancora una volta decisivo per la vittoria del Nibbiano, non perdona un errore dell'avversario e va in rete con una splendida azione personale. In mezzo, Lancellotti migliore in campo con Castellana e Grasso, ha sostenuto al meglio un centrocampo orfano di Jakimovski. Sotto, Castellana, che da alcune partite si dimostra dominatore della fascia destra sia in interdizione che in appoggio, anche con la Fidentina si è confermato una sicurezza. (foto Angela Petrarelli e Massimo Bersani)

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Rastelli tris di vittorie alla terza uscita.
Domato il Fabbrico (3-2) il Nibbiano ora ci crede

Il Nibbiano&Valtidone sembra proprio aver imboccato la strada giusta sotto la guida del nuovo tecnico, come ha sottolineato il consigliere Filippo Alberici, figlio ma da qualche tempo anche portavoce del Presidente, nelle interviste del dopo partita. La terza vittoria di fila, infatti, non solo è preziosa per la risalita in classifica che ha portato i biancazzurri a un solo punto dalla zona play-off, ma anche perchè ha confermato una crescente fiducia nei propri mezzi degli uomini di Rastelli che appaiono ora più concreti e determinati e anche meno inclini a commettere quegli errori sia in fase offensiva che difensiva che avevano caratterizzato il loro percorso nella prima fase del campionato. E' pur vero che anche contro la matricola di lusso Fabbrico il vantaggio degli ospiti è stato causato da un disimpegno sbagliato di Jakimovski, ma ciò che ha fatto la differenza rispetto al passato è stata l'immediata reazione dei valtidonesi (primo fra tutti proprio capitan Jaki, risultato poi tra i migliori in campo) che hanno mantenuto i nervi saldi continuando a macinar gioco di pregevole fattura, tanto che dopo soli 10 minuti Grasso, su imbeccata di un eccellente Pinton, portava le sorti in parità. Proprio allo scadere del primo tempo era poi Fogliazza a saldare il suo credito con la sfortuna trovando il vantaggio con un'imperiosa inzuccata dopo che, per tre volte, nelle partite precedenti, i suoi colpi di testa erano finiti sui legni della porta avversaria. Sulle ali dell'entusiasmo "tornado" Grasso imperversava subito a inizio ripresa deviando, anche lui di testa, in rete un preciso assist di Lancellotti. La facilità con cui i padroni di casa si sono poi ripetutamente avvicinati alla quaterna li ha un po' deconcentrati sul finale, quando hanno concesso ad Aldrovandi lo spazio per accorciare le distanze, ma anche in questa occasione i biancazzurri non hanno perso la testa riprendendo subito il pieno controllo della partita e portando al traguardo una meritatissima vittoria senza più correre alcun rischio.

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Nelle foto. Sopra, Grasso, dopo aver realizzato il gol del pareggio, sembra danzare con Ababio che lo festeggia. In mezzo, capitan Jakimovski è il primo a correre incontro a un esultante Fogliazza che, segnando la rete del vantaggio, ha cancellato l'infortunio del capitano che era costato lo 0-1. Sotto, Burigana si distende per tutta la sua lunghezza ma non arriva a fermare il pallone inzuccato da Grasso per il tris del Nibbiano
e la sua doppietta personale. (Foto Angela Petrarelli)


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Missione compiuta a Bagnolo con due gol, due legni colpiti e tre punti preziosi

Quella sul campo dell'ultima della classe Bagnolese, ancora a digiuno di vittorie, poteva venir classificata come una partita facile da vincere per una squadra di caratura nettamente superiore come il Nibbiano&Valtidone che però in passato ci aveva abituato a perdere una caterva di punti proprio contro le cenerentole del girone. Che stavolta gli uomini di Rastelli abbiano rispettato il pronostico senza soffrire e senza correre il minimo rischio nell'arco dei novanta minuti testimonia la nuova mentalità che i biancazzurri stanno acquisendo, grazie anche alla personalità e alle direttive del nuovo mister. Ababio, al suo primo gol in campionato, mette subito in chiaro la determinazione degli ospiti a cercare la vittoria con un bolide dal limite su delizioso assist di un altruista bomber Grasso, anche oggi tra i migliori in campo. Malgrado l'assenza del nuovamente infortunato Minasola, Il Nibbiano non cessa di essere pericoloso in attacco, mantenendo il pieno controllo del gioco con capitan Jakimovski, Castellana, Bernardi, Fogliazza e Boccenti in particolatre evidenza. e, anche se per arrivare al gol della sicurezza bisognerà attendere lo scadere del secondo tempo con il rigore conquistato e trasformato da Grasso, nel mezzo ci sono un palo colpito dallo stesso Grasso, una traversa centrata di testa da Fogliazza e tante occasioni fallite per un soffio, mentre Murriero restava praticamente inoperoso. Ora, dopo la vittoria nel derby e quest'altra sul terreno di Bagnolo in Piano, che hanno portato la squadra a un solo punto dalla zona playoff, è lecito aspettarsi dai biancazzurri una prova di continuità contro la neo promossa Fabbrico, reduce dalla manita rifilata alla Pieve Nonantola e quindi avversaria da non sottovalutare.

