Il tabù del Molinari più forte della volontà di vittoria.
Il 2-2 col Zola Predosa, che rimonta il Nibbiano due volte grazie a due autoreti,
nega ai biancazzurri la soddisfazione dei playoff

E così alla fine ha vinto una cabala impietosa che ancora una volta - e proprio nella giornata conclusiva e decisiva per l'ammissionne ai playoff- non ha concesso al Nibbiano&Valtidone di uscire vittorioso dal proprio terreno di gioco. Ha vinto contro mister Rastelli che aveva preparato al meglio questa partita , ha vinto contro i giocatori che erano scesi in campo con la ferma determinazione di ripetere anche di fronte al proprio pubblico una delle tante imprese vittoriose in trasferta e ha vinto contro le speranze e le attese di Presidente, dirigenti e tifosi che avevano ormai fatto il palato  alla disputa degli spareggi verso la serie D che erano davvero ad un passo.  Eppure anche stavolta i biancazzurri si sono trovati due volte in vantaggio con altrettante reti di bomber Grasso che, nel primo tempo,  aveva anche sfiorato il raddoppio (che avrebbe probabilmente dato una svolta decisiva alla partita) con un palo clamoroso colpito dopo due miracolosi salvataggi di Roccia prima su bolide di Minasola e poi sulla ribattuta dello stesso Grasso.  E che la dea bendata, dopo questi episodi,  non fosse nemmeno oggi dalla parte dei valtidonesi, lo si  è visto all'ultimo istante del primo tempo quando, sugli sviluppi di un calcio d'angolo letteralmente regalato allo Zola dal pessimo arbitro Evangelista, Castellana nel tentativo di anticipare il diretto avversario infilava la propria rete regalando il primo pareggio agli ospiti. Riaccendeva però gli entusiasmi, al minuto 18 della ripresa, il secondo, bellissimo gol di Grasso che consacrava così, con 28 centri all'attivo, la sua posizione di leadership nella classifica cannonieri del girone.  A questo punto sembrava fatta: sarebbe bastato difendere il vantaggio sino alla fine per mantenere le distanze da Correeggese e Terre di Castelli, entrambe vincenti, e misurarsi poi con loro nei playoff. Un obiettivo alla portata, anche perchè gli ospiti, seppur mai domi, non eccellevano nelle conclusioni e, quando centravano la porta, trovavano un Murriero sempre reattivo e in posizione a respingere le insidie. Ma dove non riuscivano gli avversari era destino che fossero ancora una volta i biancazzurri - a meno 8 dal termine - a spedire il pallone nella propria rete. Questa volta era uno stinco di Fogliazza, uno dei migliori in campo, che il fato malevolo ha posto sulla traiettoria di un tiro dal limite di Tonelli a beffare Murriero già pronto alla parata. Generoso ma inutile l'assalto finale dei padroni di casa ancora increduli di come la qualificazione gli stesse sfuggendo dalle mani. E comprensibili anche, nel dopo partita, i musi lunghi e il silenzio dei giocatori durante il rinfresco che il presidente Alberici, con l'abituale signorilità, ha comunque voluto offrire alla squadra. Il Presidente ha anche stemperato l'atmosfera di tristezza che pervadeva l'ambiente con parole di ringraziamento a tutti per un campionato combattuto ai vertici e concluso al quarto posto e di fiducia nel futuro confermando che la prossima stagione il Nibbiano&Valtidone ripartirà con lo stesso allenatore, gli stessi dirigenti e la stessa ossatura di squadra alla quale verranno apportate solo quelle modifiche necessarie per migliorare ancora e conquistare quanto quest'anno è sfuggito d'un soffio malgrado l'impegno profuso.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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A Formigine vittoria più larga di quanto dica il punteggio (2-1).
Il Nibbiano corsaro non perdona, ma domenica dovrà vincere in casa
per guadagnarsi i play off !

En plein del Nibbiano&Valtidone targato Rastelli in tutte le 11 trasferte al di fuori del territorio piacentino. Anche il temuto ostacolo Real Formigine è stato agevolmente superato ben al di là di quanto esprima il risultato di stretta misura. Con il consueto spirito corsaro i biancazzurri hanno cominciato a menar fendenti sin dai primissimi minuti sfiorando il vantaggio in molteplici occasioni ma fallendo il bersaglio un po' per imprecisione nel tiro, un po' per due miracolosi salvataggi del portiere Cornia su  altrettanti bolidi di Grasso, il primo da distanza ravvicinata e il secondo deviato sul palo con la punta delle dita. Quando ormai la porta dei padroni di casa cominciava ad apparire stregata ci pensava super-Ababio, al termine di un'azione condotta dal bravissmo 2005 Menzani e da Lancellotti, a superare la resistenza del numero uno modenese con un fendente chirurgico dal limite dell'area. All'ottavo della ripresa ancora Ababio serviva con un perfetto assist in profondità l'affamato bomber Grasso che, dopo un turno di astinenza, confezionava l'imparabile siluro del raddoppio (suo ventiseiesimo centro stagionale). A questo punto un Nibbiano&Valtidone ben diverso da quello casalingo che, quando va in doppio vantaggio, tende spesso a farsi rimontare, sembrava invece poter dilagare, ma il tris veniva ripetutamente mancato prima per il discutibile annullamento di un imperioso gol di testa di Ababio, pescato da una calibratissima punizione di Vingiano e, successivamente per la giornata di grazia di Mandrake-Cornia che negava la terza rete a Lancellotti e poi ancora a Grasso. C'era così spazio, al primo minuto di recupero, per un qualche istante di brivido quando Cremaschi riduceva inaspettatamente le distanze sull'unica distrazione della difesa valtidonese, ma era ancora Cornia ad evitare un'ulteriore capitolazione immolandosi allo scadere prima su Kenzin e poi ancora su Grasso.  Terminava così con il minimo scarto ma con largo merito, sia per il gran numero di occasioni create, sia per il bel gioco messo in mostra nell'arco di tutti i 96 minuti, l'ultima vittoriosa trasferta della regular season. In una partita quasi perfetta ci sono note di merito da attribuire sia a mister Rastelli che a tutti gli atleti scesi in campo. In particolare ad Ababio, capitan Jakimovski,  Grasso, Menzani e Lancellotti. Ma dalla coppia centrale Fogliazza - Boccenti, al jolly Esposito, al metronomo Vingiano, al sempre più maturo Compaore, al poco impegnato ma sempre attento Murriero, ai subentrati Castellana. Kenzin, Baldini e Borsatti,  ciascuno ha svolto il suo compito nel migliore dei modi.  Tutti sono ora chiamati a ripetersi nel prossimo incontro casalingo con il Zola Predosa, decisivo per l'accesso ai playoff, in quanto per mantenere il -5 da Correggese e Terre di Castelli che ci qualificherebbe, è assolutamente necessaria una vittoria. Quella vittoria che manca al Molinari da quasi 5 mesi ma che adesso è imperativo conquistare per coronare al meglio la stagione e non precluderci ulteriori soddisfazioni.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Molinari inespugnabile per il Nibbiano. Anche il Brescello strappa un pari.
Ancora una volta in vantaggio 2-0 i biancazzurri si fanno raggiungere nella ripresa rischiando la sconfitta.

Non c'è proprio verso. Ormai da oltre quattro mesi (e precisamente dal 26 novembre dello scorso anno) i tifosi del Nibbiano&Valtidone non assaporano il piacere di vedere la propria squadra vittoriosa sul terreno di casa. Ogni volta accorrono numerosi, sperando sempre di vedere una replica delle vittoriose imprese compiute dai loro beniamini in trasferta e ogni volta se ne escono con l'amaro in bocca. E anche il copione è quasi sempre il medesimo. Nibbiano in vantaggio, dominante, che sembra avere in pugno la partita e poi, puntuale come la bolletta del gas, tutto si ribalta e arriva il patatrac. Contro il Brescello Piccardo, l'inizio al fulmicotone, con gol al primo minuto del miglior Minasola liberato da un magistrale assist di Compaore aveva fatto presagire un bis della partita d'andata quando i reggiani erano stati sconfitti a domicilio per 5-1. Alla mezz'ora Compaore si ripeteva con un altro assist a tagliare il campo, fotocopia di quello che aveva mandato in gol Minasola, stavolta a favore di Grasso il cui bolide centrava però in pieno la traversa. Il raddoppio arrivava allo scadere del tempo a seguito di un secondo legno colpito da bomber Grasso (oggi evidentemente non assistito dalla dea Eupalla) , il cui rimbalzo perveniva a Compaore, di gran lunga il migliore in campo dei suoi, che da distanza ravvicinata non lasciava scampo a Caccialupi. Malgrado il doppio vantaggio con cui i biancazzurri andavano al riposo e il sostanziale controllo della partita sino a quel momento, qualche campanello d'allarme era risuonato nella prima parte di gara e, in particolare, l'estrema facilità con cui gli attaccanti ospiti erano riusciti a presentarsi in area valtidonese, anche se poi avevano mancato il bersaglio  per imprecisione nel tiro o per la bravura di Murriero.  Le orecchie dei padroni di casa, che iniziavano la ripresa con la stessa svagatezza difensiva, restavano però sorde a questi segnali e già al 5' minuto  Zaccariello accorciava le distanze appoggiando in rete una ribattuta della traversa su colpo di testa di Ennamli. Da questo momento, come troppo spesso gli accade quando sente odor di rimonta da parte avversaria, il Nibbiano&Valtidone perdeva lucidità, sbilanciandosi  troppo in avanti e lasciando ai vari Fornov, Ennamli e Truffelli praterie in cui incunearsi arrivando  facilmente a tu per tu con Murriero che, verso la mezz'ora, proprio per contrastare Ennamli lanciato a rete in solitaria era costretto ad abbatterlo causando il calcio di rigore (realizzato dallo stesso Ennamli) che dava ai reggiani l'insperato pareggio. Nemmeno i cambi operati da Rastelli (che ha dalla sua la scusante di non aver potuto disporre di due pedine importanti come Lancellotti e Boccenti, sospesi per un turno) riuscivano a mettere ordine nelle file biancazzurre che, nell'ultimo quarto d'ora, non avevano più la forza di incidere in attacco mentre continuavano a soffrire in difesa, tanto che al 43' dovevano ringraziare il palo centrato da Truffelli, ancora una volta presentatosi solo davanti a Murriero, se non subivano la beffa della sconfitta. Con questo inatteso passo del gambero, la qualificazione per i playoff torna ancora in bilico per i biancazzurri che sono costretti a fare almeno 4 punti nelle ultime due partite per conquistare il diritto a disputarli.  Riusciranno i nostri eroi a mantenere per gli utlimi 180 minuti la concentrazione necessaria per raggiungere questo obiettivo? E' quello che tutti, tifosi, società e Presidente, si augurano anche se sanno che, con ogni probabilità, dovranno soffrire sino all'ultimo. 

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Il Faro illumina la strada del Nibbiano&Valtidone verso i playoff.
La vittoria per 4-0 a Gaggio Montano e i due punti rosicchiati alla Correggese
portano i biancazzurri a un pelo dalla qualificazione

Anche nell'alto bolognese l'aria emiliano-romagnola che ispira i valtidonesi quando si trovano fuori dai confini del piacentino, ha trasformato in una forza della natura l'undici di Rastelli che già alla fine del primo tempo aveva praticamentge chiuso i conti con il Faro. I padroni di casa hanno creato qualche grattacapo a Fogliazza & C. solo nei primissimi istanti della partita ma prima Murriero, con una parata miracolosa e poi Castellana (eccellente al suo rientro) gli hanno fatto capire che non era giornata per sperare in qualche passo falso dei biancazzurri che Infatti, subito dopo gli sventati pericoli, prendevano in mano il bandolo della partita per non abbandonarlo più sino al termine. Già al quarto d'ora un monumentale Ababio poneva il sigillo alla sua straordinaria prestazione segnando per la seconda volta in cinque giorni il gol che sbloccava il match. Dieci minuti dopo il raddoppio per opera di una velocissima incursione del guizzante Castellana servito in corsa alla perfezione da Minasola - generoso "assist-man" di giornata - che gli consentiva di infilzare imparabilmente l'incolpevole Gandolfi. Il tris era servito al 38' con una prodezza balistica di Vingiano su calcio di punizione dal limite (specialità della casa) che incrociava il sette là dove non era possibile raggiungerlo. Qui calava di fatto il sipario sull'esito dell'incontro perchè nella ripresa gli ospiti, evidentemente ben catechizzati da mister Rastelli, stavolta non subivano cali di tensione e, malgrado il largo vantaggio, continuavano a inseguire il poker sfiorato più volte a turno da diversi frombolieri biancazzurri, e infine meritatamente raggiunto all'80° da bomber Grasso che anticipava il portiere avversario su delizioso assist di un Minasola apparso in grande spolvero. In una giornata dove tutto è sembrato girare alla perfezione, difficile stilare un elenco dei migliori, dato che tutti i giocatori impiegati hanno dato il massimo dell'impegno e della qualità per tutto il tempo che sono rimasti in campo, Ora, a tre giornate dal termine, con un tesoretto di 4 punti da gestire, la qualificazione ai playoff pare ormai a portata di mano a condizione che anche le restanti partite vengano affrontate con lo stesso spirito e la stessa determinazione messe in mostra con il Faro. A partire dalla prossima sfida con il Brescello Piccardo dove l'obiettivo sarà "espugnare" il terreno di casa del Molinari dove si tornerà a giocare dopo tante settimane di assenza e dove i tifosi biancazzurri sperano di poter finalmente tornare ad applaudire un Nibbiano&Valtidone bello e vincente come quello in versione trasferta.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Con la Fidentina riaffiora nei biancazzurri la sindrome di Tafazzi:
in vantaggio 2-0 e in dominio assoluto a dieci dal termine,
si fanno rimontare 2-2 allo scadere.

Avevamo scritto che con una Fidentina in cerca disperata di punti per la salvezza il Nibbiano&Valtidone avrebbe dovuto essere spietato per conquistare la vittoria e restare saldamente attaccato al treno pay off. Così non è stato perchè già nel primo tempo, concluso a reti inviolate, malgrado un assoluto predominio territoriale, è mancato ai biancazzurri - e in particolare alle due punte di diamante Grasso e Minasola - l'istinto del killer necessario per trasformare in gol la gran mole di palloni giocati in attacco. Di contro la banda Rastelli ha rischiato grosso poco oltre il ventesimo, quando Mastaj andava a segno nell'unica azione di contropiede costruita dagli ospiti nella prima parte di gara, ma interveniva per grazia ricevuta la bandiera del segnalinee ad annullare per fuorigioco. Anche la ripresa iniziava con i valtidonesi padroni del campo ma con i "gemelli del gol" incapaci di incidere: Minasola non ancora al meglio della condizione e Grasso autore sempre di un dribbling di troppo nella smania di cercare il gol personale. Ci pensavano allora i più determinati Ababio e Compaore (di gran lunga i migliori in campo insieme ad Esposito e Jakimovski) a sbloccare e ad arrotondare il risultato con due potenti tiri dalla distanza ai minuti 11 e 25 della ripresa. Sul 2-0, anzichè infierire cercando la terza rete, i biancazzurri iniziavano a giocare con troppa sufficienza: errore imperdonabile nei confronti di un avversario tecnicamente inferiore ma mai domo perchè in lotta per la sopravvivenza e sostenuto da un manipolo di tifosi scatenati. Così, a dieci dal termine, quando Visconti accorciava le distanze con un tiro di punizione dal limite, alla sicumera mostrata sino a poco prima, subentrava nei nostri eroi la paura di farsi raggiungere che li portava a giocare un finale di partita in stato confusionale cui Rastelli non è riuscito a porre rimedio nemmeno con i cambi e che si concludeva con l'invitabile beffa: proprio sui titoli di coda una sfortunata autorete di Pinton regalava infatti un pari insperato ai ringalluzziti granata parmensi, protesi all'ultimo assalto nell'area avversaria. Se vogliamo trovare il bicchiere se non mezzo pieno, almeno pieno per un quarto in questo pareggio che - come dice Villaggi nella sua cronaca - ha un po' il sapore di una sconfitta, guardiamo al punticino rosicchiato alla Correggese (sconfitta dal Cittadella) in chiave play off, ma che non è certo sufficiente per dormire sonni tranquilli. Per potere essere sicuri di giocarci il torneo finale con Terre di Castelli e Correggese, senza sperare in qualche incidente di percorso di queste ultime, è necessario vincere tutte le residue gare di campionato con Faro e Real Formigine (in trasferta) e Brescello Piccardo e Zola Calcio (in casa). Per far questo saranno indispensabili, oltre ai gol che ci auguriamo Grasso e Minasola ritrovino al più presto,  la capacità di ciascun atleta di dare l'anima sul campo dal primo all'ultimo minuto e di non giocare mai con sufficienza anche nei momenti più favorevoli o contro avversari apparentemente più deboli.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Torna il Nibbiano da esportazione che vince anche a Fabbrico.
In gol i tre tenori dell'attacco biancazzurro per il 3-1 finale

Quando la banda Rastelli sente l'odore dell'erba (o del sintetico) dei campi dal parmense in giù verso il bolognese, tutto diventa magicamente più facile, il gioco fluisce e le vittorie fioccano senza troppi patemi. Succede così anche a Fabbrico per l'ottava volta consecutiva, anche se proprio al pronti-via dell'incontro erano stati i padroni di casa a provocare un grosso spavento ai biancazzurri con una staffilata del loro goleador Zampino sventata da un super Murriero. Sul subitaneo capovolgimento di fronte, al secondo minuto, era però Lancellotti, pescato magistralmente da Minasola, a saltare l'avversario diretto e a depositare il pallone in rete con un tocco di gran classe per l'immediato vantaggio degli ospiti che assumono il controllo della partita eccedendo anche in leziosità nelle loro azioni offensive che non trovano perciò il dovuto sbocco nella porta avversaria. Arriva così, dopo venti minuti, l'inopinato pareggio dei reggiani a seguito di un calcio piazzato deviato all'incrocio dei pali da un'abile inzuccata di Aldrovandi. Il Nibbiano&Valtidone insiste per cercare subito di tornare in vantaggio ma Grasso per 4 o 5 volte consecutive si fa pescare in posizione di fuori gioco. Anche nella prima parte della ripresa i valtidonesi, pur non correndo rischi in difesa grazie soprattutto all'eccellente prova di Fogliazza e Boccenti, stentano a finalizzare in attacco la loro superiorità territoriale. E' così che mister Rastelli, al quarto d'ora, manda in campo Kenzin per dare una scossa di adrenalina alla squadra. La tecnica dell'ucraino, unita alla sua mobilità e caparbietà nel difendere il pallone sortiscono infatti l'effetto sperato. Le azioni pericolose si moltiplicano, anche per merito di un sempre monumentale Ababio alle spalle delle prime linee, mandando in confusione la retroguardia dei reggiani che al 25' è costretta al rigore sullo straripante Grasso. Stavolta però il bomber lascia a Minasola l'onere e il merito della perfetta esecuzione dal dischetto che dà ai biancazzurri il meritato vantaggio: la sua generosità è comuque premiata allo scadere quando Fogliazza gli fornisce una splendida imbucata in piena area che Grasso sfrutta da par suo togliendo le ragnatele dall'incrocio dei pali di De Prisco per il 3-1 finale che meglio rispecchia l'andamento della partita. Ora il lungo stop del periodo pasquale. Si riprenderà mercoledì 3 aprile in notturna con una Fidentina in caccia di punti per la salvezza ma con la quale la banda Rastelli dovrà essere spietata per non correre il rischio di staccarsi dal trenino dei play off.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Addio ad Ambrogio Pelagalli.
Un grande del calcio italiano con Milan, Atalanta e Roma
già dirigente e da sempre amico del Nibbiano

Il trascorrere inesorabile del tempo si è portato via un altro personaggio di spicco che ha incrociato per diversi anni la storia prima dell'A.C. Nibbiano e poi del Nibbiano & Valtidone. Ci ha lasciato, infatti, a 84 anni dopo una lunga malattia Ambrogio Pelagalli notissimo volto del calcio italiano degli anni sessanta e settanta, vincitore col Milan di una Coppa dei Campioni e di uno scudetto, compagno di squadra di altri miti del nostro massimo campionato quali Rivera, Trapattoni, Cesare Maldini ai tempi dell'indimenticabile Nereo Rocco. La sua lunga e blasonata carriera prosegue poi come calciatore, allenatore e dirigente in tante alte importanti società. (vai alla biografia su Wikipedia)  Il rapporto di Pelagalli col Nibbiano era nato grazie all'amicizia con Sandro Alberici, padre del nostro presidente Valter, quando -oltre che Sindaco del paese- era anche capitano e poi allenatore di quella squadra che aveva riportato il calcio ufficiale nel capoluogo valtidonese a metà degli anni sessanta. Ambrogio, quando era libero da impegni sportivi, veniva volentieri ad assistere alle partite di seconda e terza categoria di quella formazione dove militava un altro ex giocatore del Milan, Franco Danova, leader e capocannoniere di quella storica compagine. Alla scomparsa dell' amico Sandro, che gli aveva più volte espresso il desiderio di vederlo collaborare col figlio (che nel frattempo aveva assunto la guida del Nibbiano) entrò nel direttivo della Società con la mansione di Direttore Generale dell' area tecnica. Negli ultimi anni, al manifestarsi della grave malattia, le condizioni di salute lo avevano obbligato a lasciare la carica e ad allontanarsi a malincuore da quell'ambiente sportivo che è stato il suo habitat per tutta la vita e dove ha lasciato in tutti quelli che lo hanno conosciuto il ricordo di un professionista gentile, serio, competente e fortemente appassionato al mondo del calcio.

Nelle foto. In alto, il presidente Valter Alberici al momento dell'accordo con Ambrogio Pelagalli per il suo ingresso nello staff dell'A.C. Nibbiano; In mezzo, Pelagalli (a destra) fotografato col presidente Alberici, l'allenatore Perazzi e due dirigenti del Nibbiano il giorno della promozione in Eccellenza (15 maggio 2016); Sotto, Pelagalli (secondo da sinistra accosciato) allora militante nell'Atalanta in serie A , insieme alla formazione del Nibbiano 1969-70 partecipante al campionato di seconda categoria e allenata da Sandro Alberici (ultimo a destra accosciato)

 

Sbrigata la pratica Bagnolese secondo pronostico,
ma i reggiani sono duri ad arrendersi: 4-2

Vittoria facille da pronosticare ma più difficile da conquistare sul campo quella del Nibbiano&Valtidone contro l'ultima della classe che, a dispetto dei soli 8 punti in classifica e delle 23 sconfitte subite è scesa al "Puppo" di Piacenza (ancora una volta scelto in sostituzione dell'impraticabile Molinari) con la ferma intenzione di non recitare il ruolo della squadra materasso. Aiutata in questo anche dai biancazzurri che, forse illusi dal quasi immediato vantaggio raggiunto con una imprendibile rasoiata di Vingiano, hanno condotto il resto del primo tempo al piccolo trotto consentendo al 25' a Coscelli di raggiungere il pareggio al termine di una pregevole azione personale. Il gol subìto non scuote più di tanto i padroni di casa che continuano a manovrare con ritmi lenti, quasi da allenamento, ma sfiorano comunque il nuovo vantaggio con un bel gesto atletico del giovane difensore Borsatti, proiettato nell'area opposta, la cui rovesciata si stampa sulla traversa. Tutt'altra musica nella ripresa, iniziata con passo più deciso dai valtidonesi che dopo nemmeno dieci minuti trovano il gol del 2-1 con una perentoria inzuccata di Fogliazza. Entra poi in scena bomber Grasso che, dopo essersi visto annullare al 20' un bel gol di testa per un più che dubbio fuori gioco, mette a segno alla mezz'ora, su assist di Minasola, quello che sembra essere il 3-1 della sicurezza. Ma i reggiani sono tutt'altro che domi e dopo soli quattro minuti riaprono la partita con uno straordinario calcio di punizione di Napoli che colpisce il palo interno e si infila alle spalle dell'incolpevole Murriero. Ci pensa però ancora Grasso, oggi tornato in versione "fulmine di guerra" a conquistare e a trasformare, a cinque dal termine, il calcio di rigore che fissa il risultato finale sul 4-2. Archiviato, con qualche patema di troppo, un incontro in cui la vittoria era d'obbligo, risulta consolidata, malgrado le tre prime della classifica abbiano anch'esse vinto, la posizione del Nibbiano in zona pay-off grazie alla sconfitta dell'immediata inseguitrice Virtus Castelfranco ora distanziata di ben otto punti. Vietato comunque ogni calo di tensione perchè ora la corsa va fatta sulla seconda e terza posizione, entrambe distanti 6 punti, non impossibili da raggiungere se - come pretende mister Rastelli - i suoi ragazzi sapranno sfruttare al meglio delle loro possibilità un calendario finale che, sulla carta, si presenta favorevole.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Il Nibbiano spreca e l'Agazzanese ringrazia.
I biancazzurri colpiscono con Grasso, falliscono più volte il raddoppio
e vengono raggiunti in mischia nel finale

Un Nibbiano meno brillante di quello visto all'opera contro la ben più forte Terre di Castelli, anche a causa del terreno pesante che ha limitato l'azione degli elementi più tecnici, ha lasciato i primi due punti in trasferta dell'era Rastelli sul campo di un'Agazzanese poco incisiva ma che, più volte graziata dagli ospiti, alla fine è riuscita ad agguantare un pareggio senza rubare nulla. Nel primo tempo i valtidonesi hanno avuto il pieno controllo dell'incontro, con i padroni di casa apparsi intimiditi di fronte alla più titolata avversaria e incapaci di mettere in mostra quell'aggressività che di solito li contraddistingue nel derby. Tutto sembrava essersi messo per il verso giusto per i biancazzurri quando Grasso, alla mezz'ora, si sbloccava dopo tre turni di astinenza, mettendo a segno dal limite un gol da grande centravanti e andando ancora due volte vicino al raddoppio (con un errore di mira e un gol annullato per suo precedente fallo di mano) prima del riposo. Dall'altra parte, invece, solo ordinaria amministrazione per Murriero e compagni della difesa. Nella ripresa i granata tornano in campo più determinati ma nei primi trenta minuti riescono a collezionare solo una serie di infruttuosi calci d'angolo mentre nello stesso periodo il Nibbiano&Valtidone crea (e sbaglia) in contropiede ben 4 occasioni da rete. La più clamorosa quando Grasso - voglioso di incrementare il suo bottino di capocannoniere - non cede la palla al liberissimo Ababio, che avrebbe potuto facilmente battere Di Maio, ma calcia oltre la traversa. E come sempre, la dea Eupalla che governa le sorti del calcio, punisce lo scialo dei valtidonesi concedendo al capitano dei granata Moltini, a meno di un quarto d'ora dal termine, l'occasione del pareggio dopo un caotico batti e ribatti in area ospite. Stavolta i cambi dalla panchina di mister Rastelli non sortiscono l'effetto sperato di riportare i suoi in vantaggio. Ci prova, ostinatamente fino all'ultimo, bomber Grasso che, proprio allo scadere, vede la traversa dire di no a una sua splendida staffilata scagliata dopo un travolgente spunto personale. Termina così in parità il derby in Val Luretta che soddisfa certamente più l'Agazzanese del Nibbiano che comunque vede ancora salda in classifica la sua posizione in zona play-off e che ora deve badare domenica prossima, sul fondo sintetico del "Puppo" di Piacenza, a fare bottino pieno contro la cenerentola Bagnolese che, pur reduce da una serie innumerevole di sconfitte non va presa sottogamba e meno che mai con cali di tensione.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Col Terre di Castelli primo pareggio dell'era Rastelli (1-1)
Entrambi i gol dalle panchine, ma al Nibbiano manca almeno un rigore

C'è mancato poco che la maledizione casalinga del Molinari si trasferisse anche sul sintetico "Levoni" di Piacenza dove l'incontro di alta quota tra Nibbiano e Terre di Castelli si è disputato a causa delle abbondanti piogge che hanno reso inagibile il terreno valtidonese. A quattro minuti dal termine, infatti, i biancazzurri stavano soccombendo per 0-1 in un confronto che, specie nel secondo tempo, li aveva visti largamente dominatori. Nel loro carnet annoveriamo due occasioni mancate da Esposito e una da Kenzin, una parata di piede di Aureglio su staffilata di Minasola, altre due deviazioni dell'estremo difensore ospite su bolidi di Boccenti e Lancellotti, un chiaro rigore su Esposito negato dall'ennesimo arbitro ostile che il Nibbiano continua a trovare sulla sua strada e un altro sospetto penalty su Minasola, sgambettato appena dentro l'area, che lo stesso direttore di gara ha ritenuto non punibile, così come ha poi scandalosamente sorvolato su un retropassaggio di piede di un difensore al proprio portiere Aureglio che lo bloccava con le mani (come espressamente vietato dal regolamento) appena dopo aver respinto il tiro di Lancellotti. Sul piatto del Terre di Castelli troviamo solo un colpo di testa ravvicinato bloccato a terra da un miracoloso Murriero nel primo tempo e il gol del neo entrato Melo, innescato dall'unico errato rinvio del peraltro ineccepibile Fogiazza nella ripresa. Uno squilibrio di occasioni quindi a favore ma non colte dal Nibbiano che rischiavano di costargli care, non fosse stato per l'ultimo azzeccato cambio di mister Rastelli che a cinque dal termine sostituiva Castellana con il giovane Compaore che, appena entrato in campo, veniva liberato sulla sinistra da un'abile spizzata di Grasso e trafiggeva Aureglio con la freddezza di un veterano per il gol dello strameritato pareggio. Certo una vittoria avrebbe meglio rispecchiato l'andamento della partita e avrebbe probabilmente tenuto aperti i giochi per la seconda piazza in classifica, ma il presidente Alberici insieme ai dirigenti e ai tifosi biancazzurri possono ritenersi orgogliosi e soddisfatti di una squadra che ha dimostrato di essere nel ristretto novero delle quattro migliori del girone, che ha un gioco piacevole e che possiede ancora margini di miglioramento. Adesso non resta che confermarsi nelle prossime due partite in sette giorni: il derby infrasettimanale nella tana di un'Agazzanese ansiosa di riscattarsi dalla batosta di Nonatola e il confronto casalingo con la cenerentola Bagnolese che rappresenta un'occasione da non perdere per tornare a sorridere anche al Molinari.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Rastelli settebellezze col Nibbiano in trasferta
I corsari della Valtidone affondano anche il Colorno (3-1)

Pronostico rispettato anche nella città ducale dove i biancazzurri ottengono la settima vittoria consecutiva in trasferta, confermandosi la miglior squadra corsara del girone. Come ormai è sua consuetudine lontano dal Molinari, la banda Rastelli ha sfoderato una prestazione superlativa contro un avversario tutt'altro che remissivo capace di costruire ottime trame di gioco e poco incisivo solo in fase conclusiva anche per merito di una retroguardia dove Fogliazza, Castellana, Esposito e Boccenti hanno chiuso ogni spazio nei momenti decisivi. Ai biancazzurri è comunque bastato un tempo per avere ragione dei padroni di di casa andando al riposo con un rassicurante 2-0 e limitandosi poi nella ripresa a controllare i parmensi con bella sicurezza, salvo calare nel finale il colpo di grazia della terza rete. Il gol su rigore del Colorno, messo a segno sui titoli di coda, quando il Nibbiano, ormai certo della vittoria, aveva tirato i remi in barca, ha solo valore per la cronaca. Ancora a secco per la seconda partita consecutiva bomber Grasso, che comunque si è dato un gran daffare per la squadra, l'eroe della giornata è stato finalmente Minasola, avviato a ritornare il nostrano "rombo di tuono" che, dopo aver saggiato i riflessi di Monteverdi con un gran tiro dal limite, lo trafiggeva imparabilmente al 15' con un gol capolavoro come di rado se ne vedono nelle categorie dilettantistiche. Una decina di minuti dopo, a seguito di una combinazione con Grasso, "Mina" forniva all'eccellente Esposito l'assist per il raddoppio mentre, a inizio ripresa, era il palo a negargli la gioia della doppietta personale. La terza rete - messa a segno di testa su punizione pennellata da Vingiano - è opera di un altro tra i migliori in campo, quel giovane Boccenti che deve solo perder il vizio di avventurarsi ogni tanto in pericolosissimi dribbling nei pressi dell'area di rigore che, quando persi, possono diventare letali. Non si può infine sottacere la maiuscola prova di un Kenzin in costante crescita, motore a tutto campo con una visione di gioco e doti tecniche degne di una categoria superiore. Con tutto quanto di positivo sono ancora una volta riusciti a mostrare in trasferta, riusciranno quindi i nostri eroi a "conquistare" anche il terreno di casa nel prossimo incontro che li vedrà ospitare la seconda in classifica Terre di Castelli ? E' quello che il presidente Alberici e tutti i tifosi si augurano e che mister Rastelli deve finalmente riuscire a ottenere dai suoi per proseguire in una marcia sicura e senza sorprese verso il traguardo dei play off.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Al Molinari serve un esorcista: quarta sconfitta consecutiva per il Nibbiano.
La Correggese passa nell'unica occasione.
Ai padroni di casa negato un rigore solare e forse due

La maledizione del campo non più amico del Molinari è ormai diventata un serio problema per mister Rastelli. Quattro sconfitte casalinghe consecutive, tutte di misura e tutte maturate attraverso singoli episodi che hanno ribaltato quello che avrebbe potuto essere l'esito degli incontri, non possono essere solo frutto del caso ma occorre identificare al più presto quel male oscuro che impedisce alla squadra di conseguire anche dinnanzi al proprio pubblico quelle vittorie che, di contro, ottiene in trasferta da ormai sei turni consecutivi. Va però detto che non può essere un caso nemmeno il fatto che da inizio campionato i valtidonesi debbano affrontare (soprattutto in casa) arbitraggi pesantemente avversi con rigori contrari concessi con estrema facilità e rigori a favore negati anche quando sono di una chiara evidenza. Sarebbe forse ora che la società facesse sentire autorevolmente la propria voce in Federazione perchè non è il primo anno che il Nibbiano&Valtidone è troppo spesso vittima di arbitraggi infelici. Anche contro la Correggese un solare sgambetto in area su Kenzin lanciato a rete (appena dopo il vantaggio degli ospiti) veniva incredibilmente trasformato in un fallo contrario dall'arbitro che inoltre, in pieno recupero, sorvolava su quello che, visto al replay, appare come un chiaro abbattimento di Ababio ad altezza del dischetto del rigore. Detto di questi non secondari episodi contrari, per il resto si è trattato di un incontro estremamente equilibrato tra due squadre forti che si sono reciprocamente concesse pochissime occasioni da rete e che sarebbe stato più giusto terminasse in parità. I biancazzurri devono però recitare il mea culpa per il gol subito (ancora una volta) da calcio d'angolo, con alcuni difensori che non sono riusciti a intervenire sullo spiovente da corner lasciandosi anticipare dall'abile guizzo vincente di Leonardi. Clamoroso, infine, anche l'errore di bomber Grasso a cinque dal termine, che ha girato a lato di testa, a porta vuota, un millimetrico assist di Lancellotti. In questi due episodi, al di là dei rigori non concessi, va ricercata la differenza tra le due contendenti che ha reso possibile e giustificato la vittoria dei reggiani. Imperativo, a questo punto per i biancazzurri, per non mettere a rischio la zona playoff sino ad ora meritatamente conquistata, sarà proseguire nei successi esterni anche in quel di Colorno nell'anticipo di sabato prossimo e sfatare finalmente il tabù del Molinari nel successivo, delicatissimo incontro con la damigella d'onore Terre d Castelli.

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Trasferte sempre terre di conquista per Rastelli: sei vittorie su sei incontri.
Anche a Salsomaggiore i biancazzurri calano un poker sul velluto

Le statistche non lasciano spazio a dubbi: il Nibbiano&Valtidone da trasferta di mister Rastelli è una macchina da gol e da vitttorie nettamente superiore a quella che si esibisce sul terreno amico. Sei vittorie, infatti, su sei trasferte disputate con 18 reti segnate e solo una subita, mentre in casa il bilancio è praticamente in pareggio con tre vittorie, tre sconfitte, 11 reti fatte e 9 subite. E' vero che nel mezzo c'è anche la vittoria, teoricamente casalinga, per 3-2 sul Rolo ma ottenuta giocando sul campo "Puppo" di Piacenza. Anche sul terreno della nobile decaduta Salsomaggiore (lo scorso campionato in serie D) l'undici valtidonese l'ha fatta da padrone, malgrado l'assenza di bomber Grasso, e senza neppure patire un patema d'animo dal primo all'ultimo minuto. C'è voluta solo una mezz'oretta per prendere le misure alle non troppo incisive velleità del salsesi e poi, nel giro di sette minut, i biancazzurri hanno messo una pesante ipoteca sulla partita. Prima con il redivivo Minasola, abile a girare al volo in rete un millimetrico assist su punizione di Lancellotti (con uno schema più volte studiato in allenamento) e poi con violento tap-in di Vingiano su precedente fiondata di Ababio dal limite respinta da Menta. Andati al riposo in doppio svantaggio i padroni di casa tentavano una timida reazione nella prima parte della ripresa sempre contenuti senza problemi da un'attenta difesa tornata sotto la regia dell'impeccabile Fogliazza. Ma la voglia di mettersi in evidenza dei subentrati dalla panchina del Nibbiano creava poi le occasioni per gli ospiti di arrotondare il punteggio. Il 3-0 veniva per opera di Michelotto che ancora una volta ricordava, a chi se ne fosse dimenticato, quali sono le sue qualità di goleador raccogliendo al volo un delizioso cross di Lancellotti dal lato opposto e giustiziando l'incopevole Menta con un perfetto diagonale. Il 4-0 era infine propiziato dall'ormai quasi recuperato Minasola che  involandosi a modo suo sulla destra, si liberava del proprio marcatore diretto e serviva per Kenzin  a centro area un rigore in movimento che il diciannovenne ucraino non falliva a coronamento di un'eccellente prestazione nella mezz'ora che si è visto in campo in sostituzione dell'infortunato Borsatti. Rientrato quindi dalla città termale ritemprato da un poker di reti, il Nibbiano&Valtidone è ora chiamato nel prossimo turno a "espugnare" il terreno di casa contro la forte Correggese, sotto di un punto, per tenerla dietro in classifica e nello stesso tempo non perdere di vista il secondo posto occupato dal Terre di Castelli quattro punti sopra. Ma a ranghi completi, col rientro di Grasso e un Minasola in crescendo, questa può essere davvero l'occasione per tornare a far sorridere il "Molinari".

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Molinari ancora stregato per il Nibbiano.
Gioca alla pari e, a tratti, meglio della capolista ma soccombe 2-3

Sarà forse il caso di far benedire il terreno di gioco del Molinari che si sta rivelando il campo più ostico da espugnare per l'undici nibbianese che qui ha subito tre sconfitte negli ultimi tre incontri disputati. Tre ko che coincidono con gli unici tre dell'era di mister Rastelli che invece in trasferta ha sempre vinto. Tre sconfitte, tra l'altro, che lasciano tutte l'amaro in bocca per il modo in cui sono maturate, sempre quando i padroni di casa sembravano avere ormai sotto controllo la partita. Boccone ancora più amaro quello da digerire contro la capolista Cittadella Vis Modena, perchè i biancazzurri hanno forse disputato la loro miglior partita dell'anno con Grasso, più tornado che mai, che si è ripetuto con l'ennesima doppietta,  e con Amin Ababio che ha giganteggiato a centrocampo insieme a un impeccabile Lancellotti e a capitan Jakimovski. Su Jaki e Amin pesano però i due falli da rigore che hanno procurato i gol dello 0-1 e dell'1-2 i per i modenesi. Netto lo sgambetto in area di Jakimovski nel primo caso; forse troppo severa la punizione decretata dall'arbitro per il tocco di mano si Ababio; se però riguardiamo il video il braccio si stacca nettamente dal corpo nel deviare la sfera. Comunque sia, in entrambe le occasioni i valtidonesi erano meritatamente riusciti a portare in equilibrio la partita, prima con una serpentina irresistibile di Grasso nel cuore della difesa avversaria seguita da un fendente imprendibile per Narduzzo e poi con un calcio di rigore, conquistato da Lancellotti che stava per concludere a rete un perfetto assist di Michelotto: penalty che Grasso trasformava con la consueta freddezza. A questo punto (33' della ripresa) l'incontro era in perfetta parità, sia sul piano del gioco, condotto ad alto livello da entrambe le squadre, sia sul piano delle occasioni create. C'era, se mai, da rimarcare una certa prevalenza territoriale dei padroni di casa che, galvanizzati dall'appena raggiunto pareggio, sembravano avere sia le capacità che le intenzioni di provare a conquistare l'intera posta. Ma a poco più di 5 minuti dal termine l'ex Martinez, calciando da 25 metri, coglieva il punto debole di Murriero che, quanto è bravo e reattivo in tante altre occasioni, sembra patire i rasoterra da fuori area e anche stavolta (fotocopia del tiro di Torri contro il Montecchio) aveva un'incertezza fatale che dava agli ospiti il gol della vittoria. Peccato, perchè il Nibbiano&Valtidone ha dimostrato con tutti gli elementi scesi in campo di non aver nulla da invidiare alla prima della classe e di avere, anzi, ancora margini di miglioramento quando finalmente Minasola sarà tornato ai  livelli di rendimento pre-infortunio. Ora, sfuggito il Cittadella 11 punti sopra, l'obiettivo è tenere nel mirino il secondo posto cercando di non perdere punti nella prossima sfida a Salsomaggiore malgrado l'assenza di bomber Grasso fermato ancora per un turno per somma di ammonizioni.

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Rientra "tornado" Grasso e spazza via il Castelfranco con una doppietta.
E domenica prossima al Molinari il big match con la capolista Cittadella

Torna bomber Grasso e torna il Nibbiano da trasferta, quello capace di annichilire sul loro terreno anche le avversarie più blasonate. Grasso ha impiegato meno di mezz'ora a farsi perdonare le due giornate di squalifica, siglando un gol per ciascuno dei due turni che lo hanno tenuto lontano dal terreno di gioco e rafforzando così anche la sua posizione di capocannoniere del girone con un bottino di 18 reti. Dopo che in avvio di partita Minasola aveva messo alla prova i riflessi di Gibertini con un gran tiro dalla distanza, il vento di Grasso cominciava a soffiare con due tiri fuori bersaglio intorno al quarto d'ora per poi trasformarsi nel tornado che conosciamo al 20' e al 28', prima deviando in rete da centro area un tiro di Lancellotti e poi seminando in corsa il suo avversario diretto e uccellando Gibertini con una finta da gran centravanti. Terminato il primo tempo sul doppio vantaggio, nell'intervallo aleggiava tra i tifosi biancazzurri, il fantasma dell'incontro d'andata quando in vantaggio di tre reti nella prima frazione i valtidonesi, allora guidati da Volpi, si erano fatti rimontare fino a un incredibile 3-3. Ma il Nibbiano di Rastelli ha dimostrato di aver davvero cambiato registro e nella ripresa non solo è riuscito a mantenere il controllo della partita senza correre il minimo rischio ma ha anche più volte sfiorato la terza rete con incursioni di Grasso, Minasola e Compaore. Merito di un solido centrocampo dove la forzata assenza di capitan Jakimovski è stata compensata dalla grande prova del rinato Baldini e di Lancellotti, tornato al top dopo il serio infortunio e anche del rientrante Ababio che, seppur più impreciso del solito in fase di appoggio, ha svolto un costante e proficuo lavoro di interdizione. E merito di una difesa ben registrata dove le prove senza sbavature dei giovani Borsatti, Pinton e Boccenti hanno potuto fruire della perfetta regia di un Fogliazza capace di infondere sicurezza all'intero reparto e la cui squalifica per somma di ammonizioni costituirà certamente un handicap non da poco per i biancazzurri nell'incontro al vertice che li vedrà opposti nel prossimo turno sul terreno del Molinari alla capolista Cittadella Vis Modena. Ma col recupero di Jakimovski e di Castellana e se Minasola confermerà i progressi che ha mostrato a Castelfranco, ci sarà comunque da divertirsi.

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Doccia gelata Montecchio che vince in rimonta (1-2).
Un Nibbiano d'emergenza si inceppa sul più bello

Il terreno del Molinari si sta rivelando tutt'altro che amico per le prestazioni casalinghe del Nibbiano&Valtidone che rimedia la seconda sconfitta consecutiva dinnanzi al proprio pubblico (la partita vittoriosa col Rolo si è giocata a Piacenza) e seconda anche dell'era Rastelli contro un volenteroso Montecchio, alla disperata ricerca di punti in chiave salvezza. A parziale scusante dei biancazzurri va detto che all'assenza di bomber Grasso si sono aggiunte quelle dello squalificato Ababio e dell'infortunato Castellana (entrambi al massimo della forma nelle ultime prestazioni) mentre il rientrante Lancellotti, dopo il brutto incidente col Rolo, non ha potuto esprimersi al meglio e Minasola, che prosegue nel suo lento recupero, viene ancora utilizzato solo parzialmente. A ciò si aggiunga l'infelice abitraggio del signor Maselli, che si è letteralmente inventato il rigore che ha dato il pareggio agli ospiti, e la prestazione sotto tono di alcuni atleti valtidonesi e avremo il quadro della situazione che ha portato a uno stop tanto bruciante quanto inatteso. Eppure la parte iniziale dell'incontro era stata tra le più favorevolii: sebbene il peso delle assenze si facesse notare nel gioco meno brillante del solito, i padroni di casa contenevano agevolmente, seppur con qualche sbandamento degli esterni di difesa, le velleità dei reggiani e al 23' coglievano il vantaggio con un'autentica pennellata d'artista di Vingiano su punizione. Tutto sembrava mettersi per il meglio quando a pochi minuti dal termine del primo tempo Bedotti (come testimonia anche la ripresa video) veniva anticipato da Jakimovski che colpiva nettamente il pallone spingendolo fuori dal limite dell'area dove il centravanti avversario si lasciava cadere traendo in inganno lo sprovveduto Maselli che decretava l'inesistente rigore poi trasformato dallo stesso Bedotti. Dopo nemmeno dieci minuti della ripresa l'episodio che risulterà decisivo per le sorti dell'incontro. Torri raccoglie al volo, cinque metri fuori area, una respinta della difesa biancazzurra e scocca un fendente che Murriero vede partire in ritardo e che, ingannato anche da un falso rimbalzo del pallone davanti a lui riesce solo a sfiorare ma non a trattenere. A questo punto mancherebbe ancora oltre mezz'ora agli uomini di Rastelli per cercare di recuperare la partita, ma i ripetuti assalti alla porta di Voltolini mancano di lucidità anche perchè i padroni di casa si lasciano innervosire dai ripetuti errori del direttore di gara collezionando una serie di ammonizioni. L'unico vera occasione che potrebbe dare almeno il pareggio la procura Jakimovski all'ultimo minuto con una potente girata al volo che Voltolini manda a stamparsi sul palo. Si concretizza così una sconfitta che, seppure non metta in pericolo la zona playoff, rende ancora più ardua la lotta per la prima posizione che dista ormai 8 punti, tenuto anche conto che, prima dello scontro diretto con la capolista Cittadella, dovremo affrontare nel prossimo turno la difficilissima sfida di Castelfranco con la Virtus, che condivide con noi il terzo posto in classifica.

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Michelotto pesca il jolly su punizione dal limite.
A Nonantola vittoria e secondo posto malgrado le assenze di Grasso e Lancellotti

La nona di Rastelli non sarà come quella di Beethoven, ma suona comunque come musica alle orecchie e agli occhi dei tifosi e di tutto l'ambiente biancazzurro che vedono i loro beniamini superare a pieni voti l'esame di maturità che li attendeva sul ruvido campo della pericolante Pieve Nonantola. Le forzate assenze di Grasso e Lancellotti, fra l'altro nel loro momento di maggior forma, facevano temere che il collaudato meccanismo di gioco messo a punto dal tecnico di Zibello giunto a otto vittorie su nove incontri disputati, potesse in qualche modo incepparsi. Invece, il Nibbiano&Valtidone ha saputo supplire a una prevedibile minor "potenza di fuoco" in attacco con un solido centrocampo e una difesa praticamente impenetrabile che, nell'arco dei quasi 100 minuti di gioco, ha concesso ai padroni di casa di impensierire la porta difesa da Murrierio in una sola occasione, quando alla mezz'ora della ripresa Boccenti - oggi vero dominatore della sua area - respingeva sulla linea un violento tiro di Gobbi. Di contro molto più numerose le occasioni create dagli ospiti che già al 9' del primo tempo vedevano un tiro di Compaore a portiere battuto salvato in extremis dai difensori avversari e subito dopo un bel gol di Michelotto annullato per fuori gioco. Le punte valtidonesi trovavano poi qualche difficoltà a superare su azione la coriacea difesa dei modenesi che dopo gli sbandamenti iniziali era andata via via riorganizzandosi. Ci pensava allora Michelotto, a inizio ripresa, a cavar fuori dal cilindro del suo repertorio, una punizione capolavoro che non lasciava scampo a Fiorito. Da questo momento il Nibbiano badava soprattutto a gestire il vantaggio in modo autorevole, con capitan Jakimovski e la torre Ababio a presidio del centrocampo, spalleggiati dal sorprendente neo acquisto Kenzin, vero folletto capace di spaziare sia in interdizione che in appoggio su tutto il terreno di gioco. Negli ultimi dieci minutl il tanto atteso rientro di Minasola che in questo breve lasso di tempo riusciva a creare, con due guizzi dei suoi, altrettante limpide occasioni da rete: la prima deviata in tuffo da Fiorito con la punta delle dita e la seconda uscita d'un soffio. Ma soprattutto il nostro "rombo di tuono"  ha messo in mostra tanta voglia di tornare a essere protagonista. Un ottimo auspicio sia per le prossime due gare che ci vedranno ancora orfani di Grasso, sia per il successivo incontro al vertice con la capolista Cittadella.

