La mitica ala destra del Nibbiano recentemente scomparsa
nel commosso ricordo di Giovanni Dotti
Ci ha lasciati Gigi Cremona
pezzo di storia del Nibbiano e di Nibbiano
esuberante e generoso sul campo come nella vita
E’ morto Gigi Cremona, rapito da una sorte ingiusta, così opposta alla sua abituale vitalità. Ricordare l’uomo e il calciatore è ferreo dovere. L’amico Cristiano Grandi, racconta che “nella vita era come sul campo, esuberante e generoso”. Gigi è stato una delle colonne portanti della formazione biancazzurra in tante stagioni felici, a partire dagli anni della fondazione della Società, con il debutto nelle competizioni ufficiali e l’immediato primo posto nel Campionato 1965 - 66. A quella squadra immortale è stato intitolato il Campo Giochi di Nibbiano, nello stesso luogo dove avevamo ammirato le glorie di incomparabili giocatori e dirigenti. Atleta naturale, travolgente in galoppate esaltanti, velocissimo, imprendibile negli scatti fulminei e dotato di straordinarie doti acrobatiche, Gigi scatenava i favori del pubblico in un autentico delirio di passione e di tifo bollente. Al Nibbiano, con l’inseparabile maglia numero 7, ha regalato pagine memorabili, che rimarranno per sempre nel gioioso immaginario vissuto dalla gente del paese. Prima della partita di Eccellenza con l’Arcetana, la regola del rispetto sportivo ha dettato il silenzioso minuto di raccoglimento in memoria di Gigi Cremona, al quale la Società del presidente Valter Alberici ha dedicato la vittoria per 1-0. Ma sarebbe stato stupendo sentire ancora i cori spontanei che si alzavano dalle centinaia di persone assiepate intorno al vecchio campo “Franco Cavallini”, pronte a incitarlo quando si involava verso la porta avversaria, spesso marchiata con il gol in diagonale. Quanti meriti hai avuto, Gigi, nel decollo della farfalla biancazzurra!
Nelle foto: sopra, Gigi Cremona prima di una partita del vittorioso campionato di terza categoria 1965-66. Al centro nel 1968 mentre solleva la coppa per la vittoria in un torneo estivo. Sotto, durante una delle sue ultime visite a Nibbiano.