Nelle foto. In alto, Amin Ababio con un gran gol nel primo tempo e un infaticabile lavoro a centrocampo nella ripresa ha confermato il suo crescendo di condizione. In mezzo, Nico Grasso (qui ripreso contro l'Agazzanese) anche a Bagnolo si è confermato spauracchio della difesa avversaria con un gol, un assist e un palo al suo attivo. Sotto, mister Rastelli, col suo imperioso gesto a bordo campo sembra indicare alla squadra la via giusta da seguire. (foto Massimo Bersani e Angela Petrarelli)

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Il cambio di panchina dà la scossa voluta:.
il Nibbiano risorge e domina l'Agazzanese (2-0)

La repentina sostituzione del mister alla guida della squadra, voluta dal presidente Alberici dopo la disfatta di Castelvetro per dare una salutare sveglia allo spogliatoio ha funzionato alla perfezione. Impossibile credere che gli uomini scesi in campo in questo derby finalmente vittorioso, dopo un paio d'anni di delusioni, fossero gli imbelli abatini visti all'opera solo quattro giorni prima sul campo del Terre di Castelli. Non avendo ovviamente potuto mister Rastelli, in una sola seduta d'allenamento, trasformare la squadra è chiaro che l'effetto psicologico del cambio di guida ha avuto la sua importanza. Ma la mano del nuovo tecnico si è vista comunque in alcuni ritocchi tesi a rafforzare il centrocampo e soprattutto nel costante incitamento dalla panchina ai suoi ragazzi che lo hanno ripagato con una prestazione, se non perfetta, certamente di alto livello. Dirà il DS Bonfoco che il positivo atteggiamento dei giocatori biancazzurri si era visto sin dalle fasi di riscaldamento pre-partita. E infatti l'undici valtidonese entra in campo caricatissimo e dopo soli sei minuti trova il vantaggio con un magistrale colpo di testa del ritrovato Minasola. L'Agazzanese è in palese difficoltà e riesce a rendersi pericolosa dalle parti di Murriero solo grazie a un paio di disattenzioni difensive degli avversari. Gli amaranto reclamano anche per un pallone che colpisce il braccio di Boccenti in area, ma l'arbitro a due passi vede l'assoluta involontarietà e ininfluenza del contatto e lascia proseguire l'azione. I biancazzurri, oggi in scaramantica divisa giallo blu, iniziano con la stessa carica di adrenalina anche la ripresa e al quarto d'ora per fermare Lancellotti tutto solo lanciato a rete, Koci lo abbatte platealmente da tergo al limite dell'area e viene espulso. Rimasti in dieci gli ospiti subiscono quasi immediatamente il raddoppio da parte dell'immancabile  Grasso e non riescono più a oltrepassare la metà campo. Il colpo di grazia arriva alla mezz'ora, quando Cloralio fa il bis di Koci atterrando alle spalle Vingiano anch'egli lanciato a rete in solitudine e rimedia l'inevitabile secondo rosso. L'ultimo quarto d'ora non ha più storia col Nibbiano che sembra non voler infierire contro gli avversari rimasti in 9, limitandosi a un tranquillo controllo della partita sino al termine. Superato a pieni voti l'esame di riparazione a cui erano chiamati, ora gli allievi del prof Rastelli dovranno dimostrare nelle prossime partite di avere imparato la lezione, offrendo la sinora mancata continuità di rendimento e poter così sperare, in un prossimo futuro, di essere ammessi a un nuovo esame di maturità

Nelle foto. Sopra, Minasola dopo la potente inzuccata dell'1-0 esulta con Lancellotti ; seduto a terra uno sconfortato Borges. In mezzo, un anticipo di Castellana che, sia in fase difensiva che di appoggio, si è segnalato come il migliore in campo. Sotto, Luca Rastelli tra il presidente Valter Alberici e il figlio Filippo, consigliere, visibilmente soddisfatti al termine dell'incontro per il debutto vincente del nuovo tecnico..
(foto Angela Petrarelli)

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Naufragio a Castelvetro di Modena.
Quattro sberle (a zero) dal Terre di Castelli.
La pesante sconfitta costa la panchina a mister Volpi