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Ababio testa di diamante, al 100° minuto giustizia il Rolo (3-2).
Splendida reazione collettiva al pareggio degli ospiti avvenuto al 97'
col Nibbiano in 10 e dopo un grave infortunio a Lancellotti

Quello che si pensava potesse essere un incontro tranquillo e non entusuasmante a causa della pioggia battente sul tappeto sintetico del "Sandro Puppo" di Piacenza (preferito all'inagibile Molinari di Nibbiano causa maltempo) sì è invece trasformato in un thrilling per coronarie forti, dove è successo davvero di tutto. L'inizio è un monologo dei biancazzurri che al 13' sono già in rete con Grasso pescato libero da Ababio con un  abile lancio in profondità. Dopo tre soli minuti gli ospiti trovano però il pareggio su calcio di rigore concesso per un presunto tocco di mano in area di un difensore valtidonese e trasformato da Serrouku. Nemmeno il tempo di rimettere la palla al centro che il Nibbiano torna prepotentemente in vantaggio grazie a un bolide di Ababio respinto da Grigoli ma ribattuto nel sacco da Lancellotti. Per la residua mezz'ora della prima frazione i biancazzurri contengono la reazione dei reggiani che va facendosi sempre più spigolosa, ai limiti della provocazione, con la benevola tolleranza dell'arbitro Palladini. Ne fa le spese al quarto d'ora della ripresa "tornado" Grasso che, dopo aver sfiorato altre due volte il gol non sa trattenersi da una reazione a un fallo fischiato con punizione a suo favore a pochi passi dalla porta avversaria e si fa colpevolmente espellere. A questo punto i padroni di casa sono costretti alla difensiva che reggono con grande autorità, senza disdegnare di rendersi ancora pericolosi in attacco, in particolare con una sforbiciata capolavoro di Lancellotti in rovesciata che Grigoli riesce però a neutralizzare con un altrettanto miracoloso intervento. La mezza punta biancazzurra, oggi migliore in campo con Ababio, è però vittima pochi minuti dopo di una violenta inzuccata aerea con un avversario che lo lascia privo di sensi per qualche attimo costringendolo poi a lasciare il campo in barella. Alla ripresa del gioco dopo una decina di minuti, i compagni di squadra, visibilmente scioccati per l'accaduto, subiscono il rush finale dei reggiani che al 7' di recupero trovano il pareggio con un imprendibile diagonale di Fiocchi. Potrebbe essere il colpo di grazia per gli uomini di Rastelli, che invece negli ultimi tre minuti trovano la forza e l'orgoglio per un'incredibile reazione che, proprio allo scadere, dopo una pregevole azione corale, trova il suo coronamento nel sontuoso colpo di testa di Ababio a fil di palo che riacciuffa per la coda i meritatissimi tre punti.

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Subito cancellato lo scivolone col Formigine.
Il Nibbiano a Zola Predosa riparte in quarta. Ora la vetta è a 5 punti

4-0 in casa del malcapitato Zola Calcio, ma i palloni nel sacco dei bolognesi potevano essere almeno il doppio con un rigore sbagliato e due legni colpiti da Grasso e una decina di chiare occasioni da rete fallite per un soffio. Mister Rastelli aveva ragione, la sconfitta casalinga col Formigine (che comunque anche oggi ha rifilato una cinquina alla Correggese!) è stata davvero provocata da un cumulo di circostanze avverse e non ha lasciato segni nel gioco e nel morale dei biancazzurri apparsi più vivi e pimpanti che mai e ben decisi a riprendere, con la settima vittoria negli ultimi otto incontri disputati, la scalata al vertice della classifica. Le bellicose intenzioni della banda Rastelli appaiono chiare sin dai primi istanti di gioco e nel giro di tre minuti, dal sesto al nono, un sorprendente Campaore si scopre bomber e va due volte a segno, prima con un preciso fendente in corsa dalla mancina su assist di Vingiano e poi con un preciso colpo di testa sul lato opposto imbeccato da Grasso. I padroni di casa, storditi dal doppio ko, non riescono ad abbozzare un'efficace reazione e il Nibbiano&Valtidone continua a imperversare presentandosi a ripetizione nell'area avversaria. Il dominio degli ospiti si accentua nella ripresa e già al quarto d'ora potrebbe assumere proporzioni tennistiche se Grasso non fallisse al 6' un rigore (che per l'ennesima volta si era procurato) e non si vedesse respingere prima dalla traversa e poi dal palo due conclusioni a botta sicura. Ma il bomber biancazzurro non si rassegna e cerca ostinatamente il gol che ottiene verso la mezz'ora, ancora una volta lanciato dal metronomo Vingiano. Le occasioni da rete degli ospiti ormai non si contano più e a cinque dal termine arriva anche la quaterna di Lancellotti che trafigge Roccia con un diagonale dei suoi. Girandola di sostituzioni nel finale con il neo acquisto Esposito che ha modo di mettere in mostra le sue qualità tecniche sfiorando anche il gol personale. Termina quindi nel migliore dei modi il girone d'andata per i ragazzi del presidente Alberici che, grazie anche ai risultati concomitanti delle rivali dirette, si trovano ora a soli due punti dal terzetto delle seconde (Correggese, Virtus Castelfranco e Terre di Castelli) e a 5 punti dalla capolista Cittadella che nelle ultime giornate sembra aver rallentato la sua marcia. Una posizione e uno stato psicologico ideali quindi per tentare, dopo la pausa natalizia, nell'incontro casalingo col Rolo, di scalare altre posizioni verso la vetta .

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Sgambetto Formigine (1-2) il Nibbiano stecca la settima nota.
Restiamo comunque in zona playoff ma aumenta il distacco dalle prime quattro

Il coro del maestro Rastelli, dopo aver armoniosamente intonato, una dopo l'altra, le prime sei note del suo spartito, ha steccato, piuttosto inaspettatamente dinnanzi al proprio pubblico , la settima nota, quel SI che avrebbe dovuto confermare la raggiunta maturità dei biancazzurri a livello dei maggiori interpreti del campionato. Il confronto con la veloce e ben organizzata compagine del Formigine ha invece fatto riemergere, soprattutto in fase difensiva, alcune pecche a cui il nuovo tecnico sembrava aver posto rimedio. I due gol dei modenesi, sebbene entrambi di ottima fattura, nascono infatti da altrettante incertezze difensive dei padroni di casa. Anche il centrocampo stavolta non è riuscito a far filtro in modo adeguato alle folate offensive degli ospiti, che troppe volte sono stati lasciati liberi di affacciarsi pericolosamente nell'area valtidonese, e nemmeno ha fornito un concreto supporto alle iniziative di Grasso che ha quasi sempre dovuto battersi da solo tra le strette marcature degli avversari. Va anche detto che l'arbitraggio del parmense  Maiellaro ha in buona parte contribuito alla sconfitta del Nibbiano&Valtidone negando prima, sullo 0-0. un clamoroso rigore per chiaro fallo di mano di Ashong  quasi sulla linea di porta e annullando poi inspiegabilmente, sul punteggio di 1-1 il gol del vantaggio nibbianese segnato da Fogliazza, abile a deviare al volo in rete un calcio di punizione calciato da Vingiano. Gli ospiti avevano trovato il vantaggio alla mezz'ora del primo tempo, poco dopo il calcio di rigore scampato, con Binini che approfittava di una doppia incertezza prima di Murriero e poi di Boccenti per andare a segno con un bel diagonale scagliato quasi dalla linea di fondo. A cavare le castagne dal fuoco al Nibbiano ci pensava ancora una volta bomber Grasso che al 12' della ripresa, per l'ennesima volta in questo campionato, conquistava un calcio di rigore su azione personale e lo realizzava con la consueta sicurezza. Appena tre minuti dopo, l'episodio del gol annullato a Fogliazza col Nibbiano in crescendo e il Formigine che  iniziava a dar segni di sbandamento. Intravedendo la possibilità di agguantare la vittoria gli uomini di Rastelli si sbilanciavano un po' troppo in avanti permettendo, a cinque minuti dal termine, a seguito di un'innocua rimessa laterale dei modenesi e un successivo batti e ribatti  al limite dell'area, allo sgusciante Caselli di insinuarsi fra tre difensori biancazzurri, non esenti da colpe,  e battere imparabilmente  in rete. Inutile l'inserimento in attacco di Campaore nel finale, nel tentativo di raggiungere almeno il pareggio. Si concretizzava così la prima sconfitta casalinga del Nibbiano&Valtidone, che è anche la prima dell'era Rastelli che, nel dopo partita,  sì è comunque dichiarato soddisfatto per la prestazione dei suoi ragazzi e ha attribuito il risultato negativo solo a una coincidenza di episodi avversi. Vedremo quindi nella prossima, impegnativa trasferta a Zola Predosa (ultima partita del girone d'andata prima della pausa natalizia) se ha ragione il  mister e il Nibbiano riuscirà a riaversi dallo scivolone col Formigine e a riprendere quella marcia irresistibile che lo ha portato nelle prime posizioni della classifica.

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Nibbiano a raffica, Rastelli ingrana la sesta.
Gioco, gol e mentalità vincente nel 5-1 di Brescello

Il confronto che alla vigilia si preannunciava come il più difficile dell'era Rastelli contro una rivale diretta per i play off, qual'era il Brescello, si è trasformato invece in una marcia trionfale per i biancazzurri che nel paese di Don Camillo hanno messo in mostra tutti i progressi tecnici e di mentalità che il nuovo tecnico è riuscito a inculcare nella squadra nelle sei prime partite, tutte vittoriose, della sua gestione. Con un centrocampo rafforzato, dove Amin Ababio ha assunto il ruolo di assoluto protagonsta affiancato dall'esperienza di capitan Jakimovski, dalla dinamicità di Baldini, dalla ritrovata vena di Vingiano e dalla classe di Lancellotti, l'unica punta Grasso ha potuto essere servita a dovere e messa nella condizione di puntare più volte a rete, mentre i difensori, contando su un maggior filtro protettivo dalle offensive avversarie, hanno potuto alternarsi in pericolose incursioni in attacco. Non a caso le prime due reti contro i reggiani sono venute da un colpo di testa di Fogliazza al 9' su assist di Vingiano e da una fiondata di Bernardi dalla distanza al 16'. La rete del momentaneo pareggio di Fomov al 13' è apparsa solo un episodio occasionale e l'unica occasione nei novanta minuti in cui i padroni di casa sono riusciti a inquadrare la porta di Murriero rimasto poi quasi inoperoso per tutto il resto della partita. Terminato il primo tempo col minimo vantaggio, ci pensava poi "tornado" Grasso a imprimere una svolta decisiva alla partita nella ripresa, prima conquistando e realizzando un calcio di rigore, come sembra ormai essere diventata sua abitudine, e poi realizzando la doppietta personale con un gol da grande centravanti, dopo aver saltato l'uomo e "giustiziato" il portiere con un missile imparabile. Nel finale arrivava anche la cinquina per merito di un eccellente Michelotto che, subentrato nell'ultima mezz'ora come seconda punta, ha messo in mostra alcuni pezzi del suo ragguardevole bagaglio tecnico coronati da un destro vincente a giro che costituisce il pezzo forte del suo repertorio. L'appassionante lotta nella zona playoff, a due soli punti dal secondo posto e a sei dalla vetta, prosegue ora con le ultime due sfide del girone d'andata:  Real Formigine, in casa e Zola Predosa in trasferta, dalle quali, con questo Nibbiano&Valtidone, che sembra ormai vicino ad acquisire una maturità da grande squadra, è lecito aspettarsi altre soddisfazioni.

Nelle foto. Sopra, Fogliazza ci ha preso gusto: sua anche a Brescello, come col Fabbrico, l'inzuccata che ha aperto le marcature. In mezzo, "tornado" Grosso è tornato a colpire con una doppietta saldando così il conto con il digiuno della scorsa domenica contro il Faro. Sotto, un sontuoso Ababio, va sempre più confermandosi come un gigante (in tutti i sensi) a centro campo.
(Foto Angela Petrarelli e Massimo Bersani)

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Boccenti e Lancellotti spengono il Faro.
Manita di vittorie per la banda Rastelli.

Nel giorno in cui "tornado" Grasso resta a bocca asciutta ci pensano un grande Boccenti, tornato a colpire con uno dei suoi micidiali colpi di testa, e un sontuoso Lancellotti, oggi un vero artista del pallone, a spegnere le velleità di un Faro Coop sceso in campo mirando soprattutto a non prenderle. E in effetti la ragnatela difensiva messa in atto dai bolognesi ha retto per quasi tutto il primo tempo con gli azzurri ospiti rintanati nella loro metà campo e capaci di rendere infruttifera la pur marcata superiorità territoriale dei padroni di casa che vedevano le proprie punte Grasso e Compaore invischiate nelle strette maglie difensive avversarie. Col passare dei minuti è apparso chiaro che una situazione del genere avrebbe potuto essere sbloccata o da uno dei velenosi calci piazzati di Vingiano o da una delle ricorrenti incursioni dei difensori dalle retrovie. E così è stato, quando a due minuti dallo scadere del primo tempo un angolo dall'estrema destra calciato da Vingiano trovava Boccenti pronto all'inzuccata sul lato opposto con una traiettoria a palombella che non lasciava scampo a Masinara. Dopo il cedimento della loro diga difensiva gli ospiti a inizio ripesa erano costretti a uscire dal guscio e a proiettarsi in avanti lasciando più campo alle manovre del Nibbiano. Ne approfittava subito Lancellotti che dopo aver costretto Masinara a un disperato intervento su un suo bolide ravvicinato ribatteva caparbiamente in rete la respinta del portiere. A questo punto, con il Faro tutto in avanti alla disperata, i biancazzurri (in maglia bianca per dovere di ospitalità) trovavano larghi spazi per arrotondare il bottino. In particolare Grasso cercava ostinatamente il gol personale per consolidare la sua leadership tra i cannonieri, ma che la dea Eupalla oggi non gli fosse favorevole lo dimostrano la strepitosa respinta effettuata da Masinara alla mezz'ora su una sua saetta a colpo sicuro e il solare rigore negatogli dall'arbitro nei minuti finali. Il tris veniva quindi soltanto più volte sfiorato dalla banda Rastelli che comunque non aveva difficoltà a condurre in porto una vittoria senza sofferenze che la porta finalmente a mettere piede in zona play-off. Una posizione che nel prossimo turno sarà chiamata a difendere sull'ostico campo della rivale diretta Brescello Piccardo nel paese di Don Camillo, che speriamo porti fortuna.

Nelle foto. In alto, la formazione di partenza schierata da Rastelli contro il Faro Coop. Da sinistra in seconda fila: Grasso, Murriero, Fogliazza, Boccenti, Compaore, Jakimovski; in prima fila Borsatti, Lancellotti, Baldini, Castellana, Vingiano. In mezzo, Vingiano, lanciato a rete, anticipato da Masinara; il centrocampista del Nibbiano, oggi tra i migliori, è stato l'autore dei due assist-gol a Boccenti e Lancellotti. Sotto, Fogliazza cerca il gol di testa in uno dei tanti pericoli portati dai biancazzurri sotto la porta del Faro. (foto Massimo Bersani)

Guarda qui i gol e gli highlights della partita a cura di Pier e Darietto

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Il Nibbiano passa di misura anche a Fidenza col solito Grasso.
Prosegue la scalata verso i vertici della classifica

Il cambio di mentalità che mister Rastelli è riuscito a effettuare nella squadra che ha condotto oggi alla quarta vittoria consecutiva, si vede proprio in partite come quella contro la Fidentina, penultima in classifica, tecnicamente poco dotata, ma ostica da affrontare tra le mura amiche, soprattutto su un terreno mal messo come quello del Ballotta. Per giunta in una giornata non particolarmente brillante dove hanno pesato le assenze di Jakimovski e Minasola, i valtidonesi sono riusciti a far loro l'intera posta seppur col minimo scarto e sfruttando un clamoroso svarione della difesa avversaria, ma hanno poi con sicurezza saputo mantenere il controllo della gara non concedendo occasioni da rete ai parmensi nemmeno nei concitati dieci minuti finali quando sono rimasti in dieci per l'espulsione di Ababio. Il primo tempo si chiude a rete inviolate, pur con una netta superiorità territoriale dei biancazzurri che incontrano però molta difficoltà a trovare la via della rete. La ripresa si apre sullo stesso tono, con il Nibbiano in avanti ma che non riesce a innescare in modo adeguato i propri attaccanti. Ci pensa però al 14' minuto il fidentino Rieti, nel tentativo di servire il proprio portiere, a fornire un perfetto assist a Grasso che va a nozze nell'uno contro uno saltando Spagnoli e battendo imparabilmente Mora. La Fidentina accusa il colpo e gli ospiti cercano ripetutamente ma senza successo di chiudere la partita di cui mantengono comunque il pieno controllo anche quando i padroni di casa, danno il tutto per tutto per cercare il pareggio. Qualche patema di troppo solo negli ultimi dieci minuti quando Ababio - come già detto - si fa espellere per un inutile fallo di reazione, ma il Nibbiano di Rastelli ha imparato anche a soffrire in inferiorità numerica e conduce in porto il successo senza eccessivi pericoli per Murriero

Nelle foto. Sopra, Grasso ancora una volta decisivo per la vittoria del Nibbiano, non perdona un errore dell'avversario e va in rete con una splendida azione personale. In mezzo, Lancellotti migliore in campo con Castellana e Grasso, ha sostenuto al meglio un centrocampo orfano di Jakimovski. Sotto, Castellana, che da alcune partite si dimostra dominatore della fascia destra sia in interdizione che in appoggio, anche con la Fidentina si è confermato una sicurezza. (foto Angela Petrarelli e Massimo Bersani)

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Rastelli tris di vittorie alla terza uscita.
Domato il Fabbrico (3-2) il Nibbiano ora ci crede

Il Nibbiano&Valtidone sembra proprio aver imboccato la strada giusta sotto la guida del nuovo tecnico, come ha sottolineato il consigliere Filippo Alberici, figlio ma da qualche tempo anche portavoce del Presidente, nelle interviste del dopo partita. La terza vittoria di fila, infatti, non solo è preziosa per la risalita in classifica che ha portato i biancazzurri a un solo punto dalla zona play-off, ma anche perchè ha confermato una crescente fiducia nei propri mezzi degli uomini di Rastelli che appaiono ora più concreti e determinati e anche meno inclini a commettere quegli errori sia in fase offensiva che difensiva che avevano caratterizzato il loro percorso nella prima fase del campionato. E' pur vero che anche contro la matricola di lusso Fabbrico il vantaggio degli ospiti è stato causato da un disimpegno sbagliato di Jakimovski, ma ciò che ha fatto la differenza rispetto al passato è stata l'immediata reazione dei valtidonesi (primo fra tutti proprio capitan Jaki, risultato poi tra i migliori in campo) che hanno mantenuto i nervi saldi continuando a macinar gioco di pregevole fattura, tanto che dopo soli 10 minuti Grasso, su imbeccata di un eccellente Pinton, portava le sorti in parità. Proprio allo scadere del primo tempo era poi Fogliazza a saldare il suo credito con la sfortuna trovando il vantaggio con un'imperiosa inzuccata dopo che, per tre volte, nelle partite precedenti, i suoi colpi di testa erano finiti sui legni della porta avversaria. Sulle ali dell'entusiasmo "tornado" Grasso imperversava subito a inizio ripresa deviando, anche lui di testa, in rete un preciso assist di Lancellotti. La facilità con cui i padroni di casa si sono poi ripetutamente avvicinati alla quaterna li ha un po' deconcentrati sul finale, quando hanno concesso ad Aldrovandi lo spazio per accorciare le distanze, ma anche in questa occasione i biancazzurri non hanno perso la testa riprendendo subito il pieno controllo della partita e portando al traguardo una meritatissima vittoria senza più correre alcun rischio.


Nelle foto. Sopra, Grasso, dopo aver realizzato il gol del pareggio, sembra danzare con Ababio che lo festeggia. In mezzo, capitan Jakimovski è il primo a correre incontro a un esultante Fogliazza che, segnando la rete del vantaggio, ha cancellato l'infortunio del capitano che era costato lo 0-1. Sotto, Burigana si distende per tutta la sua lunghezza ma non arriva a fermare il pallone inzuccato da Grasso per il tris del Nibbiano
e la sua doppietta personale. (Foto Angela Petrarelli)


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Missione compiuta a Bagnolo con due gol, due legni colpiti e tre punti preziosi

Quella sul campo dell'ultima della classe Bagnolese, ancora a digiuno di vittorie, poteva venir classificata come una partita facile da vincere per una squadra di caratura nettamente superiore come il Nibbiano&Valtidone che però in passato ci aveva abituato a perdere una caterva di punti proprio contro le cenerentole del girone. Che stavolta gli uomini di Rastelli abbiano rispettato il pronostico senza soffrire e senza correre il minimo rischio nell'arco dei novanta minuti testimonia la nuova mentalità che i biancazzurri stanno acquisendo, grazie anche alla personalità e alle direttive del nuovo mister. Ababio, al suo primo gol in campionato, mette subito in chiaro la determinazione degli ospiti a cercare la vittoria con un bolide dal limite su delizioso assist di un altruista bomber Grasso, anche oggi tra i migliori in campo. Malgrado l'assenza del nuovamente infortunato Minasola, Il Nibbiano non cessa di essere pericoloso in attacco, mantenendo il pieno controllo del gioco con capitan Jakimovski, Castellana, Bernardi, Fogliazza e Boccenti in particolatre evidenza. e, anche se per arrivare al gol della sicurezza bisognerà attendere lo scadere del secondo tempo con il rigore conquistato e trasformato da Grasso, nel mezzo ci sono un palo colpito dallo stesso Grasso, una traversa centrata di testa da Fogliazza e tante occasioni fallite per un soffio, mentre Murriero restava praticamente inoperoso. Ora, dopo la vittoria nel derby e quest'altra sul terreno di Bagnolo in Piano, che hanno portato la squadra a un solo punto dalla zona playoff, è lecito aspettarsi dai biancazzurri una prova di continuità contro la neo promossa Fabbrico, reduce dalla manita rifilata alla Pieve Nonantola e quindi avversaria da non sottovalutare.

Nelle foto. In alto, Amin Ababio con un gran gol nel primo tempo e un infaticabile lavoro a centrocampo nella ripresa ha confermato il suo crescendo di condizione. In mezzo, Nico Grasso (qui ripreso contro l'Agazzanese) anche a Bagnolo si è confermato spauracchio della difesa avversaria con un gol, un assist e un palo al suo attivo. Sotto, mister Rastelli, col suo imperioso gesto a bordo campo sembra indicare alla squadra la via giusta da seguire. (foto Massimo Bersani e Angela Petrarelli)

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Il cambio di panchina dà la scossa voluta:.
il Nibbiano risorge e domina l'Agazzanese (2-0)

La repentina sostituzione del mister alla guida della squadra, voluta dal presidente Alberici dopo la disfatta di Castelvetro per dare una salutare sveglia allo spogliatoio ha funzionato alla perfezione. Impossibile credere che gli uomini scesi in campo in questo derby finalmente vittorioso, dopo un paio d'anni di delusioni, fossero gli imbelli abatini visti all'opera solo quattro giorni prima sul campo del Terre di Castelli. Non avendo ovviamente potuto mister Rastelli, in una sola seduta d'allenamento, trasformare la squadra è chiaro che l'effetto psicologico del cambio di guida ha avuto la sua importanza. Ma la mano del nuovo tecnico si è vista comunque in alcuni ritocchi tesi a rafforzare il centrocampo e soprattutto nel costante incitamento dalla panchina ai suoi ragazzi che lo hanno ripagato con una prestazione, se non perfetta, certamente di alto livello. Dirà il DS Bonfoco che il positivo atteggiamento dei giocatori biancazzurri si era visto sin dalle fasi di riscaldamento pre-partita. E infatti l'undici valtidonese entra in campo caricatissimo e dopo soli sei minuti trova il vantaggio con un magistrale colpo di testa del ritrovato Minasola. L'Agazzanese è in palese difficoltà e riesce a rendersi pericolosa dalle parti di Murriero solo grazie a un paio di disattenzioni difensive degli avversari. Gli amaranto reclamano anche per un pallone che colpisce il braccio di Boccenti in area, ma l'arbitro a due passi vede l'assoluta involontarietà e ininfluenza del contatto e lascia proseguire l'azione. I biancazzurri, oggi in scaramantica divisa giallo blu, iniziano con la stessa carica di adrenalina anche la ripresa e al quarto d'ora per fermare Lancellotti tutto solo lanciato a rete, Koci lo abbatte platealmente da tergo al limite dell'area e viene espulso. Rimasti in dieci gli ospiti subiscono quasi immediatamente il raddoppio da parte dell'immancabile  Grasso e non riescono più a oltrepassare la metà campo. Il colpo di grazia arriva alla mezz'ora, quando Cloralio fa il bis di Koci atterrando alle spalle Vingiano anch'egli lanciato a rete in solitudine e rimedia l'inevitabile secondo rosso. L'ultimo quarto d'ora non ha più storia col Nibbiano che sembra non voler infierire contro gli avversari rimasti in 9, limitandosi a un tranquillo controllo della partita sino al termine. Superato a pieni voti l'esame di riparazione a cui erano chiamati, ora gli allievi del prof Rastelli dovranno dimostrare nelle prossime partite di avere imparato la lezione, offrendo la sinora mancata continuità di rendimento e poter così sperare, in un prossimo futuro, di essere ammessi a un nuovo esame di maturità

Nelle foto. Sopra, Minasola dopo la potente inzuccata dell'1-0 esulta con Lancellotti ; seduto a terra uno sconfortato Borges. In mezzo, un anticipo di Castellana che, sia in fase difensiva che di appoggio, si è segnalato come il migliore in campo. Sotto, Luca Rastelli tra il presidente Valter Alberici e il figlio Filippo, consigliere, visibilmente soddisfatti al termine dell'incontro per il debutto vincente del nuovo tecnico..
(foto Angela Petrarelli)

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Naufragio a Castelvetro di Modena.
Quattro sberle (a zero) dal Terre di Castelli.
La pesante sconfitta costa la panchina a mister Volpi

Inattesa débacle dei ancazzurri che subiscono una bruciante e meritata bocciatura subito al primo dei due esami di maturità contro il Terre di Castelli (l'altro doveva essere l'imminente derby contro l'Agazzanese che, a questo punto, diventa invece un esame di riparazione). Il professor Volpi tradito dai suoi allievi proprio quando da loro si aspettava il massimo, paga per tutti (vedi notizia nella colonna a fianco) lasciando il timone di una squadra a cui si sentiva particolarmente legato e che sperava di poter condurre verso ben altri traguardi. La sofferta decisione, considerate le qualità umane e professionali dell'ormai ex allenatore, è stata presa dal presidente Alberici con l'intento di dare una scossa all'ambiente per risollevarlo quanto prima da questo imprevedibile colpo da ko. Una prestazione inspiegabile infatti, quella dei valtidonesi, sul tradizionalmente ostico campo di Castelvetro, mai così molli, amorfi, arrendevoli, incapaci della seppur minima reazione contro un'avversaria forte sì, ma non più di Cittadella, Correggese e Colorno affrontate con ben altro piglio (indipendentemente dal risultato) nelle partite precedenti. E pensare che un clamoroso incrocio dei pali centrato da Grasso dopo appena cinque minuti di gara aveva fatto ben sperare, mentre subito dopo i biancazzurri sono usciti di scena lasciando campo aperto ai padroni di casa che, andati in vantaggio a seguito di un fortunoso rimpallo, raddoppiavano e triplicavano già nel corso del primo tempo con un tiro da fuori area e uno dal limite sui quali anche Murriero non è apparso esente da colpe. La quaterna al passivo arrivava nella ripresa quando i modenesi pareva giocassero ormai contro una squadra di fantasmi. Un Nibbiano troppo brutto per essere vero? Toccherà al nuovo tecnico dimostrarlo, se sarà capace di risvegliare l'orgoglio e lo spirito di gruppo e portare finalmente alla luce tutte le potenzialità di questo collettivo, per ora in gran parte inespresse


Nella foto, mister Volpi giunto al capolinea dopo lo 0-4 di Castelvetro, osserva preoccupato da bordo campo una squadra che non riesce a rispondere alle sue direttive e alle aspettative della Società.
(Foto Massimo Bersani)


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Ancora un episodio (rigore contro ed espulsione) tarpa le ali a un bel Nibbiano costretto al pari casalingo dal Colorno

Il Nibbiano&Valtidone si è confermato come "la grande incompiuta" del girone a soli 7 giorni di distanza da Correggio anche sul terreno amico del Molinari contro i parmensi del Colorno. Ancora una volta una partita giocata ad alto livello non è stata sufficiente ai padroni di casa per cogliere l'intera posta. E ancora una volta è stata una singola macchia a condizionare l'esito dell'incontro. Stavolta, dopo un clamoroso palo di Minasola al 20' che avrebbe meritato miglior fortuna è stato un fallo di mano in area da ultimo uomo del -per il resto- ottimo Fogliazza, allo scadere del primo tempo, a regalare agli ospiti il rigore del vantaggio e a lasciare in 10 gli uomini di Volpi per la conseguente espulsione del vice capitano biancazzurro. La rabbiosa reazione del Nibbiano è tuttavia riuscita, grazie a una pregevole combinazione innescata da Minasola e conclusa da bomber Grasso a riequilibrare le sorti dell'incontro nel giro di un solo minuto. Ma dover sostenere tutta la ripresa in inferiorità numerica contro un'avversaria di rango ha obbligato i biancazzurri a una difesa ben organizzata che è riuscita ad arginare, grazie anche al gran lavoro a centrocampo del subentrato Baldini e ad alcuni interventi di un super Murriero, i ripetuti tentativi degli avversari. Gli uomini di Volpi hanno anche operato alcune pericolose sortite e in un paio di occasioni, con Castellana e Ababio hanno addirittura sfiorato il gol del vantaggio. Vista la piega che aveva preso l'incontro il pareggio non è da buttare anche se viene ulteriormente rimandata l'aspirazione ad essere una squadra di vertice, traguardo che il Nibbiano potrà raggiungere solo se riuscirà a evitare che siano gli episodi (o un'espulsione, o un rigore o una papera clamorosa) in quasi tutte le partire a vanificare la buona prestazione del collettivo. Due tosti "esami di maturità" in soli 4 giorni con la terza e seconda forza del campionato, rispettivamente a Castelvetro con Terre di Castelli e al Molinari nel derby con l'Agazzanese, ci daranno una più chiara visione sulle prospettive future.

Nelle foto. In alto, la formazione di partenza che ha affrontato il Colorno. In mezzo, bomber Grasso, artefice del pareggio-lampo e capocannoniere del girone. Sotto, Minasola in confortante ripresa dopo l'infortunio ha centrato un gan palo a portiere battuto e ha fornito a Grasso l'assist per il gol del pareggio.
(foto Massimo Bersani)

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Nibbiano&Valtidone, la grande incompiuta.
A Correggio gioca la miglior partita dell'anno ma riesce a perderla (1-2)

A casa della Correggese, reduce da quattro vittorie consecutive, il Nibbiano sosteneva - dopo quello di Cittadella - il secondo esame da grande squadra, ma è stato ancora una volta rimandato, se non respinto. E non perchè abbia giocato male, tutt'altro: contro i reggiani mister Volpi ha forse giocato con la sua squadra la miglior partita della stagione, con marcature azzeccate, gioco fluido e ragionato, pericolosità offensiva, difesa apparsa per lunghi tratti impeccabile. Ma se, con tutto questo, alla fine dei 90 minuti non si è capaci di portare a casa il risultato, è evidente che questa squadra risulta più una "grande incompiuta" piuttosto che una grande squadra in grado di battersi per la vetta della classifica. Forse sarà una questione di personalità, o di maturità o dell'incapacità di liberarsi da quella "sindrome di Tafazzi" che proprio nei momenti chiave delle partite porta spesso i bancazzurri a farsi del male da soli. Anche a Correggio, dopo un primo tempo giocato ad alti livelli mettendo pressione agli avversari e frenandone ogni velleità offensiva, a inizio ripresa i valtidonesi trovavano subito il vantaggio su un netto calcio di rigore conquistato da Grasso e trasformato da Minasola. E immediatamente perdevano concentrazione: solo così si possono spiegare - con tutta la squadra sbilanciata in avanti - i quattro "lisci" consecutivi a centrocampo che consentivano a Leonardi di involarsi verso la porta di Murriero costringendo Boccenti al fallo da rigore poi trasformato da Luppi per il pareggio. Ciò nonostante il Nibbiano sembrava ancora in grado di fare la voce grossa, tanto che, alla mezz'ora, solo un autentico miracolo di Cipriani su bolide a brevissima distanza di Grasso. impediva il raddoppio dei biancazzurri che però, pochi istanti dopo, eseguivano il secondo harakiri: su calcio d'angolo due nostri difensori a ridosso di Luppi, gli consentivanpi di esibirsi in una rovesciata "sporca" che mandava il pallone a rimbalzare davanti a Murriero per poi scavalcarlo, passandogli tra le mani, e pervendo, quasi sulla linea, al liberissimo Colombo che non aveva difficoltà a spingerlo in rete. Nell'ultimo quarto d'ora i padroni di casa, con grande esperienza, si limitavano con successo a difendere il vantaggio anche se, nel recupero, ancora super Cipriani negava a un bel tiro di Lancellotti quel pareggio che, sul piano del gioco, sarebbe stato strameritato. Ma, ancora una volta, come dice un vecchio proverbio, chi è causa del suo mal pianga se stesso e soprattutto - aggiungiamo noi - impari a farne esperienza per il futuro, se vuole essere vincente.

Nella foto Amin Ababio che a Correggio è stato il migliore in campo unendo stavolta alla consueta quantità di gioco sviluppato anche una pregevole qualità, sia in fase di interdizione che di appoggio.
(foto Massimo Bersani)

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Contro il Salsomaggiore rivincita di Coppa con gli interessi.
Baldini, Lancellotti e Grasso firmano un convincente 3-0

Un Nibbiano&Valtidone come lo vorresti sempre vedere non ha deluso il proprio pubblico nella prima partita dell'anno sul terreno amico del Molinari completamente rimesso a nuovo. Il Salsomaggiore si è dimostrata la stessa forte squadra che ci aveva battuto (e praticamente eliminato) in Coppa Minetti con un unico tiro in porta, ma i biancazzurri di oggi hanno dimostrato di non essere in vena di regali, capitalizzando la maggior parte delle occasioni create e mettendo in mostra una solidità difensiva che non ha concesso ai parmensi di impensierire Murriero nemmeno nei momenti di loro maggior pressione. La chiave vincente è stata il possesso del centrocampo, pur orfano dello squalificato capitan Jakimovski, dove Baldini, schierato sin dall'inizio, l'ha fatta da mattatore ben supportato dall'altro maratoneta Ababio (alla sua miglior prestazione in questo scorcio di stagione) e dalla tecnica di Vingiano. Il gol del vantaggio si deve proprio alla caparbietà di Baldini che crede sino all'ultimo in un pallone che sembra ormai in possesso del portiere Menta anticipandolo e beffandolo astutamente. Il salsesi cercano di rispondere macinando il loro collaudato gioco di squadra, ma quando arrivano dalle parti di un sontuoso Castellana, degli insuperabili Pinton e Fogliazza e di un coriaceo Bernardi, le loro velleità si spengono. E'anzi il Nibbiano ad andare più vicino al raddoppio con un palo colpito dal rientrante Minasola, non ancora il "rombo di tuono" che conosciamo ma già in un confortante crescendo di forma. Gli ospiti cercano di forzare soprattutto nella prima metà del secondo tempo ma è ancora uno scatenato Grasso a creare scompiglio nella retroguardia dei parmensi e, alla mezz'ora, è proprio un suo assist a innescare il neo entrato ed eccellente Lancellotti che, con un autentico colpo di biliardo, scavalca Menta siglando il raddoppio. Allo scadere meritato premio per "tornado" Grasso che conquista e realizza con la consueta sicurezza il calcio di rigore del 3-0. Più che giustificata, a fine gara, la soddisfazione del presidente Alberici e di mister Volpi: se troverà continuità con prestazioni a questo livello la squadra potrà certamente reinserirsi nella lotta al vertice. Se son rose, vedremo se fioriranno già nella prossima non facile sfida a Colorno .


Nelle foto. Sopra, Tommaso Baldini eroe di giornata, dominatore a centrocampo e autore di un gol di rapina alla Peirò, rubando quasi la palla dalle mani del portiere avversario. In mezzo, il pallone del 2-0 dopo il colpo da biliardo di Lancellotti si adagia in rete dopo aver scavalcato il portiere seguito dall'esultanza di Viggiano, Sotto, pallone a destra e portiere a sinistra. Bomber Grasso non sbaglia un colpo e il rgore del 3-0 è servito. (Foto Massimo Bersani)

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A San Damaso il Nibbiano subisce la legge del più forte e il Cittadella vince 2-0
ma sullo 0-1 l'espulsione di Jakimovski butta via le speranze di rimonta

Il Cittadella Vis Modena visto nella partita di cartello contro il Nibbiano&Valtidone si conferma -per ora- la squadra più forte del campionato e le 5 vittorie nei primi 5 incontri disputati sono lì a testimoniarlo. Gli uomini di Volpi però non sfigurano, tuttaltro, e per lunghi tratti di una partita bella e combattuta reggono alla pari il confronto. I padroni di casa partono a mille e ci vuole il miglior Murriero per evitare la capitolazione già nei primissimi minuti, ma il gol è nell'aria e all'11' una pregevole combinazione in velocità tra i due ex Ridolfi e Martinez, su stoccata imprendibile dell'argentino, dà il vantaggio al Cittadella. I biancazzurri accusano il colpo, ma provano a reagire con iniziative di Michelotto, Grasso e Monopoli riportando il gioco su un piano di equilibrio. Ancor meglio in avvio del secondo tempo quando i valtidonesi si fanno davvero pericolosi due volte con Michelotto e due con Grasso rintuzzando i peraltro sempre insidiosi contropiede avversari. Verso la mezz'ora, però, nel miglior momento del Nibbiano che attacca a ripetizione dando l'impressione di poter raggiungere il pareggio da un momento all'altro, un brutto (e inutile) fallo a centrocampo di Jakimovski gli procura l'espulsione diretta lasciando i compagni in dieci. Una brutta mazzata per i biancazzurri visibilmente demoralizzati, tanto che dopo soli due minuti il sino ad allora ineccepibile Murriero si lascia ingannare da un angolato ma lento tiro di Bandaogo regalando il raddoppio ai modenesi. Gli ultimi minuti non hanno più storia col Nibbiano che ha ormai alzato bandiera bianca e i padroni di casa che vanno vicini al terzo gol colpendo un palo. Al di là della sconfitta, che ci può stare contro una squadra affiatata e forte in ogni reparto qual'è il Cittadella, la lezione di cui la compagine di mister Volpi deve far tesoro è che non si può sperare di lottare al vertice se ci si fa periodicamente prendere dalla "sindrome di Tafazzi", cioè quella del farsi del male da soli. Cali di tensione, papere, reazioni fallose inconsulte che inficiano la cifra tecnica della squadra, non sono ammissibili se si vuole essere tra i protagonisti del campionato.

Nelle foto. In alto, Vingiano -qui in azione col Castelfranco - è stato tra i migliori in campo contro il Cittadella. In mezzo, Murriero autore di grandi parate ma anche della mezza papera che ha causato lo 0-2. Sotto, da sinistra, mister Volpi col vice Manzini e l'allenatore dei portieri Vesentini: anche a loro spetta il compito di guarire la squadra dalla "sindrome di Tafazzi". (foto Massimo Bersani)

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Addio al mitico "Sbarbi", una vita con la maglia del Nibbiano

Dopo una lunga lotta contro una grave malattia, sostenuta con lo stesso spirito da combattente che aveva sempre dimostrato sul campo, ci ha prematuramente lasciato un altro autentico pezzo di storia del Nibbiano calcio. Albertino Bono, più noto a tutti con l'appellativo di "Sbarbi" ha infatti indossato la maglia biancazzurra per quasi un quarto di secolo proseguendo poi, sino a che le forze glielo hanno consentito, nel ruolo di dirigente, collaboratore e tifoso anche nel Nibbiano&Valtidone del presidente e suo ex compagno di gioco Valter Alberici. Bono inizia nel ruolo di portiere nella stagione sportiva 73/74 giocando quattro campionati con la maglia numero uno. Nel 1977/78, lascia il ruolo di estremo difensore per debuttare in attacco, ma solo per una stagione. E' nel torneo 1978/79 che scoprirà infatti il ruolo che più si conveniva alle sue caratteristiche, trasformandosi nel forte e implacabile marcatore che abbiamo conosciuto sino alla fine di una bella e lunghissima carriera. Un costante punto di riferimento per il volo della "farfalla biancazzurra", in campo e fuori, anche dopo aver appeso le scarpe al chiodo. Nel suo palmares ci sono due "scudetti" di terza categoria e uno di seconda, ma soprattutto ci sono centinaia di partite giocate senza risparmio, dando sempre l'anima sul campo ed onorando come pochi quella maglia biancazzurra che lo ha accompagnato, per volontà sua, dei familiari e della Società anche nell'ultimo viaggio. Un esempio di dedizione, sportività,correttezza e modestia destinato a restare nel cuore dei tifosi e di tutti quelli che l'hanno conosciuto.


Nelle foto dall'alto in basso. Foto 1: un primo piano di Albertino Bono a una cena sociale del campionato di seconda categoria 1987-88, alle sue spalle il portiere Polenghi. Foto 2: Bono -quarto da destra in piedi con la maglia da portiere - nel Nibbiano 1976-77, ultima stagione in cui ricoprì il ruolo di estremo difensore. Foto 3: "Sbarbi", terzo da sinistra accosciato, nella formazione biancazzurra che vinse il campionato di terza categoria 1980-81 con quasi tutte vittorie (solo due i pareggi e nessuna sconfitta). Foto 4: nella formazione che rivinse il campionato di terza 1986-87 Bono è il terzo da sinistra accosciato. (foto archivio Giovanni Dotti)

 

 

Nibbiano come Penelope, disfa nel secondo tempo
tutta la tela tessuta nel primo, e finisce 3-3

Nibbiano come Penelope o Nibbiano come dottor Jekyll e mister Hyde o Nibbiano bisognoso di uno psicoterapeuta per disturbo dissociativo della personalità: scegliete voi il paragone più adatto a definire la sconcertante prestazione offerta dai valtidonesi davanti al prima ammirato e poi attonito pubblico del "Fratelli Curtoni" di Borgonovo. Un primo tempo da grande squadra, sembra il Nibbiano di Montecchio e ancora meglio perchè contro il Castelfranco tutti i reparti funzionano a meraviglia. E i gol fioccano uno dopo l'altro, prima una pennellata di Michelotto già al 13', poi il raddoppio su rigore conquistato e realizzato da Grasso al 22' e, in chiusura di tempo il tris di Viggiano. Gli ospiti si limitano a qualche sporadico contropiede che non impensierische l'attento Murriero. Dominio assoluto e partita in pieno controllo. Nel secondo tempo la sola sostituzione dell'acciaccato Fogliazza con Celotti non muta l'assetto della squadra e ci si aspetta che tutto proceda come nella prima parte di gara quando, subito in apertura, Grasso ha l'occasione del 4-0 che scarica sul portiere. Ma al primo affondo dei modenesi ci si accorge che qualcosa non funziona più come prima: il sino ad allora ineccepibile Boccenti respinge di testa sui piedi di Bertetti fornendogli un comodo assist per trafiggere Murriero. I ragazzi di Volpi perdono improvvisamente ordine e sicurezza e al 20' una scomposta uscita di Murriero provoca un calcio di rigore che Bertetti calcia sul palo ma sui cui sviluppi Marconi accorcia ulteriormente le distanze. I biancazzurri cercano di tornare ad aumentare il vantaggio ma anche gli attaccanti hanno perso lucidità e la rete di Gilbertini non corre più seri rischi. Di contro la beffa del 3-3 è invece servita quasi allo scadere dell'incontro quando Murriero si lascia goffamente passare sotto le mani un lento e innocuo tiro di Casarano al termine di una confusa mischia in area. Il triplo vantaggio svanisce così tra l'incredulità e il dispetto dei dirigenti e dei tifosi. Cosa abbia provocato una così radicale trasformazione tra la prima e la seconda parte di gara è difficile da stabilire e toccherà a mister Volpi scoprirlo e correre ai ripari al più presto perchè altrimenti, con questi cali di tensione e l'incapacità di difendere un vantaggio anche cospicuo, la lotta al vertice rischia di diventare una chimera. La prossima sfida nella tana della capolista Cittadella ci dirà già se questa squadra è in grado o meno di essere all'altezza dei pronostici che la vogliono tra le protagoniste di questo campionato.


Nelle foto. Sopra, la formazione di partenza contro la Virtus Castelfranco, da sinistra Grasso, Murriero, Boccenti, Fogliazza, Pinton, Ababio, accosciati Vingiano, Michelotto, Lancellotti, Bernardi, Jakimovski. In mezzo: Michelotto, seppur circondato da tre avversari, si appresta a calciare il pallone dell'1-0 per il Nibbiano. Sotto, Fogliazza perno e regista di una difesa impeccabile sino a che lui è rimasto in campo; la sua uscita nella ripresa ha coinciso con il voltafaccia in negativo della squadra e, in particolare, del reparto difensivo. (Foto Massimo Bersani)

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Con un secondo tempo magistrale e un Grasso stratosferico
quaterna secca a domicilio del Montecchio

Dopo un primo tempo piuttosto incolore, pur chiuso in vantaggio grazie a un chirurgico calcio di punizione di Grasso dal limite dell'area, pochi si sarebbero aspettati lo spettacolo di fuochi d'artificio che i biancazzurri di mister Volpi hanno messo in mostra nella ripresa dinnanzi agli estereffatti spettatori del Montecchio e per la gioia dei valtidonesi al seguito. Dopo un'iniziale occasione da rete propiziata in apertura dal solito Grasso, le due squadre si sono infatti barcamenate per quasi tutta la prima parte della gara senza più creare pericoli nè da una parte nè dall'altra del campo. Sino al 35' quando la magica punizione di Grasso segnava la svolta della partita. La ripresa era infatti un monologo degli ospiti che schiacciavano i padroni di casa nella loro area grazie anche all'ingresso di Baldini al quarto d'ora che col suo dimamismo a centrocampo meglio suppliva all'assenza dell'infortunato Vingiano. E fra tanto premere si prendeva autorevolmente la scena Domenico Grasso con due gol dei suoi nel giro di tre soli minuti, di quelle perle che gli riescono con apparente facilità nelle giornate in cui la dea Eupalla lo assiste. Addirittura una quarta rete gli è stata negata per fuori gioco dopo che aveva ribattuto in porta il rimbalzo da una traversa colpita da Fogliazza. Ma la grande giornata del fromboliere biancazzurro non deve far passare in secondo piano la prestazione di tutta la squadra che, nella seconda parte di gara, ha saputo interpretare il calcio come vogliono il suo presidente e il suo allenatore, lottando su ogni pallone anche quando si sono trovati in vantaggio per 3-0, tanto che questa grinta li ha portati, proprio allo scadere, alla quarta segnatura su calcio di rigore conquistato e realizzato dal neo entrato Compaore. Una bella iniezione di fiducia come viatico alle prossime sfide che li aspettano: il derby di coppa mercoledì con l'Agazzanese e l'incontro al vertice di domenica primo ottobre con la capolista Cittadella Vis Modena;
nel mezzo il confronto casalingo, tutt'altro che scontato con una Virtus Castelfranco
desiderosa di riscatto.

Nelle foto, nell'ordine dall'alto in basso: Grasso si appresta a sferrare il tiro che darà il terzo gol al Nibbiano per la sua tripletta personale. Ancora Grasso sommerso dagli abbracci dei compagni di squadra dopo la seconda rete e Michelotto, anch'egli autore di un'ottima gara pur senza andare a segno, strettamente marcato dai difensori del Montecchio.

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Molto fumo e poco arrosto nello 0-0 casalingo con La Pieve Nonantola

I biancazzurri di Volpi giocano un tempo e mezzo nell'area avversaria, creano innumerevoli occasioni da rete ma non riescono ad avere ragione dei modenesi che suppliscono a una minor qualità tecnica con una maggior corsa e una più volitiva determinazione. Troppo lezioso il gioco dei valtidonesi contro avversari che badano al sodo. La pur importante assenza di Minasola non è sufficiente a giustificare il pareggio ottenuto nel primo incontro casalingo (anche se giocato in notturna al Puppo di Piacenza) perchè quello di cui oggi si è sentita la mancanza è proprio quello "spirito guerriero", invocato dal presidente Alberici per riuscire a lottare al vertice, che è fondamentale per vincere incontri del genere dove la superiorità tecnica e territoriale non è sufficiente per superare squadre coriacee come i granata di Nonantola. Eppure di occasioni il Nibbiano ne ha create a raffica: le tre più ghiotte sono tutte capitate sui piedi di Monopoli che, tanto è stato abile a farsi trovare sempre smarcato in zona gol, tanto è stato inguardabile nelle conclusioni, in particolare in quella del secondo tempo quando, solissimo davanti a Ortensi è scivolato incredibilmente a terra senza nemmeno riuscire a calciare. Altri tentativi di Grasso, Michelotto, Ababio e Vingiano sono finiti in bocca al portiere avversario o sono stati murati da qualche difensore. E come sempre accade in situazioni del genere, quando si sbaglia molto si rischia poi di essere beffati e c'è voluta tutta la bravura di Murriero, proprio allo scadere, per evitare la capitolazione su contropiede di Cheli. Un'esperienza comunque positiva se servirà ai biancazzurri per capire che occorre avere più grinta e dinamismo se si vuole puntare in alto.


Nelle foto. Sopra, Giammarco Lancellotti braccato da due avversari: il suo ingresso nella seconda metà della ripresa, come già contro il Rolo, ha coinciso con una maggiore pericolosità della squadra in fase offensiva. Sotto, Marco Fogliazza svetta da dominatore al centro della sua area; la difesa, sotto la sua regìa ha sinora dimostrato una grande sicurezza. (foto Massimo Bersani)

 

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Michelotto si presenta dopo 5 minuti.
Suo il gran gol che vale i primi 3 punti conquistati a Rolo

Il gol capolavoro di Andrea Michelotto - ben descritto dalla cronaca di Villaggi linkata qui sotto - dopo nemmeno 300 secondi di gioco, e il piglio aggressivo di tutta la squadra in avvio,avevano fatto pensare a un'agevole controllo della partita da parte dei biancazzurri. E in effetti per tutto il primo tempo il Nibbiano&Valtidone ha gestito il vantaggio senza più creare veri pericoli per la rete di Grigoli ma senza nemmeno correre veri e propri rischi. Nella prima mezz'ora della ripresda, invece, il Rolo acquistava gradatamente campo impegnando severamente in un paio di occasioni il bravo Murriero che al 26' veniva addirittura graziato dal palo. Lo scampato pericolo risvegliava gli ospiti che, abbandonata la pericolosa strategia attendistica, nell'ultimo quarto d'ora chiudevano nella propria area i padroni di casa anche grazie all'ingresso degli spumeggianti Lancellotti e Baldini che creavano occasioni da rete a ripetizione: tre addirittura nell'arco di una stessa azione (Lancellotti-Baldini-Abibio) e due ancora nel finale, con Lancellotti e Michelotto che vedevano i propri tiri respinti da un Grigoli in gran forma. Buono quindi l'avvio di campionato per gli uomini di Volpi con i primi tre punti incamerati in trasferta, pur tra qualche rischio di troppo, ma lasciando intravedere a sprazzi le eccellenti potenzialità della squadra.


Nella foto: Andrea Michelotto, qui ripreso mentre lotta tra due avversari nella sfotunata partita col Salsomaggiore, oltre ad aver siglato il gran gol che ha dato la vittoria al Nibbiano&Valtidone, ha messo in mostra, pur non ancora al massimo della condizione, giocate da categoria superiore .