Inattesa débacle dei ancazzurri che subiscono una bruciante e meritata bocciatura subito al primo dei due esami di maturità contro il Terre di Castelli (l'altro doveva essere l'imminente derby contro l'Agazzanese che, a questo punto, diventa invece un esame di riparazione). Il professor Volpi tradito dai suoi allievi proprio quando da loro si aspettava il massimo, paga per tutti (vedi notizia nella colonna a fianco) lasciando il timone di una squadra a cui si sentiva particolarmente legato e che sperava di poter condurre verso ben altri traguardi. La sofferta decisione, considerate le qualità umane e professionali dell'ormai ex allenatore, è stata presa dal presidente Alberici con l'intento di dare una scossa all'ambiente per risollevarlo quanto prima da questo imprevedibile colpo da ko. Una prestazione inspiegabile infatti, quella dei valtidonesi, sul tradizionalmente ostico campo di Castelvetro, mai così molli, amorfi, arrendevoli, incapaci della seppur minima reazione contro un'avversaria forte sì, ma non più di Cittadella, Correggese e Colorno affrontate con ben altro piglio (indipendentemente dal risultato) nelle partite precedenti. E pensare che un clamoroso incrocio dei pali centrato da Grasso dopo appena cinque minuti di gara aveva fatto ben sperare, mentre subito dopo i biancazzurri sono usciti di scena lasciando campo aperto ai padroni di casa che, andati in vantaggio a seguito di un fortunoso rimpallo, raddoppiavano e triplicavano già nel corso del primo tempo con un tiro da fuori area e uno dal limite sui quali anche Murriero non è apparso esente da colpe. La quaterna al passivo arrivava nella ripresa quando i modenesi pareva giocassero ormai contro una squadra di fantasmi. Un Nibbiano troppo brutto per essere vero? Toccherà al nuovo tecnico dimostrarlo, se sarà capace di risvegliare l'orgoglio e lo spirito di gruppo e portare finalmente alla luce tutte le potenzialità di questo collettivo, per ora in gran parte inespresse

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Nella foto, mister Volpi giunto al capolinea dopo lo 0-4 di Castelvetro, osserva preoccupato da bordo campo una squadra che non riesce a rispondere alle sue direttive e alle aspettative della Società.
(Foto Massimo Bersani)


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Ancora un episodio (rigore contro ed espulsione) tarpa le ali a un bel Nibbiano costretto al pari casalingo dal Colorno

Il Nibbiano&Valtidone si è confermato come "la grande incompiuta" del girone a soli 7 giorni di distanza da Correggio anche sul terreno amico del Molinari contro i parmensi del Colorno. Ancora una volta una partita giocata ad alto livello non è stata sufficiente ai padroni di casa per cogliere l'intera posta. E ancora una volta è stata una singola macchia a condizionare l'esito dell'incontro. Stavolta, dopo un clamoroso palo di Minasola al 20' che avrebbe meritato miglior fortuna è stato un fallo di mano in area da ultimo uomo del -per il resto- ottimo Fogliazza, allo scadere del primo tempo, a regalare agli ospiti il rigore del vantaggio e a lasciare in 10 gli uomini di Volpi per la conseguente espulsione del vice capitano biancazzurro. La rabbiosa reazione del Nibbiano è tuttavia riuscita, grazie a una pregevole combinazione innescata da Minasola e conclusa da bomber Grasso a riequilibrare le sorti dell'incontro nel giro di un solo minuto. Ma dover sostenere tutta la ripresa in inferiorità numerica contro un'avversaria di rango ha obbligato i biancazzurri a una difesa ben organizzata che è riuscita ad arginare, grazie anche al gran lavoro a centrocampo del subentrato Baldini e ad alcuni interventi di un super Murriero, i ripetuti tentativi degli avversari. Gli uomini di Volpi hanno anche operato alcune pericolose sortite e in un paio di occasioni, con Castellana e Ababio hanno addirittura sfiorato il gol del vantaggio. Vista la piega che aveva preso l'incontro il pareggio non è da buttare anche se viene ulteriormente rimandata l'aspirazione ad essere una squadra di vertice, traguardo che il Nibbiano potrà raggiungere solo se riuscirà a evitare che siano gli episodi (o un'espulsione, o un rigore o una papera clamorosa) in quasi tutte le partire a vanificare la buona prestazione del collettivo. Due tosti "esami di maturità" in soli 4 giorni con la terza e seconda forza del campionato, rispettivamente a Castelvetro con Terre di Castelli e al Molinari nel derby con l'Agazzanese, ci daranno una più chiara visione sulle prospettive future.

Nelle foto. In alto, la formazione di partenza che ha affrontato il Colorno. In mezzo, bomber Grasso, artefice del pareggio-lampo e capocannoniere del girone. Sotto, Minasola in confortante ripresa dopo l'infortunio ha centrato un gan palo a portiere battuto e ha fornito a Grasso l'assist per il gol del pareggio.
(foto Massimo Bersani)

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Nibbiano&Valtidone, la grande incompiuta.
A Correggio gioca la miglior partita dell'anno ma riesce a perderla (1-2)