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Pronta "una squadra di guerrieri" per lottare al vertice
nel campionato di Eccellenza Emilia-Romagna 2023/24

Il presidente Alberici, di concerto con il direttore sportivo Bonfoco e l'allenatore Volpi hanno fatto il possibile per mettere a punto una squadra altamente competitiva nel nuovo campionato di Eccellenza che sta per iniziare. Sulla base del telaio della scorsa stagione con 11 giocatori riconfermati, tra cui i richiestissimi bomber Minasola e Grasso e capitan Jakimovski, sono stati innestati rinforzi di qualità soprattutto a centrocampo - punto debole del precedente organico - e in attacco, con l'arrivo della terza punta Michelotto che con i due "gemelli del gol" potrebbe costituire un trio delle meraviglie. Ma la sola qualità sulla carta non basta da sola ad essere vincenti, per questo il Presidente nella tradizionale cena pre-campionato, ha detto di volere soprattutto una squadra di guerrieri che diano l'anima sul campo dal primo all'ultimo minuto. Saranno in grado gli atleti biancazzurri di rispondere alle attese di Alberici, dei dirigenti e dei tifosi? Il positivo andamento della preparazione pre-campionato sembrerebbe essere di buon auspicio con risultati eclatanti, ancorchè in amichevole, come la vittoria sul Piacenza Calcio per 2-1, sul Pavia per 4-1, sull'Offanenghese per 5-4, nonchè il successo nel triangolare del torneo Guglielmetti a Pontenure. Successi che tuttavia devono incoraggiare ma non illudere perchè il clima agonistico del campionato sarà molto più intenso e ogni partita andrà affrontata con la massima determinazione senza discriminare tra le squadre favorite e quelle ritenute più deboli che -come i nsegnano tante esperienze passate- sono quelle che spesso danno più filo da torcere. In bocca al lupo, quindi, ai vecchi e nuovi guerrieri biancazzurri perchè sappiano rispondere sul campo alle grandi attese da cui sono circondati.

L'organico al completo del Nibbiano&Valtidone 2023/24. Da sinistra, terza fila: Paolo Bottazzi (preparatore dei portieri), Alassane Campaore, Nicolas Celotti, Filippo Boccenti, Marco Valizia, Marco Murriero, Lorenzo Cassinelli, Amin Ababio, Andrea Pinton, Marco Fogliazza. Seconda fila: Vlad Mitrea (non confermato), Umberto Vingiano, Domenico Grasso, Emilio Manzini (vice allenatore), Sergio Volpi (allenatore), Stefano Merli (preparatore atletico), Andrea Vesentini (preparatore dei portieri), Mattia Monopoli, Alessandro Castellana, Andrea Michelotto. Prima fila: Tommaso Baldini. Giammarco Lancellotti, Alessandro Minasola, Riccardo Equo, Federico Bernardi, Alessandro Farro, Massimo Baia, Luca Borsatti, Daniel Jakimovski (capitano).

Leggi qui il calendario del girone A di Eccellenza 2023/24 pubblicato da Libertà

 

 

Nel gran galà della testata Indipendente Sportivo a Milano Marittima
attribuite le targhe Re di Coppa al Nibbiano&Valtidone
e di miglior cannoniere di Eccellenza ad Alessandro Minasola

Seicento invitati, 80 fra premi e riconoscimenti. Grande successo della prima edizione del ‘gran galà’ della testata Indipendente Sportivo, vera ed autentica festa del calcio dilettantistico emiliano romagnolo, andata in scena il 16 giugno sulla spiaggia del Mambo di Milano Marittima. Nel corso della serata due prestigiosi riconoscimenti sono stati assegnati al Nibbiano&Valtidone: la targa «Re di Coppa» alla società per la vittoria nella Coppa Emilia Minetti 2022/23 e la scarpa d’argento ad Alessandro Minasola, miglior bomber di tutti i gironi di Eccellenza dell’Emilia Romagna con 25 reti segnate. La pagina facebook di Indipendente Sportivo (ora anche su instagram) può vantare qualcosa come un milione di visualizzazioni al mese e fino a 40mila utenti unici per il processo del lunedì, il seguitissimo salotto in streaming che passa in rassegna, tra il serio e il faceto, i temi della domenica con ospiti da tutta la regione in rappresentanza di ogni categoria, dalla D alla Terza. Grazie a questo grande seguito l’evento ha avuto adesioni da Rimini a Piacenza di giocatori, allenatori, presidenti, dirigenti, arbitri, procuratori. La delegazione del Nibbiano&Valtidone era guidata dal consigliere Filippo Alberici e dall’addetto stampa
Pier Paolo Dovati.

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Nelle foto : sopra, da sinistra sul palco dei premiati, Alessandro Minasola (Nibbiano&Valtidone, girone A, 25 reti) Antonio Salomone ( Russi, girone C, 23 reti) e Federico Bonavita (Sanpaimola, girone B, 23 reti). Al centro : la targa « Re di Coppa » attribuita al Nibbiano&Valtidone, prima società piacentina a conquistare la Coppa Minetti. Sotto : il trofeo « Scarpa d’argento » attribuito a Minasola e, a fianco, il nostro bomber con l’addetto stampa Pier Paolo Dovati.

Guarda qui il video della premiazione capocannonieri

Nibbiano saluta un altro pezzo della sua storia

Commosso addio a Claudio Solenghi, protagonista di tante stagioni sportive biancazzurre. Dopo aver vinto in gioventù un campionato di terza categoria come giocatore dell'A.C. Nibbiano si è poi ripetuto come allenatore nella stagione 2012-2013, primo anno della presidenza Alberici, conquistando subito la promozione in seconda categoria. Con i ruoli di vice allenatore e di team manager ha poi contribuito validamente anche nelle stagioni successive alla fantastica cavalcata che ha portato i biancazzurri, in soli quattro anni, sino in Eccellenza. Sotto il profilo professionale è stato per anni la persona di riferimento di Raccordi Forgiati stimato e benvoluto da tutti i colleghi del Gruppo Allied. La sua prematura scomparsa ha suscitato unanime cordoglio e rimpianto in tutta la vallata.

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Il nuovo campionato parte in salita per il Nibbiano sconfitto 2-0 a San Damaso

Ancora troppo sperimentale la squadra di Rossini (costretto a rinunciare anche agli squalificati Jakimovsky e Fogliazza) per un Cittadella già in piena forma campionato. Il terzino Boilini lasciato libero di calciare dalla distanza sblocca l'incontro con un gran gol all'incrocio dopo soli 10 minuti. Nel tentativo di raggiungere il pari il Nibbiano si scopre in modo sconsiderato e alla mezz'ora, con 9 valtidonesi nella metà campo avversaria il Cittadella va nuovamente a segno con il più classico e comodo dei contropiede. Nella ripresa il gioco si fa più equilibrato, anche perchè i padroni di casa si limitano soprattutto a controllare, e i biancazzurri (oggi con la storica maglia giallonera) falliscono due occasioni da rete clamorose quasi sulla linea di porta. Evidente la mancanza di una punta vera al centro dell'attacco e a questo la Società cercherà di porre rimedio negli ultimi scampoli di mercato. Ma anche il centrocampo è apparso poco incisivo e la difesa, soprattutto nel primo tempo, si è resa responsabile di parecchi svarioni. Squadra, insomma da rivedere, a ranghi completi e con una settimana in più di allenamento nelle gambe, nel prossimo impegno casalingo contro il Rolo.

Nella foto, la formazione di partenza del Nibbiano schierata contro il Cittadella. Da sinistra in seconda fila: Murriero, Porcari, Facchini, Castellana, Torres, Esposito. In prima fila: Minasola, Baldini, Bernardi, De Giovanni, Lancellotti.(Foto Angela Petrarelli)

Leggi qui la cronaca di Corrado Todeschi su Libertà

 

 

La sconfitta di Cittadella subito alle spalle col netto 3-0 sul Rolo

Con Fogliazza e Jakimovski è un altro Nibbiano. E Minasola si scatena con una tripletta.Il rientro del forte centrale e del capitano danno sicurezza a difesa e centrocampo e fruttano tanti palloni giocati per Mina che li monetizza in gol. Rolo pericoloso solo nei dieci minuti iniziali con un palo colpito su calcio di punizione. Poi è incontrastato dominio biancazzurro con doppietta del ritrovato "rombo di tuono" nel primo tempo e tris al quarto d'ora della ripresa. Potrebbe essere quaterna, ma Mina, a tu per tu col portiere, rinuncia al facile gol per servire l'ottimo Lancellotti anch'egli autore di una prestazione maiuscola. Ora, dopo l'esordio in Coppa Minetti a metà settimana nel derby col Castellana Fontana, i biancazzurri sono chiamati alla non impossibile trasferta di Nonantola per confermare di avere intrapreso la buona strada per un campionato da protagonisti.

Nelle foto: sopra, un imprendibile Minasola lanciato a rete vanamente inseguito da un avversario. Sotto, tutti i mezzi sono buoni, per cercar di fermare il guizzante Lancellotti, che ha svolto un prezioso ruolo di raccordo tra centrocampo e attacco del Nibbiano&Valtidone. (Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca e le interviste di Marco Villaggi

 

Con l'uomo in più per quasi un tempo il Nibbiano non sa andare al di là
del pareggio per 1-1

All'inizio sembra tutto facile sul campo della Pieve Nonantola reduce da due sconfitte nelle prime due giornate di campionato. Lancellotti, confermando le sue doti di centrocampista col fiuto del gol, va già in rete al dodicesimo minuto con una serpentina nell'area avversaria e un fendente che non lascia scampo a Ortensi. Ma dopo soli tre minuti Erihioui, ritrovatosi uccel di bosco ai 16 metri,infilza di precisione Murriero. Raggiunto il pareggio i padroni di casa si rinchiudono nella propria metà campo rendendo sterile la superiorità territoriale dei biancazzurri. E ancor di più nella ripresa, quando il Nonantola si trova in dieci per l'espulsione di Diallo allo scadere del primo tempo, l'area reggiana si trasforma in un fortino inespugnabile dove Minasola&C non riescono a trovare un varco; nemmeno l'ingresso del nuovo centravanti Blazevic, ancora a corto di preparazione, negli ultimi 10 minuti di gioco riesce a trovare lo spunto vincente, anzi, verso la fine il Nibbiano rischia anche il gol beffa su improvviso contropiede avversario e colpo di testa dell'ex Ruopolo, che sfiora il palo. Negli ultimi minuti arriva anche l'espulsione di Fogliazza che non potrà quindi essere al centro della difesa nel prossimo non facile incontro casalingo
col Castelvetro.

Nella foto: Gianmarco Lancellotti, autore della rete del provvisorio vantaggio del Nibbiano&Valtidone, si va sempre più confermando una pedina fondamentale del centrocampo biancazzurro e un costante pericolo per le difese avversarie. (Foto Massimo Bersani)

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Dembacaj, Dembacaj per i nostri sono guai. E il Castelvetro vince 3-2

La "torre" albanese dei reggiani nella ripresa sovverte con due reti (entrambe su calcio d'angolo) il vantaggio con cui il Nibbiano aveva chiuso il primo tempo. De Giovanni alla mezz'ora e Minasola su punizione al 37' avevano, a loro volta, ribaltato gli ospiti in gol con Zerioli al 13'. Dopo un inizio incerto e soprattutto dopo aver subito la prima rete, i valtidonesi, pur senza incantare, offrivano il meglio di sè nella seconda parte del primo tempo quando, raggiunto il vantaggio, davano l'impressione di poter controllare la partita. Nella ripresa, invece, la difesa (orfana dello squalificato Fogliazza) che già aveva dato all'inizio segnali di sbandamento, veniva colta da ulteriori amnesie, di cui le più clamorose le due ingenuità su calcio d'angolo che consentivano a Dembacaj di siglare il definitivo sorpasso. Ma l'intera squadra ha mostrato di non aver ancora assorbito gli schemi voluti da mister Rossini che avrà il suo da fare in settimana per presentarsi con una difesa più registrata e un più organico gioco d'assieme sul campo di un Campagnola sicuramente assetato di rivincita dopo i 7 gol subiti a Castelfranco.

Nelle foto, sopra Minasola ancora una volta protagonista e costante spina nel fianco della difesa avversaria, ma stavolta il suo gol su punizione che aveva portato in vantaggio al Nibbiano non è stato sufficiente a fare risultato. Sotto, l'argentino Augustin De Giovanni autore di un pregevole primo tempo e del gol del momentaneo pareggio su assist di Lancellotti, è poi calato alla distanza ed è stato rilevato da Montagnari a un quarto d'ora dal termine. (Foto Massimo Bersani)

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Doppio Minasola e Lancellotti espugnano Campagnola: 3-2

Bella partita con frequenti rovesciamenti di fronte ma con prevalenza di occasioni per il Nibbiano. Ancora una volta partenza ad handicap per i valtidonesi che si fanno sorprendere al 20' da un goal di Sgro' a coronamento dell'iniziale pressione dei padroni di casa. Rimedia il solito Minasola alla mezz'ora con un tap-in su violenta bordata di Blazevic respinta da Ripesi. A inizio ripresa Lancellotti si procura un rigore che ancora l'infallibile Minasola trasforma per il 2-1.
I biancazzurri falliscono poi diverse occasioni per triplicare e Mastaj li punisce al 16' uccellando con un pallonetto un Murriero pescato troppo fuori dai pali. Dieci minuti dopo ci pensa però Lancellotti (il migliore in campo insieme a Minasola) a infilare Ripesi per il definitivo vantaggio dopo che Jakimovski e Ruibal lo avevano in precedenza sfiorato. Quaterna mancata poi per due volte da Torres, mentre tutti i tentativi dei reggiani di raggiungere il pareggio vengono vanificati da un attento Murriero. Buon passo avanti degli uomini di Rossini anche se in difesa c'è ancora qualcosa da sistemare (troppi cinque goal subiti nelle ultime due partite). La partita di Coppa infrasettimanale col Gotico e quella di campionato con l'Arcetana, entrambe sul campo amico ed entrambe a portata di risultato pieno, ci diranno se ci siamo definitivamente rimessi in carreggiata.

Nelle foto, sopra: forse l'unico modo per fermare Minasola,anche col Campagnola a segno con una doppietta e giunto a quota 6 in 5 partite, è quello messo in atto dal n. 19 del Castelvetro nella partita della scorsa domenica (dove Mina era comunque riuscito a segnare il gol del momentaneo vantaggio). Sotto: a sinistra, Lancellotti che va confermandosi, di partita in partita, per i suoi assist e per i suoi goal sempre più come indispensabile centrocampista d'attacco. A destra, il numero 1 Murriero che, malgrado l'ingenuità che ha favorito il 2-2 di Mastaj, ha effettuato diverse parate salva risultato (Foto Massimo Bersani)

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Un Nibbiano Minasola-dipendente cede in casa anche all'Arcetana

L'assenza del bomber biancazzurro non basta comunque a giustificare la prova deludente fornita contro i non irresistibili reggiani. Ci prova capitan Jakimovski a fare il Minasola, prima colpendo un palo sullo 0-0 e poi pareggiando dopo solo un minuto il vantaggio fortunosamente acquisto dagli ospiti su harakiri della difesa biancazzurra. Ma la sua è una voce nel deserto perchè nessun altro sul fronte offensivo sembra capace di buttarla dentro. Nemmeno il nuovo centravanti Blazevic, apparso ancora a corto di preparazione, che nel primo tempo fallisce il gol del vantaggio su invitante assist del solito Jakimovski e nella ripresa sbuccia di testa, a un metro dalla porta vuota, la palla del possibile pareggio dopo che i reggiani si erano portati in vantaggio grazie a un altro regalo della difesa valtidonese. A Murriero infatti sfuggiva il pallone dopo una parata a terra e il neo entrato Travagliati non aveva difficoltà a insaccare. Nemmeno lo svantaggio è sembrato però scuotere gli uomini di Rossini (oggi sostituito in campo da Manzini causa squalifica) apparsi quasi rassegnati alla seconda bruciante sconfitta casalinga dopo che la vittoria a Campagnola e quella contro il Gotico in Coppa Minetti avevano fatto sperare nell'atteso rilancio, che però deve essere ancora una volta rinviato.

Nelle foto: due istantanee dell'episodio che ha deciso la partita. Nella foto sopra Murriero sembra femare con sicurezza un rasoterra di Bernabei ma un attimo dopo il pallone gli sfuggirà dalle mani offrendo a Travagliati il più facile dei tap-in per il 2-1 dell'Arcetana. Nella foto sotto è visibile il generale sconforto del portiere e dei difensori del Nibbiano dopo il secondo "regalo" fatto agli ospiti. (Foto Massimo Bersani)

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Due doppiette di Minasola e Caselli decidono il 2-2 tra Nibbiano e Formigine

Il bomber biancazzurro subito micidiale al suo rientro, ma la difesa valtidonese tradisce ancora. Gli uomini di Rossini malgrado le due saette di "Rombo di tuono", una partita ben giocata e altre occasioni da rete create da Jakimovski, Lancellotti e dallo stesso Minasola, hanno avuto il loro punto debole in fase difensiva dove per due volte si sono fatti sorprendere da altrettante inzuccate di Caselli (a segno per il vantaggio iniziale dei padroni di casa e per il 2-2 conclusivo), rischiando addirittura la beffa allo scadere su un altro colpo di testa di Habib ben sventato da Murriero. Due gol subiti a partita sono troppi per poter aspirare ai piani alti della classifica anche se davanti c'è un Mina che quasi sempre fa il fenomeno. E' quindi ncessario trovare la chiave per registrare il reparto arretrato prima che il distacco dalle prime posizioni diventi incolmabile.

Nella foto, ancora Minasola alla ribalta della partita con la terza doppietta (più una tripletta) tra campionato e coppa ma ancora una volta i suoi gol non sono stati sufficienti al Nibbiano&Valtidone per portare a casa l'intera posta. (Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca di Marco Villaggi su Libertà

 

 

Con la Cenerentola arriva la terza sconfitta interna consecutiva: 1-2

Una valanga di occasioni sprecate e due gol subiti da una difesa imbarazzante negli unici due mezzi tiri indirizzati dagli ospiti verso la porta di Murriero, hanno segnato l'ennesimo scivolone del Nibbiano di fronte al pubblico amico e regalato la prima vittoria in campionato alla Vignolese, ultima in classifica. La pessima abitudine di subire due gol a partita, quasi sempre frutto di errori clamorosi dei difensori, vanifica la verve realizzativa del capocannoniere Minasola, anche oggi a segno di testa per il momentaneo pareggio, dopo che un malinteso tra i difensori e Murriero aveva dato il vantaggio agli ospiti con pallone che è entrato in porta rotolando lentamente. Raggunto il pari i biancazzurri sembravano avere in mano la partita ma sprecavano una serie di palle-gol e alla fine ancora una volta, mentre erano in fase di pressing alla ricerca della vittoria, venivano beffati a causa di una ingenuità del giovane Di Mango che cincischiando perdeva palla offrendo ai modenesi su un piatto d'argento l'occasione per il 2-1 finale. Ora due partite in quattro giorni, prima la trasferta di Fidenza e poi il derby con l'Agazzanese, ci diranno se troveremo la spinta per la risalita o ci troveremo invischiati nella lotta per non retrocedere.

Nella foto, capitan Jakimovski migliore in campo con Minasola contro la Vignolese. Un esempio di dedizione e di grinta che molti suoi compagni dovrebbero prendere a esempio.(Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca di Giorgio Lambri su Libertà

 

Nibbiano&Valtidone in caduta libera: due gol (a uno) anche dalla Fidentina

A Fidenza l'orchestra di Rossini (che oggi ha scontato l'ultimo turno di squalifica) ha suonato l'ennesima musica stonata col solito spartito: il primo violino Minasola ancora in gol e le rituali due evitabili pere subite nelle retrovie. Con in più stavolta l'aggravante di sessanta minuti inguardabili in balia dei padroni di casa che hanno trovato il doppio vantaggio al 18' del primo tempo con un rigore che Fogliazza poteva evitare di commettere e al 15' della ripresa su un calcio di punizione che ingannava Murriero. Solo dopo questa seconda sferzata i biancazzuri si sono svegliati assediando i fidentini nella loro area ma col solo Minasola capace di inquadrare la porta e di accorciare le distanze a dieci dal termine con un missile sparato rasoterra. Ma la rimonta si è fermata qui e il Nibbiano ha portato a casa la quinta sconfitta su nove incontri giocati sprofondando in piena zona retrocessione. Vedremo se l'atmosfera del derby che lo attende il prossimo turno casalingo con l'Agazzanese potrà essere di stimolo per un'auspicabile inversione di rotta oppure la conferma di una crisi alla quale mister Rossini è chiamato con urgenza a trovare una soluzione.

Nella foto: una sconsolato atteggiamento di mister Rossini che troppe volte si è ripetuto nelle ultime partite di fronte ai ripetuti errori dei suoi ragazzi. (Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca e le interviste di Gabriele Faravelli su Libertà

 

 

Derubati dall'arbitro in casa della capolista che vince immeritatamente per 1-0

Un Nibbiano&Valtidone in chiara ripresa, tanto da giocarsela alla pari con l'imbattuta prima della classe Virtus Castelfranco, trova sulla sua strada un arbitro totalmente insufficiente per non dire chiaramente di parte. Subito al primo minuto Minasola lanciato in gol viene atterrato in area da Casarano: evidente fallo da ultimo uomo che comporterebbe il calcio di rigore e l'espulsione del difensore modenese, ma l'ineffabile signor Santeramo incredibilmente fa finta di nulla. I biancazzurri reagiscono alla palese ingiustizia lottando da pari a pari con i padroni di casa tanto da chiedersi chi delle due squadre sia la prima in classifica e chiudono il primo tempo a reti inviolate. A inizio ripresa trovano addirittura il vantaggio con una splendida deviazione di Lancellotti su assist di Boccenti perfettamente regolare (come testimoniano anche le immagini video) ma l'arbitro annulla per un fantomatico fuori gioco. Il Nibbiano subisce lo chock di questo secondo sgambetto arbitrale e su rovesciamento di fronte a seguito di un calcio d'angolo (anche questo giudicato dai più inesistente) arriva il gol dei padroni di casa con Cesar Tesa. A questo punto i nervi dei valtidonesi, messi così a dura prova, iniziano a cedere e Santeramo non chiede di meglio per espellere prima Blazevic e poi Lancellotti. A dieci dal termine anche mister Rossini, da poco rientrato dalla squalifica, si fa buttar fuori per proteste. Ma anche in 9 contro 11 i biancazzurri non mollano e mettono paura al Castelfranco fino all'ultimo minuto di recupero quando sfiorano quello che sarebbe stato uno strameritato pareggio. Si resta così invece al terzultimo posto e nel turno infrasettimanale con l'Anzolavino inizia la serie degli scontri diretti per uscire dal pantano della zona retrocessione.

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Nelle foto.Sopra, Lancellotti (a sinistra) autore del gol ingiustamente annullato e Blazevic, entrambi espulsi dal fiscalissimo arbitro Santeramo nell'ultima mezz'ora. Sotto, un inferocito mister Rossini (qui ripreso durante il derby con l'Agazzanese) si è fatto nuovamente espellere per proteste e dovrà presumibilmente affrontare una nuova squalifica.(Foto Massimo Bersani)

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Il Nibbiano&Valtidone nel derby steso dal terzo uno-due consecutivo

"Siamo terzultimi ma vivi" è l'ottimistica visione di mister Rossini che trova conforto nel bel gioco espresso dal Nibbiano malgrado la sconfitta nel derby con l'Agazzanese. "Siamo vivi ma terzultimi" è la più pessimistica visione del tifoso medio biancazzurro che si chiede come si può fare ad uscire da questa situazione di ormai piena crisi se anche gocando forse la miglior partita di questo campionato arriva puntuale la sconfitta. In effetti entrambe le visioni sono plausibii perchè da un lato la qualità del calcio messo in mostra dagli uomini del presidente Alberici è più da quartieri alti che da fondo classifica e lascerebbe ben sperare per una pronta ripresa. Dall'altro, anche in questa giornata di grazia si sono palesati i difetti ormai endemici della squadra: i due gol subiti a cui ormai la difesa sembra avere fatto l'abbonamento e le troppe occasioni non finalizzate in attacco dove, se non segna Minasola non segna nessuno. Anche oggi il capocannoniere Mina-bomber era riuscito a pareggiare su rigore il precedente rigore di Mastrototaro nel primo tempo, ma poi nessuno è più riuscito s sfruttare le diverse occasioni per andare in vantaggio nè per pareggiare,poi, il gran bel gol dell'ex D'Aniello nella ripresa. Una punta vera capace di affiancare Minasola nel mestiere del gol e un altro centrocampista alla Jakimovski per dare più protezione alla difesa sembrano essere le carenze a cui Rossini dovrà cercare di porre rimedio o pescando nella rosa disponibile o ricorrendo alla riapertura del mercato invernale.

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Nelle foto. Sopra, un Lancellotti molto elegante ma poco concreto va al tiro in una delle tante occasioni da rete non sfruttate dal Nibbiano. Al centro: la grinta di Filippo Boccenti tra i migliori in campo anche nelle proiezioni offensive. Sotto: la difesa dell'Agazzanese non ha fatto complimenti per fermare gli attaccanti biancazzurri come dimostra questa plateale cintura a Blazevic, la sempre attesa punta croata che però però nemmeno nel derby è riuscito a incidere. (Foto Massimo Bersani)

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Con 5 "under" in campo torna la vittoria con l'Anzolavino

I biancazzurri fanno loro una partita molto delicata sia per le numerose e pesanti assenze per squalifica, sia perchè contro una rivale diretta per uscire dai bassifondi della classifica. De Giovanni risolve a venti dal termine dopo che Ruibal, fallendo un clamoroso gol a porta vuota, aveva fatto temere che, assente Minasola, anche oggi nessuno fosse in grado di metterla dentro. Pur non giocando bene come contro Agazzanese e Castelfranco la squadra ha dimostrato di saper lottare e la difesa, anche se non impeccabile, è riuscita a non subire reti per la prima volta dopo due mesi (4 settembre, 3-0 col Rolo). Partita a fasi alterne con i primi venti minuti di gara dominati dai padroni di casa e il successivo ritorno dei bolognesi che però hanno impensierito un attento Murriero solo in un paio di occasioni. Con l'ingresso di De Giovanni e Ruibal l'attacco del Nibbiano acquistava maggior dinamismo che portava al gol del successo dopo diverse occasioni fallite. Una vittoria che ci porta momentaneamente fuori dalla "zona rossa" della classifica e che, soprattutto,fa morale in vista della prossima trasferta a Sasso Marconi che ci dirà se i ragazzi di Rossini (anche lui ancora fuori dal campo per squalifica) hanno veramente lasciato la crisi alle spalle.

Nelle foto: sopra, la formazione di partenza del Nibbiano&Valtidone con (da sinistra a destra seconda fila) Federico, Celotti, Fogliazza, Boccenti, Montagnari, Murriero e (prima fila) Baldini, Esposito,Bernardi, Equo, Jakimovski. Sotto, Augustin De Giovanni (qui in azione nello sfortunato derby con l'Agazzanese) che ha sostituito Equo nel secondo tempo al centro dell'attacco, ha riportato il Nibbiano alla sospirata vittoria con un tocco di precisione a fil di palo anticipando il portiere in uscita. (Foto Angela Petrarelli e Massimo Bersani)

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Mina-gol espugna Sasso Marconi con la sua dodicesima rete
ma tutta la squadra è apparsa in netta ripresa

Seconda vittoria consecutiva senza subire reti. Il Nibbiano visto a Sasso Marconi, pur con la pesante assenza di capitan Jakimovski, comincia ad assomigliare alla squadra che mister Rossini aveva in mente sin dall'inizio del campionato. Bel gioco con diverse azioni manovrate e tante occasioni da rete create mentre la difesa, che sembra aver finalmente trovato il giusto assetto, non ha lasciato molti spazi agli inserimenti dei padroni di casa. Un impeccabile Fogliazza e un Bernardi in grande crescita l'hanno fatta da padroni nella propria area e nelle rare occasioni che i bolognesi sono riusciti ad inquadrare la porta, hanno trovato un Murriero sempre sicuro e tempestivo nelle uscite. A centrocampo Lancellotti chiamato in cabina di regia se l'è cavata egregiamente risultando tra i migliori in campo. Minasola, che ha rafforzato la sua posizione di leader dei marcatori del girone con una punizione chirurgica delle sue al 20' della ripresa, ha creato anche numerosi pericoli su azione per la porta avversaria. Unico neo resta la sproporzione tra il gioco offensivo creato da biancazzurri e i gol segnati che restano appannaggio quasi sempre del solo Mina, in quanto le altre punte quando arrivano in area avversaria o non vanno al tiro o non riescono a inquadrare la porta. Se lo staff tecnico del Nibbiano&Valtidone riuscirà a trovare la chiave per supplire a questa carenza, la squadra potrà più agevolmente percorrere la strada per la rimonta in classifica che le ultime due vittorie hanno aperto. I prossimi incontri casalinghi consecutivi con Colorno e Modenese sono opportunità da sfruttare appieno perchè gli uomini del presidente Alberici possano lasciarsi definitivamente la crisi alle spalle e ambire a traguardi più consoni alle aspettative.

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Nelle foto. Sopra, Fogliazza (a sinistra) e Bernardi sono stati tra i migliori in campo e perni di una difesa che finalmente è riuscita a non subire reti per la seconda partita consecutiva. Sotto, Lancellotti chiamato a sostituire Jakimovski in una posizione più da regista di centrocampo che di punta, ha fornito un'ottima prestazione anche in questo ruolo confermandosi un punto di forza della formazione biancazzurra.
(Foto Massimo Bersani)

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Brutta ricaduta contro il Colorno con un altro 1-2 casalingo

La crisi del Nibbiano&Valtidone non è purtroppo alle spalle come le due ultime vittorie avevano fatto sperare. Contro i gialloverdi parmensi sono riemersi i difetti cronici che hanno caratterizzato tutta la zoppicante fase iniziale di questo campionato: amnesie difensive e nessuno capace di andare in gol oltre a "rombo di tuono" Minasola anche stavolta inutilmente a segno. Dopo un quarto d'ora arrembante, con Baldini e Minasola a rendersi pericolosi dalle parti di Corradi, il Colorno guadagnava sempre più campo e alla mezz'ora su pasticcio della difesa nibbianese trovava il vantaggio con un' astuto diagonale a fil di palo di Giovannini, trovatosi inopinatamente uccel di bosco. Lo stesso Giovannini faceva doppietta dieci minuti dopo con un gran gol nato da un campanile che il numero sette gialloverde era il più bravo ad addomesticare e a trasformare in un missile imprendibile per Murriero. Sotto di due gol all'intervallo i padroni di casa si ripresentavano in campo con tutt'altro cipiglio e in 5 minuti riducevano le distanze con una fiondata di Mina imbeccato da Blazevic e sfioravano il pareggio con un delizioso tocco di Lancellotti che lambiva la traversa. Poi però, per tutto il resto del tempo, il Nibbiano attaccava in massa ma senza lucidità consentendo agli ospiti un'ordinata difesa che li portava a mantenere il vantaggio sino alla fine, violando così per la quinta volta il "Molinari", ormai diventato per quasi tutti terra di conquista. Agli uomini di uno sconfortato Rossini non resta che cercare il riscatto nel turno infrasettimanale di Coppa contro il Vigolo Marchese e soprattutto domenica prossima contro una rivale diretta per la salvezza, quella Modenese fresca di gloria per esser stata la prima a sconfiggere la primissima della classe Virtus Castelfranco.

Nelle foto. Sopra, il pallone calciato da Minasola (fuori campo) si infila nel sette alle spalle dell'esterrefatto Corradi per l'illusorio 1-2 a inizio ripresa che aveva fatto sperare nella rimonta del Nibbiano. Sotto, una delle tante mischie createsi nel secondo tempo sotto la porta del Colorno ma senza che nessun biancazzurro sia mai riuscito a trovare la zampata del pareggio. (Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca di Giorgio Lambri su Libertà

 

Un inedito tris di marcatori ribalta la Modenese e la stacca in classifica

Nella partita in cui bomber Minasola si infortuna (e speriamo non gravemente) mister Rossini trova finalmente tre frombolieri in grado di andare in gol al posto suo e di vincere per 3-1 un incontro che si era messo male per i padroni di casa per opera dell'insufficiente arbitro Dumitrascu. Alla mezz'ora,infatti, dopo un promettente avvio da parte del Nibbiano, il direttore di gara omaggiava la Modenese di un generoso rigore, trasformato da Agrillo, negandone subito dopo uno molto più netto ai biancazzurri. La doppia ingiustizia subìta scatenava lo spirito di reazione degli uomini di capitan Fogliazza (oggi con la fascia di comando in sostituzione dello squalificato Jakimovski) che verso la fine del tempo raggiungevano il pareggio con il centrale Celotti imbeccato da Federico. Nella ripresa i valtidonesi si presentavano in campo con lo stesso spirito arrembante e al 12' un Baldini in gran crescendo anticipava Della Corte con un intelligente tocco che Minasola accompagnava in rete senza però toccarlo lasciando così il merito del gol al giovane attaccante che esultava con spettacolari capriole per il suo primo gol in campionato. Raggiunto il vantaggio il Nibbiano non mollava la presa e uno splendido spunto di Blazevic, il cui tiro nel sette veniva miracolosamente deviato da Della Corte, avrebbe meritato miglior fortuna. Ma il terzo gol, quello che chiudeva la partita, arrivava solo allo scadere per opera di un bel colpo di testa in tuffo di Federico, anche oggi il migliore in campo come già nel turno infrasettimanale di Coppa contro il Vigolo. Ora che Fogliazza, Celotti e Bernardi, in attesa del rientro dell'infortunato Boccenti, sembra siano in grado di assicurare maggiore solidità alla difesa e che Minasola ha finalmente trovato dei compagni di squadra in grado di aiutarlo nel mestiere del gol, occorre trovare - a partire dall'insidiosa prossima trasferta a Traversetolo contro il Piccardo - quella continuità di rendimento e di risultati positivi che sola può garantire una definitiva uscita dalla crisi.

Nelle foto. Sopra: Baldini (col numero 8) anticipa il portiere della Modenese e indirizza il pallone in rete per il gol del vantaggio biancazzurro. Al centro: Baldini, esultante per aver portato in vantaggio la sua squadra, viene festeggiato dai compagni. Sotto: la sfera colpita in tuffo di testa da Federico (a terra sulla destra)si infila imparabilmente alle spalle di Della Corte per il 3-1 della sicurezza. (Foto Massimo Bersani)

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Piccardo un solo tiro (direttamente dalla bandierina) vale la vittoria,
Nibbiano a raffica ma trova un super Aimi a negargli la via del gol

Sul campo di patate di Traversetolo dove il pallone rimbalza a suo piacere, i biancazzurri, orfani dell'infortunato Minasola, incappano in una nuova, del tutto immeritata, sconfitta che ne stoppa ancora una volta la risalita in classifica. E pensare che la squadra ha confermato i progressi dimostrati nella precedente vittoriosa partita con la Modenese e anche alla difesa non si può imputare nessuna pecca se non per quella clamorosa e decisiva "bambola" che al 24' del primo tempo ha consentito a Laribi di infilare Murriero direttamente da calcio d'angolo con tutti - portiere compreso - a guardare, senza intervenire il pallone che entrava beffardo in porta. Per il resto della partita la retroguardia valtidonese, imperniata su un insuperabile Fogliazza, non ha consentito ai padroni di casa di rendersi mai veramente pericolosi. E anche le punte, tra le quali ha brillato un sempre più convincente Federico, hanno creato tantissime occasioni di cui molte finite a lato per un soffio ma almeno tre, che avevavno già fatto gridare al gol, sventate dal diciannovenne portiere Aimi con altrettanti strepitosi interventi. Alla negatività del risultato acquisito sul campo fa però da contrappeso la positività del gioco espresso e dell'impegno profuso che dovrebbero consentire ai ragazzi di Rossini di affrontare con spirito vincente le prossime sfide che, in soli cinque gorni, li vedranno impegnati nel derby casalingo con la Castella Fontana e sul temibilissimo campo del Borgo San Donnino

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Nelle foto. Sopra, Fogliazza ancora una volta migliore in campo (con Bernardi e Federico) e perno di una difesa che ha avuto un'unica sbavatura sul quel tiro da calcio d'angolo costato la sconfitta. Sotto, Lancellotti in azione (in una foto d'archivio) meno incisivo che nelle precedenti prestazioni, ha avuto due chiarissime occasioni da rete nel finale: la prima clamorosamente fallita, la seconda sventata da un Aimi Superman che ha compiuto
un autentico miracolo nel deviarla.
(Foto Massimo Bersani)

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Nibbiano anticipa Babbo Natale a Fidenza
regalando 4 gol al Borgo San Donnino che vince 5-3

Non si sa veramente più cosa dire, e anche mister Rossini dovrà fare le sue riflessioni, dinnanzi a un Nibbiano che a dieci minuti dal termine si trova sul 3-3 con l'uomo in più, per l'espulsione del terzino avversario Bationo al 29', e riesce a subire due gol perdendo in entrambe le occasioni il pallone in modo tafazziano e aprendo così la via all'esperto Ferretti per la doppietta della vittoria. Ma anche nella precedente parte dell'incontro erano state due dabbenaggini difensive, su tre gol subiti, a propiziare prima la rimonta e poi il vantaggio dei padroni di casa. Il gol iniziale di Blazevic, che sembrava porre in discesa l'incontro per i biancazzurri, veniva infatti impattato poco dopo da Setti a causa di un'uscita per farfalle di Murriero su calcio d'angolo e il secondo pareggio dei fidentini, dopo che un gran gol di Lancellotti ci aveva portato nuovamente in vantaggio, veniva a seguito di un calcio di rigore causato da Porcari per un'ingenuità che da un giocatore della sua esperienza non è lecito attendersi. A inizo ripresa l'unico vero gol su azione ad opera dell'ex Martinez ribalta l'incontro a vantaggio del Borgo San Donnino ma, dopo diverse occasioni sfiorate da Jakimovski, Lancellotti e Minasola è quest'ultimo a confermare le sue doti di bomber trasformando il rigore del 3-3 a nove dal termine coi Fidentini ridotti in dieci. Poi, quando ti aspetti, se mai, l'affondo del Nibbiano alla ricerca della vittoria arriva invece il patatrac insieme alla decima sconfitta in campionato. Diventano così ora cruciali i prossimi due incontri, in soli quattro giorni, contro Boretto e Castellana, rivali dirette per la salvezza, che bisognerà cercare di tenerci alle spalle per evitare il baratro.

 

Nelle foto. Sopra, Blazevic autore del gol lampo che ha portato il Nibbiano in vantaggio si poi spento ed è stato sostituito nel secondo tempo da un ottimo Federico. Sotto Giammarco Lancellotti che aveva riportato in avanti i biancazzurri sul 2-1 con un gol d'autore. (Foto Massimo Bersani)

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Biancazzurri umiliati in casa dalla vice-Cenerentola
che segna tre gol nel primo tempo

Naufragio del Nibbiano&Valtidone davanti al proprio pubblico nella prima delle due sfide dirette per la salvezza, contro un Boretto non più che onesto ma meglio abituato a lottare per non retrocedere. Già al terzo minuto una papera di Murriero apre la strada agli ospiti: gli uomini di Rossini vanno in completo sbando e buttandosi tutti in avanti senza costrutto si aprono al contropiede del Boretto che prima raddoppia e poi triplica senza trovare alcuna resistenza. L'improvviso addio di Blazevic e quello annunciato del trio argentino Ruibal, Di Gennaro e Torres, oltre alla cessione di Equo e Bottazzi, hanno lasciato la squadra con il solo Minasola di punta e con poche alternative a centrocampo. L'innesto del nuovo acquisto Michelotti, coinvolto nel grigiore complessivo della squadra, non ha inciso sulla prestazione. Meglio il figliuol prodigo Gijni, entrato nella ripresa, che insieme a Bernardi, Montagnari e Porcari è stato tra i pochi a meritare la sufficienza. Nel secondo tempo, con i reggiani a presidiare prudentemente la propria area a difesa del cospicuo vantaggio, i padroni di casa hanno fatto registrare una costante, ancorchè inconcludente, superiorità territoriale e gli unici tre tiri degni di nota indirizzati nella porta avversaria da Gijni, Lancellotti e Minasola sono stati brillantemente respinti dal giovane portiere Zovi. La rete della bandiera, messa a segno da Fogliazza quasi allo scadere, non attenua la gravità della sconfitta rimediata a seguito della peggior prestazione di questo campionato. Un preludio non certo incoraggiante in vista della seconda sfida salvezza tra soli quattro giorni nel derby
con il Castellana Fontana.

Nelle foto. Sopra: il bel colpo di testa di Fogliazza per l'inutile gol dell' 1-3 siglato a due minuti dal termine. Sotto: Christian Gijni, rientrato dal prestito al Santa Croce e chiamato nel secondo tempo a sostituire un evanescente Federico, è stato l'unico a impensierire sulla sua fascia i difensori del Boretto. Peccato per l'ingenua espulsione che si è procurata allo scadere per doppia ammonizione. (Foto Massimo Bersani)

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Il derby della Val Tidone rianima il Nibbiano
Castellana sconfitta 2-0

I biancazzurri non steccano il secondo scontro diretto per la salvezza e sul campo sintetico "Sandro Puppo" di Piacenza ritrovano gioco e un po' di fiducia in se stessi. Il Castellana Fontana, squadra giovane dal gioco piacevole ma poco incisivo resiste per un tempo a un Nibbiano&Valtidone deciso a cancellare il ricordo della fresca disfatta col Boretto. Tuttavia anche nei primi 45 minuti i ragazzi di mister Rossini dimostrano un piglio e una sicurezza diversi dalle ultime prestazioni e danno l'impressione di poter andare in vantaggo da un momento all'altro. Merito anche del nuovo acquisto Domenico Grasso, un bomber che si muove da centravanti vero e dimostra di "vedere" la porta lasciando a Minasola la libertà di pungere sulla fascia come richiedono le sue caratteristiche. Ma anche la difesa non ha mostrato le consuete sbavature con l'impeccabile asse centrale Boccenti - Fogliazza e gli ottimi Bernardi e Castellana: quest'ultimo poi ha avuto anche il merito di sbloccare la partita al 19' della ripresa con un'incursione e una rasoiata da centravanti su delizioso assist di capitan Jakimovski, anch'egli autore di una prova di rilievo, ben supportato a centrocampo da Porcari e Lancellotti. Lo stesso Murriero ha riscattato le ultime incerte prestazioni con almeno due grandi parate sui tiri più pericolosi dei castellani sferrati da Cossetto nel primo tempo e da Storchi nella ripresa. Infine Grasso non ha voluto smentire la sua fama di uomo-gol (16 le reti segnate nell'Oltrepo' nella prima fase di questo campionato) inventandosi proprio all'ultimo minuto una rete capolavoro con sinistro al volo dal limite che ha chiuso la partita. Dopo questa vittoria, che costituisce un brodino ristoratore per la classifica, gli uomini del presidente Alberici sono attesi a due riprove che si annunciano ben più impegnative nel giro di una sola settimana: la sfida casalinga con il Cittadella, terzo della classe, in campionato e il quarto di finale in Coppa Minetti con la Fidentina. Se l'innesto di Grasso e dei nuovi arrivati sono rose, fioriranno.

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Nelle foto. Sopra, Castellana autore di una prestazione maiuscola e del gol del vantaggio nibbianese. Sotto, Bernardi l'altro laterale di contenimento e di spinta ancora una volta tra i migliori in campo. (Foto Massimo Bersani)

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Derubati da un arbitro di Modena nel pareggio (1-1) contro il Cittadella Vis Modena

La Federazione nomina incredibilmente un arbitro modenese nella delicata partita contro una squadra modenese e il signor Roli ne combina più di Bertoldo a nostro danno. Nel primo tempo sullo 0-0 annulla uno splendido gol di Lancellotti e fa finta di non vedere un clamoroso atterramento di Minasola in area, salvo poi all'inizio del secondo tempo, concedere generosamente un rigore ai suoi concittadini per un fallo di mano di un difensore biancazzurro chiaramente difensivo nei confronti di una pallonata che lo ha colpito da breve distanza. Tutte le tre malefatte arbitrali sono documentate dalle riprese video dell'incontro. Detto questo prendiamo atto con soddisfazione che contro una squadra in lotta per la promozione, con la difesa più forte del campionato, il Nibbiano&Valtidone si è magicamente ritrovato disputando la partita migliore della stagione. Tutti all'altezza, a partire da Murriero autore di grandi interventi e che quasi para anche il rigore sfiorando la sfera calciata da Esposito, passando per la difesa mai vista così sicura e autorevole e al centrocampo dominato da Porcari, Lancellotti, Baldini e Michelotti (e nel finale anche da Jakimovski, unico cambio di mister Rossini) per finire con l'attacco dove Grasso, che ha riequilibrato l'incontro con un repentino colpo di testa dieci minuti dopo il vantaggio degli ospiti, sembra aver rivitalizzato con la sua mobilità, irruenza e fiuto del gol, non non solo il reparto offensivo - con Minasola che ha più volte fatto la barba ai pali - ma l'intera squadra che avrebbe sinceramente meritato di aggiudicarsi i tre punti. Confermata così contro una forte avversaria la buona prova fornita contro la Castellana, non resta che aspettare, ora con maggior fiducia, la ripresa del campionato l'8 gennaio a casa del Rolo per tentare
di risalire la china.

 

Nelle foto. Sopra, la formazione di partenza, protagonista della miglior partita dell'anno, schierata da Rossini contro il Cittadella. Da sinistra in piedi Michelotti, Boccenti, Fogliazza, Celotti, Grasso, Murriero; accosciati Baldini, Minasola, Lancellotti, Bernardi, Porcari. Manca Jiakimovski, subentrato nel secondo tempo a Michelotti. Sotto, il nuovo bomber Grasso (due reti in due partite) che, oltre a segnare il gol del pareggio, ha portato spesso lo scompiglio nell'area modenese. (Foto Angela Petrarelli)

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Ribaltato il gol di Lancellotti a Rolo subiamo la dodicesima sconfitta (2-1)

Ripiombati nell'incubo della zona retrocessione proprio quando gli ultimi risultati incoraggianti ci avevano fatto sperare in una inversione di tendenza. In realtà anche a Rolo le cose sembravano essersi messe nel migliore dei modi con il vantaggio siglato da Lancellotti dopo che si era divorato un'occasione colossale a tu per tu col portiere avversario. Ma diversi campanelli d'allarme risuonavano sulla fascia sinistra, dove un indiavolato Puglisi si rendeva più volte pericoloso e la difesa, rimaneggiata per l'assenza di Castellana per infortunio, tornava a mostrare quelle incertezze che nelle più recenti partite sembravano essere state superate. Mancate anche stavolta diverse occasioni per il raddoppio, erano proprio due errori difensivi, a favorire il ribaltone di padroni di casa che prima pareggiavano su rigore concesso per un ingenuo atterramento del solito Puglisi (e dallo stesso trasformato) e poi trovavano il vantaggio su beffarda deviazione del subentrato Napoli che approfittava di un'ennesima distrazione dei difensori biancazzurri. Si concretizzava così una sconfitta che sul piano del gioco e della superiorità territoriale non sarebbe stata meritata, considerando anche un sospetto calcio di rigore su Minasola negato dal direttore di gara, ma che i troppi errori, hanno purtroppo inevitabilmente sancito. A questo punto è lecito attendersi che il presidente Alberici - che non ha lesinato sforzi per rafforzare la squadra nel mercato invernale - assuma, a breve, decisioni in grado di dare uno scossone allo spogliatoio per superare questo nuovo e inatteso momento di difficoltà.

Nelle foto. Sopra: ancora una volta Lancellotti (qui in azione contro il Boretto) non ha avuto la soddisfazione di vedere un suo gol decisivo per il Nibbiano in quanto la bella deviazione volante che aveva dato il momentaneo vantaggio ai biancazzurri, è poi stata vanificata dalla doppietta del Rolo nella ripresa. Sotto: un mister Rossini abbacchiato per i risultati della squadra, come troppo spesso gli succede in questo campionato. (Foto Massimo Bersani)

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Col nuovo mister torna la vittoria
3-2 contro un'irriducibile Pieve Nonantola

Gran primo tempo dei biancazzurri che danno spettacolo sul "Puppo" di Piacenza, scelto per l'impraticabilità del campo di casa, e chiudono in vantaggio di due reti la prima frazione di gioco con una doppietta di Minasola (su rigore per atterramento di Bradarskyi la prima delle due reti) che è tornato a far risuonare quei suoi micidiali rombi di tuono che mancavano ormai da diverse partite. E dire che pesavano le assenze degli squalificati Jakimovski e Fogliazza e dell'infortunato Castellana. Evidentemente l'effetto Volpi ha funzionato nel dare la sveglia alla squadra non solo sul piano del gioco ma anche nella determinazione messa in campo da ciascun gocatore, come raramente era capitato di vedere in precedenza. Il risultato al termine dei primi 45 minuti avrebbe potuto essere anche più rotondo se si considerano due clamorose occasioni sparate sul portiere da Lancellotti e Grosso e un rigore per atterramento di Grosso, ancora più lampante di quello concesso, negato dall'insufficiente arbitro Robertis che ha fischiato a senso unico in favore degli ospiti per tutta la gara. Uno sbandamento difensivo permetteva però al 5' della ripresa a Erihioui di riaprire l'incontro su imbeccata di Tudini, di gran lunga il migliore dei suoi. Seguiva un quarto d'ora di sofferenza con i reggiani che attaccavano in massa intravedendo la possibilità del pareggio ma la retroguardia del Nibbiano reggeva con autorità senza commettere altri errori, sinchè al 24' un gioiello di Grosso, confezionato d'intesa con Minasola sembrava poter chiudere la partita. Alla mezz'ora invece il diciannovenne neo acquisto Bradarskiy (eccellente comunque il suo debutto) veniva espulso per doppia ammonizione e una Pieve mai doma, malgrado il doppio svantaggio ma ora con l'uomo in più, tornava a farsi minacciosa riuscendo a ridurre le distanze con Bojardi proprio allo scadere del tempo regolamentare. I cinque minuti di recupero venivano però gestiti con estrema accortezza dai biancazzurri, anche grazie al prezioso contributo di bomber Grasso sia in aiuto alla difesa, sia in fase di alleggerimento, sino a condurre in porto una preziosa e meritatissima vittoria. Se si tratti di una vera svolta dovuta al nuovo corso di Volpi lo diranno, nel giro di pochi giorni, la semifinale di Coppa Minetti a metà settimana contro il Massa Lombarda e la prossima trasferta di campionato nella sempre insidiosa tana del Castelvetro.