A casa della Correggese, reduce da quattro vittorie consecutive, il Nibbiano sosteneva - dopo quello di Cittadella - il secondo esame da grande squadra, ma è stato ancora una volta rimandato, se non respinto. E non perchè abbia giocato male, tutt'altro: contro i reggiani mister Volpi ha forse giocato con la sua squadra la miglior partita della stagione, con marcature azzeccate, gioco fluido e ragionato, pericolosità offensiva, difesa apparsa per lunghi tratti impeccabile. Ma se, con tutto questo, alla fine dei 90 minuti non si è capaci di portare a casa il risultato, è evidente che questa squadra risulta più una "grande incompiuta" piuttosto che una grande squadra in grado di battersi per la vetta della classifica. Forse sarà una questione di personalità, o di maturità o dell'incapacità di liberarsi da quella "sindrome di Tafazzi" che proprio nei momenti chiave delle partite porta spesso i bancazzurri a farsi del male da soli. Anche a Correggio, dopo un primo tempo giocato ad alti livelli mettendo pressione agli avversari e frenandone ogni velleità offensiva, a inizio ripresa i valtidonesi trovavano subito il vantaggio su un netto calcio di rigore conquistato da Grasso e trasformato da Minasola. E immediatamente perdevano concentrazione: solo così si possono spiegare - con tutta la squadra sbilanciata in avanti - i quattro "lisci" consecutivi a centrocampo che consentivano a Leonardi di involarsi verso la porta di Murriero costringendo Boccenti al fallo da rigore poi trasformato da Luppi per il pareggio. Ciò nonostante il Nibbiano sembrava ancora in grado di fare la voce grossa, tanto che, alla mezz'ora, solo un autentico miracolo di Cipriani su bolide a brevissima distanza di Grasso. impediva il raddoppio dei biancazzurri che però, pochi istanti dopo, eseguivano il secondo harakiri: su calcio d'angolo due nostri difensori a ridosso di Luppi, gli consentivanpi di esibirsi in una rovesciata "sporca" che mandava il pallone a rimbalzare davanti a Murriero per poi scavalcarlo, passandogli tra le mani, e pervendo, quasi sulla linea, al liberissimo Colombo che non aveva difficoltà a spingerlo in rete. Nell'ultimo quarto d'ora i padroni di casa, con grande esperienza, si limitavano con successo a difendere il vantaggio anche se, nel recupero, ancora super Cipriani negava a un bel tiro di Lancellotti quel pareggio che, sul piano del gioco, sarebbe stato strameritato. Ma, ancora una volta, come dice un vecchio proverbio, chi è causa del suo mal pianga se stesso e soprattutto - aggiungiamo noi - impari a farne esperienza per il futuro, se vuole essere vincente.

Nella foto Amin Ababio che a Correggio è stato il migliore in campo unendo stavolta alla consueta quantità di gioco sviluppato anche una pregevole qualità, sia in fase di interdizione che di appoggio.
(foto Massimo Bersani)

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Contro il Salsomaggiore rivincita di Coppa con gli interessi.
Baldini, Lancellotti e Grasso firmano un convincente 3-0

Un Nibbiano&Valtidone come lo vorresti sempre vedere non ha deluso il proprio pubblico nella prima partita dell'anno sul terreno amico del Molinari completamente rimesso a nuovo. Il Salsomaggiore si è dimostrata la stessa forte squadra che ci aveva battuto (e praticamente eliminato) in Coppa Minetti con un unico tiro in porta, ma i biancazzurri di oggi hanno dimostrato di non essere in vena di regali, capitalizzando la maggior parte delle occasioni create e mettendo in mostra una solidità difensiva che non ha concesso ai parmensi di impensierire Murriero nemmeno nei momenti di loro maggior pressione. La chiave vincente è stata il possesso del centrocampo, pur orfano dello squalificato capitan Jakimovski, dove Baldini, schierato sin dall'inizio, l'ha fatta da mattatore ben supportato dall'altro maratoneta Ababio (alla sua miglior prestazione in questo scorcio di stagione) e dalla tecnica di Vingiano. Il gol del vantaggio si deve proprio alla caparbietà di Baldini che crede sino all'ultimo in un pallone che sembra ormai in possesso del portiere Menta anticipandolo e beffandolo astutamente. Il salsesi cercano di rispondere macinando il loro collaudato gioco di squadra, ma quando arrivano dalle parti di un sontuoso Castellana, degli insuperabili Pinton e Fogliazza e di un coriaceo Bernardi, le loro velleità si spengono. E'anzi il Nibbiano ad andare più vicino al raddoppio con un palo colpito dal rientrante Minasola, non ancora il "rombo di tuono" che conosciamo ma già in un confortante crescendo di forma. Gli ospiti cercano di forzare soprattutto nella prima metà del secondo tempo ma è ancora uno scatenato Grasso a creare scompiglio nella retroguardia dei parmensi e, alla mezz'ora, è proprio un suo assist a innescare il neo entrato ed eccellente Lancellotti che, con un autentico colpo di biliardo, scavalca Menta siglando il raddoppio. Allo scadere meritato premio per "tornado" Grasso che conquista e realizza con la consueta sicurezza il calcio di rigore del 3-0. Più che giustificata, a fine gara, la soddisfazione del presidente Alberici e di mister Volpi: se troverà continuità con prestazioni a questo livello la squadra potrà certamente reinserirsi nella lotta al vertice. Se son rose, vedremo se fioriranno già nella prossima non facile sfida a Colorno .

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Nelle foto. Sopra, Tommaso Baldini eroe di giornata, dominatore a centrocampo e autore di un gol di rapina alla Peirò, rubando quasi la palla dalle mani del portiere avversario. In mezzo, il pallone del 2-0 dopo il colpo da biliardo di Lancellotti si adagia in rete dopo aver scavalcato il portiere seguito dall'esultanza di Viggiano, Sotto, pallone a destra e portiere a sinistra. Bomber Grasso non sbaglia un colpo e il rgore del 3-0 è servito. (Foto Massimo Bersani)

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A San Damaso il Nibbiano subisce la legge del più forte e il Cittadella vince 2-0
ma sullo 0-1 l'espulsione di Jakimovski butta via le speranze di rimonta

Il Cittadella Vis Modena visto nella partita di cartello contro il Nibbiano&Valtidone si conferma -per ora- la squadra più forte del campionato e le 5 vittorie nei primi 5 incontri disputati sono lì a testimoniarlo. Gli uomini di Volpi però non sfigurano, tuttaltro, e per lunghi tratti di una partita bella e combattuta reggono alla pari il confronto. I padroni di casa partono a mille e ci vuole il miglior Murriero per evitare la capitolazione già nei primissimi minuti, ma il gol è nell'aria e all'11' una pregevole combinazione in velocità tra i due ex Ridolfi e Martinez, su stoccata imprendibile dell'argentino, dà il vantaggio al Cittadella. I biancazzurri accusano il colpo, ma provano a reagire con iniziative di Michelotto, Grasso e Monopoli riportando il gioco su un piano di equilibrio. Ancor meglio in avvio del secondo tempo quando i valtidonesi si fanno davvero pericolosi due volte con Michelotto e due con Grasso rintuzzando i peraltro sempre insidiosi contropiede avversari. Verso la mezz'ora, però, nel miglior momento del Nibbiano che attacca a ripetizione dando l'impressione di poter raggiungere il pareggio da un momento all'altro, un brutto (e inutile) fallo a centrocampo di Jakimovski gli procura l'espulsione diretta lasciando i compagni in dieci. Una brutta mazzata per i biancazzurri visibilmente demoralizzati, tanto che dopo soli due minuti il sino ad allora ineccepibile Murriero si lascia ingannare da un angolato ma lento tiro di Bandaogo regalando il raddoppio ai modenesi. Gli ultimi minuti non hanno più storia col Nibbiano che ha ormai alzato bandiera bianca e i padroni di casa che vanno vicini al terzo gol colpendo un palo. Al di là della sconfitta, che ci può stare contro una squadra affiatata e forte in ogni reparto qual'è il Cittadella, la lezione di cui la compagine di mister Volpi deve far tesoro è che non si può sperare di lottare al vertice se ci si fa periodicamente prendere dalla "sindrome di Tafazzi", cioè quella del farsi del male da soli. Cali di tensione, papere, reazioni fallose inconsulte che inficiano la cifra tecnica della squadra, non sono ammissibili se si vuole essere tra i protagonisti del campionato.

Nelle foto. In alto, Vingiano -qui in azione col Castelfranco - è stato tra i migliori in campo contro il Cittadella. In mezzo, Murriero autore di grandi parate ma anche della mezza papera che ha causato lo 0-2. Sotto, da sinistra, mister Volpi col vice Manzini e l'allenatore dei portieri Vesentini: anche a loro spetta il compito di guarire la squadra dalla "sindrome di Tafazzi". (foto Massimo Bersani)

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Addio al mitico "Sbarbi", una vita con la maglia del Nibbiano

Dopo una lunga lotta contro una grave malattia, sostenuta con lo stesso spirito da combattente che aveva sempre dimostrato sul campo, ci ha prematuramente lasciato un altro autentico pezzo di storia del Nibbiano calcio. Albertino Bono, più noto a tutti con l'appellativo di "Sbarbi" ha infatti indossato la maglia biancazzurra per quasi un quarto di secolo proseguendo poi, sino a che le forze glielo hanno consentito, nel ruolo di dirigente, collaboratore e tifoso anche nel Nibbiano&Valtidone del presidente e suo ex compagno di gioco Valter Alberici. Bono inizia nel ruolo di portiere nella stagione sportiva 73/74 giocando quattro campionati con la maglia numero uno. Nel 1977/78, lascia il ruolo di estremo difensore per debuttare in attacco, ma solo per una stagione. E' nel torneo 1978/79 che scoprirà infatti il ruolo che più si conveniva alle sue caratteristiche, trasformandosi nel forte e implacabile marcatore che abbiamo conosciuto sino alla fine di una bella e lunghissima carriera. Un costante punto di riferimento per il volo della "farfalla biancazzurra", in campo e fuori, anche dopo aver appeso le scarpe al chiodo. Nel suo palmares ci sono due "scudetti" di terza categoria e uno di seconda, ma soprattutto ci sono centinaia di partite giocate senza risparmio, dando sempre l'anima sul campo ed onorando come pochi quella maglia biancazzurra che lo ha accompagnato, per volontà sua, dei familiari e della Società anche nell'ultimo viaggio. Un esempio di dedizione, sportività,correttezza e modestia destinato a restare nel cuore dei tifosi e di tutti quelli che l'hanno conosciuto.