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Nelle foto. Sopra, Minasola lanciato a rete col suo caratteristico stile, semina il suo marcatore diretto. Il nostro "Rombo di tuono" è tornato a colpire, dopo un mese di astinenza, con una doppietta e altri due gol mancati di un soffio. Sotto, bomber Grasso, su assist di Minasola, segna con un preciso piattone il gol del 3-1 che risulterà decisivo per il ritorno alla vittoria del Nibbiano. (Foto Massimo Bersani)

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Nel pareggio per 1-1 a Castelvetro è il Nibbiano che ha più da recriminare

Nella girandola dei rigori (tra buoni e fasulli) assegnati dallo frastornato arbitro Dimitrascu, il Nibbiano fallisce il primo (sacrosanto) subisce il secondo (totalmente inventato) e realizza il terzo (dubbio) all'ultimo minuto dei 5 di recupero. Finisce così in parità un incontro che i biancazzurri hanno largamente dominato sia sul piano del gioco che - purtroppo - su quello delle occasioni mancate. C'è anche da rilevare che ancora una volta l'inadeguatezza di un direttore di gara ha finito per penalizzare gravemente il Nibbiano&Valtidone come già troppo spesso accaduto in questo campionato. Nel primo tempo Grasso, Minasola e Porcari vanno, a turno, molto vicini al gol del vantaggio mentre Federico non è abbastanza tempestivo nel mettere dento una pennellata di Minasola proprio sulla linea di porta. Di contro i padroni di casa, sempre anticipati dai difensori biancazzurri, non riescono mai a impensierire seriamente Murriero. L'incontro sembra potersi sbloccare al 12' della ripresa quando un travolgente Grasso viene messo giù in area, ma la smania del bomber di voler battere lui, anzichè lasciarlo al rigorista Minasola, il penalty che si era conquistato lo porta a farselo parare da Avgul. Nei minuti successivi due decisioni arbitrali che sembrano poter cambiare il corso della partita: prima l'espulsione di Minasola per una del tutto immeritata doppia ammonizione e subito dopo la concessione di un assurdo rigore al Castelvetro per un non-fallo di Castellana per giunta verficatosi nettamente fuori area. Ma il Nibbiano di mister Volpi si rivela una squadra di combattenti che, malgrado l'uomo in meno, lottano sino alla fine per evitare la beffa di una sconfitta riuscendo nell'intento proprio all'ultimo secondo quando una punizione del solito Grosso provoca il fallo di mano, forse involontario, di un difensore modenese che viene punito dall'arbitro con il rigore che Jakimovski, non senza brividi, riesce a mettere dentro. Una vittoria sarebbe stata più giusta, ma, da come si erano messe le cose, può andar bene anche così.

 

Nelle foto. Sopra, capitan Jakimovski, protagonista della sua solita gagliarda partita a presidio del centrocampo, si è assunto il rischio di battere il rigore all'ultimo minuto di recupero che ha dato lo strameritato pareggio al Nibbiano. Sotto, Nicolas Celotti tornato a far copia centrale con Fogliazza, si è confermato ancora una volta tra i migliori in campo. (Foto Massimo Bersani)

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Col Campagnola vittoria sofferta più del dovuto.
Ma per ora siamo fuori dalla zona playout

Ultima della classe, ma decisa a vender cara la pelle, la Campagnola non si lascia intimidire dal gol iniziale di Grosso, che ha subito voluto mettere la sua firma di bomber (4 reti in 4 partite) già al terzo minuto di gioco. Il Nibbiano, forse illuso di poter fare una comoda passeggiata dopo l'immediato vantaggio, sembra rilassarsi e gli ospiti la mettono subito sul piano fisico riuscendo a contrastare con la veemenza il maggior tasso tecnico degli avversari e impedendo ai biancazzurri di creare ulteriori grossi pericoli alla rete di Stefanelli per tutto il primo tempo. A inizio ripresa, nel giro di soli 5 minuti, il malcapitato Lancellotti è vittima di due violenti falli: l'autore del primo Michelini viene giustamente espulso ma insieme a lui prende il rosso anche Porcari per non aver saputo trattenere una reazione. L'autore del secondo intervento killer viene invece graziato, ma Lancellotti -sino ad allora tra i migliori in campo- è costretto a uscire per lasciare il posto a Bradarskiy. I biancazzurri a questo punto si risvegliano e riprendono a macinare un ottimo gioco creando occasioni da rete una dopo l'altra ma senza mai riuscire a concretizzarle. Clamorose, tra le tante, i pali colpiti sa Gjni e Michelotti, il gol fallito a porta vuota dallo stesso Michelotti, il salvataggio sulla linea di un difensore su fiondata abotta sicura di Bradarskiy. Ma come spesso succede quando non si riesce a chiudere una partita, gli avversari trovano morale e si rendono a loro volta pericolosi. E solo un gran salvataggio volante di Bernardi sulla linea di porta, la traversa colpita dal reggiano Pivetti e una paratissima di Murriero quasi allo scadere risparmiano agli uomini di mister Volpi la beffa del pareggio. Vittoria comunque largamente meritata anche se troppo sofferta. Ma la squadra c'è. Con capitan Jakimovski oggi su tutti e poi Grasso, Lancellotti, Fogliazza e Bradarskyi e Murriero a guadagnarsi più di una nota di merito. Tutti comunque appaiono tonificati e motivati dalla nuova gestione Volpi che a metà settimana, prima dell'insidiosa trasferta di Arceto, ha la possibilità di guidare i suoi ragazzi, a Noceto contro il Rolo, alla conquista della Coppa Minetti regionale, un trofeo che darebbe certamente una grande carica, oltre che una comprensibile soddisfazione a tutto l'ambiente biancazzurro.

Una documentazione fotografica della fisicità con cui il Campagnola ha venduto cara la pelle. Sopra, il primo fallo killer su Lancellotti sanzionato con l'espulsione dell'autore Michelini (col n. 4): lo affronta Porcari accennando a una reazione che costerà anche a lui un forse troppo severo cartellino rosso. Nella foto mediana, gli esiti del secondo fallo killer (questa volta impunito) su Lancellotti che finisce violentemente contro la recinzione e un bidone dei rifiuti. Sotto infine l'unico modo in cui i difensori del Campagnola sono riusciti a fermare l'incontenibile capitan Jakimovski. (Foto Massimo Bersani)

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Il Nibbiano re di Coppa
travolge il Rolo (5-0) con quattro gol di Grasso

Pokerissimo Nibbiano con poker di un travolgente Domenico Grasso. La squadra del compiaciuto mister Volpi e di un raggiante presidente Alberici conquista il trofeo Minetti al termine di una partita perfetta e si qualifica per la fase nazionale della Coppa Italia. Gli avversari del Rolo di fatto sono esistiti in campo solo per il primo quarto d'ora quando hanno cercato di pungere in un paio di occasioni ben controllati da un attento Murriero e da una concentratissima difesa biancazzurra. Dopo però che al 16' bomber Grasso, innescato da capitan Jakimovski, penetrava nella difesa reggiana da vero ariete e siglava il gol del vantaggio, in campo si vedeva una squadra sola. La perfetta intesa tra i gemelli del gol Minasola e Grasso ben coadiuvati dal sempre più convincente Federico creava al Rolo costanti minacce che stavolta, a differenza di tante partite precedenti, non venivano sprecate ma quasi sempre finalizzate a rete. Jakimovski e Porcari giganteggiavano a centrocampo col supporto del dinamico e inesauribile Baldini, mentre alle loro spalle la collaudata coppia centrale Fogliazza-Celotti costituiva un baluardo insuperabile e gli esterni Castellana e Bradarskiy (e nella ripresa Bernardi) non solo mettevano la museruola ai loro avversari diretti ma si producevano in costanti e spesso devastanti proiezioni offensive. Murriero infine, che da diverse partite ha ormai recuperato la fiducia in se stesso, trasmetteva sicurezza a tutto il reparto difensivo. E non vanno meno lodati i subentrati Ghisoni, Lancellotti, Barilli e Michelotti che sono tutti sembrati scendere in campo animati da un sacro fuoco battendosi fino all'ultimo per negare agli avversari anche il gol della bandiera. Ma quello che più ha colpito nell'odierna marcia trionfale è la qualità del gioco che mister Volpi è riuscito a ottenere dai suoi ragazzi, disponendo tutte le pedine al posto giusto e riuscendo a valorizzare le singole qualità di ciascuno. Ne è stata la sintesi l'azione corale che ha portato al gol del 4-0, partita dai limiti della nostra area e pervenuta attraverso una serie di passaggi volanti da una parte all'altra del campo sin sui piedi del giustiziere Grasso che l'ha conclusa da par suo. Ma smaltita l'euforia e i meritati festeggiamenti di Coppa, ci attende il ritorno al campionato dove siamo chiamati, a partire dalla trasferta di Arceto, a risalire verso una posizione di classifica più consona al livello di gioco che abbiamo dimostrato di saper esprimere.

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Nelle foto. Sopra, capitan Jakimovski alza al cielo la Coppa Minetti che consacra il Nibbiano&Valtidone come miglior squadra tra le 128 di Eccellenza e Promozione dell'Emilia Romagna partecipanti al torneo. Appena sotto, il presidente Alberici visibilmente soddisfatto si congratula con la squadra. In terza posizione, Domenico Grasso mattatore di giornata con una fantastica quaterna di gol. Sotto, il rigore calciato da Minasola non lascia scampo a Tosi proteso in tuffo e si infila in porta per la rete del 2-0. (Foto Angela Petrarelli)

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Con l'Arcetana (1-1) Castellana non tiene a freno la lingua
e costringe il Nibbiano in 10 per oltre un'ora

Pronti via e dopo sette minuti il Nibbiano&Valtidone è già in gol con un Federico, particolarmente ispirato, che su assist di Baldini trafigge Giaroli con un tiro chirurgico a fil di palo. L'Arcetana accusa il colpo e i biancazzurri, che sfiorano anche il raddoppio con Minasola, paiono padroni del campo e in assoluto controllo della partita quando al 27' dopo uno scontro di gioco col centravanti avversario Ouattara (giustamente ammonito dall'arbitro) Castellana non sa trattenere la lingua, eccedendo con inutili proteste che ne provocano l'espulsione. Il danno per la squadra è subito evidente perchè mister Volpi è costretto a togliere l'autore del gol Federico per fare posto all'esterno Bradarskiy in sostituzione di Castellana. La partita, con la prospettiva di avere dinnanzi oltre un'ora da giocare con l'uomo in meno, per i dieci valtidonesi cambia registro, obbligandoli più a difendersi che ad attaccare anche se, grazie a un granitico pacchetto arretrato e all'instancabile lavoro di interdizione a centrocampo dell'ottimo Baldini, i padroni di casa non riescono a creare veri e priopri pericoli per il residuo primo tempo e per il primo quarto d'ora della ripresa finchè Lusoli, al termine di una pregevole azione personale, trova il gol del pareggio con un bel diagonale che non lascia scampo a Murriero. Il Nibbiano, comunque, continua a reggere l'impari confronto e cerca anche, ogni tanto, di tornare in vantaggio anche se, con Minasola e Grasso impegnati più in fase di copertura che di offesa, l'impresa appare davvero ardua. Ci riesce quasi Minasola alla mezz'ora con una splendida girata al volo che dà l'illusione del gol ma scuote solo l'esterno della rete. Termina così in parità un incontro che poteva essere tranquillamente vinto senza la sindrome autolesionistica che porta alcuni gocatori, pur bravi ed esperti come oggi Castellana e la domenica precedente Porcari, a farsi espellere per inutili proteste o reazioni. Ora che il bel gioco è stato ritrovato e i risultati comincano ad arrivare è anche ora che tutti gli atleti in campo dimostrino più autocontrollo per non vanificare i loro stessi sforzi e meriti.

 

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Nelle foto. Sopra, Federico autore dell'autentico colpo di biliardo che aveva portato subito in vantaggio il Nibbiano ma ha poi dovuto essere sostituito alla mezz'ora, malgrado l'eccellente prestazione, a causa dell'espulsione di Castellana. Sotto, Tommaso Baldini, di gran lunga il migliore in campo ad Arceto, è quello che più ha cercato di ha supplire col suo dinamismo a tutto campo e il gran numero di palle conquistate all'inferiorità numerica della sua squadra. (Foto Massimo Bersani)

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Col Real Formigine, come con Castelvetro e Arcetana, terzo 1-1 dell'era Volpi
ma anche stavolta il pareggio ci va un po' stretto

Il bicchiere mezzo pieno è il quinto risultato utile consecutivo in campionato (due vittorie oltre ai 3 pareggi) conquistato da quando mister Volpi ha assunto la guida della squadra e l'aver mantenuto i due punti di vantaggio sulla zona playout. Quello mezzo vuoto è che ancora una volta i biancazzurri hanno raccolto meno di quanto avrebbero meritato. Orfani dell'infortunato Porcari e del plurisqualificato Castellana i padroni di casa, hanno confermato i validi schemi di gioco messi in mostra nelle ultime gare contrastando da pari a pari i forti avversari per tutto il primo tempo a prendendo poi un chiaro sopravvento nella ripresa. Il gol che ha dato il vantaggio al Formigine alla mezz'ora, a seguito di calcio d'angolo, è stata di fatto l'unica vera occasione creata (e sfruttata) dai modenesi nel corso dell'intero incontro mentre il Nibbiano, oltre al predominio territoriale e al gol del pareggio di Lancellotti allo scadere della prima frazione, ha dalla sua la bella rete del possibile vantaggio annullata a Michelotti a inizio ripresa per un discutibile fuori gioco, e soprattutto il palo maligno che , allo scadere, ha detto di no a una splendida iniziativa di Minasola che vedendo il portiere Cornia fuori dai pali anticipava tutti gli avversari con uno scatto felino indirizzando il pallone nella porta sguarnita: sembrava gol fatto, ma all'ultimo istante la sfera deviava sulla parte interna del palo per poi tornare beffarda in campo. Bella partita comunque, che al di là della delusione per la vittoria svanita, ha soddisfatto il pubblico di casa che ha potuto tornare ad applaudire i propri beniamini dopo quasi due mesi di forzate trasferte. Ottima la prova del quartetto difensivo Bernardi, Bradarskyi, Fogliazza e Celotti (che ha cancellato il temuto Habib) e, a centrocampo, di motorino Baldini, Lancellotti e capitan Jakimovski; caparbio ma sfortunato Minasola in attacco, dove stavolta Grasso è apparso un po' in ombra. Il prossimo turno attende il Nibbiano&Valtidone in casa della Vignolese, avanti un solo punto in classifica e quindi a portata di sorpasso, ma prima c'è da affrontare, da freschi campioni regionali nel paese natale di Giovanni Boccaccio, il Certaldo nella stimolante avventura della Coppa Italia nazionale dove potremmo cavarci ancora
qualche soddisfazione.

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Nelle foto. Sopra, Minasola che ha sfiorato la vittoria nel finale trovando però l'opposizione della dea bendata che ha deviato sul palo il pallone diretto verso la porta vuota . Sotto, Alexandar Bradarskiy (classe 2004), ancora una volta tra i migliori in campo, l'ha fatta da padrone sulla sua fascia: autorevole come un veterano nelle interdizioni e ficcante nelle proiezioni offensive. (Foto Massimo Bersani)

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Nibbiano in gita turistica a Certaldo subisce tre reti (a zero) senza lottare.

Cominciata malissimo per biancazzurri la fase nazionale di Coppa Italia. Gli uomini di Volpi (alla sua prima sconfitta da quando ha assunto la guida della squadra) sono scesi in campo senza Jakimovski, senza Porcari e...senza testa. E' stata soprattutto quest'ultima assenza che ha impedito ai freschi vincitori della Coppa Minetti di supplire con la concentrazione, la combattività e l'orgoglio alle pur importanti defezioni per infortunio dei due centrocampisti titolari. Il Nibbiano&Valtidone non è mai entrato in partita e già nei primi 15 minuti solo due miracolose deviazioni in corner di Murriero impedivano il vantaggio dei padroni di casa. Al 20' l'unico pericolo per la rete dei toscani, quando Grasso a tu per tu col portiere D'Ambrosio lo scavalcava e poi cadeva a terra contrastato dal numero uno, ma l'arbitro non concedeva il rigore perchè ha ritenuto che il nostro bomber sia inciampato sul pallone e non trattenuto dalla mano del portiere. Scampato quest'unico pericolo il Certaldo tornava a farsi pericoloso e alla mezz'ora centrava in pieno un palo dopo un'altra respinta di Murriero che però nulla poteva allo scadere del tempo contro una girata ravvicinata di Baccini per l'1-0 dei viola. Nella ripresa, dopo che il Nibbiano aveva accennato a una timida reazione senza però mai impensierire D'Ambrosio, il Certaldo sfruttava un clamoroso errore in disimpegno della difesa valtidonese per siglare il 2-0 col neo entrato Bandini. All'85' poi, un Grasso in giornata-no si faceva espellere per un inutile fallo di frustrazione sul suo marcatore diretto, mandando la squadra allo sbando nei cinque minuti finali, tanto che, proprio allo scadere un sino ad allora impeccabile Murriero si faceva sfuggire il pallone di mano su un tiro dalla distanza regalando a Nuti la più facile delle occasioni per siglare il 3-0 finale. Ora per sovvertire il pesante passivo nell'incontro di ritorno tra una settimana occorrerà davvero un'impresa che però gli uomini di Volpi sono obbligati a tentare fino in fondo per riscattare, quantomeno, questa deludente prestazione che non rispecchia il vero valore della squadra.

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Nelle foto. Sopra, Mister Volpi ha cercato inutilmente di dare la sveglia alla sua squadra, irriconoscibile rispetto alle ultime partite positive perchè scesa in campo deconcentrata e incapace di reagire dopo il primo svantaggio. Sotto, Murriero è stato per 90 minuti il migliore in campo con almeno tre interventi decisivi. Peccato per la papera all'ultimo minuto che ha "sporcato" la sua prestazione e, con la terza rete al passivo, ha reso più arduo il tentativo di ribaltare il risultato nell'incontro di ritorno. (Foto Massimo Bersani)

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Cinquina a Vignola: Celotti apre le danze,
poi si scatenano i gemelli del gol con due centri a testa

Un Nibbiano&Valtidone ansioso di far dimenticare la brutta prova fornita a Certaldo in Coppa Italia, ha calato un pokerissimo in casa della Vignolese ripagando con gli interessi la sconfitta per 1-2 subita sul proprio terreno nel girone d'andata. I biancazzurri, che mister Volpi deve aver caricato a dovere, si dimostrano aggressivi sin dai primi istanti di gioco e al terzo minuto Celotti, corsaro nell'area avversa, va già a segno di testa, il suo pezzo forte. Seguono in rapida successione tre grosse occasioni fallite da Grasso e Minasola che però, come vedremo in seguito, stanno solo aggiustando la mira. Nel pieno del predominio valtidonese Girotti (il migliore dei suoi) su un'improvvisa azione di contropiede coglie la rete pareggio che tuttavia non ha il potere di scalfire il morale degli ospiti che, anzi si ributtano in avanti con rinnovata baldanza e dopo soli dieci minuti tornano in vantaggio con Minasola che riproduce in fotocopia, ma questa volta centrando il bersaglio, l'azione che contro il Formigine era terminata sul palo. Solo pochi giri di lancette e Grasso cava dal cilindro il capolavoro di giornata, con un eurogol come di rado è dato di vedere nei campionati dilettanti. La Vignolese accusa il colpo e non sarà più in grado, per tutta la ripresa, di rimettere in gioco la partita, imbrigliata senza patemi d'animo da capitan Fogliazza e dai suoi validi compagni di reparto. Sono anzi i due ritrovati gemelli del gol ad arrotondare ulteriormente il punteggio con un altro fendente a testa, quasi a ripagarsi delle due ultime partite dove erano rimasti a secco. Si chiude quindi la gara con una cinquina utile non solo per la classifica, dove finalmente si prende il largo dalla zona play out, ma anche per dare ai ragazzi del presidente Alberici la convinzione di possedere tutte le qualità e le potenzialità per cercare un arduo ma non impossibile ribaltone nell'incontro di ritorno con il Certaldo in Coppa .

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Nelle foto. Sopra, un esultante Grasso e Minasola, dopo l'opaca prova di Certaldo in Coppa Italia, si sono riscattati alla grande a Vignola segnando una doppietta a testa. Sotto, Nicolas Celotti ha aperto le marcature confermandosi sempre insidioso anche nelle proiezioni offensive oltre che una vera saracinseca per ogni avversario nel suo ruolo di centrale. (Foto Angela Petrarelli e Massimo Bersani)

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Coppa Italia di Eccellenza 2022-23, ottavi fase nazionale:
Nel match di ritorno sconfitto 2-1 in rimonta il Certaldo che comunque passa ai quarti

Non è durato nemmeno cinque minuti il lumicino di speranza del Nibbiano&Valtidone di poter ribaltare il pesantissimo 0-3 subito a Certaldo. Al 4' infatti quasi una replica della paperissima tra difensori e portiere che aveva provocato il terzo gol dei toscani all'andata, permetteva al capitano dei viola Pampalone di trafiggere Murriero. A questo punto con 4 gol al passivo di cui quello in trasferta che vale doppio in caso di parità, sarebbero occorse 5 reti per capovolgere la situazione: una missione quindi che da ardua diventava davvero impossibile, soprattutto in assenza di Porcari, Jakimovski e di bomber Grasso. I biancazzurri subivano lo chock di questo nuovo harakiri e malgrado gli avversari abbiano poi solo giocato di rimessa, non sono riusciti per tutto il primo tempo a effettuare un solo tiro in porta degno di questo nome, facendo marcare solo una sterile superiorità territoriale. Si scuotevano invece nella ripresa, animati dalla volontà di riscattarsi in qualche modo davanti al proprio pubblico e iniziavano a prendere d'assedio l'area del Certaldo nella quale gli ospiti, forti del cospicuo vantaggio, si erano ormai arroccati in pianta stabile. Solo alla mezz'ora però, quando Minasola veniva atterrato a pochi passi dalla porta avversaria, giungeva la meritata rete del pareggio su rigore messo a segno magistralmente dallo stesso Mina. Da questo momento sino alla fine, si è assistito a un costante crescendo delle opportunità da rete create dai padroni di casa, grazie anche alle sostituzioni operate da mister Volpi ed è stato proprio uno dei nuovi entrati, Christian Gjini, a siglare al 38' su invito di Mina e pregevole girata al volo, il gol della vittoria che sebbene non serva per il passaggio del turno, salva l'onore della squadra e premia l'impegno profuso dai giocatori per dimostrare che quello visto la settimana scorsa a Certaldo era solo una brutta copia del vero Nibbiano. E ora tutta l'attenzione si concentra sul campionato con il prossimo arrivo al Molinari della Fidentina, una rivale diretta da tenere a distanza per non essere risucchiati nella zona rossa della classifica.

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Nelle foto. Sopra, la papera della difesa e di Murriero che ha consentito a Pampalone di portare in vantaggio il Certaldo. Al centro, l'espressione sconsolata di Volpi, Manzini e Jakimovski in panchina, dopo che la papera difensiva iniziale ha reso di fatto impossibile la rimonta. Sotto, Alessandro Minasola trasforma il calcio di rigore del pareggio; "rombo di tuono" pennellerà poi anche l'assist per il gol della vittoria di Gjini, confermandosi il migliore in campo. (Foto Massimo Bersani)

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Con la Fidentina temperatura a zero gradi e risultato congelato sullo 0-0

Si è giocato al Molinari con un freddo polare e sotto un nevischio gelato ma le due squadre hanno offerto un buono spettacolo per i pochi coraggiosi che hanno avuto il coraggio di assistere all'incontro in piena tormenta. Il risultato è sostanzialmente giusto, anche se il Nibbiano&Valtidone nella ripresa ha fatto segnare un maggior possesso di palla e ha avuto più occasioni da rete. D'altra parte non si poteva pretendere di più con un centrocampo ancora di fortuna dove Lancellotti, Michelotti e il rientrante Montagnari si sono dannati per supplire alle pesanti assenze di Jakimovski, Porcari e Baldini. Ma il maggior lavoro è stato sostenuto da una difesa stavolta impeccabile, dove la coppia di esterni B&B (Bernardi e Bradarskiy) si è fatta ancora una volta valere per sicurezza e determinazione ai lati dell'ormai collaudato asse centrale Fogliazza-Celotti che non hanno sbagliato un intervento pur dovendo lottare su un terreno insidioso, un terreno che non ha certo favorito le caratteristiche di Grasso, tuttavia generoso nel suo prodigarsi, e ha limitato quelle di Minasola, comunque autore dei tiri più pericolosi verso la porta di Garetti. Non va poi dimenticato che i biancazzurri avevano di fronte una Fidentina in grande spolvero e anch'essa bisognosa di punti per uscire dalla zona play out, con un centravanti di tutto rispetto come Pasaro che è riuscito in almeno tre occasioni a mettere a dura prova i riflessi di un attento Murriero. Il risultato di parità va quindi visto positivamente anche perchè la squadra ha confermato anche a ranghi incompleti e nelle avverse condizioni ambientali di saper esprimere un gioco razionale che porta indubbiamente l'impronta di mister Volpi, giunto al settimo risulato utile consecutivo in campionato. Terminata con onore l'avventura in Coppa Italia, e quindi liberi da impegni infasettimanali, i biancazzurri hanno ora un'intera settimana per prepararsi adeguatamente al prossimo derby con l'Agazzanese e per cercare di vendicarsi dell'ingiusta sconfitta casalinga subita all'andata, con la speranza di recuperare anche qualche infortunato .

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Nelle foto. Sopra, Grasso ha cercato inutilmente il gol contro la Fidentina ma il terreno non era adatto a favorire le sue caratteristiche. Al centro, Minasola tira caparbiamente a rete e, anche sul fondo gelato, è quello che ha creato più pericoli per il portiere avversario Garetti, davvero prodigioso su una sua punizione. Sotto, Lancellotti che si è speso molto a centrocampo con buona efficacia anche se con qualche errore di troppo in fase di appoggio. (Foto Massimo Bersani)

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Un rigore fantasma consegna il derby all'Agazzanese (2-1).
Prima sconfitta per Volpi

Un Nibbiano&Valtidone dimezzato (oltre a Porcari, Baldini, Castellana e a un Jakimovski a mezzo sevizio, assenti anche Lancellotti per squalifica e Boccenti per un nuovo infortunio) regge bene la pressione dell'Agazzanese nel primo tempo anche grazie a due super parate di Murriero e all'ausilio della traversa che dice no a un bolide di Forbiti. Ma all'attivo ci sono anche due chiare occasioni da rete con Minasola, anticipato in extremis dall'ex Barba, e con Grasso la cui inzuccata a colpo sicuro è annullata da un super Borges. Da registrare anche un chiaro rigore negato ai biancazzurri per fallo di mano in area di Sumahoro, ma successivamente l'inadeguato direttore di gara sorvola anche su un dubbio atterramento dell'agazzanese Farina. A inizo ripresa, a seguito di un'ennesima iniziativa di Minasola, Grasso si trova libero a centro area e, da centravanti di razza, non fallisce il bersaglio. Galvanizzati dal vantaggo gli ospiti prendono il controllo della partita e verso la mezz'ora hanno addirittura l'occasione per chiuderla ancora con Minasola, che dopo un gran gesto atletico, si mangia il raddoppio che pareva fatto. E come spesso accade la dea Eupalla, di breriana memoria, punisce il gol sbagliato con un gol subìto. Lo sigla il neo entrato D'Aniello (un altro ex, già giustiziere del Nibbiano all'andata) lasciato uccel di bosco a violare la rete di Murriero con un perentorio colpo di testa. L'incontro sembra avviarsi verso un giusto pareggio quando Moltini, affrontato correttamente da Bernardi, si lascia cadere in area e l'arbitro abbocca assegnando ai padroni di casa l'ingiusto rigore che viene poi trasformato da Mastrototaro (ancora un ex). Successivamente il direttore di gara, forse preso da rimorso, cerca di compensare con l'assurda espulsione di Farina che stava (ma poi neanche tanto) perdendo tempo su una rimessa laterale. Gli ospiti cercano di sfruttare i pochi mnuti restanti in superiorità numerica per raggiungere il meritato pareggio e quasi ci riescono all'ultimo giro di lancette quando Michelotti, pescato libero da un cross al bacio davanti alla porta avversaria, si divora la colossale occasione. A questo punto Volpi, alla sua prima sconfitta da quando è alla guida del Nibbiano&Valtidone. dovrà cercare di recuperare quanti più uomini possibile per affrontare ad armi pari (e possibilmente battere) la seconda in classifica Castelfranco, prossima ospite al Molinari, per allontanare la zona playout tuttora pericolosamente vicina.

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Nelle foto. Sopra, i compagni di squadra festeggiano Grasso dopo il gol dell'illusorio vantaggio. Al centro, Murriero, in versione superman, in uno dei suoi miracolosi salvataggi nel primo tempo. Sotto, la grinta di Jakimovski entrato nel finale (qui mentre anticipa Forbiti) non è bastata a evitare la sconfitta.
(Foto Massimo Bersani)

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I gemelli del gol colpiscono ancora:
tre siluri di Grasso e Minasola affondano la corazzata Castelfranco

Con tre gol, uno più bello dell'altro, e tre pali (di cui due colpiti con una sola staffilata) il Nibbiano&Valtidone ha ampiamente vendicato il vergognoso furto arbitrale subìto in quel di Castelfranco nell'incontro d'andata. Una partita quasi perfetta, contraddistinta da un gioco frizzante e di qualità, con gli attaccanti prodighi nel creare occasioni da rete, un robusto centrocampo, una difesa solida e propositiva negli appoggi e un portiere sempre attento e sicuro. Certo chi ha visto per la prima volta i biancazzurri dominare contro la seconda forza del campionato si sarà chiesto come mai questa squadra non sia a lottare per le primissime posizioni anzichè barcamenarsi nell' attuale non brillante posizione in classifica. L'incontro con i reggiani, affrontato da Jakimovski e soci con grande aggressività sin dalle prime battute, non è mai stato in discussione. Già al 13' Minasola faceva tremare l'interno di entrambi i pali con un bolide che poi rientrava in campo per pura iella, ma ci pensava Grasso dieci minuti dopo a siglare il meritato vantaggio con un tocco da attaccante di razza. A inizio ripresa, l'unica disattenzione difensiva permetteva a Mantovani di cogliere il pareggio per gli ospiti. Subito dopo si presentava al Nibbiano l'occasione di un nuovo vantaggio: ma era ancora il minuto 13, un numero evidentemente non favorevole a Minasola, che calciava nuovamente sul palo un calcio di rigore che si era generosamente conquistato. A questo punto, lungi dal demoralizzarsi, Mina rivestiva i panni del miglior "rombo di tuono" che conosciamo estraendo dal suo repertorio, nel giro di nemmeno due minuti, due fiondate micidiali che lasciavano di sasso l'incolpevole Gibertini. Due colpi da ko, che permettevano ai biancazzurri di gestire l'ultima mezz'ora in assoluto controllo. Appena il tempo di gustarsi questa gratificante vittoria, che il calendario impone alla banda Volpi di trovarsi pronta per due incontri ravvicinati nel giro di soli sette giorni: nel mercoledì infrasettimanale ad Anzola Emilia e la domenica successiva ancora in casa col Sasso Marconi. Se gli uomini del presidente Alberici saranno capaci di replicare la prestazione col Castelfranco, puntare a un "en plein" non è chiedere troppo.

Nelle foto. Sopra, la formazione che ha dominato la Virtus Castelfranco; da sinistra in piedi Celotti, Ghisoni, Fogliazza, Murriero, Jakimovski, Grasso, accosciati Minasola, Michelotti, Lancellotti, Bernardi, Bradarskiy. In mezzo: Domenico Grasso, dopo aver superato Gibertini con un delizioso pallonetto, guarda la sfera entrare in rete per il gol dell'1-0. Sotto, al 13' del primo tempo Minasola sta per sferrare il bolide che colpirà l'interno di entrambi i legni per poi tornare in campo. Mina colpirà ancora un palo su rigore al 13' del secondo tempo ma si vendicherà con la fantastica doppietta che manda al tappeto il Castelfranco nei due minuti successivi.
(Foto Massimo Bersani)

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La premiata ditta Grasso&Minasola (un gol a testa) stavolta non basta.
Suicidio Nibbiano con l'uomo in più (2-3)

Una violenta e inaspettata sassata alle deboli certezze dei biancazzurri che puntavano a prendere il largo dalla zona rossa è arrivata, ancora una volta sul campo amico, da parte del cinico e meglio organizzato Sasso Marconi. Sin dall'inizio i bolognesi danno l'impressione di coprire meglio il campo denotando anche una maggiore aggressività che li porta a vincere quasi tutti i contrasti. La maggior tecnica dei gemelli del gol, anche oggi ispiratissimi, col supporto a centrocampo dell'ottimo Lancellotti, sembra comunque poter far pendere la bilancia dalla parte dei padroni di casa e infatti poco prima della mezz'ora Minasola va a segno con una splendida azione, di quelle che gli hanno valso l'appellativo di "rombo di tuono" perchè ricorda, nelle movenze, quelle del mitico Gigi Riva. Poco dopo Mina sfiora anche il raddoppio, sventato solo da una gran parata di Celeste e per un breve periodo il Nibbiano pare poter prendere il controllo della partita, ma nel giro di cinque minuti (dal 35 al 39) una doppietta di Rinieri, sempre a seguito di azioni di contropiede che colgono impreparata una difesa stavolta apparsa allo sbando, ribalta il risultato. Anche nella ripresa, malgrado i ripetuti tentativi dei biancazzurri di riportarsi in parità, ogni contropiede degli ospiti,a causa delle marcature approssimative dei due esterni di difesa, ma anche di Celotti e Ghisoni, fanno correre rischi alla porta di Murriero. Per fortuna un capolavoro su punizione di Grasso al 26' riporta l'incontro in equilibrio e due minuti dopo l'espulsione di Cinquegrane dà l'occasione ai valtidonesi, con l'uomo in più nell'ultimo quarto d'ora, non solo di conservare il risultato ma anche di cercare la vittoria. Invece, quasi allo scadere, gli uomini di un incredulo Volpi tutti sbilanciati in avanti si fanno infilzare dal Sasso Marconi che prima colpisce la traversa e sul corner successivo, a seguito di una sanguinosa palla persa da Bradarskiy, trova l'inzuccata vincente con Montanaro servendo la beffa del 2-3. Persa, con la partita, un'altra occasione per allontanarsi dalla zona pericolosa della classifica, ora ci sarà da soffrire - e non poco - per raggiungere quella salvezza diretta che avrebbe potuto e dovuto essere conquistata con maggiore tranquillità .

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Nelle foto. Sopra, il pallone scagliato da Grasso (fuori campo) gonfia imparabilmente la rete alla destra di Celeste, vanamente proteso in tuffo, per il gol del provvisorio 2-2. Sotto, anche Murriero non può nulla contro l'imparabile colpo di testa di Montanaro che si insacca a fil di palo per il beffardo 2-3 finale.
(Foto Massimo Bersani)

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A casa della penultima uno 0-0 che non è da buttare

Non riesce al Nibbiano&Valtidone la replica del gagliardo incontro di tre giorni prima contro il Castelfranco. Impresa non facile comunque se teniamo conto delle importanti assenze degli squalificati Minasola e Bernardi che si sono aggiunte a quelle degli infortunati Porcari e Boccenti. Così sul terreno della vice-cenerentola Anzolavino, è arrivato un pareggio a reti inviolate che poco serve ai padroni di casa che restano molto lontani dalla zona salvezza, mentre i biancazzurri, anche grazie agli altri risultati di giornata, allungano di un punto (ora sono 5) il distacco sulla zona play out. Non è stato un incontro spettacolare, anche se diversi spisodi avrebbero potuto sbloccare il risultato, come le due occasioni fallite da Grasso (che ha risentito dell'assenza del "gemello" Mina) nel primo quarto d'ora, e poi al 41' - a spezzare un periodo di supremazia territoriale degli ospiti - l'inzuccata di Diallo che finisce in rete su corner, ma il gol viene annullato per un fuorigioco segnalato dal guardalinee. Reggiani ancora pericolosi con un palo colpito da Kourouma nel recupero del primo tempo, e ancora a inizio ripresa con una spaccata di Ezechia. E'di Gjini però, liberato a centro area da una geniale azione di Lancellotti, la più ghiotta delle occasioni che il numero 11 biancazzurro si divora clamorosamente. Cinque minuti dopo Grasso fa pari con i gol annullati, mettendo di testa in rete, anche questa però invalidata dall'assistente. Nel forcing finale alla ricerca del successo, da segnalare un ennesimo tentativo di Grasso fortunosamente deviato e, al primo minuto di recupero, la gran parata salva-risultato di Calzati su rasoterra di Montagnari (subentrato a Federico nella ripresa). Mister Volpi, che ha cercato in tutti i modi di spingere i suoi alla vittoria, porta alla fine a casa un punticino che non è da buttare perchè l'importante è muovere la classifica per garantirsi -come ha chiesto il presidente Alberici nella recente cena sociale- una salvezza tranquilla per poi pensare a porre le basi per il prossimo campionato che dovrà vedere il Nibbiano protagonista ad alta quota. Un altro passo avanti in questa direzione sarebbe una vittoria nel prossimo incontro casalingo col Sasso Marconi, tre punti avanti in classifica
e quindi a portata di aggancio.

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Nelle foto. Sopra, Daniel Jakimovski autore di un'altra partita sontuosa ad Anzola Emilia come quella disputata pochi giorni prima contro il Castelfranco ha una volta di più confermato di essere la "gamba e la mente" del centrocampo biancazzurro e di meritare largamente la fascia di capitano. Sotto, il 2004 Alexandar Bradarskiy si è guadagnato il ruolo di inamovibile esterno sinistro grazie a una serie di partite giocate ad alto livello, in cui unisce esuberanti doti atletiche a un'ottima tecnica che gli consentono di farla spesso da padrone lungo tutta la sua fascia di gioco. (Foto Massimo Bersani)

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Con la Modenese un altro pareggio che non ci toglie dai guai

La sfida salvezza del turno infrasettimanale in quel di Modena termina in parità, con due reti a testa e un punto per uno che lascia entrambe le squadre sul limitare della zona playout. Partita ricca di emozioni e colpi di scena che il Nibbiano&Valtidone poteva agevolmente far sua ma che ha sprecato a causa della consueta vulnerabilità ai contropiede avversari. Fase iniziale equilibrata, con le due squadre attente a non subire gol e gioco soprattutto a centrocampo. La prima vera occasione da rete è sui piedi di Grasso che, dopo una bella azione personale conclude di poco a lato. Pochi minuti dopo l'equilibro viene spezzato dall'ennesimo discutibilissimo rigore decretato contro i biancazzurri per un tiro ravvicinato di Lo Bello che incoccia le mani di Porcari messe a difesa lungo il corpo, fallo che appare del tutto involontario ma l'arbitro concede il penalty che Capasso trasforma. Il vantaggio dei padroni di casa dura solo una decina di minuti perchè al 41'Grasso entra in area e dal fondo serve un delizioso assist a Minasola che trafigge Ferrari. Nemmeno due minuti dopo un clamoroso errore del portiere della Modenese, che si lascia passare sotto il piede e finire in rete un innocuo pallone passatogli all'indietro dà ai biancazzurri un insperato vantaggio e la possibilità di poter gestire la partita. Ma subito al 6' della ripresa ancora Ferrari anticipa Lancellotti con un braccio al di fuori della sua area senza che l'arbitro intervenga e col suo rilancio innesca un contropiede concluso nel sacco da Tardini lasciato tutto solo davanti a Murriero. La partita prosegue con le squadre sempre più lunghe e numerosi contropiede da entrambe le parti. L’occasione più nitida capita comunque nel finale a Grasso che, a tu per tu con Ferrari, spara di potenza appena sopra la traversa rimandando al prossimo incontro casalingo col Piccardo Traversetolo la speranza del Nibbiano&Valtidone di potersi sganciare dalla zona playout.

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Nelle foto. Sopra, Alessandro Minasola ancora a segno contro la Modenese (suo il gol dell'1-1) ha rafforzato la sua posizione in testa alla classifica cannonieri con 22 reti. Sotto, mister Volpi non molto soddisfatto delle ultime prestazioni del Nibbiano, deve trovare il modo di rendere meno vulnerabili i suoi uomini alle insidie dei contropiede avversari. (Foto Massimo Bersani)

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Il Nibbiano non fallisce la prova d'appello: con "Mina", Grasso e Lancellotti
tris d'autore al Piccardo e Traversetolo

Dopo il harakiri col Sasso Marconi e il misero punticino portato a casa con la Modenese che avevano invischiato gli uomini di Volpi nel pantano dell zona playout, i biancazzurri si sono ampiamente riscattati davanti al proprio pubblico col Piccardo Traversetolo battuto con tre reti a opera dei gemelli del gol Minasola e Grasso, tornati a colpire in coppia, e di un sontuoso Lancellotti che , oltre al bel gol personale, ha fornito gli assist per le altre due reti oltre che per un'altra marcatura annullata a Boccenti. Il risultato non è mai stato in dubbio. La voglia di rivincita dei padroni di casa si vede sin dall'inizio con un Minasola devastante che già al secondo minuto va a segno su invito di Porcari, ma la rete viene annullata per un molto dubbio fuori gioco; "rombo di tuono" si ripete però con un micidiale diagonale, tipico del suo repertorio, appena un quarto d'ora dopo e stavolta la segnatura è valida. Sull'immediato tentativo di reazione da parte degli ospiti Zuccolini riesce a trovare l'incornata vincente ma si trova in posizone di fuori gioco e la rete viene annullata. Ci pensa Grasso a spegnere le velleità avversarie con un sinistro letale, ancora dettato da Lancellotti, verso la fine del primo tempo. A inizio ripresa c'è gloria anche per Murriero abile a neutralizzare alcuni insidiosi tiri a rete del Piccardo. Col Nibbiano che torna a prendere il controllo della partita, c'è poi da segnalare la già citata rete annullata a Boccenti al 21' e una gran deviazione di Aimi sull'incrocio dei pali a sventare un altro bolide di Minasola. Il tris arriva comunque nei minuti di recupero con uno splendido pallone a giro di Lancellotti che si insacca a fil di palo. Una vittoria che ci riporta, per ora, sopra la zona rossa ma che, dopo la sosta pasquale del campionato, dovrà essere ribadita con un altro risultato positivo nel derby con la Castellana Fontana perchè la nave biancazzurra possa poi navigare in acque più tranquille le ultime due giornate.

Nelle foto. Sopra, un plastico gesto atletico di bomber Grasso, autore del gol del raddoppio contro il Piccardo; nel mezzo, Boccenti spinge in rete un assist di Lancellotti ma il gol è annullato per precedente fallo sul portiere; sotto, Giammarco Lancellotti in procinto di calciare il pallone a giro che sancirà il 3-0 finale, a coronamento dell'eccellente prestazione del centrocampista biancazzurro, oggi anche punta aggiunta
(Foto Massimo Bersani)

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Salvezza diretta quasi raggiunta
con un terno secco sulla ruota di Castel San Giovanni

Il presidente Alberici e Mister Volpi volevano una vittoria nel derby contro i cugini del Castellana Fontana per prendere quanto più possibile il largo dalla zona playout e anche stavolta, come contro il Piccardo, gli atleti biancazzurri hanno risposto alle loro attese e a quelle di tutti i tifosi nibbianesi con un altro tris di reti (a zero) che permette di arrivare alla nuova sosta del campionato con animo più sereno in attesa dell'incontro casalingo con la già promossa capolista Borgo San Donnino dove sarà sufficiente conquistare un punto per avere la matematica certezza della salvezza senza code. Ma le dimensioni del risultato non traggano in inganno, la Castellana - che a sua volta lottava per evitare la retrocessione diretta - ha venduto molto cara la pelle e, soprattutto nel primo tempo ha messo alla frusta gli ospiti esaltando anche il perdurante momento di forma di un Murriero insuperabile tra i pali. Assente Grasso per squalifica e fermato più con le cattive che con le buone il capocannoniere Minasola, ci ha pensato "tre polmoni" Baldini a sbloccare il risultato allo scadere del primo tempo su cross, manco a dirlo, del metronomo Lancellotti. Il vantaggio conquistato proprio un attimo prima dell'intervallo galvanizzava il Nibbiano&Valtidone che, nella ripresa poteva approfittare degli spazi lasciati aperti dagli avversari, obbligati a scoprirsi, per rendersi ancora pericolosi in contropiede. E così al 35', dopo mezz'ora di possesso palla e di pregevoli trame da parte dei padroni di casa che però si rivelavano sterili in fase conclusiva, capitan Jakimovski (migliore in campo insieme a Baldini) dava il colpo di grazia alle speranze castellane con un gran gol dal limite. Completava l'opera nel recupero Federico, da appena due minuti subentrato a Minasola, con un bel diagonale che conferma le doti tecniche di questo giovane centrocampista (classe 2003) con il fiuto del gol.

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Nelle foto. Sopra, Baldini instancabile motorino del centrocampo malgrado la gran mole di energie profuse, ha trovato anche la lucidità necessaria per mettere a segno il gol del vantaggio; nel mezzo, capitan Jakimovski, ancora una volta impeccabile condottiero dell'undici biancazzurro, sta per scoccare il fendente del raddoppio; sotto, Raffaele Federico, entrato al 44' del secondo tempo è è riuscito comunque a siglare il 3-0 nel primo minuto di recupero
(Foto Massimo Bersani)

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Una quaterna alla capolista Borgo San Donnino certifica la salvezza

Due straordinari timbri di "Rombo di Tuono" Minasola (suo anche lo spunto che ha portato Bisagni all'autorete iniziale) aprono e chiudono la sfida con il già promosso Borgo San Donnino, apparso un po' in disarmo, tanto che dopo soli 17 minuti il Nibbiano&Valtidone aveva praticamente già chiuso la gara (dopo l'autorete e il primo gol di "Mina") con il terzo sigillo messo a segno con una sontuosa inzuccata dall'altro gemello del gol Domenico Grasso. Nella restante mezz'ora del primo tempo i ragazzi del finalmente sorridente presidente Alberici sfioravano altre occasioni per incrementare ulteriormente il punteggio. Ci pensava l'ex Martinez al 12' della ripresa, con un imprendibile calcio di punizione a fil di palo, a ridare un minimo di thrilling al confronto anche perchè per una ventina di minuti i fidentini si ricordavano di essere la squadra che ha dominato il campionato e mettevano sotto pressione i padroni di casa dando così modo anche alla difesa, con Fogliazza, Celotti e Boccenti su tutti, di mostrare le sue qualità. Sino a quando, alla mezz'ora, Mina decideva di chiudere definitivamente i giochi con il quarto gol capolavoro, anche questo ispirato, nella costruzione e nella conclusione, alle movenze del grande Gigi Riva. Legittima soddisfazione anche sul volto di mister Volpi che, al di là dell'obiettivo salvezza raggiunto, vede la squadra raccogliere i frutti della sua impostazione tecnica e delle motivazioni che è riuscito a trasmettere agli atleti: dieci reti segnate e una sola subita nelle ultime tre partite vittoriose e sempre padroni del gioco. Peccato che il campionato volga ormai al termine. Domenica prossima l'ultimo incontro a casa del Boretto, in piena lotta per evitare la retrocessione diretta, dove un'eventuale vittoria del Nibbiano potrebbe fornire una chance di salvezza anche ai cugini del Castellana Fontana.

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Nelle foto. Sopra, i gemelli del gol si sono ancora una volta ripetuti nella partita contro il Borgo San Donnino: Minasola (a destra) con due centri e un assist, Grasso con una rete (la sua undicesima in campionato); nel mezzo: Grasso sembra danzare in dribbling tra un nugolo di avversari; sotto, capitan Jakimovski (qui insieme all'assessore Giovanni Dotti) è stato celebrato per le 200 presenze nel Nibbiano&Valtidone che ne fanno l'uomo-bandiera della squadra. (Foto Massimo Bersani)

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Un Nibbiano con molte seconde linee per la passerella finale, lotta
ma si arrende alla voglia di salvezza del Boretto (3-2)

Il desiderio di terminare il campionato con una vittoria che avrebbe portato il Nibbiano&Valtidone all'ottavo posto a pari merito col Rolo, si è scontrato con la giusta decisione di mister Volpi di concedere la passerella finale a tutti quei giocatori che hanno avuto meno occasioni di scendere in campo nelle partite precedenti e, soprattutto, con la disperata volontà del Boretto di agguantare i playout evitando la retrocessione diretta. Obiettivo raggiunto per i reggiani, ma senza che i biancazzurri gli abbiano regalato nulla, tanto è vero che l'incontro è stato in bilico sino all'ultimo e che proprio allo scadere del recupero capitan Jakimovski ha mancato il gol del 3-3 con un diagonale uscito di millimetri. Sin dall'inizio si vede che l'intenzione di Volpi è concedere spazio agli elementi meno utilizzati della sua rosa: dentro le punte di diamante Minasola e Grasso e Jaki il condottiero, ma fuori Lancellotti, Porcari, Bernardi, Boccenti, Celotti, Baldini e Murriero e scusate se è poco. Malgrado ciò nel primo tempo, finito sullo 0-0, gli ospiti hanno controllato con sicurezza le velleità offensive dei padroni di casa andando anche più vicini al gol con una punizione di Grasso su cui Bonini si è superato per respingere di pugno. Nella ripresa, complici anche le notizie provenienti da Arceto dove l'Arcetana rivale diretta del Boretto per la salvezza veniva travolta dall'Agazzanese, i reggiani premevano sull'acceleratore e al 7' trovavano il vantaggio su calcio di rigore concesso per un fallo di mano in area valtidonese ai più apparso involontario. Fanti realizzava, ma nemmeno tre minuti dopo era "iron man" Jakimovski a riportare il risultato in parità con un tap-in da pirata d'area. La svolta della partita intorno alla mezz'ora, quando nel giro di un minuto il Boretto andava a segno con una doppietta, ancora con Fanti a seguito di un calcio piazzato e poi col neo entrato Diouf. Il Nibbiano, dopo qualche minuto di sbandamento per l'uno-due subìto dagli avversari si riorganizzava e a tre dal termine riduceva le distanze con un gran colpo di testa di Fogliazza e sfiorava il pareggio all'ultimo istante con l'azione di Jakimovski già descritta in apertura. I biancazzurri restano così all'undicesimo posto della classifica finale, ma il presidente Alberici è già con la testa al prossimo campionato per il quale cercherà di confermare i punti di forza Minasola, Grasso e Jaikimovski oltre a mister Volpi e ai migliori giovani attorno ai quali costruire una compagine con ambizioni di primato .