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Nelle foto dall'alto in basso. Foto 1: un primo piano di Albertino Bono a una cena sociale del campionato di seconda categoria 1987-88, alle sue spalle il portiere Polenghi. Foto 2: Bono -quarto da destra in piedi con la maglia da portiere - nel Nibbiano 1976-77, ultima stagione in cui ricoprì il ruolo di estremo difensore. Foto 3: "Sbarbi", terzo da sinistra accosciato, nella formazione biancazzurra che vinse il campionato di terza categoria 1980-81 con quasi tutte vittorie (solo due i pareggi e nessuna sconfitta). Foto 4: nella formazione che rivinse il campionato di terza 1986-87 Bono è il terzo da sinistra accosciato. (foto archivio Giovanni Dotti)

 

 

Nibbiano come Penelope, disfa nel secondo tempo
tutta la tela tessuta nel primo, e finisce 3-3

Nibbiano come Penelope o Nibbiano come dottor Jekyll e mister Hyde o Nibbiano bisognoso di uno psicoterapeuta per disturbo dissociativo della personalità: scegliete voi il paragone più adatto a definire la sconcertante prestazione offerta dai valtidonesi davanti al prima ammirato e poi attonito pubblico del "Fratelli Curtoni" di Borgonovo. Un primo tempo da grande squadra, sembra il Nibbiano di Montecchio e ancora meglio perchè contro il Castelfranco tutti i reparti funzionano a meraviglia. E i gol fioccano uno dopo l'altro, prima una pennellata di Michelotto già al 13', poi il raddoppio su rigore conquistato e realizzato da Grasso al 22' e, in chiusura di tempo il tris di Viggiano. Gli ospiti si limitano a qualche sporadico contropiede che non impensierische l'attento Murriero. Dominio assoluto e partita in pieno controllo. Nel secondo tempo la sola sostituzione dell'acciaccato Fogliazza con Celotti non muta l'assetto della squadra e ci si aspetta che tutto proceda come nella prima parte di gara quando, subito in apertura, Grasso ha l'occasione del 4-0 che scarica sul portiere. Ma al primo affondo dei modenesi ci si accorge che qualcosa non funziona più come prima: il sino ad allora ineccepibile Boccenti respinge di testa sui piedi di Bertetti fornendogli un comodo assist per trafiggere Murriero. I ragazzi di Volpi perdono improvvisamente ordine e sicurezza e al 20' una scomposta uscita di Murriero provoca un calcio di rigore che Bertetti calcia sul palo ma sui cui sviluppi Marconi accorcia ulteriormente le distanze. I biancazzurri cercano di tornare ad aumentare il vantaggio ma anche gli attaccanti hanno perso lucidità e la rete di Gilbertini non corre più seri rischi. Di contro la beffa del 3-3 è invece servita quasi allo scadere dell'incontro quando Murriero si lascia goffamente passare sotto le mani un lento e innocuo tiro di Casarano al termine di una confusa mischia in area. Il triplo vantaggio svanisce così tra l'incredulità e il dispetto dei dirigenti e dei tifosi. Cosa abbia provocato una così radicale trasformazione tra la prima e la seconda parte di gara è difficile da stabilire e toccherà a mister Volpi scoprirlo e correre ai ripari al più presto perchè altrimenti, con questi cali di tensione e l'incapacità di difendere un vantaggio anche cospicuo, la lotta al vertice rischia di diventare una chimera. La prossima sfida nella tana della capolista Cittadella ci dirà già se questa squadra è in grado o meno di essere all'altezza dei pronostici che la vogliono tra le protagoniste di questo campionato.