Nelle foto. Sopra, capitan Jakimovski (qui al tiro contro la Castellana) ancora una volta è stato un esempio di combattività dal primo all'ultimo minuto segnando il gol del momentaneo 1-1 e sfiorando di un soffio il 3-3 allo scadere del recupero. Sotto, Marco Fogliazza, in una foto di repertorio, ha accorciato le distanze con un'abile inzuccata - specialità della casa - al termine di un campionato che lo ha visto come insostituibile perno della difesa e pericoloso saltatore nelle azioni d'attacco sotto le porte avversarie
(Foto Massimo Bersani)

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Nuovo stop-covid per tutti i campionati dilettanti

L’Eccellenza riprende (forse) a gennaio.
Ipotizzati quattro possibili scenari.
Probabile cancellazione della Coppa Italia

Come già era nell’aria, la FIGC e il Comitato Regionale Emilia Romagna della Lega Nazionale Dilettanti, conformandosi alle disposizioni governative, hanno rinviato a data da destinarsi tutti i campionati calcistici dilettanti. Il Nibbiano & Valtidone si trova così costretto a sospendere l’attività agonistica senza essere riuscito a disputare nemmeno una delle prime tre giornate di campionato. Confermata, comunque, la possibilità per tutte le Società di far svolgere ai propri atleti allenamenti individuali senza contatto e senza la possibilità di utilizzare gli spogliatoi, ma con quella di usare il pallone. La ripresa dell'attività, è completamente legata allo sviluppo della pandemia, in attesa della cui evoluzione il Comitato Regionale, dopo una serie di video conferenze con le Società interessate, ha proposto un ventaglio di quattro scenari. Per i tre campionati regionali – l'Eccellenza, la Promozione e la Prima Categoria – la prima opzione sarebbe ricominciare a giocare alla fine di gennaio, recuperando all'inizio di quel mese le gare rinviate nelle prime giornate. La seconda ipotesi sposta invece la ripartenza sempre alla fine di gennaio, ma fissa i recuperi successivamente a quella data, in turni infrasettimanali, mentre la terza scelta prevede la ripresa dell'attività a metà febbraio. C'è poi un quarto e ultimo scenario, che potrebbe essere adottato per "salvare" la stagione e che prevederebbe di iniziare nuovamente a giocare tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo. Una possibilità che le Società di Eccellenza hanno deciso di non abbracciare, dal momento che, per un campionato come il nostro, ci sarebbe solo il tempo di disputare le gare del girone di andata. Unione d‘ intenti invece sulla volontà di eliminare le Coppe per non appesantire gli impegni delle squadre che si troveranno ad affrontare numerose giornate di recuperi in un periodo ristretto di mesi. Le videoconferenze del Comitato Regionale con le Società saranno ripetute durante il mese di dicembre per un aggiornamento della situazione e una scelta condivisa sui tempi della ripartenza.

Nuovo stop-covid per tutti i campionati dilettanti

Dopo la cancellazione degli spareggi e della Coppa Italia dilettanti

A marzo il probabile riavvio dell'Eccellenza
ma restano ancora tante incertezze

Mentre sembra ormai certo il rinvio a settembre di tutti gli altri campionati dilettanti, dalla Promozione alla Terza Categoria, per quello di Eccellenza si apre lo spiraglio di una ripartenza nel prossimo mese di marzo. Questo almeno quanto emerso nella riunione del 5 febbraio della Lega Nazionale Dilettanti. La ripresa del campionato di Eccellenza sarebbe dovuta allo scopo di non mettere in crisi il meccanismo delle promozioni e retrocessioni in e dalla serie D. Si parla comunque di un torneo che potrebbe essere abbreviato visto che il restart potrebbe avvenire non prima della metà di marzo e ci sarebbero praticamente i due interi gironi d'andata e di ritorno da disputare (ricordiamo che si sono potute giocare solo alcune partite delle prime 3 giornate precedenti la sospensione). Il DPCM attualmente in vigore, che vieta la disputa degli sport di gruppo, potrebbe essere modificato da un nuovo DPCM che il Presidente del Consiglio entrante Draghi si dice avrebbe in animo di emettere il 15 febbraio. Se sarà così, per quella data avremo, forse, qualche certezza in più.

Leggi qui l'aggiornamento del 6 febbraio su Libertà

Leggi qui l'aggiornamento del 30 dicembre su Libertà

Sconcertante decisione della FIGC contro il parere del Comitato Regionale

L’Eccellenza Emilia Romagna riprende il 18 aprile
con un mini torneo di 11 squadre.
Il Nibbiano&Valtidone e le altre due piacentine
non partecipano a questo campionato-farsa.
Esodo dei nostri migliori giocatori, alcuni dei quali
potrebbero però rientrare a luglio

Allora la FIGC ha deciso contro ogni senso di equità e di buon senso. Il Campionato 2020-21, del quale erano state disputate solo poche partite, e nessuna per quanto riguarda il Nibbiano & Valtidone, è stato definitivamente annullato. Al suo posto, a partire dall’11 aprile (ma dal 18 per quanto riguarda l’Emilia Romagna) l‘ Eccellenza ripartirà su tutto il territorio nazionale con una formula senza precedenti escogitata esclusivamente per non bloccare il meccanismo delle promozioni e retrocessioni in e dalla serie D. Per quanto riguarda la nostra regione, malgrado il parere contrario del Comitato Regionale che si era fatto interprete della volontà della maggioranza delle Società (31 su 42) che si sono rifiutate di partecipare a un torneo su base volontaria che impone le stesse norme anti covid della serie D, ed espone e numerosi altri rischi, oltre ad un sensibile aumento dei costi, si presentano ai nastri di partenza di un torneo che si giocherà con partite a turno unico da aprile a giugno, solo 11 società. Si tratta dei club più ambiziosi e con maggiori possibilità economiche che intravedono in questo mini campionato una scorciatoia per potere accedere alla serie D. Il Nibbiano & Valtidone, insieme alle altre due società piacentine Agazzanese e Vigor Carpaneto si sono - a nostro parere giustamente - rifiutate di affrontare gli oneri, i rischi e le spese connesse con la disputa di questo cervellotico torneo a porte chiuse e per di più ancora in periodo di piena pandemia. La decisione della FIGC è anche fortemente penalizzante per le società „ribelli“: infatti mentre da un lato viene garantito il mantenimento del posto in Eccellenza per il prossimo campionato 2021-22 che ripartirà (covid permettendo) in autunno, dall’altro non vengono loro consentiti gli allenamenti di gruppo, concessi invece alle società che disputeranno il torneo, e per 2 anni non potranno avvalersi di un eventuale ripescaggio in serie D anche nel caso ne maturassero il diritto. Altro danno non di poco conto è la riapertura del mercato per quei giocatori che vogliono trasferirsi alle società che riprendono l’attività: ciò ha comportato e comporta un’emoraggia dei migliori giocatori in ciascuna delle squadre che hanno deciso di attendere l’avvio a settembre del prossimo regolare campionato. Per quanto riguarda il Nibbiano&Valtidone si sono infatti registrati i trasferimenti dei pezzi più pregiati: Barilli, Bernazzani, Castellana, Mastrototaro e Rantier al Codogno e Scaramuzza all’Alcione nel girone lombardo; Fogliazza e capitan Jakimovski al Borgo San Donnino, Ridolfi al Piccardo Traversetolo, e Facciolla al Colorno nel girone emiliano. Alcuni di questi giocatori potrebbero però tornare a rivestire la maglia valtidonese una volta terminata l’avventura nel mini torneo d‘Eccellenza. Definitivo sembra invece l’addio del fantasista Joel Valim De Araujo che è tornato in Brasile accasandosi presso l‘ Associacao Desportiva Ferroviària, una società di Cariacica che disputa la serie A del Campionato Capixaba nello stato dell’Espirito Santo.

Nella foto: alcuni dei migliori giocatori del Nibbiano&Valtidone che si sono trasferiti in altre squadre per partecipare al mini torneto d’Eccellenza: un addio o un arrivederci? Nell’ordine: Bernazzani, Jakimovski, Mastrototaro, Scaramuzza, Rantier, Facciolla, Fogliazza, Ridolfi e Barilli.

Leggi qui l’intervista di Libertà al nostro DS Mario "Todo" Barbieri che spiega i motivi per cui il Nibbiano&Valtidone non partecipa al torneo volontario d’Eccellenza.

Immeritata sconfitta allo scadere dopo una gagliarda prestazione

Un cinico Rolo prevale sui giovani leoni
biancazzurri autori della miglior partita
di questo inizio campionato
malgrado l'assenza di quasi tutti i big.
Decisivo un gol in mischia a 3 minuti dal termine.

Alessandro Castellana (a sinistra) e Kader Thima Fany sono stati tra i migliori in campo nella sfortunata trasferta di Rolo. Ma tutti i giovani schierati da Mr. Favalesi, con la regia dell'esperto Corbelli, si sono dimostrati all'altezza. (Foto Massimo Bersani)

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Vittoria per 2-1 in rimonta sul forte Salsomaggiore

Sono sufficienti il rientro di Minasola
e venti minuti di Cacia per ritrovare il sorriso.
Un rigore di "Mina" e una rasoiata di Maione ribaltano i salsesi.

Nelle foto: sopra, Manuele Maione sferra il diagonale del 2-1 imprendibile per il pur bravo Spanu; sotto, a sinistra, la grinta di Minasola e le doti acrobatiche di Facchini. (Foto Massimo Bersani)

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Ad Agazzano un pari (2-2) che lascia la bocca amarissima

Non basta un bel Cacìa se il Nibbiano si butta via.
Come col Campagnola altra frittata nel finale
e altri due punti preziosi gettati al vento.
Nel primo tempo Equo risponde a Manna,
nel secondo gran gol di Cacìa per il vantaggio
ma al quinto di recupero un cross di Traorè
batte a terra e si infila in rete
con Vago e Ghezzi che stanno a guardare

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Nelle foto: sopra, Daniele Cacia, con un colpo di testa "da serie A" la mette là dove Borges non può arrivare per il 2-1 del Nibbiano&Valtidone. Sotto, la frittata è fatta: Ghezzi è attonito, Bernazzani si dispera e Rantier, che non ha nemmeno sfiorato il pallone, quasi non crede come sia finito in rete (Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca di Villaggi e le interviste di Borella su Libertà

Questa volta non ci sono scuse

Nibbiano irriconoscibile ad Arceto
e arriva la seconda sconfitta.
Reggiani in vantaggioio su rigore di Zito,
Minasola opportunista agguanta il pareggio
ma nella ripresa l'Arcetana sigla il meritato 2-1.
Inesistente il centrocampo valtidonese
Da Cacia e Ceccarelli spunti di classe
che però non incidono.

Nella foto sopra, Zito spiazza Ghezzi col rigore dell'1-0. Sotto, Minasola, a sinistra, esulta dopo aver segnato il momentaneo pareggio approfittando di un pasticcio difensivo dei padroni di casa.

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Il Campagnola pesca il jolly quando sembrava ko ed è 1-1

Con l'infermeria sempre più affollata
e ben 6 giovani in campo i biancazzurri lottano,
rischiano, sfiorano più volte il gol
e lo trovano con Boccenti a 4 minuti dal termine
ma un tiro di Parisi dalla distanza
beffa Di Mango allo scadere

Foto sopra: lo splendido colpo di testa di Boccenti su angolo si infila proprio nel sette alla sinistra del bravissimo Piccinardi, autore di almeno tre grandi parate salva-risultato. Sotto: Di Mango anticipa in presa alta l'intervento del centravanti avversario. Dopo questo e altri interventi di rilievo il numero uno del Nibbiano&Valtidone si farà sorprendere allo scadere da un tiro da quasi 30 metri di Parisi, regalando il pareggio agli ospiti. (Foto Massimo Bersani)

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1-0 al Piccardo dopo un incontro appassionante

Maione crea e Ghezzi conserva.
Il Nibbiano doma la furia degli ex (Marmiroli, Mangiarotti,
Ridolfi, Sane)e torna alla vittoria contro una "big".
Grande concentrazione e pochi errori,
stavolta tutti i biancazzurri sugli scudi.
Domenica prossima a Colorno è attesa una conferma
per risalire la classifica.

Nelle foto. Sopra, l'inzuccata vincente di Maione: non inganni la prospettiva, il pallone si insaccherà imparabilmente alla sinistra dell'incolpevole Della Corte. Sotto, Ghezzi in uno dei tanti pregevoli interventi effettuati durante l'incontro. Il giovane numero uno ha difeso con gran sicurezza il vantaggio, riscattando ampiamente l'amnesia di Agazzano

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Un Nibbiano rivitalizzato dai rientri si impone alla distanza per 3-1

"Mina" devastante demolisce il Colorno.
Primo tempo equilibrato a reti bianche,
nella ripresa i parmensi vanno subito a segno
e ci chiudono in area per venti minuti.
Poi si risveglia l'uragano Minasola
con due gol e un assist
per l'inzuccata vincente di Maione.
E domenica al Molinari sfida avvincente
con la capolista Cittadella.

Nelle foto. Sopra, i due protagonisti della vittoria di Colorno: Minasola (a sinistra) autore di una doppietta con una punizione magistrale e uno spunto personale da vero fuoriclasse e Maione che ha siglato il gol del 2-1 su assist pennellato dallo stesso Minasola (Foto Massimo Bersani). Sotto, nella sequenza tratta dal video di Mirko Valorosi, il momento decisivo della partita. Minasola si invola tutto solo verso l'area parmense inseguito da ben 5 avversari che devono abbatterlo per fermarlo. Sulla conseguente punizione "Mina" inventa il gol del pari, dopo di che si scatena insieme a tutta la squadra non lasciando più scampo al Colorno.

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La capolista Cittadella, sino a ieri imbattuta, è la terza "big" di fila sconfitta (2-1)
da un Nibbiano tornato grande

Il tris è servito. Cittadella...Lessa e mangiata.
Gran rientro di Lessa Locko che risolve l'incontro
dopo il vantaggio di baby-gol Equo
e il pareggio su rigore di Napoli.
Annullato un gol a Boccenti
e negato un rigore a Minasola.
Tutti i ragazzi di capitan Ceccarelli
si sono espressi ad alto livello:
questo è il Nibbiano&Valtidone
che tutti aspettavano.

Nelle foto.Sopra, l'inzuccata di Lessa Locko (a destra seminascosto) che ha deciso l'incontro; questa volta nulla da fare per Chiossi, che nel primo tempo aveva fatto un miracolo su analogo colpo di testa dell'attaccante gabonese. In mezzo, il gol del possibile 2-0 annullato a Boccenti, ma che ai più è apparso validissimo. Sotto i due matador dell'incontro: a sinistra Equo esulta dopo il gol del primo vantaggio e, a fianco, Lessa Locko in un plastico colpo di testa, uno dei pezzi forti del suo repertorio. (Foto Massimo Bersani)

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A San Michele i biancazzurri alla quarta vittoria di fila con un netto 3-0

Lo 0-0 del primo tempo condizionato dall'infortunio a Minasola.
Nel secondo entrano Corbelli e Sarzi Maddidini
e aggiungono qualità:
Lessa Locko la sblocca, poi Facciolla e Boccenti
sigillano con un gol a testa
la bella prestazione della "linea verde"
schierata da mister Favalesi.
La rimonta continua col terzo posto in classifica
a un solo punto dal Piccardo Traversetolo

Nelle foto i tre matadores della Sanmichelese: Rolphide Lessa Locko (a sinistra) a segno per la seconda volta in due partite, sembra essersi ripreso al meglio dal lungo infortunio; Kevin Facciolla (al centro) ventunenne motorino del centrocampo che stavolta si è cavato anche il gusto di metterla dentro e Filippo Boccenti, classe 2003, stopper di grande sicurezza, malgrado la giovane età, e per giunta col vizio del gol.
(Foto Massimo Bersani)

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La neve ferma il Nibbiano, ma è quasi una vittoria

Cittadella e Piccardo entambe sconfitte.
Ora 4 giorni decisivi per una svolta:
vincendo domenica 12 con la Fidentina
e il recupero del 15 col Real Formigine
secondo posto assicurato a - 4 dalla vetta.
E' un'occasione da non perdere.
Intanto voci di mercato parlano di 4 partenze
ma non c'è la conferma della Società.
Confermato invece l' arrivo di Marius Hosu
ventottenne centravanti romeno

Nelle foto sopra e nella prima a sinistra sotto, tre dei giocatori che, secondo voci di stampa non confermate dai vertici della Società, sarebbero in procinto di lasciare il Nibbiano&Valtidone: Monti, Vago, e il portiere Di Mango (Foto Massimo Bersani) oltre a loro si parla anche di Lessa Locko. Nella foto a destra sotto, il nuovo centravanti romeno Alexandru Marius Hosu

Leggi qui la cronaca di Libertà sulle voci di mercato

 

Scherzo da prete della Fidentina al Nibbiano nel paese di Don Camillo: 3-0!

Sul terreno pesante di Brescello
i fidentini si impongono fisicamente
e ci impartiscono una severa lezione.
Biancazzurri senza Cacìa e Minasola
perdono anche Lessa Locko per infortunio,
ma questo non basta a giustificare il tracollo.
Presi tre gol da polli ed è mancata la reazione.
L'inatteso black out ferma la risalita
ma per fortuna va ko anche il Cittadella.
Necessaria la riscossa nel recupero del 22 dicembre col Formigine.

Nelle foto. A sinistra capitan Ceccarelli è stato l'unico a salvarsi nel tracollo con la Fidentina ma nulla ha potuto con la giornata-no dei suo compagni di reparto. A destra, mister Favalesi non può che mordersi le dita nell'assistere alla prestazione tutt'altro che entusiasmante dei suoi ragazzi. (Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca di Villaggi su Libertà

 

 

 

Rinviato anche il recupero dell'Epifania col Formigine

I contagi della variante Omicron
fanno spostare al 23 gennaio la ripresa del campionato di Eccellenza.
Le date per i recuperi saranno rese note
con un successivo comunicato
del Comitato Regionale.

Leggi qui il comunicato della Lega Regionale

 

 

Slitta ancora la ripresa dell'Eccellenza
mentre si definiscono i trasferimenti di mercato.

Il campionato riprende il 30 gennaio
con la terza di ritorno,
ma domenica 23 c'è il recupero col Formigine.
Intanto il mercato invernale si chiude con qualche sorpresa: inatteso l'addio di Corbelli che scende in seconda con il Lesignano,
Di Mango si accasa all'Accademia Pavese, Canale al Felino e Vago all'Agazzanese.
Svincolato anche Fany. In entrata il portiere Lupi
e il difensore diciottenne Nicolò Donarini.
Rinviato l'esordio del nuovo centravanti romeno Marius Hosu, infortunato a una mano.
Intanto Favalesi e Cacìa, intervistati da Libertà,
fanno il punto sul rendimento della squadra:
per il mister merita un bel 7
mentre il bomber la vede (e si vede)
in crescita nel girone di ritorno.

Nelle foto: a sinistra il promettente terzino sinistro Nicolò Donarini proveniente dalla Pergolettese ma con trascorsi nelle giovanili di Inter e Cremonese, a destra l'estremo difensore Matteo Lupi, classe 1999 già Vado e Carpaneto, chiamato a sostituire Di Mango

Leggi qui l'intervista di Libertà a mister Favalesi

Leggi qui l'intervista di Libertà a Daniele Cacìa

 

Riscattato il black out con la Fidentina nel recupero col Real Formigine

Maiuscola prestazione dei biancazzurri
malgrado le assenze di Cacìa e Lessa Locko.
Equo bum bum e rombo di tuono Minasola
firmano il 3-1 contro i reggiani
in un incontro sempre sotto controllo.
Sarzi Maddidini (ottimo il suo esordio casalingo)
e Landi padroni del centrocampo,
Castellana domina la fascia destra,
ma tutta la "linea verde"
risponde alle attese di mister Favalesi.
Ora occorre una conferma contro la Modenese
per proseguire la rincorsa
verso il vertice della classifica.

Sopra, la formazione di partenza del Nibbiano&Valtidone schierata contro il Formigine. Da sinistra, seconda fila: Facciolla, Castellana, Ghezzi, Boccenti, Montagnari, Ceccarelli. Prima fila: Minasola, Landi, Equo, Sarzi Maddidini, Barba. Sotto, il primo gol di Equo (seminascosto dall'esultante Montagnari) piombato come un falco sul cross da destra di Minasola per trafiggere imparabilmente Cortenova (Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca di Villaggi su Libertà

 

Sesta vittoria negli ultimi sette incontri
e terzo posto agguantato con una partita in meno

Due lampi di "rombo di tuono"
ribaltano una tosta Modenese.
Ospiti in vantaggio su discutibile rigore al 12'
ma ci pensa Minasola a pareggiare con una magistrale punizione
e poi a siglare il 2-1 nei minuti di recupero
con una zampata delle sue.
Decisivi gli ingressi di Lessa Locko
e di Cacìa a metà ripresa
per dare maggiore qualità e incisività all'attacco
e innescare il micidiale affondo di Mina.
Occhio adesso alle insidie
nella "facile" trasferta di Bibbiano
per poi affrontare il Rolo nello spareggio
per il secondo posto in classifica.

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Nella foto sopra: il pallone della velenosa punizione calciata da Minasola si infila nell'angolino sopra la testa dell'incolpevole portiere Iattoni per il pareggio del Nibbiano&Valtidone. Nella foto mediana: Minasola si getta come un falco sull'assist di Cacìa e risolve l'incontro con una saetta imparabile al 2' minuto di recupero. Foto sotto: Lessa Locko e Cacìa, malgrado la stretta sorveglianza dei difensori modenesi, hanno portato lo scompiglio nelle loro file e sono risultati decisivi per l'esito dell'incontro (Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca di Villaggi su Libertà

 

 

Un Nibbiano da prima pagina e la vetta si avvicina

L'infallibile doppietta di Minasola
impallina il Bibbiano San Polo.
La cenerentola vende cara la pelle
ma un implacabile rombo di tuono
sigla sia il primo vantaggio che il gol decisivo
dopo il momentaneo pareggio dei reggiani.
Espulso Sarzi Maddidini a 10' dal termine,
Castellana e Boccenti, pilastri difensivi,
frenano l'assalto finale dei padroni di casa.
L'inatteso crollo casalingo del Rolo
contro la Fidentina
ci proietta al secondo posto
che dovremo difendere
nello scontro diretto di domenica prossima.

Sopra: Minasola esulta per la seconda doppietta consecutiva dopo quella con la Modenese. Ci perdoni la buonanima Gioanin Brera fu Carlo se gli abbiamo plagiato l'appellativo di "rombo di tuono" da lui creato per l'immenso Gigi Riva, ma le caratteristiche tecniche e fisiche e la potenza di fuoco che Minasola sta dimostrando in questo periodo, ne giustificano la qualifica di rombo di tuono dei dilettanti. Sotto: un autoritario intervento di Castellana che ha onorato con una prestazione maiuscola la fascia di capitanto che ha indossato a seguito dell'infortunio di Ceccarelli. (Foto Claudio Cavalli)

Leggi qui il titolo in prima pagina di Libertà e la cronaca di Marco Villaggi

 

Quattro gol agli ex secondi della classe
e ora la vetta è a soli due punti con una partita in meno

Rombo di tuono Minasola è ormai un tornado
che travolge anche il Rolo
con la terza doppietta consecutiva.
Completano il poker due perle
di Castellana ed Equo.
Sul 2-1 gli ospiti sfiorano il pari
ma un sontuoso Maione salva sulla linea
e dal possibile 2-2 sbuca invece baby Equo
a siglare il 3-1 con un tuffo di testa
che segna la svolta della partita.
Prova di forza di tutta la squadra
malgrado le assenze di Cacìa, Lessa Locko, Bernazzani e Sarzi,
validamente rimpiazzati dai giovani leoni
che si fanno valere in tutti i reparti.
Ancora da decifrare il debuttante
centravanti romeno Hosu
poi uscito per infortunio.
Ora, con il primo posto a portata di mano
il sogno della serie D non è più impossibile.

Nella foto sopra, la formazione di partenza del Nibbiano&Valtidone: da sinistra, seconda fila: Facciolla, Castellana, Faccini, Hosu, Boccenti, Luppi; prima fila: Landi, Minasola, Amore, Maione, Barba. Nella foto mediana, Castellana festeggiato dai compagni dopo la girata al volo che è valsa il vantaggio del 2-1 per il Nibbiano&Valtidone. Sotto: Maione autore di una grande prestazione a tutto campo, oltre che del salvataggio sulla linea che ha dato la svolta alla partita. (Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca di Giorgio Lambri su Libertà

 

La squadra degli ex Corbelli e Canale ci impone lo 0-0:
due punti persi da Cittadella e Colorno

Il rafforzato Felino imbriglia un Nibbiano opaco
che per 75 minuti non prova un solo tiro in porta.
Minasola troppo solo con un attacco e un centrocampo evanescenti.
Gli ospiti scheggiano due legni,
ma un'ottima difesa centrata
sull'asse Ceccarelli - Boccenti evita guai peggiori.
L'ingresso di Equo a un quarto d'ora dal termine
suona la sveglia e i biancazzurri
vanno due volte vicini al gol
con un tiro di Minasola che fa la barba al palo
e Montagnari che spreca un'occasione colossale.
Nel finale entra anche il convalescente Cacìa
ma il risultato non si sblocca.
Cruciale la prossima trasferta a Salsomaggiore
per non perdere di vista la vetta.

Nella foto sopra, il pallone calciato da Minasola nei minuti finali sembra insaccarsi ma finirà a un soffio dal palo esterno. Nella foto mediana, l'ex Corbelli (ora punto di forza del Felino) protegge il suo portiere da una pericolosa incursione di Equo che, inserito forse con ritardo da mister Favalesi, ha rivitalizzato una spenta prima linea. Sotto: capitan Ceccarelli e Boccenti, impeccabili nella loro area hanno tenuto a freno, insieme agli ottimi esterni Barba e Castellana, l'aggressività del Felino.(Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca di Villaggi su Libertà

 

 

Sconfitta inattesa a Salsomaggiore (2-1) e la vetta si riallontana

Le Terme di Salso non curano
i reumatismi del Nibbiano.
Due gol da polli subiti nei primi 20 minuti
mandano fuori giri i biancazzurri
che stentano a reagire.
Verso la fine del primo tempo Minasola
(oggi più venticello che tornado)
spreca l'occasione che potrebbe riaprire i giochi.
La squadra si risveglia solo con i cambi
nell'ultimo quarto d'ora: Cacìa prima sigla l'1-2
e poi manca il pari su invitante cross di Minasola.
Negato anche un colossale rigore
a Lessa Locko atterrato in piena area.
Un pareggio non sarebbe stato demeritato
ma la prova nel complesso resta negativa.
Un motivo di riflessione per Mr. Favalesi:
sia oggi che col Felino le sostituzioni nel finale
hanno ribaltato il rendimento della squadra,
perchè non effettuarle prima?

Nelle foto, a sinistra Cacìa, ancora non del tutto ristabilito ed entrato solo nei minuti finali ha accorciato le distanze e sfiorato il gol del pareggio. A destra, mister Favalesi perplesso per le due ultime prestazioni dei suoi ragazzi che hanno mancato l'occasione di agganciare la vetta della classifica. Ma perchè aspettare tanto per le sostituzioni, pur sempre azzeccate ma tardive, nel secondo tempo ? (Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca di Marco Villaggi

 

Lo 0-0 casalingo con l'Arcetana ci sgancia dal trenino promozione.
Ora il primo posto è a -7 e il secondo a - 6

Assurda espulsione di Minasola a 25' dal termine
nel momento migliore del Nibbiano.
I biancazzurri, dopo un primo tempo titubante
in cui l'Arcetana si rende più pericolosa
nella ripresa riprendono il controllo del gioco
grazie anche all'ingresso di Castellana e Cacìa.
Ma al quarto d'ora due giocatori reggiani
si scontrano tra loro
e il pessimo arbitro Fedolfi ammonisce l'incolpevole Minasola,
mostrandogli poi il rosso
per la sua comprensibile protesta.
I valtidonesi provano a vincere anche in 10
ma non riescono a sblocccare il risultato lasciando altri due punti sul terreno di casa.
Ora occorre non perdersi d'animo.
A mister Favalesi il compito di por rimedio
a questo calo di rendimento, per cercare
di arrivare ai confronti diretti
con le prime due senza perdere altro terreno.

Nella foto sopra, un'eloquente espressione dell'arbitro Francesco Fedolfi di Parma, protagonista in negativo dell'incontro per aver visto nello scontro tra due giocatori dell'Arcetana un fallo di Minasola, fra l'altro lontano dall'azione. L'ingiusta ammonizione, seguita da una seconda per le proteste dell'incredulo Mina, hanno portato alla sua espulsione lasciando il, Nibbiano privo della sua miglior punta nel momento in cui stava mettendo maggiore pressione agli avversari. Sotto, Ghezzi sventa un pericolo gettandosi temerariamente sui piedi di un attaccante avversario.(Foto Massimo Bersani)

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Nel derby (0-1) perdiamo imbattibilità casalinga e terzo posto

Agazzanese e carenza di gioco
cancellano le ultime illusioni di primato.
Dopo un buon approccio iniziale dei biancazzurri,
alla mezz'ora Franchini si perde Furbiti
che va in gol di testa indisturbato
(ma perchè Boccenti era in panchina?)
Lo svantaggio ci manda in confusione
e gli ospiti senza strafare mantengono
il controllo della partita correndo pochi rischi.
Risveglio solo nel quarto d'ora finale
con il pareggio mancato in tre occasioni.
Ma quello che più preoccupa è l'involuzione del gioco a cui abbiamo assistito nelle ultime 5 partite senza vittorie (3 pareggi e 2 sconfitte).
Non riusciamo così ad approfittare
della sconfitta del Colorno
e del pari del Cittadella e veniamo superati
anche dal Piccardo che ci aspetta
domenica nella sua tana.
A questo punto va evitato un crollo psicologico
per puntare almeno al terzo posto
che sarebbe comunque
un traguardo di prestigio.

Nelle foto. Sopra, Ghezzi devia con la punta delle dita una punizione di Rantier diretta all'incrocio dei pali. Foto mediana, un bel colpo di testa di Cacia verso la porta avversaria difesa addirittura da due attaccanti Forbiti e Rantier. Sotto, il centravanti dell'Agazzanese Forbiti circondato da ben 5 difensori del Nibbiano&Valtidone che però lo lasceranno del tutto libero di deviare in rete il gol della vittoria al 27' del primo tempo.
(Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca e le interviste di Marco Villaggi

 

A Campagnola un bun Nibbiano&Valtidone si butta via nel'extra time (1-1)

Svaniscono all'ultimo secondo
vittoria e sogni di gloria.
Con l'infermeria di nuovo stracolma
i giovani biancazzurri (ben 7 gli Under),
guidati dall'esperto Cacia, tengono bene il campo
senza però riuscire a sfondare.
A venti dal termine Favalesi gioca la carta
dell'acciaccato Lessa Locko che va subito in gol.
I padroni di casa sembrano accusare il colpo
ma la decisione del mister di togliere le due punte
Hosu e sopratutto Cacia
ci toglie l'arma del contropiede e ci espone all'assalto finale del Campagnola
che pesca il jolly in mischia con Gargiulo
quando già l'arbitro sta per decretare la fine.
Così il magro bottino di soli 3 punti
nelle ultime 4 partite, ci toglie di fatto
dalla lotta per il primato
anche se la speranza è sempre l'ultima a morire...

Nella foto sopra, Lessa Locko (qui mentre segna il gol della vittoria col Cittadella) entrato al 26' della ripresa, malgrado gli acciacchi, non ha smentito il suo fiuto del gol andando immediatamente a segno sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Sotto: Daniele Cacìa, per la prima volta in campo per quasi tutta la partita, è stato un ottimo punto di riferimento per i numerosi giovani in campo e ha tenuto costantemente all'erta i difensori avversari. Forse, se non fosse stato sostituito nel finale con un difensore, la pressione dei padroni di casa che ha portato al gol del pareggio sarebbe stata meno intensa. (Foto Massimo Bersani)

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Purtroppo non siamo riusciti a evitare il temuto crollo psicologico.
Il Piccardo vince facile 4-0 e si insedia al terzo posto

A Traversetolo va tutto di traverso al Nibbiano.
Quattro sberle ci buttano giù anche dal podio.
Mister Favalesi e 5 giocatori in quarantena Covid
ci costringono a una panchina cortissima.
Già al primo minuto il patatrack
con Castellani che regala palla
all'ex Ridolfi per il gol dello 0-1
Minasola prova la reazione ma dopo mezz'ora
siamo già sotto 0-3 e la partita è chiusa.
Nella ripresa Mangiarotti, un altro ex,
arrotonda il bottino con la sua
doppietta personale.
La certezza di non poter più lottare per il primato
sembra avere tolto ogni stimolo alla squadra
ma bisogna ritrovare l'orgoglio
per affrontare alla pari
le prime due della classe nei prossimi incontri
e chiudere con dignità il campionato.
I biancazzurri lo devono a loro stessi,
ai tifosi e soprattutto
al presidente Alberici per quanto ha fatto e continua a fare per la Società

Nelle foto sopra: a sinistra, anche una "sicurezza" come Bernazzani (qui in un'immagine di repertorio) non ha mostrato la consueta autorità difensiva, emblematico del calo di tensione che ha pervaso tutta la squadra. A destra il "pacchetto di mischia" del Piccardo Traversertolo con i nostri due ex Mangiarotti (primo a sinistra) e Ridolfi (davanti a tutti) che hanno segnato 3 dei 4 gol parmensi. Nella foto sotto, una delusa espressione dell'allenatore Favalesi, anche lui colpito dalla variante Omicron e sostituito in panchina da Sandro Equo. Avrà il non facile compito di ridare ai suoi ragazzi, nelle 5 partite che mancano al termine, gli stimoli perduti per non sprofondare in un'anonima metà classifica vanificando quanto di buono hanno fatto per buona parte del campionato. (Foto Massimo Bersani)

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Sprofondo biancazzurro e pokerissimo del Colorno: 1-5

Le pur tante assenze e infortuni
non giustificano un passivo così pesante.
Mai subiti prima 5 gol dal Nibbiano in Eccellenza.
Maione risponde al 21' alla rete iniziale di Altinier
lasciato uccel di bosco dal suo guardiano
ma poi, tra errori marchiani di Ghezzi
e di una difesa allo sbando
subiamo tre gol in soli 7 minuti
e la partita non ha più storia.
Solo Facciolla e Maione reggono
la "samba" del Colorno.
Cacìa lotta ma è una voce nel deserto.
Anche nella ripresa manca la volontà di reagire
e i parmensi ci umiliano con la quinta rete.
Con l'infermeria sempre più affollata
e il morale sotto i tacchi, ci vorrà un miracolo
per non prendere un'imbarcata
anche nel covo della capolista Cittadella.
Davvero un boccone amaro,
dopo aver sfiorato il primato,
il crollo verticale negli ultimi due mesi.
Serve un'impennata di orgoglio
di chi potrà scendere in campo
nelle quattro partite residue
per terminare il campionato almeno con dignità

Nelle foto. Sopra, Maione autore del gol del pareggio al 21' del primo tempo aveva fatto sperare per un attimo in un diverso andamento della partita. Sotto, un'eloquente espressione di Cacìa che, uscito alla mezz'ora del secondo tempo, sembra dire agli infortunati Bernazzani ed Equo (in panchina per onor di distinta) "ragazzi, cosa volete, ho fatto quel che ho potuto, ma con una squadra così..." (Foto Massimo Bersani)

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Una doppietta di Notari condanna nel secondo tempo
un undici biancazzurro straordinariamente combattivo

Ai resti del Nibbiano ancora sconfitto a Cittadella
va comunque l'onore delle armi
per aver ritrovato l'orgoglio
e messo paura alla capolista
per tutto il primo tempo.
Con soli due uomini validi in panchina
gli altri 11 superstiti biancazzurri
lottano come nei giorni migliori
e sfiorano più volte il vantaggio
con Landi, Amore e Facciolla.
Uno sfortunato episodio e un'incertezza difensiva
causano il doppio svantaggio nella ripresa.
Poi la squadra, rimasta in dieci, non trova più
la forza di rimontare.
Se affronteremo però le ultime tre gare
con questo spirito si potrà ancora ambire
almeno al quarto posto senza sprofondare
nell'anonimato della metà classifica.
Si può e si deve fare.

Nelle foto: sopra, Michelangelo Amore e, sotto, Riccardo Landi ripresi in azione in immagini di repertorio. I due centrocampisti sono stati tra i migliori in campo a Modena contro la capolista sfiorando entrambi la rete del vantaggio nel primo tempo. (Foto Massimo Bersani)

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Sprazzi dei biancazzurri che furono solo nella prima mezz'ora,
poi resa incondizionata agli ospiti che fanno doppietta

Il gioco latita, l'orgoglio manca
Nibbiano sventola bandiera bianca.
Anche la vice cenerentola Sanmichelese passeggia sui resti
della squadra di mister Favalesi.
Dopo un illusorio avvio culminato alla mezz'ora
nel doppio legno colpito in rapida successione
da Maione e da Cacìa la squadra si spegne.
Gol sbagliato, gol subito come da regola
e al 31' Lusoli porta in vantaggio gli ospiti.
A questo punto manca la forza di reagire
e nella ripresa i reggiani
raddoppiano senza strafare
con Lupi bravo a parare anche un rigore.
Con la panchina che non concede mai
più di due uomini validi, anche la penultima gara
di metà settimana a Formigine sarà dura.
Soprattutto se le capacità di reazione
saranno ancora vicine allo zero.

Nelle foto. Sopra: Cacìa anche oggi si è impegnato ma non è stato fortunato nella ribattuta sul palo colpito da Maione incocciando a sua volta il legno. Sotto, un rinvio del portiere Luppi che non ha colpe sui due gol subiti ed ha anche evitato un passivo maggiore parando un calcio di rigore di Caputo. (Foto Massimo Bersani)

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A Formigine puniti al penultimo minuto da un ingiusto rigore

Un Nibbiano che non ti aspetti
dopo le recenti delusioni
pur in costante emergenza
mette alle corde il Formigine
e sfiora più volte il gol del vantaggio,
prima con il solito Maione bloccato
ancora una volta dal palo
e poi con Hosu
che scheggia a sua volta il montante.
Quando già il pareggio sembra acquisito
e ci va stretto, arriva anche la iella.
Un rimpallo in area sul braccio di Maione
steso lungo il corpo viene letto
dall'arbitro come rigore
che l'esperto Habib non sbaglia.
Resta l'amaro in bocca per la sesta (stavolta ingiusta) sconfitta consecutiva
ma anche la speranza che
con lo spirito messo in mostra oggi
si possa chiudere degnamente contro la Fidentina
sul campo di casa
questo fine campionato da incubo

Nelle foto. Sopra, l'attaccante romeno Alexandru Hosu ha sfiorato per due volte il suo primo gol in biancazzurro, prima scheggiando un montante e poi calciando incredibilmente a lato quasi sulla linea di porta. Sotto: Maione, che in questo finale di campionato appare, con Facciolla, uno dei più tonici in grado di lottare per tutti i 90 minuti è stato anche oggi sfortunato nelle conclusioni colpendo un palo per la seconda partita consecutiva.(Foto Massimo Bersani)

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Una doppietta di Maione nella ripresa (2-0 alla Fidentina)
lenisce le ferite biancazzurre

Colpo di reni del Nibbiano
nell'ultima giornata di campionato:
torna a vincere dopo oltre due mesi
e agguanta il quarto posto in classifica.
Confermando ciò che di buono
si era già visto nell'ingiusta sconfitta di Formigine
i biancazzurri giocano e divertono
contro i forti avversari vendicando
lo 0-3 patito nell'andata a Brescello.
Apprezzato l'impegno collettivo e la voglia
di riconcigliarsi col proprio pubblico
dopo l'incredibile periodo nero (3 punti in 10
partite con 1 gol fatto e 18 subìti).
Adesso per il presidente Alberici
una pausa di riflessione prima di decidere
le mosse per la prossima stagione sportiva.

Nelle foto: sopra, Manuel Maione ancora alla ribalta come migliore in campo, uno dei pochi a non arrendersi mai nel lungo periodo di crisi della squadra. Dopo i due sfortunati legni colpiti nei due incontri precedenti, il centrocampista biancazzurro si è rifatto contro la Fidentina mettendo segno la doppietta di una vittoria che mancava da ben 10 partite. Sotto: capitan Ceccarelli, al suo rientro, ha messo ordine in una difesa che da otto partite non riusciva a mantenere la propria rete inviolata. (Foto Massimo Bersani)

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Il signor Benevelli reinventa le regole del calcio

Scippata la vittoria a Rolo
da uno sciagurato arbitraggio: 1-1

Dopo lo splendido gol del vantaggio segnato al 77’ da Di Gennaro, a cinque minuti dal termine un direttore di gara del tutto inadeguato ignora un plateale fallo di Bonacini che spinge alle spalle e atterra Davini (vedi sequenza fotografica sotto) per rubargli il pallone propiziando così il gol del pareggio di Ouaden. Non basta. Dopo aver concesso un recupero di 6 minuti, quando mancano ancora più di 30” al termine, col nostro Tommy Mandelli diretto in porta e pronto a calciare a rete, il signor Benevelli interrompe l’azione fischiando la fine in barba a ogni regola. “A ghem robè la partida” ha commentato un gruppo di sportivissimi tifosi locali al termine dell’incontro: e questo la dice tutta sull’ingiustizia subita. Per il resto, dopo un primo tempo equilibrato, ma un po’ confusionario da entrambe le parti, nella ripresa, soprattutto dopo l’ingresso di Filipov che dava maggior dinamismo al centrocampo, i nostri si facevano preferire per gioco e occasioni create con un Mandelli ancora una volta imprendibile folletto che confezionava un assist perfetto per il neo entrato Di Gennaro, subito giustiziere infallibile con una gran fiondata all’incrocio dei pali. Poi lo scippo di cui si è detto, che toglie agli uomini di Perazzi due punti meritati. Domenica prossima esordio casalingo da non perdere con la Bagnolese, altra blasonata pronosticata tra le favorite del girone (v. locandina)

Nella foto sopra la staffilata all’incrocio di Di Gennaro vanifica l’estremo tentativo di Della Corte. Sotto la sequenza dell’episodio incriminato: Bonacina, giunto alle spalle di Davini, che controlla il pallone, lo spinge decisamente da tergo buttandolo a terra per carpirgli la sfera. Un fallo plateale, senza se e senza ma, che il direttore di gara ha ritenuto incredibilmente di non punire.  Guarda qui il video dell'intera azione.

Leggi qui la cronaca di Libertà

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Un tiro, un gol basta al Fiorano per fare 1-1

Nel modenese un’altra buona semina
ma il raccolto è ancora scarso

Non è bastato un primo tempo che ci aveva visti andare in vantaggio, grazie al rigore trasformato da Di Gennaro, e una ripresa giocata totalmente nell’area degli avversari per portare a casa una vittoria ancora una volta largamente meritata ai punti. Ai modenesi è bastato un solo tiro nell’arco dei 90 minuti per raggiungere, pur senza rubar nulla, un insperato pareggio. Per l’ennesima volta abbiamo dimostrato di essere tecnicamente superiori a una squadra di alta classifica ma per l’ennesima volta le occasioni mancate unite a un’ingenuità difensiva non ci hanno permesso di raccogliere frutti proporzionati alla qualità del gioco espresso. Dopo un prima mezz’ora equilibrata, nella quale comunque i padroni di casa non sono mai riusciti a rendersi pericolosi, il vantaggio giunto al 35’ su rigore, propiziato dall’ atterramento di un eccellente Aspas (vero leader della squadra) proiettato in attacco, sembrava premiare il miglior gioco dei valtidonesi, ma dopo soli sette minuti una imperdonabile leggerezza del pur bravo Marmiroli permetteva a Caputo di calciare a rete dal limite dell’area sorprendendo Matarrese (sostituto di Ziglioli tra i pali) con un tiro apparso non irresistibile. E la frittata era fatta. La ripresa, come già detto, è stata un autentico monologo degli uomini di Perazzi che andavano più volte vicini al vantaggio, in particolare con Jakimovski, che falliva da pochi passi un’invitante palla-gol. Nemmeno l’impegno dell’atteso argentino Pablo Gonzales, debuttante al centro dell’attacco, né l’ingresso nel finale del frizzante Tommy Mandelli riuscivano a cambiare il corso della partita che restava inchiodata su un pareggio che poco ci premia, ma che è anche la conseguenza di alcune lacune, nel complessivo buon rendimento della squadra, che è più che mai urgente riuscire a colmare. L’occasione si presenta già nella prossima sfida casalinga con il Colorno (v. locandina) dove la conquista dei tre punti si pone come un obiettivo da non fallire.

Anche in periodo di scarsa prolificità dell’attacco valtidonese e malgrado la pubalgia che lo affligge è quasi sempre lui, Daniele Di Gennaro, che riesce a metterla dentro o su azione o su calcio piazzato. Anche contro il Fiorano il nostro bomber non ha fallito il calcio di rigore assegnato (e fatto ripetere due volte) dall’avveduta direttrice di gara Chiara Sangiorgi. Nella foto, la sfera magistralmente calciata da Di Gennaro mentre sta per infilarsi a fil di palo con Vias vanamente proteso in tuffo.

Leggi qui la cronaca di Libertà

Valtidonesi padroni del campo non sbloccano lo 0-0

Domato il Felino
ma ci manca il colpo del ko

Durante e alla fine della partita i sostenitori del Nibbiano&Valtidone hanno più volte invocato un viaggio a Lourdes per far benedire la squadra alla quale non sembra andarne dritta una. Anche oggi, nella tana del coriaceo Felino, forse nella miglior partita giocata dall’inizio del campionato, i ragazzi del presidente Alberici non hanno certo avuto l’ausilio della dea bendata. Un rigore calciato sul palo (quarto legno centrato nelle ultime tre partite) dal solitamente infallibile Jakimovski, due gol annullati per fuori gioco (di cui uno molto discutibile) all’ancora una volta ottimo Dioh, una decina di calci d’angolo senza frutto e un intero secondo tempo giocato nell’area dei padroni di casa con diverse occasioni mancate, costituiscono l’dentikit della partita, ben diversamente da quanto riportato dalla cronaca di Libertà, evidentemente rielaborata da una corrispondenza parmense (v. sotto), che lascia intendere un equilibrio che assolutamente non c’è stato. In un incontro di pugilato i nostri avrebbero largamente meritato di vincere ai punti, ma poiché nel calcio valgono solo i palloni che varcano la linea bianca, al Nibbiano&Valtidone è mancato solo (e non è poco) l’ uomo d’area capace di buttarla dentro finalizzando il bel gioco costruito dalla squadra. Con i bomber Di Gennaro, ancora convalescente, Piccolo, appena operato di menisco e Pablo Gonzalez in attesa del transfer dall’Argentina, mister Perazzi deve far quadrare i conti con le forze disponibili tra le quali, per ora, manca proprio un ariete al centro dell’attacco. Confortanti conferme giungono comunque dalla difesa e dal centrocampo, nonchè dalle due giovanissime punte Mandelli e Dioh: ed è a questo gruppo, sempre meglio affiatato, che sono affidate le speranze di riuscire a fare lo sgambetto alla fortissima capolista Correggese di scena, domenica prossima, al Pio Zuffada (v. locandina).

Dioh (all’estrema destra nella foto) ha calciato e il pallone è finito nel sacco, ma l’arbitro - per la seconda volta – gli nega la gioia del gol per un fuori gioco molto discutibile.

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A causa della ripresa dei contagi covid

Nibbiano&Valtidone
costretto al palo in campionato
dopo il passaggio del turno in Coppa Italia

Questo implacabile virus non concede tregua e dopo il rallentamento estivo con conseguente ripresa dell’attività sportiva e una timida e ridotta riapertura al pubblico degli stadi, la crescente ripresa dei contagi rischia di scombinare sin dall’inizio le carte anche di questo campionato. Dopo il primo turno di Coppa Italia, nel quale l’agguerrita compagine del nuovo mister Curti si è agevolmente sbarazzata dell’Agazzanese, più di quanto dica il punteggio di 2-1, somma dei due incontri, i valtidonesi non sono ancora riusciti a scendere in campo in campionato a causa dei contagi esplosi nelle squadre avversarie, prima il Bibbiano San Polo, poi la Vigor Carpaneto e in seguito l’Arcetana. E già si parla di un possibile nuovo stop di tutta l’attività dilettantistica (dall’Eccellenza in giù). Peccato perché nel duplice confronto di Coppa con l’Agazzanese il Nibbiano&Valtidone aveva già dato l’impressione di essere una squadra destinata a giocare un ruolo da protagonista in questo campionato. Nel derby d’andata, giocato a Borgonovo e vinto per 2-0 con gol di Barilli e Scaramuzza nella ripresa, i padroni di casa hanno mantenuto il controllo del gioco dall’inizio alla fine colpendo anche un traversa con Vago e fallendo un goal a porta vuota con Mastrototaro, comunque tra i migliori in campo con Barba, Scaramuzza e Barilli. Nell’incontro di ritorno giocato ad Agazzano il 5 ottobre, con Barba infortunato e Rantier, Di Placido, Scaramuzza e Facciolla tenuti in panchina, l’undici della Val Luretta si prendeva una platonica rivincita con gol di Moltini al 17’ difeso poi con almeno 6 interventi strepitosi dal giovane portiere Di Maio e grazie anche a una quantità industriale di palle-gol fallite dagli attaccanti valtidonesi: una pecca questa alla quale mister Curti dovrà cercare di porre rimedio al più presto per non ricadere nel difetto dello scorso campionato dove all’ingente mole di gioco sviluppato e di occasione create non ha corrisposto un conseguente numero di reti realizzate.