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Nelle foto. Sopra, la formazione di partenza contro la Virtus Castelfranco, da sinistra Grasso, Murriero, Boccenti, Fogliazza, Pinton, Ababio, accosciati Vingiano, Michelotto, Lancellotti, Bernardi, Jakimovski. In mezzo: Michelotto, seppur circondato da tre avversari, si appresta a calciare il pallone dell'1-0 per il Nibbiano. Sotto, Fogliazza perno e regista di una difesa impeccabile sino a che lui è rimasto in campo; la sua uscita nella ripresa ha coinciso con il voltafaccia in negativo della squadra e, in particolare, del reparto difensivo. (Foto Massimo Bersani)

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Con un secondo tempo magistrale e un Grasso stratosferico
quaterna secca a domicilio del Montecchio

Dopo un primo tempo piuttosto incolore, pur chiuso in vantaggio grazie a un chirurgico calcio di punizione di Grasso dal limite dell'area, pochi si sarebbero aspettati lo spettacolo di fuochi d'artificio che i biancazzurri di mister Volpi hanno messo in mostra nella ripresa dinnanzi agli estereffatti spettatori del Montecchio e per la gioia dei valtidonesi al seguito. Dopo un'iniziale occasione da rete propiziata in apertura dal solito Grasso, le due squadre si sono infatti barcamenate per quasi tutta la prima parte della gara senza più creare pericoli nè da una parte nè dall'altra del campo. Sino al 35' quando la magica punizione di Grasso segnava la svolta della partita. La ripresa era infatti un monologo degli ospiti che schiacciavano i padroni di casa nella loro area grazie anche all'ingresso di Baldini al quarto d'ora che col suo dimamismo a centrocampo meglio suppliva all'assenza dell'infortunato Vingiano. E fra tanto premere si prendeva autorevolmente la scena Domenico Grasso con due gol dei suoi nel giro di tre soli minuti, di quelle perle che gli riescono con apparente facilità nelle giornate in cui la dea Eupalla lo assiste. Addirittura una quarta rete gli è stata negata per fuori gioco dopo che aveva ribattuto in porta il rimbalzo da una traversa colpita da Fogliazza. Ma la grande giornata del fromboliere biancazzurro non deve far passare in secondo piano la prestazione di tutta la squadra che, nella seconda parte di gara, ha saputo interpretare il calcio come vogliono il suo presidente e il suo allenatore, lottando su ogni pallone anche quando si sono trovati in vantaggio per 3-0, tanto che questa grinta li ha portati, proprio allo scadere, alla quarta segnatura su calcio di rigore conquistato e realizzato dal neo entrato Compaore. Una bella iniezione di fiducia come viatico alle prossime sfide che li aspettano: il derby di coppa mercoledì con l'Agazzanese e l'incontro al vertice di domenica primo ottobre con la capolista Cittadella Vis Modena;
nel mezzo il confronto casalingo, tutt'altro che scontato con una Virtus Castelfranco
desiderosa di riscatto.

Nelle foto, nell'ordine dall'alto in basso: Grasso si appresta a sferrare il tiro che darà il terzo gol al Nibbiano per la sua tripletta personale. Ancora Grasso sommerso dagli abbracci dei compagni di squadra dopo la seconda rete e Michelotto, anch'egli autore di un'ottima gara pur senza andare a segno, strettamente marcato dai difensori del Montecchio.

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Molto fumo e poco arrosto nello 0-0 casalingo con La Pieve Nonantola

I biancazzurri di Volpi giocano un tempo e mezzo nell'area avversaria, creano innumerevoli occasioni da rete ma non riescono ad avere ragione dei modenesi che suppliscono a una minor qualità tecnica con una maggior corsa e una più volitiva determinazione. Troppo lezioso il gioco dei valtidonesi contro avversari che badano al sodo. La pur importante assenza di Minasola non è sufficiente a giustificare il pareggio ottenuto nel primo incontro casalingo (anche se giocato in notturna al Puppo di Piacenza) perchè quello di cui oggi si è sentita la mancanza è proprio quello "spirito guerriero", invocato dal presidente Alberici per riuscire a lottare al vertice, che è fondamentale per vincere incontri del genere dove la superiorità tecnica e territoriale non è sufficiente per superare squadre coriacee come i granata di Nonantola. Eppure di occasioni il Nibbiano ne ha create a raffica: le tre più ghiotte sono tutte capitate sui piedi di Monopoli che, tanto è stato abile a farsi trovare sempre smarcato in zona gol, tanto è stato inguardabile nelle conclusioni, in particolare in quella del secondo tempo quando, solissimo davanti a Ortensi è scivolato incredibilmente a terra senza nemmeno riuscire a calciare. Altri tentativi di Grasso, Michelotto, Ababio e Vingiano sono finiti in bocca al portiere avversario o sono stati murati da qualche difensore. E come sempre accade in situazioni del genere, quando si sbaglia molto si rischia poi di essere beffati e c'è voluta tutta la bravura di Murriero, proprio allo scadere, per evitare la capitolazione su contropiede di Cheli. Un'esperienza comunque positiva se servirà ai biancazzurri per capire che occorre avere più grinta e dinamismo se si vuole puntare in alto.

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Nelle foto. Sopra, Giammarco Lancellotti braccato da due avversari: il suo ingresso nella seconda metà della ripresa, come già contro il Rolo, ha coinciso con una maggiore pericolosità della squadra in fase offensiva. Sotto, Marco Fogliazza svetta da dominatore al centro della sua area; la difesa, sotto la sua regìa ha sinora dimostrato una grande sicurezza. (foto Massimo Bersani)

 

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Michelotto si presenta dopo 5 minuti.
Suo il gran gol che vale i primi 3 punti conquistati a Rolo

Il gol capolavoro di Andrea Michelotto - ben descritto dalla cronaca di Villaggi linkata qui sotto - dopo nemmeno 300 secondi di gioco, e il piglio aggressivo di tutta la squadra in avvio,avevano fatto pensare a un'agevole controllo della partita da parte dei biancazzurri. E in effetti per tutto il primo tempo il Nibbiano&Valtidone ha gestito il vantaggio senza più creare veri pericoli per la rete di Grigoli ma senza nemmeno correre veri e propri rischi. Nella prima mezz'ora della ripresda, invece, il Rolo acquistava gradatamente campo impegnando severamente in un paio di occasioni il bravo Murriero che al 26' veniva addirittura graziato dal palo. Lo scampato pericolo risvegliava gli ospiti che, abbandonata la pericolosa strategia attendistica, nell'ultimo quarto d'ora chiudevano nella propria area i padroni di casa anche grazie all'ingresso degli spumeggianti Lancellotti e Baldini che creavano occasioni da rete a ripetizione: tre addirittura nell'arco di una stessa azione (Lancellotti-Baldini-Abibio) e due ancora nel finale, con Lancellotti e Michelotto che vedevano i propri tiri respinti da un Grigoli in gran forma. Buono quindi l'avvio di campionato per gli uomini di Volpi con i primi tre punti incamerati in trasferta, pur tra qualche rischio di troppo, ma lasciando intravedere a sprazzi le eccellenti potenzialità della squadra.

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Nella foto: Andrea Michelotto, qui ripreso mentre lotta tra due avversari nella sfotunata partita col Salsomaggiore, oltre ad aver siglato il gran gol che ha dato la vittoria al Nibbiano&Valtidone, ha messo in mostra, pur non ancora al massimo della condizione, giocate da categoria superiore .

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Pronta "una squadra di guerrieri" per lottare al vertice
nel campionato di Eccellenza Emilia-Romagna 2023/24

Il presidente Alberici, di concerto con il direttore sportivo Bonfoco e l'allenatore Volpi hanno fatto il possibile per mettere a punto una squadra altamente competitiva nel nuovo campionato di Eccellenza che sta per iniziare. Sulla base del telaio della scorsa stagione con 11 giocatori riconfermati, tra cui i richiestissimi bomber Minasola e Grasso e capitan Jakimovski, sono stati innestati rinforzi di qualità soprattutto a centrocampo - punto debole del precedente organico - e in attacco, con l'arrivo della terza punta Michelotto che con i due "gemelli del gol" potrebbe costituire un trio delle meraviglie. Ma la sola qualità sulla carta non basta da sola ad essere vincenti, per questo il Presidente nella tradizionale cena pre-campionato, ha detto di volere soprattutto una squadra di guerrieri che diano l'anima sul campo dal primo all'ultimo minuto. Saranno in grado gli atleti biancazzurri di rispondere alle attese di Alberici, dei dirigenti e dei tifosi? Il positivo andamento della preparazione pre-campionato sembrerebbe essere di buon auspicio con risultati eclatanti, ancorchè in amichevole, come la vittoria sul Piacenza Calcio per 2-1, sul Pavia per 4-1, sull'Offanenghese per 5-4, nonchè il successo nel triangolare del torneo Guglielmetti a Pontenure. Successi che tuttavia devono incoraggiare ma non illudere perchè il clima agonistico del campionato sarà molto più intenso e ogni partita andrà affrontata con la massima determinazione senza discriminare tra le squadre favorite e quelle ritenute più deboli che -come i nsegnano tante esperienze passate- sono quelle che spesso danno più filo da torcere. In bocca al lupo, quindi, ai vecchi e nuovi guerrieri biancazzurri perchè sappiano rispondere sul campo alle grandi attese da cui sono circondati.

L'organico al completo del Nibbiano&Valtidone 2023/24. Da sinistra, terza fila: Paolo Bottazzi (preparatore dei portieri), Alassane Campaore, Nicolas Celotti, Filippo Boccenti, Marco Valizia, Marco Murriero, Lorenzo Cassinelli, Amin Ababio, Andrea Pinton, Marco Fogliazza. Seconda fila: Vlad Mitrea (non confermato), Umberto Vingiano, Domenico Grasso, Emilio Manzini (vice allenatore), Sergio Volpi (allenatore), Stefano Merli (preparatore atletico), Andrea Vesentini (preparatore dei portieri), Mattia Monopoli, Alessandro Castellana, Andrea Michelotto. Prima fila: Tommaso Baldini. Giammarco Lancellotti, Alessandro Minasola, Riccardo Equo, Federico Bernardi, Alessandro Farro, Massimo Baia, Luca Borsatti, Daniel Jakimovski (capitano).

Leggi qui il calendario del girone A di Eccellenza 2023/24 pubblicato da Libertà