Due momenti del derby di ritorno con l’Agazzanese. Sopra, il gol di Moltini che non è stato sufficiente ai biancorossi per ribaltare lo 0-2 dell’andata. Sotto una delle tante occasioni fallite dal Nibbiano&Valtidone: il portiere Di Maio (migliore in campo) salva alla disperata su un incursione di Valim. (Foto Massimo Bersani)

Leggi qui la cronaca di Nibbiano&Valtidone - Agazzanese 2-0 su Libertà

Leggi qui la cronaca di Agazzanese - Nibbiano&Valtidone 1-0 su Libertà

Sospeso definitivamente il campionato 2019-20

Classifica congelata alla 24° giornata
Il Nibbiano&Valtidone al terzo posto

Facendo seguito alla delibera della FIGC che in data 20 maggio aveva deciso, a causa della pandemia del corona virus, di interrompere definitivamente lo svolgimento delle competizioni sportive dilettantistiche della stagione 2019/2020 , sia a livello nazionale che territoriale, in data 18 giugno la Lega Nazionale Dilettanti ha fatto conoscere le proprie decisioni in merito agli esiti Le classifiche di tutti i Campionati della L.N.D. sono cristallizzate al momento della interruzione definitiva dello svolgimento delle competizioni sportive indette e organizzate dalla stessa Lega, sulla base dei risultati definitivamente omologati. Per quanto riguarda l’Eccellenza ci sarà la promozione diretta della sola prima classificata e la retrocessione della sola ultima classificata. Gli spareggi interregionali tra le seconde classificate per decidere un’ulteriore promozione in serie D sono aboliti. Non ci sarà neppure lil passaggio in serie D della vincitrice della Coppa Italia Dilettanti in quanto anche la fase nazionale di tale competizione è stata annullata. Nell’ipotesi in cui, tra due o più Società si verifichi parità di punti e di gare disputate prima dell’interruzione definitiva dei Campionati, si fa riferimento “classifica avulsa” tenendo conto che il criterio degli scontri diretti – attesa la straordinarietà della situazione determinatasi - si applica anche se la disputa degli stessi risulta incompleta. Nell’ipotesi in cui due o più Società che abbiano svolto un diverso numero di gare prima dell’interruzione definitiva dei Campionati e abbiano conseguito parità o disparità di punti, si applica la cosiddetta media dei punti, cioè il rapporto tra il punteggio cristallizzato e il numero delle gare effettivamente disputate. In caso di eventuale ulteriore parità tra le Società interessate, si fa riferimento alla “classifica avulsa” nella modalità sopra riportata. In base a tali delibere la classifica del girone A del Campionato di Eccellenza risulta cristallizzata alla 24° giornata del 23 febbraio 2020 cona la promozione in serie D della Bagnolese e la retrocessione in Prima Categoria del Fiorano, mentre il Nibbiano&Valtidone;, con una partita in meno, conquista – con l’applicazione della media dei punti (63,106) – il terzo posto, dietro il Colorno (63,750) e davanti alla Sanmichelese (61,462).

Questa la classifica finale del Campionato di Eccellenza Emilia Romagna della stagione 2019/2020. Il Nibbiano&Valtidone figura a pari punti con la Sanmichelese, ma con una partita in meno, quindi conquista il terzo posto in solitaria grazie alla media punti.

Allarme Coronavirus

Sospese tutte le gare di campionato
sino a data da destinarsi

Un comunicato emesso dal Comitato Regionale Emilia Romagna in data 5 marzo annulla tutte le precedenti ipotesi che parlavano di partite disputate a porte chiuse. Anche sulle date dei recuperi con Borgo San Donnino (in casa) e con l'Arcetana (in trasferta) fissate rispettivamente per il 18 marzo e il 1° aprile grava comunque l'incertezza della disputa in funzione dell'evolversi della situazione sanitaria./span>

Leggi qui la cronaca di Libertà sulla situazione di Nibbiano&Valtidone e Agazzanese ferme da un mese

In un' articolata intervista di Villaggi su Libertà

Lucida analisi del nostro Presidente
sull'attuale situazione del calcio dilettantistico
e sulle priorità del momento

Secondo Alberici, troppo rigidi i protocolli sanitari previsti per il settore dilettantistico per poter pensare a una ripresa a breve dei campionati. Per ora tutte le energie del Presidente sono concentrate sul mantenimento dei posti di lavoro e del fatturato nelle sue aziende, che è la vera priorità del momento. Per aiutare il calcio minore, piuttosto che finanziamenti a fondo perduto, meglio ridurre i costi connessi alla partecipazione ai campionati e favorire gli sponsor con un credito d'imposta. Se, in virtù del congelamento dell'attuale classifica di Eccellenza si aprisse per il Nibbiano&Valtidone l'ipotesi di un passaggio in serie D la Società farebbe di tutto per non tirarsi indietro dando piena fiducia a mister Mantelli e al DS Barbieri.

Leggi qui l'intervista di Libertà

E intanto la Bagnolese scappa a +6

Regaliamo un'ora al Rolo
poi entra Valim e cambia la partita
ma il forcing finale non schioda lo 0-0

Se dopo la sofferta vittoria nel derby l'obiettivo dichiarato era non lasciare più punti per strada, l'inizio in quel di Rolo non è stato certo dei più confortanti per la Mantelli band che, incapace di andare oltre il nulla di fatto contro i reggiani, vede la capolista Bagnolese, ancora vittoriosa, allontanarsi di altri due punti. Così ora non sarà più sufficiente contare sulla vittoria nello scontro diretto, ma bisognerà anche sperare in qualche inciampo della prima della classe per avere l'opportunità di raggiungerla. E pensare che oggi tutte le pedine chiave erano tornate disponibili ma di queste solo capitan Jakimovski è sceso in campo sin dall'inizio. Il tanto atteso e invocato Valim è rimasto in panchina per una buon'ora insieme a Ridolfi, mentre Aspas ci è inspiegabilmente rimasto per l'intero incontro. Il primo tempo ha visto un inizio arrembante dei padroni di casa, che dal settimo al nono minuto collezionavano tre corner consecutivi, poi il gioco si è spostato prevalentemente a centrocampo dove le avversarie hanno dato luogo a un confronto maschio ma privo di spunti tecnici di rilievo e di pericoli per le rispettive porte, se si eccettua un gran salvataggio di Lupesci su tiro ravvicinato di Rinieri al 25' e un destro dalla distanza di Papi, nell'unica occasione in cui è riuscito a mettersi in luce. La prima fase di gioco terminava facendo segnare un miglior piglio del Rolo in quanto a grinta e determinazione e la purtroppo ormai ricorrente sterilità dell'attacco valtidonese. Dopo un quarto d'ora della ripresa senza azioni degne di nota e con portieri inoperosi, mister Mantelli prova a ridisegnare l ' attacco con gli inserimenti di Ridolfi e Valim al posto di Solinas e Comi. E subito cambia la partita. Al 64' mischia furibonda in area Rolo con Della Corte che prima salva di pugno e poi con Vincenzi che mura la conclusione di Valim. Ancora Valim al 67' fornisce un assist al bacio in area per Sane, ma Casarano ci mette una pezza ed è poi e' Facciolla che di testa da posizione ravvicinata deposita la sfera, colpita troppo centralmente, tra le braccia di Della Corte. Al 76' di nuovo Valim , ostacolato da un difensore non riesce a concludere ma la palla finisce a Ridolfi che di destro impegna Della Corte. Ancora sugli scudi il portiere reggiano all' 80' quando dice no a un corner insidioso "alla Palanca" battuto da Corbelli (subentrato a Sane). Il Rolo vacilla e il forcing del Nibbiano&Valtidone si fa senza tregua: all' 84' ancora una punizione di Corbelli respinta da Della Corte e, un minuto dopo, una nitida occasione in piena area per Di Placido che si fa però incantare dall'insuperabile numero uno avversario. Ci prova ancora Valim su punizione da limite all' 89' murata dalla difesa. Anche nei 4 minuti di recupero il fortino del Rolo resta sotto assedio, ma riesce a resistere e a portare a casa il risultato ad occhiali che, ai nostri colori, fa vedere lontana due passi in più l'agognata prima posizione. L'inattesa sconfitta del Piccardo e il nuovo pareggio del Rolo, fermato dall'Agazzanese, ci mantengono comunque da soli al secondo posto, gradino che domenica prossima dovremo assolutamente confermare nell'incontro casalingo col Borgo San Donnino (v. locandina) come trampolino di lancio verso le nostre non sopite ambizioni.

Il rientro di Valim al quarto d'ora del secondo tempo dopo un lungo infortunio, ha dato una scossa a un Nibbiano&Valtidone apparso sino ad allora impotente in attacco e le occasioni sono fioccate, ma non quella capace di mandare la palla nella rete del Rolo. C'è da sperare che, ora che sembra pienamente recuperato, il fantasista brasiliano possa venire impiegato sin dall'inizio perché il suo movimento è capace di creare spazi e aprire varchi anche per i compagni dell'attacco.

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Nel derby con l'Agazzanese sofferta vittoria e secondo posto

Di Placido crea e Ghezzi conserva.
Dopo 4 mesi torna la vittoria al "Curtoni"

Ci voleva l'atmosfera del derby per infrangere finalmente il tabù del "Curtoni" e tornare a vincere tra le mura di casa dopo ben 6 pareggi consecutivi. L'ultima vittoria casalinga era stata infatti quella conseguita contro l'Arcetana il 20 ottobre 2019. Ma nemmeno oggi è stato semplice portare a casa i tre punti contro un'avversaria che lotta per obiettivi opposti ai nostri alla disperata ricerca di punti per la salvezza e che ha tenuto la gara in discussione fin oltre il novantesimo. C'è voluto infatti un mezzo miracolo di Ghezzi - il vice Lupescu subentrato al titolare influenzato – che all'ultimo secondo del recupero ha deviato d'istinto oltre la traversa un bolide ravvicinato di Forni, per mantenere inviolata la propria rete e portare a casa una preziosa vittoria. I padroni di casa erano andati in vantaggio poco dopo la mezz'ora del primo tempo grazie a un'imperiosa inzuccata di Di Placido che approfittava di un'avventata uscita di Daffe su cross di Papi per mettere la sfera nel sacco. E meno male che c'è stato questo guizzo risolutore del nostro centrale perché, al di là di una sterile supremazia territoriale, l'attacco schierato da mister Mantelli, con Ridolfi, Comi e Solinas, non è stato mai in grado di impensierire seriamente Daffe. Nella ripresa poi, l'iniziativa passava interamente nelle mani (o meglio, nei piedi) degli ospiti che premevano a lungo alla ricerca del pareggio senza riuscire nel loro intento grazie a una difesa ben registrata attorno all'asse Fogliazza-Di Placido e alla prodezza finale di Ghezzi che, comunque, già prima si era segnalato per un'abile deviazione in angolo su insidioso diagonale di Minasola. A parziale scusante della non brillantissima prestazione del Nibbiano&Valtidone vanno ricordate le pesanti assenze con cui anche stavolta Mantelli ha dovuto fare i conti: entrambi gli squalificati centrocampisti titolari Aspas e Jakimovski, oltre a Valim e all'influenzato Corbelli. Per questo di questo derby dobbiamo apprezzare e tenerci stretta la sostanza dei tre punti che, grazie ai contemporanei pareggi di Colorno e Piccardo, ci consente di riconquistare in solitudine il secondo posto a quattro lunghezze dalla lepre Bagnolese. Per la prossima trasferta di Rolo (v. locandina) è previsto il recupero di tutti (o quasi) gli infortunati e gli squalificati. E' quindi necessario, come chiesto anche dal presidente Alberici, che si torni a cambiare pagina sul piano del gioco e della maggiore incisività offensiva perché nei quattro incontri che ci separano dallo scontro diretto con la Bagnolese è d'obbligo non lasciare altri punti per strada,span>

Nella foto, Marco Di Placido su cross di Papi (fuori quadro) vede il portiere dell'Agazzanese Daffe fuori posizione ed inzucca di precisione e di potenza sotto la traversa. E' il gol che deciderà la partita. Qui invece il video della gran parata salva risultato di Ghezzi allo scadere

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Sorpasso mancato al Colorno mentre la Bagnolese prende il largo

Coi forti parmensi il pareggio (1-1) ci può stare,
ma sprechiamo troppo e scivoliamo a - 4

Degli otto pareggi racimolati al "Curtoni" su dieci incontri disputati, forse quello conseguito contro un'avversario di grande levatura come il Colorno, rivale diretta per il primato, è quello più giustificabile. Eppure se tra le due contendenti che si sono aggiudicate un tempo (e un gol per tempo) a testa, ce n'è una che ha qualcosa da recriminare questa è senz'altro il Nibbiano&Valtidone perché ancora una volta gli uomini di Mantelli hanno sprecato troppe palle gol: peccato mortale per una squadra che ambisce alla vetta della classifica. Infatti se nel primo tempo i padroni di casa hanno subìto la supremazia degli ospiti, piuttosto sterile fino alla mezz'ora, ma poi sfociata nell'eurogol di Selpa con una straordinaria girata al volo, che si è insaccata a fil di palo, e nel tentativo di raddoppio di Raggi stoppato stavolta da un prodigioso Lupescu, è pur vero che allo scadere dei primi 45 minuti Comi si è mangiato la più colossale delle occasioni centrando in pieno la traversa da non più di due metri a porta vuota! Ma nella ripresa erano i parmensi ad avere le loro gatte da pelare con l'estremo difensore Giaroli che nel giro di pochi minuti si superava su tiri di Ridolfi e Facciolla ma doveva poi capitolare sul bolide da distanza ravvicinata del neo entrato Papi pescato abilmente in piena aresa da un astuto pallonetto del mobilissimo Solinas. Passati in vantaggio i biancazzurri prendevano in mano le redini dell'incontro ma non riuscivano ad affondare il colpo decisivo contro un avversario schierato ormai sulla difensiva a salvaguardia di un pareggio certo più utile a loro che a noi. Prima venivano graziati da Solinas che calciava a lato da ottima posizione e poi le staffilate di Ridolfi e di Corbelli su punizione non riuscivano a superare l'attenta guardia di Giaroli. Resta il fatto che, per fare la differenza rispetto alle altre pretendenti alla vittoria finale com'è stato nella prima parte del campionato, mancano l'illuminata regia di Aspas a centrocampo e la turbinosa inventiva di Valim in attacco e non è un caso se, da quando queste due pedine fondamentali si sono infortunate, abbiamo perso 8 punti in classifica rispetto alle inseguitrici che ora ci hanno superato con la Bagnolese a + 4 e il Piccardo appaiato al Colorno a +1. E se da un lato conforta il rientro di un Bernazzani più che mai pimpante malgrado la lunga assenza, l'inspiegabile espulsione di Aspas mentre si apprestava ad entrare in campo nel secondo tempo, ci priverà dello spagnolo anche in occasione del prossimo derby casalingo con l'Agazzanese (v. locandina) assenza che si aggiunge a quella dello squalificato Jakimovski mentre appare assai problematico anche il recupero di Valim. L'undici della Val Luretta, pur reduce da un periodo negativo, non farà certo sconti e cercherà nel derby l'occasione per il riscatto. Eppure, per continuare a coltivare ambizioni di primato, ai ragazzi del presidente Alberici non resta che una sola alternativa: tornare a vincere.

Nella foto, il pallone scagliato da Selpa (fuori campo) con una prodigiosa girata al volo si infila imparabilmente a fil di palo (è visibile tra il braccio e l'anca del n. 8 Facciolla) per il vantaggio del Colorno. Guarda qui invece il video del gol del pareggio di Papi al 12' della ripresa

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A Castelfranco arriva il primo pareggio esterno

Il gol lampo di Facciolla ci illude
ma un liscio in difesa
causa il giusto rigore del'1-1

La partenza a razzo del Nibbiano&Valtidone, che dopo nemmeno un giro di lancette del cronometro trovava già il vantaggio sul campo della quotata Virtus Castelfranco grazie a una zampata di falchetto Facciolla, pronto a ribattere in rete una miracolosa deviazione di Gibertini su bolide in diagonale di Ridolfi, aveva fatto pensare che i valtidonesi "formato trasferta" potessero allungare la serie delle 7 vittorie sin qui conquistate fuori casa. E infatti per un buon quarto d'ora dopo essere passati a condurre gli uomini di capitan Jakimovski chiudevano i padroni di casa nella loro metà campo dando l'impressione di poter agevolmente controllare l'incontro. Al 20' però Taseveski ciabattava malamente un facile rinvio regalando palla in piena area a Oubakent che Sanè, nel disperato tentativo di impedirgli il tiro, atterrava platealmente. Ineccepibile il rigore che Leonardi calciava magistralmente spiazzando l'incolpevole Lupescu . Dopo il gol del pareggio iniziava tutta un'altra partita molto più equilibrata. Gli ospiti perdevano l'iniziale spavalderia, anche se Gibertini veniva ancora un paio di volte chiamato in causa prima dell'intervallo da Ridolfi e Comi, e il Castelfranco accentuava la sua proiezione offensiva trovando però nella coppia dei centrali Baggi e Di Placido un baluardo insuperabile. Nella ripresa la condotta di gara dei biancazzurri diventava ancora più prudente e il Castelfranco faceva segnare una certa superiorità territoriale senza però impegnare severamente Lupescu se non con un paio di tiri da lontano. L'ingresso di Aspas al posto di Papi nell'ultima mezz'ora e di Corbelli e Solinas in sostituzione di Sanè e Comi nel finale non servivano a dare maggiore incisività a un attacco che, con la perdurante assenza di Valim De Araujo sembra aver perso molta della sua imprevedibilità e della capacità di far male alle difese avversarie. C'è da augurarsi che il brasiliano possa presto tornare a disposizione di mister Mantelli, così come Bernazzani (in panchina a Castelfranco) per poter contare su due pedine di fondamentale importanza in questa fase cruciale del campionato. Il punto conquistato contro la Virtus (il primo in trasferta dopo sette vittorie e due sconfitte) non è comunque da buttare in quanto, oltre a mantenere a distanza di 5 lunghezze i pericolosi reggiani, ci consente di mantenere inalterato il punto di distacco dal Colorno e quello di vantaggio sul Piccardo anche loro fermati sul pari. Supera tutti di slancio la Bagnolese, unica vincente del gruppo di testa, che si insedia così al primo posto mentre noi scivoliamo al terzo a due lunghezze. Domenica prossima incontro di cartello con il Colorno (v. locandina) avendo come obiettivo il secondo posto e forse anche di più, se il Castelfranco riuscirà a rendere la vita difficile alla Bagnolese. Vedremo se contro i parmensi, già sconfitti a casa loro all'andata per 2-0, riusciremo a battere anche la pareggite che ci perseguita al "Fratelli Curtoni" tornando finalmente a una importante vittoria casalinga che ci darebbe nuovo slancio nella lotta per il primato.

Nelle foto: sopra, la grande deviazione di Gibertini sul diagonale scagliato da Ridolfi al primo minuto di gioco, ma Facciolla (all'estrema destra) sarà pronto a raccogliere il rinvio al volo e a mettere in rete. Anche oggi il giovane centrocampista biancazzurro si è segnalato tra i migliori in campo. Sotto: il rigore del pareggio calciato da Leonardi (fuori campo) con Lupescu che si getta alla sua destra mentre il pallone si insacca alla sua sinistra.

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Il Real Formigine ci impone l'ennesimo pareggio casalingo

Nuovo 0-0 in un "Curtoni" sempre più stregato.
Un altro gol valido di Comi negato dal segnalinee

Purtoppo le buone premesse della prima partita di ritorno, vinta a San Felice, non hanno avuto l'atteso seguito davanti al pubblico amico che si aspettava di poter finalmente assistere a una vittoria e ha dovuto invece accontentarsi del settimo pareggio su nove partite disputate al "Fratelli Curtoni" . 14 punti persi in casa, non è un ruolino adeguato per una squadra che aspira al primato e che si trova ora a un punto dalla vetta solo grazie alle altrettante vittorie in trasferta (anche qui 7 su nove incontri esterni) ma che potrebbe trovarsi sola al comando con ampio margine solo se fosse riuscita a capitalizzare meglio i turni casalinghi. Lo stadio di Borgonovo continua quindi ad essere "stregato" per i colori biancazzurri anche perché Comi si è visto per la seconda volta consecutiva in casa negare una rete che (come quelle non vista dall'arbitro contro il Piccardo) avrebbe dato molto probabilmente la vittoria alla sua squadra. Si era al 26' del primo tempo e certamente il gol del vantaggio avrebbe incanalato la partita in una direzione più favorevole per i padroni di casa. Diciamo però che delle belle trame di gioco che avevamo visto sviluppare la scorsa domenica oggi non c'è sata traccia anche se il dominio territoriale è stato pressochè costante ma con un elevato indice di imprecisione nei passaggi finali, tanto che nel primo tempo, al di là del non-gol di Comi e di una doppia parata di Lanzotti su tiro ravvicinato di Papi e ribattuta di Comi, non abbiamo annotato altre occasioni da rete. Una fiammata a inizio ripresa con gran tiro di Papi su punizione ribattuto da un grande intervento in tuffo di Lanzotti che subito si ripeteva sul tap-in di Ridolfi, ha lasciato presagire che la musica potesse cambiare, ma nemmeno le sostituzioni operate da Mantelli (Aspas e Corbelli per Papi e Comi e successivamente Solinas per Sane) sono riuscite a trovare la chiave per scardinare la difesa degli ospiti che che hanno conseguito il risultato a reti bianche che era nei loro piani, pur disputando l'ultima mezz'ora in 10 per l'espulsione di Macchi e con il solo brivido di un' altra miracolosa parata di Lanzotti su bolide ravvicinato di Solinas a un quarto d'ora dal termine. Note di merito per De Matteo, Baggi, Facciolla e per il debuttante diciannovenne Rocca che ha sostituito l'infortunato Tasevski, luci e ombre a centrocampo dove Papi e Sane non hanno pienamente risposto alle attese e attaccanti da rivedere alla prossima occasione perché stavolta hanno fatto troppo poco per meritare la sufficienza. Grazie al pareggio interno del Colorno riusciamo a mantenere sempre un solo punto di distacco dalla vetta, ci ha però raggiunto sulla seconda piazza la Bagnolese e si è avvicinato a una sola lunghezza il Piccardo Traversetolo. Domenica prossima a Castelfranco (v. locandina) urge riprendere la media trasferta dei tre punti se non vogliamo farci avvicinare dalla stessa Virtus e anche dalla Sanmichelese. Poi tra quindici giorni tra le mura (non tanto amiche) del Curtoni ci aspetta il confronto diretto col Colorno. Due confronti chiave in cui il Nibbiano&Valtidone è chiamato a dimostrare di possedere tutte le credenziali necessarie per poter continuare a battersi per il primato.

Nelle foto: sopra, il gol di Comi al 26' del primo tempo annullato dal segnalinee per un fuorigioco del tutto inesistente: è infatti chiaro che il terzino del Real Formigine Ficarelli è nettamente davanti al nostro attaccante nel disperato tentativo di impedirgli il tiro. Sotto, la strepitosa parata di Lanzotti su bolide ravvicinato del neo entrato Solinas a un quarto d’ora dal termine.

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San Felice fa dimenticare San Michele

Un Nibbiano&Valtidone ritrovato vince 2-1
e mette il sale sulla coda al Colorno

Com’era negli auspici mister Mantelli è riuscito nel compito di presentare alla ripresa del campionato, sul campo del San Felice una squadra del tutto diversa da quella vista all’opera il 22 dicembre a San Michele che con la sonora sconfitta per 0-3 rimediata aveva mandato di traverso il panettone di Natale ai sostentori valtidonesi. Se ancora non si è rivista la “grande orchestra Mantelli” che ha dato il meglio di sé verso la metà del girone di andata si è però capito che ci sono tutte le premesse perché il Nibbiano&Valtidone torni a giocare quanto prima il ruolo della capolista che è ormai il suo non più recondito obiettivo. Ancora orfana di Aspas e Bernazzani e con Valim solo in panchina ed entrato nell’ultimo quarto d’ora, gli uomini di un rincuorato presidente Alberici, hanno preso in mano da subito le redini della partita: a partire da un incontenibile Comi e dagli altri due “nuovi” Papi e Baggi che si sono più compiutamente inseriti nelle trame del gioco voluto dall’allenatore. A centrocampo un sempre più convincente Facciolla e un ottimo Sanè, bella copia di quello inconcludente visto in campo a San Michele, hanno dato man forte a capitan Jakimovski nel filtrare e rendere innocue le velleitarie offensive dei padroni di casa e nel supportare le punte Comi e Ridolfi: quest’ultimo già al 20’ sembra poter sbloccare il risultato ma il portiere avversario Neri compie un vero miracolo deviandogli il pallone scagliato da distanza ravvicinata. Ci pensa tuttavia Comi, con una doppietta messa a segno negli ultimi dieci minuti del primo tempo a sancire la netta superiorità messa in mostra dai valtidonesi per tutta la prima fase di gioco. Al quarto d’ora della ripresa una bella punizione dal limite di Cremaschi che si infila a fil di palo sembra poter riaprire i giochi, ma Jakimovski e compagni stavolta non sono disposti a far regali e ristabiliscono subito una superiorità territoriale e di gioco che non sfocia in un più ampio punteggio anche per due rigori clamorosamente negati agli ospiti dall’insufficiente arbitro Carvelli di Crotone: il primo per plateale atterramento di Comi (sempre lui) a inizio ripresa e il secondo, nel finale per un altrettanto evidente fallo da ultimo uomo su Bottazzi che avrebbe comportato anche l’espulsione del difensore modenese autore della scorrettezza. Comunque bene così, dato che grazie al contemporaneo pareggio del Colorno col Piccardo Traversetolo abbiamo messo il sale sulla coda alla capolista dalla quale ora ci divide un solo punto. Le positive premesse di cui si diceva sono ora attese alla riprova del l’incontro casalingo col Real Formigine (v. locandina) anche per vedere se nel girone di ritorno riusciremo a sfatare il tabù del “Curtoni” che sinora ha visto troppi punti lasciati per strada tra le mura amiche.

Nelle foto: sopra, la gran parata di Neri su sberla ravvicinata di Ridolfi; in mezzo, Comi dopo essersi liberato di tutti i difensori si avvia a depositare nella porta vuota il gol del vantaggio valtidonese; sotto, ancora Comi (a destra, semicoperto dal n. 3 avversario) dopo aver scartato anche il portiere concede il bis.

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Sconfitta e primato perso: brutto Natale per il Nibbiano&Valtidone

Tre siluri della Sanmichelese
affondano la corazzata Mantelli

Una sconfitta netta anche se con qualche attenuante quella patita dagli uomini di un deluso presidente Alberici sul campo di San Michele dei Mucchietti. Quando tutti si aspettavano la conquista del titolo di Campioni d’inverno, anche se in accoppiata col Colorno, i valtidonesi sono caduti inaspettatamente all’utima giornata della prima fase, disputando senz’altro la peggior partita di questo campionato. Quella che fino a poche domeniche fa aveva dato l’impressione di essere una corazzata destinata a solcare la vetta del girone, è stata affondata senza soverchie difficoltà da una squadra diligente e quadrata ma non certo eccezionale. Certo le assenze di Aspas e Valim non sono un handicap di poco conto: senza lo spagnolo perde ordine il centrocampo e senza il brasiliano manca il brio in attacco. I sostituti Sanè e Davitti, oltre a tutto in giornata di scarsa vena, li hanno fatti ampiamente rimpiangere tanto è vero che, all’inizio ripresa Mantelli li ha sostituiti con i molto più incisivi Facciolla e Comi ma ormai si era sotto di due reti e la squadra era troppo giù di tono per pensare di recuperare. La partita era di fatto già stata persa nel primo tempo, tutto in balìa dei padroni di casa che hanno colpito al 13’ con Zocchi non controllato a dovere da Di Placido e al 36’ con Habib lasciato totalmente libero di avvicinarsi alla nostra area e di calciare una bella bordata all’incrocio dei pali senza essere minimamente contrastato. Da parte nostra, invece, non si è registrato un solo tiro degno di questo nome verso la porta di un inoperoso Giarola. Ad avvio ripresa la squadra, con il già citato subentro di Facciolla e Comi, appare subito più reattiva e dopo pochi minuti potrebbe esserci la svolta della partita ma il tiro di Corbelli che colpisce la parte interna del palo e poi rientra in campo dà il segno che oggi proprio non è giornata, come confermano anche poco dopo una prodigiosa parata di Giarola su Ridolfi e un successivo tiro di Comi destinato in rete ma involontariamente bloccato sulla linea di porta da capitan Jakimovski ! Così, a dieci minuti dal termine, con la squadra tutta sbilanciata in avanti in un arruffato tentativo di rimonta, arriva anche il terzo e definitivo siluro messo a segno da Dago con il più classico dei contropiede. A questo punto, digerito l’amaro boccone natalizio, a Mantelli non resta che approfittare della lunga sosta del campionato per rigenerare gli uomini apparsi più giù di corda, recuperare gli infortunati, inserire maggiormente nel gioco di squadra i nuovi arrivi Baggi, Papi e Comi e cercare sul mercato, insieme al DS Barbieri e con l’avallo del presidente Alberici, almeno un paio di pedine a rinforzo del centrocampo e dell’attacco. Si riprende il 12 gennaio, ancora in trasferta, sul campo di San Felice sul Panaro.

Nella foto: sullo 0-2 il tiro di Corbelli, su assist di Comi, dopo aver colpito la faccia interna del palo ritorna in campo senza trovare nessuno lesto a ricacciarlo in rete. Avrebbe potuto essere il gol che riapriva l’incontro, invece poi arriverà anche lo 0-3 per la più severa sconfitta del Nibbiano& Valtidone in questo campionato.

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La "fattura" del Curtoni colpisce ancora: col Piccardo è solo 0-0

Stavolta è un gol di Comi
non visto da arbitro e segnalinee
a inchiodarci sul sesto pareggio casalingo

Un bellissimo diagonale del neo acquiso Comi respinto da un difensore ben oltre la linea di porta, ma ignorato dalla terna arbitrale, ha fatto sì che ancora una volta (la sesta su otto partite disputate) il Nibbiano&Valtidone non sia riuscito ad andare oltre il pareggio, pur in una delle migliori partite disputate di fronte al proprio pubblico confermando così l'opinione di alcuni scaramantici che sul Curtoni incomba una sorta di "fattura" che impedisce ai biancazzurri, per un motivo o per l'altro, di raccogliere l'intera posta tra le mura amiche. E di fronte stavolta c'era un avversaria di tutto rispetto, quel Piccardo Traversetolo, ad oggi terza forza del campionato, ma che non nasconde le sue ambizioni di contendere a noi e al Colorno il gradino più alto del girone. Eppure i parmensi, pur reduci da quattro vittorie consecutive, sono scesi in campo con un atteggiamento di estrema prudenza coperti da una solidissima difesa e lasciando praticamente al solo Hoxha il compito di pungere in contropiede senza però mai impensierire il nostro Lupescu. Gli uomini di Mantelli, pur dovendo fare i conti con la pesante assenza di Valim, oltre a quella di Aspas, hanno tenuto il bandolo del gioco per tutta la durata dell'incontro sviluppando eccellenti trame offensive con Comi e Ridolfi, ben supportati a centrocampo dagli ottimi Papi e Sanè nonché dal rientrante Facciolla. Nelle retrovie bene la ricostituita coppia centrale Fogliazza – Di Placido ed estremamente confortante il ritorno di un De Matteo in splendida forma che non ha mostrato di risentire del lungo infortunio. Malgrado la costante superiorità territoriale è chiaro che non era facile perforare una difesa chiusa, organizzata e per di più di qualità, come quella del Piccardo, eppure c'era riuscito Comi, che su deliziosa imbeccata di Ridolfi, aveva messo il pallone alle spalle di Vlas ma sia il carente arbitro Papaserio che il segnalinee di destra (quest'ultimo nettamente fuori posizione) non hanno visto che il rinvio del centrale ospite Rieti è avvenuto oltre la line ai porta (come documentano anche le foto qui sotto) privando così i padroni di casa di una meritata vittoria che avrebbe significato anche il primato in solitaria. Ancora una volta pazienza quindi, e confidiamo invece nella nosta capacità di far risultato pieno in trasferta per riuscire ad approfittare,nell' ultima giornata del girone d'andata sul campo della Sanmichelese (v. locandina), dello scontro diretto tra Colorno e Piccardo Traversetolo.

Nelle foto: due fermo-immagine del gol fantasma che avrebbe dato la vittoria al Nibbiano&Valtidone. Nell'immagine sopra: il pallone calciato da Comi (all'estrema sinistra) supera il portiere Vlas e Rieti si accinge a rinviarlo quando la palla appare già nettamente in porta: si osservi infatti il piede sinistro del difensore sulla linea di porta mentre il destro "pesca" la sfera già dentro la rete; nell'immagine sotto, anche un istante dopo la respinta di Rieti il pallone, sia dalla propsettiva, sia dal movimento del difensore appare ancora chiaramente in porta e si può quindi ipotizzare che la palla avesse superato la linea bianca di un buon mezzo metro. 

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A Rubiera una vittoria vietata ai deboli di cuore

In dieci remuntada da 0-2 a 3-2
in meno di mezz'ora
e all'ultimo istante Lupescu para un rigore

Partita pazzesca al Valeriani di Rubiera. Dopo un primo tempo povero di emozioni nessuno poteva immaginare i fuochi d'artificio che si sono visti nella ripresa e che hanno messo a dura prova le coronarie dei tifosi dell'una e dell'altra sponda. Condizionato dalle tante assenze, Mantelli gioca la carta dei tre nuovi acquisti tutti insieme dentro sin dal primo minuto: Baggi centrale in difesa, Papi a centrocampo e Comi seconda punta in attacco. La prima frazione di gioco vede un pressochè costante predominio territoriale dei valtidonesi che non riesce però mai a concretizzarsi in tiri a rete di una qualche pericolosità. I primi 10 minuti della ripresa sembrano ricalcare l'andamento lento del primo tempo quando nel giro di 7 minuti due improvvisi blackout di Baggi regalano il doppio vantaggio ai padroni di casa: prima il nostro centrale si lascia superare da Rizzuto che scarica a rete l'imprendibile diagonale dello 0-1, poi si fa ingenuamente rubar palla dallo stesso Rizzuto e per fermarlo lo stende platealmente al limite dell'area rimediando, per giunta, anche l'espulsione per fallo da ultimo uomo. Punizione battuta sempre da Rizzuto (di gran lunga il migliore in campo dei 22) che azzecca un' altra imparabile saetta all'incrocio. Sotto di due reti a meno di mezz'ora dal termine e con un uomo in meno, il destino della capolista sembra segnato, ma a quel punto Mantelli estrae dal cilindro tutt'altro che un coniglio mandando in campo, dopo una lunga assenza, capitan Jakimovski. E da questo punto è tutta un'altra partita. Spinti dalla grinta del ritrovato Spartacus i biancazzurri chiudono i padroni di casa nella loro area e ritrovano spirito e gioco dei giorni migliori. Subito Corbelli riduce le distanze con un'astuta punizione che uccella Mora nel sette alla sua destra. La Folgore inizia a vacillare e dopo un lungo batti e ribatti al 37' Ficarelli si sostituisce al portiere fermando di mano sulla linea un tiro-gol del neo entrato Davitti meritando quindi anche l'espulsione. Valim De Araujo – anche oggi tra i migliori in campo – non fallisce il rigore del 2-2. Ristabilita la parità sia del risultato che degli uomini in campo, gli ultimi minuti vedono l'assalto all'arma bianca degli uomini di Mantelli che al 91' riescono nell'impresa di ribaltare il risultato grazie all'eccellente Davitti che finalizza in rete un assist di Milesini. Sembra finita qui, ma al 95' c'è spazio per un altro colpo di scena. All'ultimo disperato assalto i padroni di casa ottengono un fantomatico rigore che viene affidato al "giustiziere" Rizzuto, ma stavolta Lupescu riscatta alla grande qualche incertezza mostrata nelle ultime due partite deviando con un eccezionale intervento il bolide a fil di palo salvando così il sesto successo in trasferta (su sette partite) e il primato in classifica a pari punti col Colorno. Domenica prossima turno casalingo con il Piccardo Traversetolo (v. locandina) terza forza del campionato. Ma più che un avversario di tutto rispetto, per mantenersi in vetta occorrerà superare il "complesso del Curtoni" che ci ha sinora impedito di esprimerci tra le mura amiche con lo stesso rendimento
dimostrato in trasferta.

Nelle foto le due belle punizioni dal limite (una per parte) che hanno caratterizzato la partita. Sopra, il bolide di Rizzuto non dà scampo a Lupescu e si infila a fil di traversa per il raddoppio della Folgore Rubiera. Sotto, la sciabolata di Corbelli si infila nel sette e gonfia la rete malgrado il gran volo di Mora: è il gol che darà il via alla gran rimonta del Nibbiano&Valtidone.

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Ancora un pareggio casalingo (1-1) e il Colorno ci agguanta in testa

Aspas subito ko, Martinez fallisce un rigore,
prendiamo un gol da polli,
ma Valim alla fine ci mette una pezza

Piove sul bagnato per la già incerottata compagine di mister Mantelli: poco più di 5 minuti e capitan Aspas deve già abbandonare il campo (si prevede anche per lui un lungo stop) a seguito della dura entrata di un avversario nemmeno sanzionata dall’arbitro . Lo sostituisce il giovane Bottazzi che sarà comunque autore di una pregevole prestazione. I valtidonesi sembrano inizialmente non risentire troppo della formazione ampiamente rimaneggiata, tanto che gli ospiti non riescono quasi mai ad affacciarsi dalle parti di Lupescu mentre alla mezz’ora sono proprio i bancazzurri ad avere a disposizione la più clamorosa delle occasioni per passare in vantaggio. Ma Martinez, apparso non ancora al meglio delle sue possibilità, calcia debolmente un calcio di rigore concesso per un chiaro atterramento di Ridolfi in piena area che il portiere avversario Rizzo riesce a deviare. Il mancato vantaggio, che avrebbe potuto costituire la svolta della partita, ha un effetto psicologico negativo sui padroni di casa che attaccano ancora ma senza riuscire a rendersi pericolosi finchè, all'ultimo giro di lancette del primo tempo, ci scappa la frittata. Su calcio d'angolo dei reggiani Lupescu esce a farfalle, Fava è lesto ad anticipare Tasevski e a insaccare a porta vuota. La ripresa vede i biancazzurri ancora proiettati in avanti alla ricerca del pareggio ma senza costrutto: si avverte la mancanza di un solido centrocampo e anche della gran mole di palloni che Bernazzani (in tribuna con le stampelle) era in grado, nelle sue incursioni sulla fascia destra, di far piovere nell'area avversaria. Poco servite, le punte (assente anche lo squalificato Spadafora) faticano a trovare la via della rete e il solo Valim , danzando con la sua tecnica sopraffina anche sul terreno pesante, riesce a creare un po' di scompiglio nella retroguardia avversaria. Non a caso sarà proprio il brasiliano, a meno di 5 minuti dal termine , con un micidiale sinistro da posizione defilata a raggiungere il pareggio che ci consente di mantenere ancora il primato in classifica, seppur in coabitazione con il Colorno. Pur concedendo alla squadra del presidente Alberici tutte le attenuanti per le numerose defezioni, c'è però un problema sul quale riflettere e al quale mister Mantelli dovrà cercare di dare una risposta: il divario di rendimento dei suoi uomini tra le partite casalinghe e quelle in trasferta. Parlano i numeri: fuori casa, sei vittorie e 18 punti conquistati su sette partite, mentre in casa su altrettante sette partite due sono le vittorie e ben 5 i pareggi, per lo più ottenuti contro avversari di bassa classifica, per un totale di soli 11 punti. E si sa che se si vuol vincere un campionato non è sufficiente sconfiggere le avversarie dirette ma occorre conquistare i tre punti anche contro le squadre meno titolate. Domenica a Rubiera, ci aspetta la Folgore (v. locandina), reduce da sei sconfitte consecutive e un pareggio. Sarà ancora più dura, visto che si aggiungeranno alle assenze già note quella sicura di Aspas e la quasi certa di Fogliazza, ma dovremo riuscire in tutti i modi, per restare in sella, a non dare più ossigeno a un'altra avversaria a corto di fiato.

Nelle foto: in alto il portiere del Bibbiano, Rizzo, allungandosi sulla sinistra riesce ad annullare il calcio di rigore debolmente calciato da Martinez; più sotto, Lupescu a terra a centro area, è uscito a vuoto sul calcio d'angolo e Fava (col n. 10) anticipa Tasevski e segna a porta vuota; sotto, Valim (all'estrema sinistra nella foto) ha appena esploso il sinistro che si infila alle spalle di Rizzo per il pareggio in extremis del Nibbiano&Valtidone.

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Da 2-0 a 2-2 contro il modesto Fiorano

Nibbiano&Valtidone "double face".
Prima domina, poi si fa raggiungere nella ripresa

Avevamo messo in guardia dalle insidie che rappresentano per la Mantelli band gli incontri con le squadre cosiddette di "seconda fascia" che vanno affrontate con la massima concentrazione dal primo all'ultimo minuto di gioco per non correre il rischio di lasciare per strada punti preziosi per la classifica, soprattutto quando si hanno ambizioni di primato. Ma il Nibbiano&Valtidone anche contro il modesto Fiorano ha dimostrato di non avere ancora imparato la lezione. A un primo tempo dominato in lungo e in largo da veri primi della classe e costellato dal bel gol di Ridolfi in girata su corner di Corbelli e dal raddoppio di Milesini dopo una galoppata di 40 metri conclusa con una saetta nel sette, ha fatto seguito infatti una ripresa affrontata dai valtidonesi con sufficienza e con un palese calo di tensione. Al punto che la più forte difesa del campionato (9 gol subiti in 12 partite) si è aperta come il burro alla prima, e nemmeno tanto convinta, iniziativa degli ospiti a inizio secondo tempo, offrendo su un piatto d'argento a Montorsi un gollonzo che ha consentito ai modenesi di rientare in partita. Il nostro pacchetto arretrato si ripeteva qualche minuto più tardi lasciando libero Ansaloni di entrare in area e di scagliare un tiro forte ma centrale che Lupescu, forse ingannato dalla non perfetta illuminazione, ha smanacciato sotto la traversa senza riuscire a fermarlo, regalando così al Fiorano un insperato pareggio. I modenesi, dal canto loro, che avevano addirittura rischiato di subire la terza rete allo scadere del primo tempo, hanno avuto il merito, nella ripresa, di fronte a un avversario che aveva mollato le redini del gioco, di supplire con la corsa e la tenacia al divario tecnico e di credere fino in fondo a una rimonta sulla quale, al termine di primi 45 minuti, nessuno avrebbe scommesso un soldo bucato. Fra quattro giorni si replica al Curtoni contro il Bibbiano san Polo (v. locandina) con una squadra più incerottata che mai, visto che alle assenze di Jakimovski, De Matteo e D'Aquino, andranno ad aggiungersi quelle, tuttaltro che indolori, degli infortunati Bernazzani e Facciolla e dello squalificato Spadafora. E tutto questo renderà l’incontro più equilibrato di quanto avrebbe potuto essere. L'augurio è comunque quello di riuscire a portare a casa l'intera posta per non dover troppo rimpiangere i due punti gettati al vento contro il Fiorano.

Nella foto: Ridolfi, visibile a terra all’estrema sinistra, ha appena raccolto in girata il corner battuto da Corbelli infilando la sfera alle spalle di Calzà per l’1-0 iniziale che, soprattutto dopo il raddoppio di Milesini, sembrava dover preludere a una comoda affermazione dei valtidonesi che però nella ripresa si faranno incredibilmente rimontare

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ARCHIVIO NEWS

Gagliardo 2-1 in rimonta e con l'uomo in meno

Prova di forza nella terra del salame.
Ridolfi e Valim affettano il Felino

Ci aveva provato Lancellotti a inizio partita, con una saetta imparabile per Lupescu, a rendere indigesto ai valtidonesi il famoso salame felinese. Ma ci hanno poi pensato i nostri due bomber Ridolfi e Valim, con un gol per tempo, a tagliarne due fette di quello buono e a gustare così il sapore della sesta vittoria in trasferta che mantiene il Nibbiano&Valtidone in testa alla classifica con un punto di vantaggio sul Colorno ma con l'incontro casalingo col Fiorano ancora da recuperare. Partita quindi che gli uomini di Mantelli, con una prestazione gagliarda, hanno saputo ribaltare ponendo subito rimedio al momentaneo svantaggio con una girata a rete di Ridolfi su cross di Corbelli e poi riuscendo a non disunirsi nemmeno quando, allo scadere del primo tempo, con una decisione apparsa eccessivamente severa, l'arbitro Matina ha espulso Sanè obbligando i biancazzurri a giocare in inferiorità numerica l'intera seconda frazione di gioco. Ma qui è uscita la tempra della squadra di rango che, malgrado l'uomo in meno, non ha perso il controllo della partita imbrigliando le molteplici iniziative dei padroni di casa con un'attenta difesa e valendosi anche di un superlativo Lupescu le poche volte che i padroni di casa sonio riusciti ad andare al tiro. Di contro Ridolfi e Valim si sono più volte resi pericolosi con fulminei contropiede ed è stato proprio in occasione di uno di questi che, a un quarto d'ora dal termine, su astuta imbeccata del solito Corbelli, Valim da centro area coglieva il gol del vantaggio; non solo, ma allo scadere Ridolfi sfiorava addirittura il 3-1 con un gran tiro al volo che sbatteva sotto la traversa per poi rimbalzare sulla linea bianca. Difeso quindi con onore il primato in terra parmense, al Nibbiano&Valtidone si presenta ora l'opportunità di allungare in classifica se riuscirà a mettere a frutto i due incontri casalinghi che lo aspettano nel giro di soli 5 giorni: prima il recupero col Fiorano e poi il regolare incontro della quattrodicesima giornata col Bibbiano San Polo (v. locandine), due squadre che navigano nei bassifondi della graduatoria ma che proprio per questo devono essere affrontate con la massima concentrazione perché sappiamo che sono proprio queste partite contro squadre di "seconda fascia" che nascondono per noi le maggiori insidie, come dimostrano i punti lasciati sul campo di Cittadella e su quello di casa col Castelvetro.

Nelle foto sopra, Valim e Ridolfi in azione in immagini di repertorio. I due bomber, artefici con un gol a testa, del successo esterno contro il Felino condividono, con 6 centri a testa, il titolo di migliori realizzatori dell'attacco valtidonese

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A Bagnolo una vittoria (1-0) che vale doppio e ci riporta a +4

La testa di Di Placido
ci rinsalda in testa

Sul palcoscenico di Bagnolo, a casa della seconda in classifica che, a soli due punti di distanza, le faceva sentire sul collo l’alito del suo fiato, la Grande Orchestra Mantelli, pur ancora priva di due elementi di valore come Aspas e Jakimovski, è tornata a suonare la musica di cui è capace dopo due giornate di parziale appannamento. Non è stata, come altre volte, una scoppiettante sinfonia, né la qualità dell’avversaria lo poteva permettere, ma un “andante con moto” che è riuscito ad irretire le trame dei padroni di casa non permettendogli quasi mai di essere pericolosi. Che quella vista all’opera nel pareggio casalingo con la cenerentola Castelvetro non potesse essere che la brutta copia della squadra vista in campo contro le migliori avversarie, lo si è capito sin dalle prime battute di gioco quando i biancazzurri hanno pressato con autorità per diversi minuti la Bagnolese nella sua area facendo subito capire che non avevano alcuna intenzione di difendere il primato chiudendosi in difesa. Verso la mezz’ora i reggiani riuscivano però a guadagnare campo, sospinti anche dal caldo sostegno del pubblico amico, e Zampino impegnava Lupescu in uno straordinario doppio intervento nell’unica vera occasione da rete creata dai padroni di casa. Lo scampato pericolo portava i biancazzurri a riportarsi in avanti con decisione e al 39’ su calcio d’angolo pennellato da Corbellini per la testa di Di Placido, il nostro centrale gonfiava la rete con una veemente inzuccata nell’angolino. Passati meritatamente in vantaggio, gli uomini del presidente Alberici sapevano gestire, per il restante scorcio del primo tempo e per l’intera ripresa, il controllo della partita con il piglio e la sicurezza della grande squadra consentendo a Lupescu di svolgere solo interventi di routine e pungendo spesso in contropiede con Corbellini, Spadafora e un generoso Valim anche se non ancora al meglio della condizione dopo l’infortunio. Da rimarcare il gran lavoro svolto a tutto campo da Ridolfi, che ha anteposto alle ambizioni da rete personali l’aiuto ai compagni di squadra. Anche Martinez, entrato in campo nel finale al posto di un esausto Spadafora, ha dato segni di ripresa mentre a centrocampo il sempre più autorevole Facciolla e l’uomo-ovunque Sanè (stavolta particolarmente prezioso in fase di interdizione) hanno dato il massimo per supplire alle assenze dei due centrocampisti titolari. Ma le note più confortanti vengono dalla ritrovata brillantezza della coppia centrale Fogliazza – Di Placido che insieme ai laterali Bernazzani e Milesini ha costituito un pacchetto difensivo difficilmente superabile oltre che largamente propositivo in fase d’appoggio. La prossima puntata casalinga contro il Fiorano (v. locandina), oggi al penultimo posto, nasconde le stesse insidie delle cosiddette partite “facili” contro Cittadella e Castelvetro: vietato stavolta perdere punti anche per cercare di approfittare dello scontro diretto tra le immediate inseguitrici Colorno e Bagnolese.

Nella foto sopra, il pallone gonfia la rete proprio nell’angolino sinistro della porta difesa dall’incolpevole Auregli che riesce solo a sfiorare la sfera dopo l’imperiosa inzuccata con cui Di Placido (al centro col numero 5) segna il punto che deciderà la partita raccogliendo il preciso cross su calcio d’angolo battuto da Corbellini.

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Troppo brutti per esser veri nel pareggio interno (1-1) col Castelvetro

Senza centrocampo e senza idee,
raggiunti su rigore da Cenerentola.
Ma per ora non perdiamo la testa

Premesso che essere costretti a fare a meno contemporaneamente di due centrocampisti del calibro di Jakimovski e Aspas (entrambi infortunati) e dover tenere un acciaccato Valim in panchina non sono handicap di poco conto, va però detto che il Nibbiano&Valtidone visto in campo contro l’ultimissima della classe, che si presentava al Curtoni col magro bottino di 2 soli punti, è parso soltanto la brutta copia della squadra che con una serie di pregevoli prestazioni ha conquistato la testa della classifica in questa prima fase del campionato. L’orchestra Mantelli, chiamata a riscattarsi prontamente dallo scivolone di Cittadella, dove comunque nonostante la sconfitta aveva macinato gioco e creato occasioni da rete, ha invece inaspettatamente stonato davanti al proprio pubblico contro una banda di ragazzini che hanno nella corsa e nella prestanza fisica le loro armi migliori ma che per tutto il primo tempo non sono mai stati in grado di affacciarsi pericolosamente dalle parti di Lupescu. D’altra parte nemmeno le nostre punte Ridolfi, Spadafora e Martinez, non adeguatamente sostenuti dal centrocampo, sono riusciti a creare il minimo grattacapo all’estremo difensore dei modenesi. A inizio ripresa capitava invece che, sfruttando abilmente un errore della difesa ospite, Spadafora – uno dei più combattivi e uno dei pochi a meritare la sufficienza – trafiggeva imparabilmente Del Pino con un gran diagonale. A questo punto, conquistato il vantaggio, ci si aspettava che la capolista potesse fare un sol boccone della cenerentola e invece continuava a giochicchiare con un ritmo blando e con poche idee, senza mai dar vita a quelle armoniose trame di gioco a cui ci aveva abituati nelle precedenti giornate. I più vispi avversari riuscivano ad anticiparci spesso e volentieri in tutte le zone del campo e al 63’ a seguito di uno spiovente in area, mal controllato dai difensori valtidonesi, conquistavano un calcio di rigore, forse troppo generosamente concesso, ma che comunque Zito insaccava inesorabilmente raggiungendo un insperato pareggio. L’ingresso di Valim e di Davitti a un quarto d’ora dal termine, anche loro coinvolti nel disordine tattico in cui ormai si era impelagata la squadra, non serviva a dare quella scossa che probabilmente il mister si attendeva e così la partita giungeva in porto senza ulteriori sussulti sul risultato di parità. Fortunatamente per noi anche le più dirette inseguitrici non hanno approfittato del nostro mezzo passo falso e così, per ora, non abbiamo perso la testa. Ma la ghigliottina è gia in agguato domenica prossima sul campo della Bagnolese (v. locandina) distanziata di soli due punti: per riuscire a evitarla e a riaffermare le nostre ambizioni (sperando nel rientro di Aspas e in un Valim al 100%) è d’obbligo che Mantelli riesca a far ritrovare ai suoi uomini quello smalto che in queste due ultime giornate abbiamo visto appannarsi.

Nella foto sopra, Spadafora conquista di rapina il pallone tra quattro avversari e si appresta a scagliare un bolide verso la porta di Del Pino. Appena sotto, la staffilata di Spadafora si infila imparabilmente in rete per il vantaggio del Nibbiano&Valtidone. Nella foto in basso, Zito ha appena calciato il rigore del pareggio, di cui Lupescu intuisce la traiettoria ma che non riuscirà a deviare.

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A Modena prima sconfitta e la Bagnolese s’avvicina a due punti

La Cittadella colpisce a freddo nell’unica sortita
poi resiste all’assedio grazie al portiere Schiuma
e a un rigore negato. Ma occorre più umiltà

Quando a metà settimana era uscita sul quotidiano locale l’intervista a capitan Aspas che nel titolo dichiarava che quest’anno “tocca al Nibbiano&Valtidone essere il padrone del campionato”, erano stati in molti, tra i più scaramantici, a toccare ferro, corna o parti basse del proprio corpo, nel timore che, in presenza di dichiarazioni ottimistiche così prematuramente espresse (eravamo solo all’ottava giornata di andata) la dea Eupalla, di breriana memoria, intervenisse subito a castigare l’incauta previsione. E così purtroppo è stato. Scherzi a parte, non è che si voglia addossare al bravissimo regista biancazzurro, anche oggi tra i migliori in campo, la colpa del primo scivolone dei valtidonesi in campionato, ma sta di fatto che contro i modenesi che navigavano nei bassifondi della classifica, ma più che mai decisi a vender cara la pelle, i ragazzi di Mantelli sono scesi sul terreno di gioco visibilmente deconcentrati, lasciando subito al secondo minuto che Scarlata si presentasse da solo davanti a Lupescu che, con un miracoloso intervento, ribatteva la prima fiondata ma nulla poteva contro il tap in dello stesso Scarlata. Andati a segno alla prima sortita i modenesi si richiudevano nel loro fortino a difesa dell’imprevisto vantaggio e grazie alle ridotte dimensioni del campo, che favorivano la loro strategia difensiva, e a un gioco più di clava che di fioretto (saranno 6, alla fine, gli ammoniti tra i padroni di casa, contro uno solo tra gli ospiti) la Cittadella diventava davvero insepugnabile. Costretti a destreggiarsi in spazi ristretti i nostri attaccanti, abituati a sviluppare in gioco più arioso, per tutto il primo tempo e buona parte della ripresa non riuscivano a creare occasioni di vero pericolo se non alla mezz’ora quando Ridolfi deviava verso la rete a porta vuota un cross di Corbelli, ma Migliorini riusciva a salvare sula linea. Malgrado il costante possesso di palla, l’insistere a cercare la rete per vie centrali favoriva gli assediati e rendeva ancora più arduo il compito degli assedianti. Soltanto nel quarto d’ora finale, quando finalmente Mantelli riusciva a convincere i suoi ad allargare il gioco sulle ali, sfuttando soprattutto le incursioni di un inesauribile Bernazzani, di gran lunga il migliore in campo, le occasioni da rete fioccavano una dopo l’altra, ma trovavano in Schiuma un estremo difensore insuperabile con almeno due parate salva risultato. A due minuti dalla fine si metteva di traverso poi anche il direttore di gara che puniva un atterramento di Bernazzani di almeno due metri dentro l’area, con una semplice punizione dal limite negando così il sacrosanto rigore. Comunque da questa prima sconfitta va tratta la morale che per essere veramente forti occorre prima di tutto essere umili e saper affrontare senza sufficienza e deconcentrazione anche le avversarie ritenute più deboli. Domenica prossima al Curtoni, contro la cenerentola Castelvetro (v. locandina) sinora mai vittoriosa, vedremo se i nostri eroi hanno capito la lezione.

Un generosissimo Alessandro Bernazzani (qui in una foto di repertorio) contro il Cittadella è stato, senz’altro il migliore in campo, trasformando un gran numero di interdizioni difensive in inarrestabili discese sulla fascia coronate da una serie di pericolosi cross tesi, che però nessuno stavolta è stato in grado di deviare in rete.

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Ancora una partita dominata oltre il punteggio e in classifica si va a +5

Primo tempo di calcio spettacolo
con Valim e Ridolfi a segno,
poi l'Arcetana trova un gol, ma finisce 2-1

Stavolta nessuna stecca all’avvio dell’orchestra Mantelli che, contro una grintosa Arcetana che cerca di metterla subito sul confronto fisico per cercare di supplire al divario tecnico, azzecca subito le note giuste per mettere gli avversari in difficoltà. E per tutta la prima frazione di gioco i valtidonesi dimostrano di farla da padroni, mettendo in mostra un vero calcio spettacolo per la delizia degli amanti del bel gioco. Praticamente ad ogni affondo il Nibbiano&Valtidone dà l’impressione di poter andare in gol e ci riesce per due volte con altrettanti imperiose inzuccate: la prima al 20’ grazie a un Valim che dimostra di saperci fare con la testa quanto con i suoi piedi da funambolo e fa secco Pe su millimetrico cross di Spadafora; la seconda alla mezz’ora con Ridolfi che, raccogliendo un perfetto traversone di Bernazzani, uccella ancora Pe con un colpo di testa a spiovere all’incrocio dei pali degno di un attaccante di categoria superiore. Allo scadere del tempo una terza acrobatica incornata di Fogliazza potrebbe chiudere anzitempo l’incontro ma la sua bella rete viene annullata per un presunto fuori gioco dello stesso centrale biancazzurro. A inizio ripresa gli ospiti, annichiliti nei primi 45 minuti, tornano a sperare dopo aver trovato un gol piuttosto casuale su punizione di Ferrari respinta da Lupescu e ribadita in rete dal difensore Acanfora, ma nonostante perseverino nel gioco duro (che al 37’ porterà all’espulsione di Corradini) non riescono più a trovare varchi nella perfetta difesa dei valtidonesi che, seppur non più spumeggianti come nel primo tempo, impediscono agli avversari di creare ulteriori pericoli sfiorando invece ancora più volte la marcatura con micidiali ripartenze e riuscendo a condurre in porto senza difficoltà la quinta vittoria consecutiva che li porta a un vantaggio di 5 punti in testa alla classifica. Merito degli atleti messi in campo dal direttore d’orchestra Mantelli che hanno tutti giocato in armonia, ciascuno nel proprio ruolo, dimostrando di aver ormai imparato a conoscere a memoria lo spartito. Ci sia comunque consentita una menzione di merito per la grande regia di Aspas e per la personalità e la tecnica del diciannovenne Facciolla che è riuscito a non far pesare a centrocampo l’assenza dell’infortunato Jakimovski, e scusate se è poco. Il prossimo turno, a domicilio di un Cittadella Vis San Paolo in difficoltà (v. locandina), non sarà comunque una passeggiata perché quando si assume il ruolo di squadra da battere tutti gli avversari che si incontrano diventano leoni.

Nella foto in alto Valim esulta dopo aver incornato in rete il gol del vantaggio mentre Pe guarda sconsolato la sfera in fondo al sacco; più sotto il raddoppio di Ridolfi (all’estrema sinistra) che osserva il suo colpo di testa “a palombella” ricadere alle spalle di un esterefatto Pe. Sotto, l’acrobatico colpo di testa di Fogliazza che potrebbe valere il 3-0, ma il suo bel gol verrà annullato per fuori gioco.

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Continua l’en plein delle vittorie in trasferta, a Fidenza è 4-1

Grande orchestra Mantelli: dopo una stecca,
sovrasta il Borgo San Donnino con quattro acuti

La grande orchestra Mantelli era attesa , sul palcoscenico di Fidenza, ad affrontare un’altra prova per dimostrare di avere tutte le credenziali in regola per aspirare a rivestire a lungo il ruolo di primadonna del campionato: quella cioè di saper vincere le cosiddette partite “facili”, disputate contro avversarie ritenute tecnicamente inferiori ma che si rivelano spesso le più insidiose. Prova superata con lode anche se l’avvio era stato uno di quelli che potevano tagliare le gambe a chiunque: nemmeno un giro delle lancette, infatti, e un maldestro colpo di testa all’indietro di Di Placido innescava una fulminea azione dei padroni di casa che portava il centravanti Guazzo, il migliore dei fidentini, a scagliare un gran tiro al volo dalla destra che non lasciava scampo a Lupescu. Colpiti a freddo i valtidonesi impiegavano alcuni minuti per riorganizzarsi, durante i quali alcuni svarioni difensivi dell’asse Fogliazza-Di Placido, di solito pilastri della difesa ma oggi, almeno nella prima parte dell’incontro, stranamente imprecisi, consentivano ai rivali di creare un altro grave pericolo per la rete di Lupescu che però rispondeva da par suo con una parata salva-risultato. Scampato il pericolo del possibile 0-2 lo scenario cambiava completamente e l’orchestra Mantelli iniziava a suonare la musica di cui è capace con le sue “percussioni” Spadafora, Corbelli e Ridolfi, tutti a segno con gol spettacolari nel giro di mezz’ora, assistite dai “fiati” Jakimovski e Facciolla, padroni del centrocampo e col “primo violino” Valim De Araujo a tessere armoniose note di gioco tali da deliziare anche i palati più esigenti. A compensare l’appannamento dei due centrali pensava la copia degli esterni Milesini e Bernazzani che non fallivano un solo intervento: il primo, tra i migliori in campo, confermando di essere un valido alter ego dell’ancora infortunato D’Aquino e il secondo capace anche di ficcanti offensive che procuravano prima il perfetto cross che consentiva a Corbelli di siglare gol del vantaggio e poi, al novantesimo, di fissare il risultato sul 4-1 con una imprendibile sciabolata in diagonale. Concluso il primo tempo in doppio vantaggio, il Nibbiano&Valtidone, controllava con autorità la gara nella ripresa anche grazie ai ritrovati Fogliazza e Di Placido tornati ad esprimersi ai loro livelli abituali. Nei cinque minuti finali ancora qualche fuoco d’artificio con una traversa piena centrata dal neo entrato Davitti e il già descritto sigillo di Bernazzani. Domenica prossima, preceduta dall'impegno di Coppa mercoledì 16 a Colorno, ci aspetta contro la neo promossa Arcetana (v. locandine) un’altra partita non proibitiva sulla carta, ma da affrontare con la dovuta concentrazione evitando stecche e iniziando a suonare subito la musica giusta.

Nelle foto le 3 reti con cui il Borgo San Donnino, in vantaggio 1-0, è stato ribaltato nel primo tempo. Sopra: Spadafora (all’estrema destra) già si volta ad esultare dopo aver trafitto Sestu con un bolide che gonfia la rete. Appena sotto: Corbelli (al centro) insacca abilmente a fil di palo il perfetto cross di Bernazzani (sulla destra). In basso: il gran gol di Ridolfi (col numero 9) che supera Sestu, vanamente proteso in tuffo, per la terza volta.

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Dominato ben oltre il punteggio (2-1) il quotato Rolo

Primato difeso e rafforzato senza patemi.
Doppietta di Ridolfi rompe il tabù casalingo

Il Nibbiano&Valtidone conferma quanto di buono aveva espresso la domenica precedente nel vittorioso derby di Agazzano ma, se vogliamo, con un piglio di autorevolezza in più. L’incontro con la seconda in classifica, data tra le più forti del campionato, non è infatti mai stato in discussione. Aggrediti con una raffica di calci d’angolo (ben 4 consecutivi) sin dai primi minuti di gioco i reggiani hanno subito per tutto il primo tempo il gioco arioso dei padroni di casa che hanno offerto, soprattutto nel primo tempo con gli spunti carioca di Valim De Araujo, l’esuberanza di Ridolfi, le evoluzioni di Corbelli e la sapiente regia di Aspas, tratti di vero calcio spettacolo. Ma la nota forse più positiva arriva dal giovanissimo Facciolla che, chiamato a sostituire lo squalificato Jakimovski, ha offerto una prestazione superlativa con una visione di gioco e una determinazione da veterano, a conferma del fatto che le cosiddette “seconde linee” , (leggi pure Milesini che rimpiazzava l’infortunato D’Aquino), non fanno rimpiangere i titolari, come si conviene a una squadra che punta a lottare per il primato. La chiara superiorità dell’orchestra Mantelli si concretizzava già nella prima frazione di gara con un bum bum di Ridolfi: il primo alla mezz’ora con una perentoria inzuccata su invitante assist di Valim ed il secondo, poco dopo, su rigore propiziato dall’atterramento in area del sempre pericoloso Spadafora. Nel secondo tempo i valtidonesi si limitavano a controllare la partita con la calma e la sicurezza dei forti, grazie anche al pacchetto arretrato Fogliazza – Di Placido – Bernazzani – Milesini che chiudeva ogni varco alle rare iniziative del Rolo. Le uniche note stonate si registravano negli ultimi due minuti di gioco: prima con Ridolfi che falliva il 3-0 e la tripletta personale sbucciando a lato, di testa, solo davanti a Della Corte, un cross di Aspas e poi, all’ultimo giro di lancette, con un rilassamento generale che consentiva al bomber avversario Napoli di scagliare indisturbato un tiro imparabile per il sino ad allora quasi inoperoso Lupescu, fissando il risultato sul 2-1 che non rispecchia comunque la differenza di valori vista in campo. Bene ha fatto quindi Mantelli a dare una tirata d’orecchie ai suoi uomini a fine incontro affinchè non si permettano mai distrazioni anche quando il risultato sembra acquisito. Un monito da tenere a mente nella prossima trasferta di Fidenza (v. locandina) contro un Borgo San Donnino già battuto in Coppa e perciò più che mai animato dalla voglia di rivincita in campionato.

Nella foto sopra (di Massimo Bersani) il colpo di testa con cui Ridolfi “giustizia” Della Corte a conclusione di una trama Fogliazza – Valim per il vantaggio del Nibbiano&Valtidone. Sotto, ancora Ridolfi solo a due passi dalla porta avversaria: il 3-0 sembra cosa fatta ma il centravanti questa volta manderà a lato di testa l’invitante traversone di Aspas. 

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Superato a pieni voti l’esame di maturità nel derby di Agazzano

Il Nibbiano&Valtidone è squadra vera:
colpisce, controlla, rischia, reagisce
e si impone 3-1

Il derby di Agazzano non ha deluso le attese della vigilia né a livello di gioco espresso dalle due squadre né a livello di thrilling con episodi che hanno tenuto accesa e incerta la contesa sino all’ultimo istante proprio dal momento in cui, sul 2-0, il team di Mantelli sembrava avere ormai in pugno l’incontro. Ma è stato proprio nella fase di maggiore difficoltà, quando con l’espulsione di Jakimovski che lasciava la squadra in 10 e il gol su rigore subìto poco dopo che sembrava poter riaprire l’incontro, che gli uomini del presidente Alberici hanno dimostrato di avere ormai acquisito una mentalità da squadra vera, capace di non scomporsi di fronte agli imprevisti anche più negativi e di mantenere i nervi saldi necessari non solo per reagire e mantenere il controllo della gara ma anche per passare alla controffensiva. La partita era parsa mettersi dubito in discesa per i biancazzurri grazie a uno splendido gol di Corbelli al terzo minuto che da posizione defilata sulla sinistra sciabolava imparabilmente per Daffe. L’Agazzanese non stava a guardare ma le tre volte nel primo tempo che riusciva ad andare al tiro in modo pericoloso trovava sulla sua strada la saracinesca Lupescu sempre pronto a dire di no con interventi strappa applausi. Si percepiva comunque il maggior tasso tecnico dei valtidonesi, con Aspas dominatore a centrocampo, che al 40’ pervenivano al raddoppio con un siluro di Valim su assist di Davitti. La ripresa iniziava con gli ospiti che non sembrava avessero soverchie difficoltà a gestire il doppio vantaggio, ma verso il 20’ il già ammonito capitan Jakimovski, apparso sin troppo “carico” nei confronti della sua ex squadra, falciava duramente Minasola ricevendo il secondo giallo che ne provocava l’espulsione. Seguivano alcuni minuti di sbandamento nel corso dei quali Di Placido provocava un rigore sul solito Minasola che non falliva la trasformazione dal dischetto. A questo punto per qualche momento si affacciava alle mente dei tifosi l’incubo di due stagioni fa, quando in vantaggio per 2-0 a venti minuti dal termine i valtidonesi si erano poi fatti superare 3-2 dall’Agazzanese . Ma il Nibbiano&Valtidone firmato Mantelli non è quello di allora e sul 2-1, pur con l’uomo in meno, riprendeva il controllo della partita rendendosi pericoloso con ficcanti contropiede sull’ultimo dei quali, Sane e Fogliazza offrivano a Milesini l’opportunità di siglare a porta vuota (con Daffe uscito a cercar fortuna in attacco) il 3-1 finale, che significa anche il primo posto in solitaria nella classifica del girone. Superato quindi a pieni voti l’esame di maturità ad Agazzano, domenica prossima, preceduto mercoledì dal turno di Coppa col Piccardo Traversetolo, ci aspetta subito l’impegnativo confronto casalingo con il Rolo (v. locandine) , secondo in graduatoria a un solo punto di distanza. Un’altra occasione da non fallire per confermare le nostre ambizioni.

Nelle foto: sopra, Patrick Corbelli abilmente imbeccato da D’Aquino, si allarga sulla sinistra e lascia partire un bolide che non dà scampo a Daffe; sotto Valim, servito da Davitti, ha appena scagliato il suo potente sinistro che si infilerà nella porta agazzanese per il 2-0 del Nibbiano&Valtidone.

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Nibbiano & Valtidone: buona la prima.
Ma anche la seconda, la terza, la quarta…

Partenza stellare dei blucerchiati valtidonesi nel campionato di Eccellenza:
12 punti in 4 partite e primato in classifica

Il buongiorno si era già visto dal mattino, prima in amichevole precampionato col Piacenza Calcio, quando i blucerchiati (spesso in maglia gialla per ragioni scaramantiche), dopo essere stati addirittura in vantaggio per 3-1 con Ramundo e una doppietta di Piccolo, avevano inchiodato sul 3-3 i professionisti biancorossi di Lega Pro, e poi al debutto in Coppa Italia quando avevano superato al primo turno per 3-1 con irrisoria facilità i ripescati del Gotico Garibaldina con reti di Piccolo, Cremona e un eurogol di Volpe. Ma che il debutto in campionato fosse così scoppiettante, malgrado la riconosciuta qualità degli elementi accasati dal presidente Alberici e dal direttore sportivo Merli, se lo aspettavano davvero in pochi. Alla sua quarta promozione in 4 anni, e nonostante la squadra sia stata rinnovata al sessanta per cento, la matricola valtidonese è riuscita a stupire anche nell’avvio di un campionato  impegnativo come quello di Eccellenza conquistando l’intera posta nelle prime quattro partite e trovandosi ora a condividere il primato in classifica a punteggio pieno con i “cugini” piacentini del Vigor Carpaneto e i modenesi della Sanmichelese di Sassuolo. Dopo aver replicato, alla prima giornata tra le mura amiche, la vittoria di Coppa con il Gotico Garibaldina grazie a una doppietta di Piccolo (leggi qui la cronaca di Libertà), i ragazzi di mister Perazzi hanno asfaltato per 4-1  bolognesi dell’Axys Valsa nella seconda partita casalinga, ancora con un tris di Piccolo e un gol del giovane Boselli (leggi qui la cronaca di Libertà). Altri 6 punti sono arrivati nel giro di una settimana nelle due successive trasferte. Prima a Modena, con il Cittadella Vis San Paolo, trafitto con un bolide su punizione di Jakimovski a metà del primo tempo e poi contenuto sino alla fine senza correre seri rischi (leggi qui la cronaca di Libertà); e infine a Colorno dove la giovanissima squadra locale è riuscita a imbrigliare nel primo tempo un Nibbiano&Valtidone un po’ appannato in alcuni elementi, ma che si è poi risvegliato nella ripresa andando subito a segno con Boselli, facendosi poi raggiungere da un gol di Fabris viziato da un vistoso fallo sul portiere, tornando in vantaggio con un grande affondo di Marmiroli e mettendo al sicuro il risultato con il solito Piccolo. Il secondo gol del Colorno, frutto di un rigore inesistente concesso allo scadere, fissava il risultato sul 3-2 (leggi qui la cronaca di Libertà). Domenica prossima 25 settembre ci aspetta il confronto con i modenesi del San Felice sul Panaro distanziati di 8 punti in classifica. Un incontro, sulla carta, non proibitivo. Sperare nel quinto acuto  non è vietato.

7 agosto 2016

E’ partita la grande avventura in Eccellenza
della nuova ASD Nibbiano & Valtidone

Domenica 7 agosto 2016 è una data che resterà scolpita nell’albo della ormai quasi novantennale storia dell’ ACD Nibbiano e della USD Valtidone. Nello stesso tempo una fine e un nuovo inizio. Come ormai anticipato da qualche tempo, con la presentazione della nuova società e della nuova squadra dell’ASD Nibbiano & Valtidone, avvenuta sul campo Armando Molinari di Nibbiano alla presenza di un folto pubblico, è stata ufficializzata la fusione tra le due gloriose compagini valtidonesi, che affondano entrambe le radici nel lontano 1927. Giusto vent’anni fa, infatti, da un’altra fusione tra il Real Valtidone di Trevozzo e l’US Pianellese e era nata l’ASD Valtidone che della società di Pianello aveva quindi ereditato, oltre che le strutture, anche la storia. Va dato atto ai presidenti delle due società ora divenute una sola (Valter Alberici del Nibbiano e Sergio Bollati della Valtidone) di aver portato in porto un’iniziativa lungimirante, superando con coraggio anacronistiche, ma in alcune frange di pubblico, ancora radicate, rivalità campanilistiche. La nuova realtà societaria consentirà infatti ai tifosi dei comuni di Nibbiano, Pianello e altri circostanti, di seguire non solo la prima squadra in un campionato di alto livello come quello regionale di Eccellenza, ma di vedere all’opera sui campi Pio Zuffada di Pianello, Armando Molinari di Nibbiano e Michele Pietrasanta di Trevozzo ben 5 squadre giovanili (Juniores regionali, Allievi provinciali, Giovanissimi, Esordienti e Pulcini) oltre a un’attrezzata Scuola Calcio, coinvolgendo nella pratica sportiva un gran numero di giovani del territorio, che oltre a essere un potenziale serbatoio da cui attingere forze nuove per la prima squadra, costituiscono comunque il futuro della società.

Il passato dell’ACD Nibbiano e dell’ASD Valtidone resterà comunque consultabile sui precedenti siti web nibbianocalcio.it e asdvaltidone.pianellovaltidone.net, mentre potrete seguire su questo sito tutte le notizie relative alla nuova società.

 

L'organico dell'ASD Nibbiano&Valtidone schierato in occasione della presentazione ufficiale. Da sinistra in piedi: il D.S. Merli, i dirigenti Dotti, Guglielmetti, Cardu e Gianluigi Varesi, Ballerini, Ramundo, Silva, Boselli, Topalovic, il presidente Alberici, l'allenatore Perazzi, De Matteo, Arena, Bianchi, Bufo (in prova non confermato), Colla, Guidotti, Cabrini, Colicchio, la massaggiatrice Carlappi,i dirigenti Bollati, Quadrelli, Cavalli e Grandi. Accosciati: Comini, Bernazzani, Jakimovski, Cremona, Rosignoli (poi ceduto al Vigolo), Marmiroli, Volpe, Frigoli, Piccolo, El Yamani, il dirigente Cerutti e il collaboratore tecnico Cipelli. Mancano nella foto il neo acquisto Luca Ruopolo e il dirigente Gigi Varesi, impegnato nell’allestimento della riuscitissima cena sociale.

A Carpineti non basta un bel gol di Arena.
Blucerchiati raggiunti nella ripresa: 1-1

Senza la grinta di Cremona in attacco
il Nibbiano & Valtidone fallisce diverse occasioni
e subisce il ritorno dei reggiani

Matteo Cremona (nella foto mentre impegna tre avversari nella partita con l’Axys) è stato costretto al forfait contro il Carpineti.

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L’inattesa scomparsa di Vittorio Fulgosi

Vittorio Fulgosi

Un grande amico e tifoso della nostra Società ci ha inaspettatamente lasciato. Vittorio Fulgosi, 75 anni, che fu anche presidente dell’A.C. Nibbiano nel campionato 1980-81( la famosa stagione dei record quando i biancazzurri con la quadra allenata da Sandro Alberici conquistarono il loro secondo titolo di terza categoria vincendo quasi tutte le partite con solo due pareggi) negli ultimi campionati era stato un fedele tifoso e sostenitore della squadra biancazzurra.
Anche quest’anno, dopo la nascita dell’ASD Nibbiano & Valtidone, aveva chiesto di poter avere una delle prime tessere d’abbonamento non appena fossero state stampate: eravamo alla fine d’agosto e Vittorio sembrava in eccellente forma fisica e desideroso di seguire l’appassionante avventura della squadra nel campionato di Eccellenza. Poi, d’improvviso, il 7 settembre la scoperta del male subdolo e aggressivo che in sole 3 settimane se l’è portato via. Non mancava però, anche nei suoi ultimi giorni, di chiedere notizie della sua squadra del cuore e quando gli è stato detto che aveva infilato 4 vittorie di fila nelle prime quattro partite è sembrato visibilmente compiaciuto pur nel suo letto d’ospedale.
Il giorno prima delle esequie il capitano della squadra Vincenzo Ramundo, nel farsi portavoce delle condoglianze di giocatori e dirigenti ha portato con sé una maglia del Nibbiano & Valtidone che la famiglia ha deciso di mettere nella bara di Vittorio a testimonianza del grande affetto che lo univa alla Società.

Brusco atterraggio a Salso di un opaco
Nibbiano & Valtidone. Prima sconfitta

Tre miracoli del portiere avversario e diverse occasioni fallite
impediscono ai blucerchiati di rimediare il gran gol di Morigoni.
Ma la squadra, come a Carpineti, ha rivelato un calo di condizione.

Uno dei tanti forcing infruttuosi del Nibbiano & Valtidone sotto la porta difesa da un eccezionale Bonati.

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Giovani e Prima Squadra
alla ribalta della cronaca

Il quotidiano Libertà
dedica un’intera pagina al Nibbiano & Valtidone
con particolare risalto alle imprese di Juniores e Allievi,
capolista nei rispettivi gironi.
Allievi addirittura a punteggio pieno
con 27 gol fatti e nessuno subito dopo 5 giornate.

La formazione degli Allievi Provinciali vittoriosa col Gragnano per 4-0.
In piedi da sinistra: Daniel Fracchioni, Nicola Maini, Leonardo Toccalini, Mattia Onorati, Marco Gattoni, Luca Raschiani, Mehdi Mrajla, Filippo Alberici, Alessandro Romani, Luigi Dallanoce, Diego Passerini, Karim Chouiref e l’allenatore Fernando Brugnatelli. Accosciati: Luigi Poggi, il vice allenatore Mirko Valorosi, l’accompagnatore Gianfranco Scognamillo, Matteo Ampeli, Andrea Ferri, Luigi Mozzi, Matteo Cassinelli e Mattia Petronio.

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Boselli e Arena bum bum
archiviano la pratica Rolo: 3-1

Il Nibbiano & Valtidone torna alla vittoria
con una prestazione convincente
e si porta a un punto dalla capolista Vigor Carpaneto.

Boselli, al suo terzo centro in campionato, e Marmiroli dominatore a centrocampo.
Volpe, autore di parecchi assist, è parso sulla via del completo recupero.

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Gli Juniores non mollano:
sempre più primi col 2-0 alla Casalese

Posizioni invertite rispetto alla prima squadra:
qui è il Carpaneto a inseguire.
E Sulejmani guida la classifica cannonieri con 14 reti

Una formazione tipo degli Juniores Regionali.
In piedi da sinistra: Marco Tornari (allenatore), Giulio Colla, Mohamed Dabo, Ionut Lupu, William Cameletti,
Lucas Saba, David Rossi, Riccardo Muratori, Christian Di Maggio, Alessandro Varesi,
Maurizio Calchi (vice allenatore).
Accosciati: Gianfranco Scognamillo (accompagnatore), Zakaria El Yamani, Marius Lupu,
Sergiu Gata, Alessandro Calchi, Matteo Comini, Lorenzo Cassinelli,
Federico Parenti, Karim Chouiref, Fausto Maini (accompagnatore).

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A Fiorano il pari è di rigore

Dopo un sacrosanto rigore realizzato da Jakimovski
l’arbitro ne concede uno fasullo al Fiorano che fa 1-1

Il calcio di rigore realizzato da Jakimovski che ha dato il momentaneo vantaggio al Nibbiano & Valtidone.

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Nibbiano & Valtidone a 5 stelle
domina la forte Bagnolese

Gran partita e bel gioco con le tre punte (e ancora Boselli) tutte a segno.
Secondo posto confermato, col Carpaneto che resta nel mirino

La rete del 3-0, su calcio di punizione dal limite, realizzata da Piccolo tornato al gol con una doppietta.

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Libertà dà spazio
a un grande Piccolo

Importante intervista del quotidiano locale
al nostro bomber (8 reti in 10 partite)

Nella foto grande, l’esultanza di Piccolo dopo un gol al Gotico Garibaldina.
Sotto, il centravanti del Nibbiano & Valtidone in altre azioni da rete.

Leggi qui l'intervista di Libertà

A Rubiera riaffiora il mal di trasferta:
valtidonesi puniti da un gran gol di Hoxha

Questa la sintesi del DS Merli:
la Folgore si è aggiudicata questo confronto
con pieno merito dimostrando più qualità
e maggiore determinazione rispetto a noi.
La continuità di rendimento è senza dubbio
un aspetto su cui dobbiamo migliorare.

Jakimovski (a sinistra) e Volpe contro la Folgore Rubiera non hanno ripetuto la bella prestazione sostenuta con la Bagnolese.

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Volpe e Cremona domano la Fidentina

I valtidonesi, pur privi di Jakimovski, Piccolo e Silva,
tornano ai consueti livelli di rendimento casalinghi
e regolano i tosti avversari con un gol per tempo.

Volpe, autore del primo gol, lanciato a rete in una foto di repertorio
e Cremona (a destra) che ha messo al sicuro il risultato da grande opportunista.

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In arrivo l’argentino Martinez
per dar man forte alla difesa

Sono in pieno svolgimento le pratiche per il tesseramento del giovane difensore
(classe 1995) reduce dal campionato ungherese di seconda divisione.

Martinez Arturo Emanuel, classe 1995.

Il dirigente generale Giovanni Dotti si sta alacremente adoperando da alcune settimane per arrivare al tesseramento del giovane laterale sinistro italo-argentino Martinez Arturo Emanuel, che viene a completare l’organico difensivo del Nibbiano & Valtidone.

Nato a Buenos Aires il 19 gennaio 1995, Martinez ha la doppia cittadinanza italiana e argentina e attualmente risiede a Parma.
Cresciuto nel settore giovanile del Parma nel 2011-2012, quando la società emiliana era ancora in serie A, è stato ceduto in prestito alla Lupa Piacenza in Eccellenza nella stagione 2012-2013 quando direttore sportivo era proprio il nostro Marzio Merli che quindi lo conosce bene e ne ha perorato l’acquisto a ragion veduta.
L’annata successiva inizia ancora il campionato nella società piacentina, che a seguito della promozione in serie D ha riacquisito il nome di Piacenza Calcio, ma a gennaio 2014, per fine prestito, torna al Parma che lo gira alla Correggese (serie D). Inizia il campionato 2014-2015 nell’A.C. Fidenza, sempre in serie D, per poi passare ai “cugini” della Fidentina in Eccellenza.
L’ultima stagione lo ha visto invece impegnato all’estero nel Tatabanya, seconda divisione del campionato ungherese.
Infine l’approdo al Nibbiano & Valtidone dove, espletate le lunghe pratiche burocratiche, dovrebbe riuscire a debuttare entro la fine del girone d’andata.

Col Carpaneto un bellissimo 0-0
ma ai valtidonesi manca un rigore

Il Nibbiano & Valtidone crea più occasioni della fortissima capolista,
poi l’arbitro sorvola su un netto fallo in area su Cremona

Nella sintesi video di Telelibertà le due traverse colpite da Bianchi e Girometta
e le tante occasioni mancate per un soffio.

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Leggi qui le interviste del dopo partita

Il presidente Alberici ospite a Zona Calcio

Valter Alberici tra il presidente onorario del Piacenza Gatti (a sinistra)
e il presidente del Vigor Carpaneto Rossetti durante la trasmissione Zona Calcio di Telelibertà.

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Buon pareggio con la Casalgrandese
ma il Carpaneto vola a +8

Piccolo ancora indisponibile,
Jakimovski e Silva a mezzo servizio.
Cremona lotta ma è troppo solo in attacco

Anche Ramundo cerca il gol sotto la porta avversaria
ma la difesa della Casalgrandese chiude ogni varco.

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A Bibbiano torna il mal di trasferta.
Occasioni sprecate e terza sconfitta

Squadra irriconoscibile dopo la bella prova col Carpaneto.
Almeno cinque palle gol buttate al vento
e la difesa fa due volte harakiri.
Un pessimo arbitro ci mette del suo
negando un chiaro rigore ai valtidonesi
e invertendo numerose valutazioni sui falli.
Finisce 2-1 per i reggiani

Il rigore realizzato da Piccolo a pochi minuti dal termine non ha reso meno amara la pillola della sconfitta.

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Il Nibbiano & Valtidone
non sa più vincere: 2-2

In vantaggio 2-0 e con un uomo in più si fa raggiungere dalla Sanmichelese.
Le tante assenze non giustificano il calo di tensione nella ripresa.
Cabrini non impeccabile sulle due reti subite.
Buon esordio del nuovo acquisto Martinez



Nei due video il primo gol di Martinez su punizione dal limite
e il bel colpo di testa di Cremona che ha portato all’illusorio doppio vantaggio.

Leggi qui la cronaca di Libertà

Un Nibbiano & Valtidone decimato
perde anche a Luzzara

Fuori Cabrini, Piccolo, Cremona, Jakimovsky e Ramundo.
I nuovi acquisti non incidono
e anche l’attacco più debole del campionato riesce a infilarci,
poi una sterile supremazia.
In classifica scivoliamo al quarto posto

I due nuovi acquisti Elis Kraja, attaccante classe 1985 proveniente dalla Ghisalbese (Eccellenza Lombardia)
e Angelo Rubetti, centrocampista classe 1997 proveniente dalla Pergolettese (serie D).
Il loro innesto non è valso a evitare la sconfitta.

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Leggi qui la cronaca di Arnaldo Di Gennaro su SportPiacenza.it

Senza Cremona e Piccolo
smarrita la via del gol

Pareggio a reti inviolate sul campo del Gotico Garibaldina
dopo un incontro giocato interamente all’attacco.
Positivo esordio del diciottenne attaccante Mansour
che però si mangia un gol quasi fatto

Il giovane attaccante Mohamed Mansour, classe 1998, proveniente dalla Berretti del Piacenza
e il forte centrocampista Giacomo Bianchi migliore in campo contro il Gotico insieme a un ritrovato Volpe.

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Leggi qui la cronaca di Arnaldo Di Gennaro su SportPiacenza.it

Addio sogni di gloria?

Dopo un inizio folgorante il Nibbiano & Valtidone si spegne inspiegabilmente
e finisce con un meritato 3-2 per il Colorno.
Volpe e Piccolo entrambi a segno ma non basta.
Rinviato l’esordio del nuovo acquisto Nchama

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L’inatteso patatràc interno col Colorno, ultimo in classifica, scombina i piani di mister Perazzi (nella foto)
ancora una volta alle prese con la discontinuità di rendimento e i cali di tensione della squadra.
Adesso il secondo posto è a 8 punti e ci supera anche l’Axys che affronteremo domenica nella sua tana.

Leggi qui la cronaca di Libertà

Leggi qui la cronaca di Arnaldo Di Gennaro su SportPiacenza.it

La riscossa parte con un tris di Piccolo

Un Nibbiano & Valtidone, finalmente al meglio,
dopo due mesi ritrova la vittoria a Zola Predosa per 4-2
con tre gol dello scatenato centravanti.
Buona prova di tutta la squadra e ottimo esordio del nuovo acquisto Nchama.

A sinistra Piccolo, festeggiato da Jakimovski dopo un gol; a destra il centrocampista Valeriano Nchama
di scuola Inter e proveniente dall’Alto Vicentino (serie D) e già nazionale in Nuova Guinea.

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Juniores Regionali
a + 11 e primi in tutto

Gli Juniores Regionali del Nibbiano & Valtidone non finiscono di stupire:
a sei giornate dalla fine hanno 11 punti di vantaggio sulla seconda (Carpaneto)
e 14 sulla terza (Pallavicino). Ma hanno anche il miglior attacco (52 gol fatti),
la miglior difesa (10 gol subiti), il maggior numero di vittorie (17),
il minor numero di sconfitte (2) e i primi due capocannonieri del girone:
Sulejmani (17 gol) ed El Yamani (14). Per questo i ragazzi terribili di mister Tornari
meritano questa settimana il posto d’onore nella nostra home page
a scapito dei fratelli maggiori della prima squadra che,
di questi tempi, sembrano un po’ appannati.

Una formazione tipo degli Juniores Regionali.
In piedi da sinistra: Marco Tornari (allenatore), Giulio Colla, Mohamed Dabo, Ionut Lupu, William Cameletti, Lucas Saba,
David Rossi, Riccardo Muratori, Christian Di Maggio, Alessandro Varesi, Maurizio Calchi (vice allenatore).
Accosciati: Gianfranco Scognamillo (accompagnatore), Zakaria El Yamani,
Marius Lupu, Sergiu Gata, Alessandro Calchi, Matteo Comini, Lorenzo Cassinelli, Federico Parenti,
Karim Chouiref, Fausto Maini (accompagnatore). Assente, in questa foto, il capocannoniere Sulejmani.

Ventesima giornata
Juniores Regionali
Corte Calcio 0
Nibbiano & Valtidone 3

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Piccolo (3 reti) e Kraja:
torna il sereno sotto la pioggia

Sotto una pioggia battente e su un campo impossibile si è rivisto finalmente
il Nibbiano & Valtidone dei giorni migliori che ha regolato il Carpineti per 4-1

Michele Piccolo (a sinistra) autore della tripletta che lo porta a 16 reti nella classifica cannonieri ed Elis Kraja,
subentrato nella ripresa, che ha segnato il terzo gole e propiziato il quarto.

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Altro pareggio casalingo:
il secondo posto diventa un miraggio

Solito copione nella partita contro il Cittadella Vis San Paolo terminata 1-1:
il Nibbiano & Valtidone va in vantaggio, sbaglia molto, cala di tono e si fa raggiungere.

Nemmeno l’ingresso di Cremona (qui stretto nella morsa di tre avversari) è servito a rivitalizzare nella ripresa
una squadra annebbiata che ha gettato al vento altri due punti contro una delle ultime in classifica.

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I valtidonesi tornano sull’altalena.
Il Salsomaggiore (un tiro, un gol) strappa il pari

Il Nibbiano & Valtidone gioca 80 minuti nella metà campo avversaria,
va in gol con Piccolo, crea tante altre occasioni ma non finalizza
e alla fine si fa raggiungere su calcio d’angolo
con l’unico vero tiro in porta degli avversari

Una delle tante occasioni fallite dal Nibbiano & Valtidone:
la punizione calciata da Jakimovski sembra diretta all’incrocio dei pali, ma uscirà di un soffio.

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A Rolo Ilaria ci toglie il gol.
E la pareggite continua

Cremona segna su punizione di Bianchi, l’arbitro convalida,
ma la guardalinee Ilaria Melchiorri gli segnala che la battuta
aveva preceduto il suo fischio
e il gol viene (giustamente) annullato.
Poi tanti errori di mira e un calo fisico nel finale sanciscono lo 0-0.
Gran partita di Nchama, migliore in campo

25’ del primo tempo: il pallone è nella rete del Rolo deviato da Cremona che esulta col braccio alzato,
ma la guardalinee convincerà l’arbitro ad annullare.
L’ennesimo pareggio non consente al Nibbiano & Valtidone di approfittare
della sconfitta casalinga della Folgore Rubiera.

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Il doppio volto del Nibbiano & Valtidone

Giovani sugli scudi.
Prima squadra a terra

Gli Juniores vincono la Regular Season con due giornate d’anticipo
e accedono alle finali regionali.
Gli Allievi sono soli al comando a suon di gol
e anche i Giovanissimi agguantano la prima vittoria con punteggio tennistico.
Tra sfortuna, infortuni e cali di forma continua invece il momento no
della prima squadra battuta in casa dal Fiorano (vedi a fianco)

Una formazione tipo degli Juniores Regionali.
In piedi da sinistra: Marco Tornari (allenatore), Giulio Colla, Mohamed Dabo, Ionut Lupu, William Cameletti,
Lucas Saba, David Rossi, Riccardo Muratori, Christian Di Maggio, Alessandro Varesi,
Maurizio Calchi (vice allenatore). Accosciati: Gianfranco Scognamillo (accompagnatore), Zakaria El Yamani,
Marius Lupu, Sergiu Gata, Alessandro Calchi, Matteo Comini, Lorenzo Cassinelli, Federico Parenti,
Karim Chouiref, Fausto Maini (accompagnatore). Assente, in questa foto, il capocannoniere Sulejmani.

Ventiquattresima giornata
Juniores Regionali
Fontanellatese 0
Nibbiano & Valtidone 1

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Nibbiano & Valtidone in lutto

Un tragico destino ci ha tolto Michele Ampelli

Ucciso con l’amico Marcello Ragone da un’auto che sbanda e li centra frontalmente
mentre tornavano da una partita amatoriale. Vice allenatore dei Giovanissimi
e validissimo collaboratore della Società lascia un vuoto incolmabile
tra gli sportivi e i numerosissimi amici della Val Tidone.
Ai familiari e alla fidanzata Silvia le più sentite condoglianze da tutti noi.

Nelle foto sopra, tratte dal suo profilo Facebook, Michele Ampelli (ultimo a destra accosciato)
con la sua squadra a un torneo amatoriale dell’estate scorsa e con la fidanzata Silvia Brandolini.

Leggi qui la notizia dell'incidente su IlPiacenza

Prima squadra in caduta libera

Anche a Bagnolo solita storia:
dominio territoriale e sconfitta

Neanche con la squadra praticamente al completo riusciamo a discostarci
dal consueto cliché: ottanta minuti all’attacco e zero gol fatti,
due contropiede e due gol subiti. Così la Bagnolese vince 2-0.
A questo punto serve uno psicologo (o un cambio di modulo?)

I due bomber del Nibbiano & Valtidone, autori di 3 gol all’andata, stavolta sono rimasti a bocca asciutta:
Matteo Cremona (a sinistra) ha fallito una clamorosa occasione all’inizio dell’incontro
e Michele Piccolo ha centrato il palo nel secondo tempo.

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Anche il Rubiera ci beffa con un gollonzo

Crisi nera ma occorre reagire

Dopo la terza sconfitta consecutiva (due casalinghe)
la crisi del Nibbiano & Valtidone è ormai conclamata.
Gli attaccanti hanno perso la via del gol
e la difesa è vittima di ricorrenti amnesie.
Inoltre molti elementi sembrano demotivati.
A Perazzi il difficile compito di dare nuovi stimoli
alla squadra per non andare alla deriva


Nelle foto sopra due momenti cruciali dell’incontro:
nella prima Piccolo manca l’appuntamento col pallone a due passi dalla porta;
nella seconda l’innocuo spiovente di Addone scavalca tutta la difesa
e un immobile Cabrini infilandosi beffardamente in rete.

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Momento magico delle giovanili:
tutte le 3 squadre in testa
alle rispettive classifiche

Juniores Regionali vincitori del girone con 6 punti di vantaggio sul Carpaneto,
Allievi e Giovanissimi in testa dopo la quinta giornata della seconda fase.

Foto di gruppo (giocatori e staff tecnico) degli Juniores Regionali del Nibbiano & Valtidone
che hanno dominato il proprio girone e che sabato prossimo affronteranno
il Piccardo Traversetolo nel primo turno delle finali regionali.
(Foto: Giacomo Maiuri).

Dopo tre sconfitte arriva un punto

A Fidenza solo un brodino

Un rimaneggiato Nibbiano & Valtidone non va oltre il pareggio
in casa della pericolante Fidentina. Dopo il vantaggio di Kraja nel primo tempo
e altre occasioni mancate l’1-1 arriva su rigore a un quarto d’ora dal termine
insieme al solito calo psicofisico della squadra. E Cabrini salva il pari

Il rigore battuto da Ierardi che spiazza Cabrini al 26’ della ripresa e regala il pareggio alla Fidentina.
Sullo sfondo a destra De Matteo che ha causato il penalty con un intervento scomposto in area. (foto fidentina.it)

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Anche la Casalgrandese si prende un punto

Solito copione, solito pareggio

Al Pio Zuffada va in scena uno spettacolo visto ormai troppe volte:
il Nibbiano & Valtidone inizia bene, segna, si permette il lusso del fair play,
poi sparisce nella ripresa.
Il rigore del 2-2 non c’era, ma se permetti all’avversario
di giocare mezz’ora nella tua area qualcosa prima o poi va storto

Nella foto sopra Mansour, a terra dopo una splendida rovesciata, osserva il pallone sfiorare l’incrocio dei pali.
Sotto: il rigore di Malivojevic non lascia scampo a Cabrini disteso in tuffo.

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La capolista vede la D, noi a testa alta

Sconfitta onorevole a Carpaneto

Il Nibbiano & Valtidone lotta e gioca alla pari con la dominatrice del campionato
sfiorando nel finale un non immeritato pareggio;
lascia però il centrocampo per un tempo agli avversari,
col tardivo innesto di Volpe e Marmiroli nella ripresa.
La combattività della squadra merita un plauso,
ma intanto si allunga a 9 la striscia delle partite senza vittoria

Nella foto sopra: il perentorio colpo di testa di Berishaku non lascia scampo a un incolpevole Cabrini
per l’1-0 del Carpaneto; sotto la punizione “chirurgica” di Volpe,
che sembrava aver riaperto la partita, si infila nel sette malgrado il gran volo di Terzi.

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Sulla Gazzetta il Fair Play di Pelagalli
in un derby degli anni sessanta

Alla vigilia dell’ennesimo derby Milan - Inter, la Gazzetta dello Sport in una pagina dedicata alla storia
della stracittadina milanese, ha pubblicato questa curiosa foto di un derby degli anni sessanta
in cui si vede Ambrogio Pelagalli (a sinistra nella foto), oggi supervisore tecnico del nostro settore giovanile
ripreso in un episodio di Fair Play insieme a un “monumento” del Milan di allora, Cesare Maldini.
I due campioni milanisti, infatti, stanno trasportando fuori dal campo un illustre avversario infortunato:
Luisito Suarez, grandissimo centrocampista dell’Inter di Herrera.
Le solite malelingue hanno però voluto vedere in tanta solerte cortesia,
la fretta di liberarsi di uno degli avversari più pericolosi. Pelagalli però nega…

Negato un rigore clamoroso su Cremona

Derubati dal signor Lauri

Col Bibbiano San Polo ancora un pareggio, ma stavolta il Nibbiano & Valtidone
avrebbe meritato la vittoria. Fornaciari falcia da dietro Cremona
mentre sta per ribadire in rete a porta vuota: sarebbe rigore nettissimo
ed espulsione del difensore, ma l’arbitro Lauri
con una decisione scandalosa lascia correre tra lo stupore degli stessi avversari.
Piccolo fermato da palo, traversa e da un salvataggio sulla linea;
poi segna il Bibbiano e Mansour, a un minuto dalla fine, evita la beffa

L’allenatore Perazzi infuriato (a ragione) con l’arbitro sarà poi espulso.
Ma lo consola la prova della squadra che ha finalmente dimostrato voglia di riscatto.

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Anche a San Michele non va oltre lo 0-0

Nibbiano & Valtidone pareggite continua

A San Michele dei Mucchietti quattordicesimo pareggio della stagione
e undicesima partita di fila senza vittorie.
Adesso non resta che sperare in un successo
nell’ultima partita casalinga con il Luzzara, per lasciare ai tifosi un buon ricordo
di questo primo campionato di Eccellenza iniziato alla grande,
con cinque vittorie consecutive, e poi finito in calando

A inizio partita la San Michelese ha messo sotto pressione i biancazzurri:
nella foto l’ottimo Rubetti respinge di testa sulla linea a Cabrini battuto.
Poi nel finale, con l’ingresso di Nchama, è stato il Nibbiano & Valtidone a sfiorare per tre volte il gol.

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El Yamani e Bianchi condannano il Luzzara

Alla fine arrivano vittoria e ottavo posto

Sullo 0-0 un super Cabrini para ben due rigori. Il Nibbiano & Valtidone si rinfranca e mette a segno due reti che condannano il Luzzara alla retrocessione, congedandosi dai propri tifosi con una meritata vittoria che mancava da undici turni. I tre punti consentono di raggiungere il San Fiorano all’ottavo posto: un piazzamento onorevole per una matricola al primo anno di Eccellenza, anche se l’ottimo girone d’andata aveva fatto sperare in una lotta per le prime piazze

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Doppio miracolo di Stefano Cabrini sui due rigori calciati dal centravanti del Luzzara Ouaden.
In entrambi i casi le parate del portiere valtidonese sono sembrate la fotocopia
di quella che aveva già effettuato a Carpaneto opponendosi al bomber Franchi (nella foto).

Leggi qui la cronaca di Arnaldo Di Gennaro su Libertà

A rischio la panchina di Perazzi?
La Società smentisce

L’allenatore del Nibbiano & Valtidone, la cui riconferma era data per sicura
alla fine del girone d’andata,
secondo alcuni media locali sarebbe in lista di partenza,
ma la Società non conferma: solo voci di stampa

Questa foto di un Massimo Perazzi che appare pensieroso sul suo futuro,
è stata pubblicata da SportPiacenza.it per dare notizia di un possibile esonero
del tecnico del Nibbiano & Valtidone e di trattative in corso per sostituirlo.
Perazzi è alla guida della squadra valtidonese (allora Nibbiano ASD),
dalla stagione 2015/2016 quando conquistò la promozione in Eccellenza.

Leggi qui la cronaca di Giacomo Spotti su SportPiacenza.it

E’ ufficiale: Perazzi saluta, arriva Maurizio Tassi

Dopo un’iniziale smentita, per non turbare le trattative in corso,
le voci che davano Massimo Perazzi in partenza dal Nibbiano & Valtidone
hanno avuto conferma ufficiale

Il tecnico uscente Massimo Perazzi (a sinistra) e quello entrante Maurizio Tassi.

Adesso c’è anche la conferma ufficiale della Società: a Massimo Perazzi, il tecnico che ha portato la squadra dalla Promozione all’ Eccellenza nella stagione 2015/2016 e a un non soddisfaciente ottavo posto (dopo uno strepitoso inizio) nella corrente stagione, alla guida del Nibbiano & Valtidone succede Maurizio Tassi, proveniente dal San Colombano.
Tassi è un allenatore di provata esperienza che vanta un curriculum ultraventennale tra Eccellenza e Serie D in società del pavese, del lodigiano e del piacentino.
Iniziò con il Varzi per passare poi a Bressana, Castellana, Casteggio (5 stagioni), Villanterio, Sant’Angelo, Pergocrema e infine per ben nove stagioni (7 in Eccellenza e 2 in Serie D) al San Colombano: un vero e proprio record di questi tempi in cui gli allenatori saltano come birilli.

Leggi qui il comunicato ufficiale della Società

Campagna acquisti in pieno fermento, altre novità in vista

Sono Ziglioli, Tacchinardi e Di Gennaro
i primi tre colpi di mercato

Con l’avvento di mister Tassi, rinnovati circa tre quarti della squadra
dello scorso campionato. Della vecchia rosa restano solo Bernazzani, Silva,
De Matteo, Marmiroli, Jakimovski ed El Yamani.
Svincolati Cabrini, Colla, Ballerini, Comini, Colicchio,
Ramundo, Ruopolo, Rubetti, Bianchi, Nchama, Cremona,
Volpe, Piccolo, Guidotti, Topalovic, Boselli, Frigoli, Kraja e Mansour.
Obiettivo del presidente Alberici e della Società è mettere a punto
un organico di alto livello per disputare un campionato di vertice.
Intanto è stato ufficializzato l’acquisto dei primi tre rinforzi di lusso:
un portiere, un centrocampista e un attaccante
dei quali qui sotto vi presentiamo il profilo

Da sinistra: Luca Ziglioli, forte portiere, classe 1994, proveniente dal Sancolombano, ha disputato la stagione 2014-15 nelle file del Real Vicenza in serie C e precedentemente nel Trissino Valdagno e nella Caronnese in D. Mario Tacchinardi, classe 1982, centrocampista di grande esperienza e qualità, anche lui trasferito dal Sancolombano, vanta una lunga carriera con oltre 250 presenze in C1 con la Cremonese e in C2 con Pizzighettone e poi in serie D con Savona, Sambonifacese, Piacenza, Ciliverghe e Crema. Daniele Di Gennaro, attaccante, coetaneo di Tacchinardi, nelle ultime due stagioni in forza all’Arconatese, è un’autentica “bocca da fuoco”: con la media di un gol a partita è stato uno dei principali artefici della promozione in serie D della sua squadra. In precedenza ha militato in Voghera, Derthona, Castellazzo Bormida, Villaverna, Tortona, Oltrepovoghera e Casale Calcio, sempre tra serie D ed Eccellenza, mettendo a segno 230 reti in 460 partite.

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Prosegue senza soste la campagna acquisti

Con Incontri, Peroni e Silicato prende forma
una squadra che punta in alto

Insieme all’ingaggio del forte centrocampista Andrea Incontri
prelevato dalla Juve Domo, ingaggiati due promettenti “under”:
Peroni, dal Piacenza, e Silicato dal Pergocrema.
Sono inoltre stati promossi dagli Juniores alla prima squadra
il centrocampista Fellegara e bomber Sulejmani,
capocannoniere dello scorso campionato nel suo girone.
Raduno e presentazione della squadra fissati per il 5 agosto sul campo di Nibbiano

Andrea Incontri, classe 1989, è cresciuto nel Piacenza dove, nella stagione 2006/2007,
Gigi Cagni lo fece debuttare in serie B. Ha poi sempre militato in squadre di vertice tra la serie D e l’Eccellenza:
Derthona, Asti, Albese, Borgomanero, Verbania (dove conquistò la promozione in serie D) e, da ultimo,
nella Juventus Domo di Domodossola, prima a pari punti col Borgomanero nel girone A
dello scorso campionato piemontese d’Eccellenza. Un giocatore, quindi, abituato a lottare per vincere:
una mentalità che il presidente Alberici e mister Tassi
vogliono diventi patrimonio comune della nuova squadra.

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4° Memorial Ettore Bigoni

Brugnatelli e i suoi Allievi si congedano con una vittoria

Nando Brugnatelli e i suoi (ormai ex) Allievi si sono congedati nel migliore dei modi dai loro tifosi vincendo, sul campo San Giorgio di Genepreto, la quarta edizione del Memorial Ettore Bigoni. Dopo aver superato in semifinale la forte Agazzanese ai calci di rigore, i ragazzi di Brugnatelli hanno sconfitto in finale il Rottofreno per 4-2 conquistando anche la palma del miglior calciatore del torneo con Alessandro Romani. Com’è noto il Nibbiano & Valtidone non potrà disputare il prossimo campionato Allievi per carenza di giocatori nella fascia d’età richiesta. Brugnatelli lascia quindi la società valtidonese, dopo 4 Anni di lusinghieri risultati, per approdare all’Union Calcio Basso Pavese (nata dalla fusione del Villanterio con società di altri sei comuni), dove allenerà gli Juniores Regionali.
A Super Nando, insieme alla riconoscenza per l’attività svolta con tanto scrupolo e dedizione, vanno i migliori auguri del Nibbiano & Valtidone per la nuova e più impegnativa avventura che si accinge ad affrontare.

In arrivo da Castellazzo Bormida e Castellana

Difesa quasi al completo con Silvestri e Filipov

Silvestri è un altro difensore con mentalità vincente che va ad aggiungersi
al già forte reparto difensivo del Nibbiano & Valtidone, mentre Ivan Filipov
è un esterno sinistro molto eclettico che può essere impiegato in diversi ruoli
e sarà quindi un prezioso jolly a disposizione di mister Tassi.
Potremmo invece ritrovare come nostro avversario nei derby l’ex
Valeriano Nchama, dato ormai vicino all’Agazzanese, nel caso molto probabile
che la società della Val Luretta venga ripescata in Eccellenza.

Antonio Silvestri, classe 1985, dopo nove anni in serie D nelle file di Acqui Calcio, Borgorosso Arenzano
e Sestri Levante, ha vinto gli utlimi due campionati disputati in Eccellenza, prima col Casale Calcio
e poi con il Castellazzo Bormida da cui il presidente Alberici l’ha prelevato augurandosi scaramanticamente
che il famoso detto “non c’è due senza tre” possa essere confermato.
Ivan Filipov, classe 1991, di origini macedoni, è cresciuto nella Spes Borgotrebbia di Piacenza
ed è passato nella scorsa stagione alla Castellana, segnalandosi come uno dei protagonisti
nel vittorioso campionato di Prima Categoria della compagine di Castel San Giovanni.

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Colpo Galtarossa, under di valore

Un ventenne di scuola Inter
al centro dell’attacco valtidonese

Matteo Galtarossa, classe 1997, è il giovane centravanti che l’accoppiata
Alberici-Tassi ha scelto per rafforzare la prima linea d’attacco
del nuovo Nibbiano & Valtidone. Proveniente dal Cavenago Fanfulla,
in serie D, Galtarossa ha giocato nella stagione 2015-16 nella Galbiatese Oggiono,
in Eccellenza dove ha realizzato 10 reti. In precedenza si era segnalato
nella Berretti del Pavia e ancor prima negli Allevi dell’Inter,
società che lo ha formato. Secondo voci di stampa, non confermate dalla Società,
sarebbero in corso trattative anche per l’attaccante Giangaspero del Ciserano
e per il centrocampista Simone Abate del Pavia

A sinistra, Matteo Galtarossa con la maglia del Cavenago Fanfulla e, a destra,
quando giocava negli Allievi nazionali dell’Inter in un selfie con Javier Zanetti.
Punta centrale naturale, Galtarossa negli anni si è messo però anche in luce come esterno offensivo,
ruolo che, come afferma lo stesso giocatore, ha ricoperto soprattutto in situazioni d’emergenza,
poichè preferisce giocare al centro dell’attacco. Disponibile comunque a mettersi
a piena disposizione di mister Tassi, dando tutto se stesso per confermare
quanto di buono ha fatto negli scorsi campionati
e per rispondere alle aspettative che vengono riposte su di lui.

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Altri due ventenni alla corte di mister Tassi

Confermati gli acquisti
dell’attaccante Riccardo Buscaglia
e del centrocampista Simone Abate

Prosegue l’innesto di forze giovani nel nuovo organico del Nibbiano & Valtidone
con l’ingaggio di due ventenni ben conosciuti dal mister
che ripone in loro la massima fiducia. Entrambi provengomo
da due squadre di Eccellenza: Buscaglia dal Lomellina
e Abate dal San Colombano, dove già lo scorso campionato
era agli ordini di Maurizio Tassi

Riccardo Buscaglia (a sinistra), classe 1997, ricopre il ruolo di esterno d’attacco
e, prima di passare al Lomellina, si era distinto nel campionato Berretti col Pavia.
Simone Abate (a destra) centrocampista, classe 1996, ha anche lui militato nella Berretti del Pavia
nei campionati 2014/2015 e 2015/2016 per poi passare per due stagioni
al Brugherio e di qui al San Colombano.

Il 6 agosto la presentazione ufficiale

Primo incontro informale tra dirigenza,
staff e giocatori del nuovo Nibbiano & Valtidone

Domenica 16 luglio, in occasione della firma dei contratti di molti nuovi acquisti,
si sono ritrovati sul campo di Nibbiano per un primo contatto informale i dirigenti,
lo staff tecnico e una buona parte della squadra del nuovo Nibbiano & Valtidone.
Gli intervenuti sono poi stati ospiti del presidente Alberici
per approfondire la reciproca conoscenza in un incontro conviviale.
La presentazione ufficiale è stata invece confermata per domenica 6 agosto,
sempre sul campo «Armando Molinari» di Nibbiano.
Ma la campagna acquisti non è ancora finita:
il secondo portiere e un’altra punta sono nel mirino della Società

Primo scatto fotografico, anche se a ranghi incompleti, della stagione d’Eccellenza 2017-18.
Da sinistra: Antonio Silvestri, il preparatore atletico Alberto Berselli, Alessandro Bernazzani,
Mario Tacchinardi, Andrea Incontri, l’allenatore Maurizio Tassi, il presidente Valter Alberici,
Matteo Galtarossa, Antonio De Matteo, Simone Abate, il massaggiatore Marino Piacentini e Ivan Filipov.
Presenti all’incontro, ma non nella foto, anche il team manager Roberto Vecchi
e l’allenatore dei portieri Antonio Vecchio. Assenti giustificati i nuovi acquisti Di Gennaro,
Ziglioli, Buscaglia, Peroni, Silicato e i riconfermati Jakimovski, Silva e Marmiroli.

Altre due frecce all’arco di mister Tassi

La punta Bertocchi dal Pavia
e la sorpresa coreana Lee Young Wook
chiudono la campagna acquisti

Chiude con due botti, di cui uno a sorpresa, l’intensa campagna acquisti
del Nibbiano & Valtidone. Dal Pavia è arrivato l’ attaccante venticinquenne
Davide Bertocchi con il fiuto del gol e una carriera di tutto rispetto
vissuta tra serie C ed Eccellenza, mentre l’esterno sinistro Lee Young Wook,
27 anni, è stato prelevato addirittura in Sud Corea dove ha vinto
due campionati nazionali universitari con la Yonsei University.
A questo punto, attendendo a gennaio il rientro di Bernazzani
dopo il grave infortunio al crociato anteriore, il nuovo team valtidonese
può considerarsi al completo per il raduno di sabato prossimo
e la presentazione ufficiale di domenica 6 agosto

A sinistra: Davide Bertocchi quando militava nell’Alessandria in serie C ed era corteggiato dal Napoli che vedeva in lui «un giovane Kakà». L’atleta ha giocato in serie C anche con Melfi, Tritium, e Derthona e poi in Eccellenza con Verbano, Fenegro e Arconatese.
A destra: Lee Young Wook in azione con la maglia della Yonsei University,
il team universitario col quale ha vinto 2 campionati nazionali.
L’attaccante coreano, che ha scelto il nick name di «Eric»,
negli anni scorsi aveva sostenuto un provino anche all’’Inter.

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In una folta cornice di pubblico

Il nuovo Nibbiano & Valtidone
chiamato a un campionato di vertice
dalle parole del Presidente e dalle attese dei tifosi

Presentazione al gran completo del nuovo team valtidonese
sul «Molinari» di Nibbiano. Un folto pubblico è accorso a conoscere
e a incoraggiare i 22 giocatori della prima squadra,
i 6 atleti delle giovanili aggregati al raduno e il nuovo staff tecnico.
Parole di stimolo da parte di Presidente e Allenatore perchè ciascuno
dia il meglio di sè nella nuova avventura in Eccellenza.
Domenica prossima il primo test con i professionisti del Pro Piacenza


Foto sopra: il sindaco di Nibbiano Giovanni Cavallini (in piedi) porge un saluto augurale
alla nuova squadra del Nibbiano e Valtidone. Al tavolo della presidenza, da sinistra,
il vicepresidente vicario Sergio Bollati, l’allenatore Maurizio Tassi,
il presidente Valter Alberici e il vicepresidente Cristiano Grandi.
Alle loro spalle i giocatori che erano stati precedentemente presentati al pubblico.
Foto sotto: uno scorcio dei giocatori mentre ascoltano attentamente le parole del presidente Alberici
e del mister Tassi che li hanno richiamati a una stagione di impegno,
abnegazione e compattezza per raggiungere quei traguardi che sono nelle loro possibilità.

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Pronti e motivati
per la nuova avventura in Eccellenza

Ecco la foto di gruppo dei giocatori convocati per il raduno preparatorio,
che si svolge sul campo di Nibbiano dal 5 agosto al 2 settembre,
insieme a staff tecnico e dirigenti.

Da sinistra in piedi: Luigi Varesi (segretario), Cristiano Grandi (vice presidente), Giancarlo Vecchi
(collaboratore), Michela Picchioni (segretaria), Riccardo Crivelli, Antonio De Matteo, Mario Tacchinardi
(capitano), Simone Abate, Matteo Galtarossa, Alessandro Varesi (Juniores), Luca Ziglioli,
Daniel Jakimovski, Filippo Alberici (Juniores), Leonardo Toccalini (Juniores), Alessandro Bernazzani,
Alberto Fellegara, Sergio Bollati (vice presidente vicario), Maurizio Cerutti (accompagnatore ufficiale),
Valter Alberici (presidente), Maurizio Tassi (allenatore), Marino Piacentini (massofisioterapista),
Alberto Berselli (preparatore atletico), Ambrogio Pelagalli (direttore tecnico).
Accosciati: Gianfranco Scognamillo (accompagnatore Juniores), Antonio Silvestri, Lee Young Wook,
Matteo Comini (Juniores), Nicolas Silva, Elia Peroni, Alex Paesotto, Zakaria El Yamani, Davide Bertocchi,
Daniele Di Gennaro, Andrea Incontri, Riccardo Muratori (Juniores), Riccardo Buscaglia, Riccardo Selicato,
Lorenzo Marmiroli, Kledio Sulejmani, Antonio Vecchio (preparatore portieri), Roberto Vecchi (team manager).
Sono assenti nella foto Ivan Filipov e Ronaldo Aidini (Juniores).

Guarda qui la fotogallery della presentazione

1-1 nel debutto in campionato con la Bagnolese

Un rigore per uno non fa male a nessuno

Due penalty concessi forse con eccessiva generosità dall’arbitro Rompianesi
sanciscono un giusto pareggio tra un Nibbiano & Valtidone
ancora alla ricerca della miglior condizione in alcuni elementi
e una Bagnolese apparsa già ben registrata. Marmiroli e Buscaglia
(che ha scheggiato una traversa) i migliori dei valtidonesi, il centravanti Habib
e l’esterno Odoro tra gli ospiti. Domenica prossima ci attende la trasferta
a Zola Predosa contro l’Axys (v. locandina a fianco)

Di Gennaro mette a segno il rigore del pareggio al 2’ della ripresa. La Bagnolese era andata in vantaggio
con un altro rigore realizzato da Fraccaro allo scadere del primo tempo.

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Imprevisto tonfo a Zola Predosa

Squadra nuova, vizi antichi

Sull’immeritata sconfitta per 2-3 con l’Axys pesa un pessimo arbitraggio
che regala un rigore e mezzo ai padroni di casa. Emergono però anche fantasmi
che ricordano l’infelice girone di ritorno dello scorso campionato,
malgrado la squadra sia stata cambiata per tre quarti: dominio
e gol falliti nel primo tempo, netto calo nella ripresa
e gol subito su papera difensiva. A mister Tassi il compito
di trovare le giuste contromisure intanto che si è ancora agli inizi.
Ottima prova di Di Gennaro, a segno con una doppietta
e di Marmiroli fin che ha retto. Prossimo turno ancora in trasferta
nella tana del forte Rolo (v. locandina a fianco)

Il centravanti dell’Axys Salomone, tra i migliori in campo, mette a segno a fil di palo
il primo dei due calci di rigore; segnerà poi anche il secondo (totalmente inesistente)
dopo che Di Gennaro aveva agguantato il pareggio. Di Gennaro replica su azione per il 2-2
(è il suo terzo gol in due partite) e il Nibbiano sembra essere padrone del campo
fino al termine del primo tempo. Nella ripresa il calo dei valtidonesi rianima i padroni di casa
che trovano la vittoria grazie a una sciagurata distrazione difensiva e a un’incerta uscita di Ziglioli.

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A Rolo un equo ma insipido 0-0

Si può fare di più…

Ziglioli salva il risultato parando un rigore: il quarto decretato
contro i valtidonesi in tre partite. Nel primo tempo predominio
dei padroni di casa, ma è Marmiroli a fallire l’occasione più ghiotta
per passare in vantaggio. Nella ripresa è invece il Nibbiano & Valtidone
a condurre la danza, senza tuttavia mai rendersi veramente pericoloso.
Un pareggio esterno con il forte Rolo non è da buttare, ma la vetta si allontana.
Se si vuole rientrare nella lotta per i primi posti è d’obbligo domenica prossima
battere in casa la Fidentina (v. locandina a fianco)


Sopra: Ziglioli, (semicoperto da Silva) devia in angolo il rigore calciato da Malivojevic. Quattro calci di rigore
subiti nelle prime tre partite, a prescindere dal fatto che un paio sono stati quantomeno discutibili,
denotano comunque un certo affanno difensivo nelle situazioni critiche a cui urge porre rimedio.
Sotto: Marmiroli (a terra) tra i migliori in campo, dopo una splendida serpentina
fallisce una facile occasione calciando in bocca al portiere Aldrovandi.

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50 anni di passione per il Nibbiano

Addio al dottor Fulgoni

L’ASD Nibbiano & Valtidone piange la scomparsa del suo presidente onorario, dottor Franco Fulgoni, per 35 anni
medico condotto di Nibbiano e per quasi mezzo secolo animatore, coi più diversi incarichi,
della Società e della squadra

Il presidente dell’A.S.D. Nibbiano & Valtidone Valter Alberici, i dirigenti, i tecnici e i giocatori partecipano al dolore dei familiari e mai dimenticheranno il loro presidente onorario, dottor Franco Fulgoni che si diceva fortemente commosso quanto orgogliosissimo e gratificato per quest’ultima carica.
La passione fiammante del Dottore ha fatto volare alto la sua farfalla biancoazzurra e unito in un abbraccio corale cinquant’anni di calcio a Nibbiano. Quell’espressione Ad maiora da lui voluta e incisa per sempre in questi colori, l’accompagni anche nei campi del cielo.

Con la Fidentina arriva la prima vittoria

San Di Gennaro fa la grazia

Ferretti calcia fuori il quinto rigore decretato contro i valtidonesi in 4 giornate.
Di Gennaro non fallisce invece quello assegnato a favore nella ripresa.
Malgrado le assenze di Silva e Jakimovski, notati miglioramenti
nell’intesa di squadra contro una Fidentina che ha venduto cara la pelle.
Due strepitose parate di Ziglioli salvano nel finale la meritata vittoria.
Con il portiere e il bomber anche Marmiroli e Buscaglia sugli scudi.
Domenica prossima la difficile trasferta a Rubiera
per confermare i progressi (v. locandina a fianco)

Il pallone calciato da Di Gennaro dal dischetto, al 7’ del secondo tempo, spiazza nettamente Ghiretti
e si infila in rete per l’1-0 dei padroni di casa che risulterà poi decisivo
per la prima vittoria in campionato del Nibbiano & Valtidone (foto Massimo Bersani).

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Approda a sorpresa al Nibbiano & Valtidone
il trentaseienne attaccante Davide Sinigaglia
dopo una lunga carriera tra i professionisti

Il numero 9 varesino detto “il samurai” per il crocchio di capelli che porta spesso raccolti sulla nuca,
ha esordito a 18 anni nell’Inter di Ronaldo e Roberto Baggio e, nell’ultima stagione,
ha contribuito alla promozione del Parma in serie B

Davide Sinigalia nasce a Tradate (Varese) il 29 luglio 1981. Inizia a giocare all'età di nove anni nel Torino Club di Gallarate. Tre anni dopo passa nelle giovanili dell'Inter. Esordisce in serie A a 18 anni il 7 febbraio 1999 in Inter-Empoli (5-1) entrando al posto di Ventola e procurandosi anche una clamorosa occasione da rete fallita per un soffio per l’emozione (guarda qui la sintesi di quella partita su Rai1). Era l’inter di Ronaldo, Roberto Baggio, Pirlo, Simeone, Djorkaeff, Bergomi e di un giovane Javier Zanetti: difficile quindi per un “primavera” trovare un posto fisso in prima squadra.

Inizia così, nel 2000, la sua avventura in giro per l'Italia, prima al Meda in Serie C2 (31 gare e 11 gol), poi al Padova in C1 (20 partite e 3 reti). Seguono le esperienze al Monza in C1 (29 presenze e 13 goal) ed al Lumezzane in C1 (33 gare e 15 reti).

Nel 2004 lo acquista la Reggina in serie A, che lo gira in prestito in serie B, all'Arezzo, dove gioca 11 partite prima di passare all'Atalanta (serie A), dove segna 1 goal in 12 presenze. Poi, tra il 2005 e il 2010, passa al Genoa, poi ancora all’Arezzo, al Padova, al Novara e infine al Cesena dove rimane fino al 2011 (con una parentesi nelle file del Lanciano).

Il 28 gennaio 2011, durante la sessione invernale di mercato, viene prelevato dalla Ternana dove rimarrà fino al 2013 collezionando 62 presenze e 13 reti.  Il 2 settembre 2013 sottoscrive un contratto annuale con il Monza dove, dopo un'ottima stagione, con 27 presenze e 12 reti realizzate, conquista la promozione in Lega Pro. Si trasferisce poi alla Reggiana che, nel febbraio 2015, lo cede in prestito alla Giana Erminio, compagine militante nel girone A di Lega Pro.

Nell’agosto 2015 passa alla Pistoiese militante nel girone B di Lega Pro. In maglia arancione inizia alla grande confezionando tre goal e due assist nelle prime sette partite giocando da unica punta; contribuirà poi in modo decisivo alla salvezza della squadra che, nelle ultime partite, ottiene tre successi in quattro gare, con Sinigaglia protagonista di un goal e due assist.

Nel 2016, dopo una breve parentesi di 2 mesi al Grosseto in Serie D (quattro presenze e un gol) torna in Lega Pro con il Parma dove firma un contratto sino al termine della stagione 2016-2017 conquistando la promozione in serie B.

E infine il colpo a sorpresa del presidente Alberici e di mister Tassi che riescono a portarlo al Nibbiano & Valtidone con l’obiettivo di dare maggior peso, qualità e concretezza a un attacco che gioca bene ma fatica a trovare la via della rete.

A Rubiera la seconda sconfitta

Così non va!

I valtidonesi incapaci di sfruttare quasi un’ora di superiorità numerica
(espulsione del portiere avversario) vengono infilzati nel finale.
Tacchinardi e compagni mai veramente pericolosi, mentre Ziglioli
è costretto ad effettuare almeno 4 difficili interventi.
La squadra di Tassi sembra ancora alla ricerca
di un’identità e di un gioco. Il nuovo acquisto Sinigaglia, inserito solo
a meno di mezz’ora dalla fine, non è in grado di incidere. Hoxha, Rota
e Fornaciari i migliori della Folgore, per noi Ziglioli e Silvestri.
Domenica prossima in casa con il Salso, fanalino di coda,
la squadra è chiamata a un pronto riscatto

Una delle tante sterili azioni d’attacco del Nibbiano & Valtidone con palle alte facile preda
dei possenti difensori avversari che avrebbero potuto invece essere messi in difficoltà con palle giocate a terra.
Se si eccettua una traversa scheggiata da Di Matteo con un tiro dalla distanza, nè il portiere Rizzo
nè il suo sostituto Burani sono mai stati messi in seria difficoltà dalle nostre punte, malgrado l’uomo in più.

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Smentita ogni voce di esonero

Confermata la fiducia a Tassi
fino al termine del campionato

Nei giorni scorsi su alcuni media e in alcune trasmissioni TV locali,
oltre che sul web, si è parlato di un possibile esonero di mister Tassi
a seguito dello zoppicante inizio di campionato della squadra.
Il presidente Alberici ha dichiarato tali voci prive di ogni fondamento
e ha riconfermato la fiducia e l’appoggio della Società al mister
almeno fino al termine della stagione.
Questa sera il Nibbiano & Valtidone ospita in notturna a Sarmato
il Pallavicino per la seconda fase di Coppa Italia

Un’autoritaria espressione di mister Tassi durante l’incontro con la Fidentina
(unica vittoria sin qui raccolta in campionato). Incassata la fiducia della Società,
indipendentemente dai risultati ottenuti, il coach della compagine valtidonese
cercherà di apportare i necessari correttivi alla squadra sin dalla partita di stasera
in Coppa Italia contro il Pallavicino di Busseto.

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Domata una ruvida Cenerentola

Non belli ma pratici
i valtidonesi centrano il successo

Il 2-0 sul fanalino di coda Salsomaggiore che si è difeso più con le cattive
che con le buone, fa bene al morale e alla classifica anche se il gioco
lascia ancora a desiderare. Dopo l’uno-due messo a segno da Di Gennaro
(su rigore) e Bertocchi, un grandissimo Ziglioli salva la sua rete
con due strepitosi interventi su altrettanti calci di punizione dal limite.
In difesa sono piaciuti un impeccabile «gatto» Silvestri e il giovane Paesotto.
Sinigaglia al centro dell’attacco si muove bene ma manca ancora
l’intesa con i compagni. Domenica prossima la non proibitiva trasferta
a Casalgrande (v. locandina di fianco) per ribadire i progressi


Il rigore magistralmente calciato dal solito Di Gennaro al 24’ del primo tempo si infila a fil di palo
spiazzando completamente l’esterefatto portiere Bonati. Sei minuti dopo Bertocchi metterà al sicuro il risultato
con un delizioso pallonetto.

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La vittoria arriva all’ultimo respiro

A Casalgrande missione compiuta

Contava vincere e vittoria è stata anche se molto sofferta.
Nel primo tempo vantaggio immediato con Bertocchi, partita in pugno
e occasioni sprecate; ma nel secondo tempo in 10 minuti i padroni di casa
ribaltano la situazione e sembrano riemergere i fantasmi del passato.
Di Gennaro agguanta il pareggio alla mezz’ora e al primo minuto di recupero
i tre nuovi entrati nel finale (Filipov, Marmiroli ed El Yamani)
sono protagonisti della più bella azione della partita che porta alla rasoiata
di Zakaria e al definitivo 3-2. La prossima sfida è in casa col Pallavicino
(v. locandina a fianco) per puntare al primo tris di vittorie consecutive

I «tre caballeros» Ivan Filipov, Lorenzo Marmiroli e Zakaria El Yamani autori della grande azione
che all’ultimo minuto ha dato la vittoria al Nibbiano & Valtidone: delizioso passaggio smarcante
di Filipov per Marmiroli appena dentro l’area, da questi a sinistra per l’accorrente El Yamani
che, a botta sicura, fulmina il portiere avversario.

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Una batosta casalinga senza attenuanti

Col Pallavicino un tonfo 3… mendo!

Gran delusione al «Pio Zuffada» per chi si aspettava una ripartenza
del Nibbiano & Valtidone verso i piani alti della classifica.
La squadra sembra invece procedere come i gamberi:
due passi avanti e uno indietro e così non si fa molta strada.
Primo tempo da incubo con un centrocampo debole surclassato dagli avversari
che vanno sul 2-0. Nella ripresa Tassi cerca di porre rimedio
ma il Pallavicino si chiude a riccio e ben controlla gli sterili attacchi
dei valtidonesi che al 91’ subiscono addirittura il rigore dello 0-3
sull’unica azione di contropiede dei bussetani.
Domenica prossima prova d’appello a Fiorano (v. locandina a fianco)

A sinistra Daniele Di Gennaro che contro il Pallavicino è stato l’unico a cercare di costruire e concludere
con una certa continuità, ma senza trovare risposta adeguata nei compagni di reparto.
A destra Antonio Silvestri che ha fatto il possibile per tenere in piedi una difesa
che nel primo tempo è stata messa spesso in difficoltà da un insufficiente filtro a centro campo.
(Foto: Massimo Bersani).

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Nuovo stop a Fiorano

Sull’orlo della crisi, ma reagire è d’obbligo

Buon inizio con Buscaglia a segno al 25’, ma cinque minuti dopo
subiamo un ingenuo rigore (l’ottavo in nove partite) e la luce si spegne.
Nella ripresa arriva subito il 2-1 dei padroni di casa,
mentre noi sbagliamo due facili palle-gol. Comunque vietato abbattersi:
questo è il momento di stringersi più che mai intorno al Presidente,
all’allenatore e alla squadra. E che i giocatori tirino fuori gli attributi,
a partire da mercoledì prossimo contro la forte Sanmichelese
(v. locandina a fianco). Tutto non è ancora perduto per mirare in alto.


Sopra: il pallone calciato da Buscaglia (fuori quadro) si infila in rete mentre Sinigaglia, autore dell’assist,
esulta per il vantaggio. Sotto: il pareggio del Fiorano su rigore calciato da Zambla,
con Ziglioli vanamente proteso in tuffo.

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Dominata la Sanmichelese 3-0

Questa è la squadra che aspettavamo

Grande partita del Nibbiano & Valtidone che dimostra finalmente personalità
e uno schema di gioco. Piena risposta alle aspettative di riscatto
con una squadra equilibrata in ogni reparto e senza momenti di pausa.
In gol De Matteo, Buscaglia e Filipov, ma tutti i giocatori sono da elogiare
per la grinta e il grande impegno messo in mostra.
Domenica in cerca di conferma nel difficile derby di Agazzano (v. locandina)


Sopra: un bel tiro di Sinigaglia fa la barba alla traversa. Il centravanti, autore dell’assist
a Buscaglia per il secondo gol, si è speso moltissimo lottando su ogni pallone.
Sotto: il bel gol di Filipov per il 3-0, siglato all’ultimo minuto di recupero.

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L’Agazzanese ribalta il derby nel finale: da 0-2 a 3-2

12 minuti di black out
che lasciano l’amaro in bocca

Fino a metà del secondo tempo il Nibbiano & Valtidone sembra
avere in pugno la partita. La squadra gioca bene e tiene il campo con autorità.
Va in doppio vantaggio con due azioni fotocopia di quelle messe in mostra
con la San Michelese e con gli stessi marcatori: De Matteo e Buscaglia.
Ma a metà secondo tempo prima Paesotto e poi Di Gennaro si infortunano
e chiedono a Tassi di essere sostituiti. Da quel momento gli equilibri si spezzano
e un’Agazzanese mai doma rovescia il risultato nell’ultimo quarto d’ora.
Il boccone è amaro, ma per 70 minuti si è vista una squadra tosta.
Ora occorre trovare continuità. Domenica prossima in casa col Bibbiano
c’è l’occasione per rifarsi (v. locandina)

Lorenzo Marmiroli autentico dominatore a centro campo e autore di una prestazione
sontuosa che purtroppo non è bastata

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A rinforzo del centrocampo

Arriva Vesce dal Campobasso (serie D)

Per supplire al’infortunio di Incontri e dare maggior forza al centrocampo la Società ha ingaggiato il ventunenne centrocampista destro Giuseppe Vesce
di Benevento, che negli ultimi tre campionati ha sempre giocato in serie D, prima nel Torrecuso e poi nel Campobasso.

Superato in scioltezza lo «choc» di Agazzano

Bibbiano al tappeto con un netto 3-1

Gran reazione dei ragazzi di Tassi che ritrovano subito gioco e morale.
Molti i motivi di soddisfazione. Jakimovski e Marmiroli dominatori a centro campo,
Silvestri e De Matteo insuperabili in difesa, Di Gennaro implacabile goleador.
Gran movimento e ancora un assist di Sinigaglia, Filipov in crescendo.
Gli avversari in rete solo al 90’ grazie a un rigore generoso.
Prossimo turno a San Felice (v. locandina) con la speranza
che, alla fine, a essere felici siano i nostri tifosi

Ancora un rigore messo a segno con chirurgica precisione da Di Gennaro per il raddoppio
del Nibbiano & Valtidone. Il nostro bomber autore anche dello splendido terzo gol,
mentre quello dell’1-0, nato da una sua punizione è stato toccato in rete da Peroni.

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Botta e risposta per l’1-1 in terra modenese

Ma il pareggio fa felice solo il San Felice

Malgrado la buona prova di Abate la squadra ha risentito dell’assenza
dello squalificato Marmiroli. Un primo tempo abulico favorisce i padroni di casa
che pensano solo a difendersi. Nella ripresa Jakimovski suona la sveglia
con un gran tiro che si stampa sul palo. Ma poi è il San Felice che,
con i soli due tiri in porta di tutta la partita,
prima obbliga Papaluca a un grande intervento
e poi trova il vantaggio con Cremaschi. Ci pensa però il solito Di Gennaro,
con un eurogol, a mettere le cose a posto dopo nemmeno due minuti.
A questo punto il Nibbiano & Valtidone cerca di far sua l’intera posta,
ma i giallorossi chiudono ogni varco e portano a casa un prezioso pareggio.
Domenica ci fa visita la Solierese (v. locandina):
ritroveremo lo smalto necessario per batterla?


Sopra: il gol del pareggio valtidonese, siglato dalla distanza da bomber Di Gennaro
alla sua nona rete in campionato.
Sotto: il pallone calciato da Jakimovski (fuori quadro) sullo 0-0 torna in campo dopo
esser stato respinto dal palo a portiere battuto.

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Malgrado il freddo sboccia il bel gioco

Nibbiano & Valtidone finalmente ci 6

Al di là del punteggio tennistico a zero, con cui i nostri beniamini
hanno liquidato la Solierese, la nota più positiva della giornata
sta nella maiuscola prova collettiva offerta dalla squadra.
Difficile stabilire un migliore in campo, anche se i fuochi d’artificio
di Di Gennaro (3 reti), Sinigaglia (una doppietta) e Buscaglia
sono quelli che più hanno infiammato il pubblico. Eppure giocavamo
contro una delle migliori difese del campionato. L’intesa e gli schemi di gioco
messi in mostra fanno credere che i ragazzi abbiano finalmente assimilato
quanto mister Tassi pretende da loro. Ma è vietato abbandonarsi a facili entusiasmi.
Domenica prossima l’undici valtidonese è atteso da una diffcile riprova
a Castelfranco Emilia (v. locandina): se son rose, fioriranno… anche col gelo

A sinistra: un sempre più incontenibile Di Gennaro ha coronato con una tripletta la sua eccellente
prestazione rafforzando la posizione di capocannoniere del girone con 12 reti segnate in 13 partite.
A destra: il giovane Buscaglia, autentica spina nel fianco della difesa avversaria
e autore della quinta rete con un’ubriacante azione personale. Ma non va dimenticata la straordinaria prova
di Sinigaglia che man mano che entra in forma dimostra tutte le sue notevoli qualità.

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L'intervista

Tassi: siamo ancora un cantiere aperto

Intervistato da Libertà alla vigilia del derby con l’Agazzanese il mister del Nibbiano & Valtidone invita ad avere pazienza.

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Sconfitta per 2-1 a Castelfranco e decollo rinviato

Rimandati all’esame di maturità

Una gara decisa dagli errori difensivi: noi ne commettiamo uno in più.
Immeritata sconfitta contro una forte Virtus Castelfranco dopo una partita bella
ed equilibrata. L’equilibrio si spezza al 20’ della ripresa quando l’arbitro
non fischia un chiarissimo fallo su Silvestri nella nostra area
e sul prosieguo dell’azione l’irruenza di Marmiroli provoca il rigore dello 0-1.
Parità subito ristabilita dal sempre micidiale Di Gennaro che sfrutta
un maldestro retropassaggio di Hasnaj al proprio portiere.
Ma sul finire la difesa valtidonese si imbambola su un calcio d’angolo
e pemette a Valim di segnare la doppietta della vittoria.
Ritrovato il gioco, è proprio sugli errori e i cali di concentrazione
che mister Tassi dovrà lavorare perchè la squadra maturi e diventi capace
di dare continuità ai risultati positivi. Il prossimo impegno interno
col Sant’Agostino (v. locandina) è un’occasione da non fallire.


Sopra: incursione di Buscaglia nell’area della Virtus, ma il suo tiro uscirà a lato. Il giovane attaccante
dopo un buon primo tempo è però scomparso nella ripresa, annullato dai più prestanti difensori avversari.
Sotto: uno spettacolare salvataggio del sempre tempestivo «gatto» Silvestri
che anticipa in acerobazia l’attacante avversario lanciato a rete.

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New entry

Lorusso, un centrale difensivo alla corte di mister Tassi

Ancora una new entry nella rosa del Nibbiano & Valtidone. Si tratta del ventiseienne Alessandro Lorusso, difensore centrale mancino chiamato a dar manforte con il suo metro e ottantotto di altezza,a una difesa nella quale si sentiva il bisogno di un’altra “torre”, oltre a Tacchinardi e De Matteo, per avere maggiore controllo sulle palle alte e, in particolare, sui calci d’angolo.
Lorusso nasce a Fasano, in provincia di Brindisi il 9 giugno 1991 e cresce calcisticamente nella Beretti del Venezia: di qui passa nelle giovanili di diverse società delle serie maggiori: Carpi (2009) e Sampdoria (2010). La società doriana lo dà poi in prestito all’Ascoli (2011) e successivamente ancora al Carpi (2012) per poi riportarlo a Genova dove resta per due stagioni. A luglio 2014 inizia la sua esperienza tra i dilettanti in serie D col Terracina per poi passare, sempre nella stessa categoria, al Gallipoli. Dopo due campionati trascorsi nella città “perla dello Ionio” Lorusso, a luglio 2016 si regala anche un’esperienza all’estero, nella squadra spagnola del Silva SD, militante nella Tercera Division (corrispondente alla nostra serie D). Di qui l’approdo alla corte di mister Tassi che già nella trasferta di Castelfranco Emilia, pur non utilizzandolo, l’ha messo in panchina. Il suo esordio in campo avverrà probabilmente nella partita casalinga del 10 dicembre col Sant’Agostino.

4 giorni decisivi per il futuro in campionato

Domenica 17 alla ribalta del "Braglia",
mercoledì 20 recupero col Sant’Agostino

Il rinvio per neve della scorsa partita obbliga il Nibbiano & Valtidone
a un tour de force in quattro giorni che ci saprà dire quale ruolo
potrà recitare la squadra nella seconda fase del campionato.
Domenica prossima a Modena ci attende l’impegnativo esame
col Rosselli Mutina sul palcoscenico del mitico «Braglia»,
uno stadio da serie A capace di oltre 20.000 posti.
E subito mercoledì 20 il recupero casalingo col Sant’Agostino (v. locandine).
Per questi incontri, terminate le lunghe procedure necessarie per il tesseramento,
Tassi potrà finalmente disporre anche del coreano Lee Young Wok

Lee Young Wok, 27 anni. L’ attaccante sudcoreano, che ha scelto "Eric" come nick name,
dopo quattro mesi d’attesa è più che mai smanioso di scendere in campo per dimostrare quanto vale.

Campagna acquisti, altro botto

Preso Mangiarotti
30 gol nel Pavia

Il presidente Alberici e l’allenatore Tassi hanno ufficializzato l’annuncio dell’acquisto più importante di questa campagna acquisti invernale. Si tratta del pavese Christian Mangiarotti, 26 anni, ruolo seconda punta, e una carriera tutta trascorsa tra società di serie C e D com’è possibile vedere dal suo curriculum riassunto nella tabella qui sotto.

Prima del suo approdo al Nibbiano & Valtidone Mangiarotti aveva giocato in Eccellenza solo nello scorso campionato nella sua città natale, il Pavia, dove ha messo a segno la bellezza di 30 reti trascinando la squadra alla promozione in serie D.

Sono invece sul piede di partenza il centrocampista Vesce e i due giovani attaccanti Bertocchi e Galtarossa, già fuori squadra da alcune settimane.

Fonte: tuttocalciatori.it

Al Braglia ancora una sconfitta (2-0) frutto dei nostri errori

Chi è causa del suo mal pianga se stesso…

Purtroppo non serve giocar bene se si perde la testa nei momenti decisivi
sbagliando reti e regalandole invece agli avversari. Anche a Modena la squadra
non è riuscita a concretizzare una superiorità tecnica dimostrata per lunghi tratti,
mentre la Rosselli Mutina ha invece capitalizzato le poche occasioni
che le si sono presentate. Spiace che stavolta a sbagliare siano stati due
tra i migliori in campo: il bomber Di Gennaro che ha fallito incredibilmente un gol
da tre metri a portiere battuto e Paesotto che ha perso
ingenuamente palla al limite dell'area.
Poi ci si è messa anche la iella con la sfortunata deviazione nella propria rete
del debuttante Lorusso (anche lui tra i migliori)
e con la traversa centrata da Di Gennaro nel tambureggiante assedio finale.
Il recupero infrasettimanale col Sant'Agostino (v. locandina)
ultima occasione per rendere meno amara la conclusione del girone d'andata

Una delle tante azioni del Nibbiano & Valtidone (in maglia grigia) nell’area del Rosselli Mutina,
che però non hanno portato al gol. I pochi attacchi dei padroni di casa hanno invece sempre fatto male
soprattutto grazie ai nostri errori: 2 reti assurde (il già descritto autogol di Lorusso
e Cozzolino lasciato libero a centro area di segnare di petto!)
precedute da un palo esterno e da una grande parata di Ziglioli.

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Terzo e inatteso ko consecutivo

Sconfitta… sull’orlo di una crisi di nervi

Brutta débacle interna col tutt’altro che irresistibile Sant’Agostino.
Primo tempo sottotono dove comunque Di Gennaro fallisce dal dischetto
l’occasione per portarsi in vantaggio. Il bomber si rifà con un gran gol
nella ripresa pareggiando la rete che gli ospiti avevano nel frattempo segnato
approfittando della solita amnesia difensiva dei valtidonesi.
Poi a Ziglioli e Mangiarotti saltano i nervi e si fanno espellere
lasciando i compagni in nove nel quarto d’ora finale. Paradossalmente
la squadra riprende a giocar bene proprio in grave inferiorità numerica
sfiorando addirittura il vantaggio, ma all’ultimo minuto, sbilanciata in avanti,
si fa infilzare dai ferraresi per l’1-2 finale. Nella pausa natalizia mister Tassi
dovrà lavorar duro sul piano psicologico, oltre che su quello tecnico,
per ripresentare al giro di boa una squadra all’altezza delle aspettative
sinora deluse. Si riprende il 7 gennaio in casa della Bagnolese,
seconda in classifica (v. locandina)

Daniele Di Gennaro, capo cannoniere del girone d’andata con 15 reti in 17 partite, ha fallito col Sant’Agostino
il rigore del possibile vantaggio (suo primo errore dal dischetto in questo campionato) ma ha poi segnato,
con uno dei suoi consueti bolidi nel sette, la rete del momentaneo pareggio.

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Spettacolare 0-0 con la seconda in classifica

Buona ripartenza a Bagnolo
con baby Criscione sugli scudi

Malgrado le importanti assenze di Mangiarotti e Ziglioli, squalificati,
e di Marmiroli, febricitante, il Nibbiano & Valtidone ha bene impressionato,
al giro di boa del campionato, giocando alla pari in casa della forte Bagnolese
e sfiorando più volte il vantaggio. Pericolosi anche i reggiani
in almeno tre occasioni sventate alla grande dal giovanissimo portiere Criscione
che, al suo esordio, ha mostrato la sicurezza di un veterano.
Giusto quindi il pareggio che ha messo in evidenza
le reali potenzialità dei valtidonesi se riuscissero a giocare
sempre con la grinta e la continuità di oggi.
Il prossimo impegno casalingo con la capolista Axys Zola (vedi locandina)
è l’occasione ideale per confermare i progressi dimostrati
e farci capire se possiamo sperare in un girone
di titorno finalmente all’altezza delle aspettative

I neo acquisti Nicolò Criscione (a sinistra), portiere diciottenne proveniente dalla Beretti del Piacenza,
e Giampaolo Calzi, 32 anni, mediano, svincolato dall’Olginatese ma con lunga esperienza anche in serie B e C,
hanno entrambi esordito contro la Bagnolese.

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Leggi qui la presentazione dei due nuovi acquisti su SportPiacenza.it

Positive conferme nell’1-1 con l’Axys Zola

Ancora Criscione e un magico Di Gennaro
mettono il morso alla capolista

Dopo la bella prova di Bagnolo il Nibbiano & Valtidone non ha deluso le aspettative
contro la prima della classe tenendole testa con autorità e conquistando
un pareggio strameritato. La squadra sembra finalmente avere acquistato
in solidità e compattezza. Gran reazione alla bruciante partenza degli ospiti
con un’altra magia di bomber Di Gennaro che impatta il gol del vantaggio di Peluso.
Poi baby Criscione sventa da campione le poche occasioni dell’Axys,
mentre nel finale Buscaglia e Marmiroli falliscono di un soffio la rete del vantaggio.
Gran prova in difesa di Silvestri, Lorusso e De Matteo e, a centrocampo,
di Jakimovski, Marmiroli e Calzi (ancorchè in ritardo di condizione)
supportati dal gran movimento di Sinigaglia.
Domenica prossima, ancora in casa, con la nuova
damigella d’onore Rolo (v. locandina) per confermare che nei duelli al vertice
possiamo ancora essere protagonisti malgrado i tanti punti di distacco.

I due gol e una breve sintesi della partita nelle riprese di Telelibertà

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Gran ribaltone nella ripresa: da 0-2 a 4-2

Un secondo tempo da favola
e il Rolo vede le streghe

Inizio da incubo che vede gli ospiti, subito in vantaggio col terzino Casarano
lasciato uccel di bosco in piena area su calcio d’angolo,
andare al raddoppio alla mezz’ora con Napoli apparso in netto fuori gioco.
Noi accusiamo il doppio colpo e reagiamo confusamente
ammassandoci a centro campo senza trovare la via della rete.
Ma nell’intervallo mister Tassi deve aver strigliato a dovere i suoi ragazzi
perchè nella ripresa entra in campo un’altra squadra: è il Nibbiano & Valtidone
dei sogni che i tifosi aspettavano da tante domeniche.
La squadra si allarga sulle ali e inizia a macinar gioco di alta qualità.
Di Gennaro ribadisce il suo titolo di capocannoniere raggiungendo il pari
con due gol in un quarto d’ora (il secondo su rigore). A questo punto il Rolo,
secondo in classifica e imbattuto da 14 giornate, appare in completa balìa
dei valtidonesi che prima lo stendono con Buscaglia e poi lo "matano"
definitivamente con Mangiarotti, mancando inoltre altre occasioni da rete.
Dopo il trittico di ferro con le prime della classe (due pari e una vittoria)
i nostri eroi hanno dimostrato di non essere secondi a nessuno.
Se questo è l’auspicato "nuovo corso" lo vedremo
già da domenica a Fidenza (v. locandina)

Due protagonisti della splendida vittoria sul Rolo: Daniel "Spartacus" Jakimovski (a sinistra),
autentico gladiatore del centrocampo e il fantasista Riccardo Buscaglia che ha firmato il gol del sorpasso.

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A Fidenza il Nibbiano & Valtidone non decolla

Per diventare una vera grande
manca ancora un "quid"

È vero che il pari per’1-1 in casa della Fidentina è pur sempre il quarto
risultato utile consecutivo, ma considerato il divario tecnico
tra le due squadre e le belle prove fornite contro le prime tre della classe,
dai valtidonesi era lecito aspettarsi qualcosa di più. Dopo un primo tempo scialbo
coi portieri praticamente inoperosi, il Nibbiano & Valtidone,
con un bruciante inizio ripresa, sembra intenzionato a ripetere
la pirotecnica prova fornita contro il Rolo. Dopo essere andata in vantaggio al 10’
con un’europunizione dal limite di Mangiarotti e aver sfiorato il raddoppio
con l’ottimo Sinigaglia, la squadra non cerca di chiudere la partita
ma si limita a controllare, ripiegando nella propria area e concedendo
agli avversari addirittura 5 calci d’angolo consecutivi! Ciononostante la Fidentina
non sembra riuscire a farsi mai davvero pericolosa finchè, proprio allo scadere,
capitan Ferretti trova, da fuori area, l’eurogol dell’insperato pareggio.
Alla squadra, che alterna fasi di bel gioco a inspegabili pause manca ancora
quel "quid" necessario a diventare una vera grande. Il prossimo impegnativo
confronto casalingo con la Folgore Rubiera (v.locandina)
ci dirà se mister Tassi sarà riuscito a colmare questa lacuna


Due momenti del gol che ha dato il vantaggio al Nibbiano & Valtidone.
Sopra: Mangiarotti ha calciato una magistrale punizione dal limite
e il pallone sta scendendo per infilarsi all’incrocio dei pali.
Sotto: la sfera è nel sacco con l’incolpevole portiere Ghiretti rimasto di stucco.
All’ultimo minuto però Ferretti pareggerà i conti con un altrettando splendido eurogol.

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Con la Folgore un combattuto 0-0

Fermata un’altra grande del campionato
ma la classifica non rende giustizia

Contro la Folgore Rubiera il Nibbiano & Valtidone disputa un incontro gagliardo
dimostrando ancora una volta di poter reggere tranquillamente il confronto
con tutte le squadre di alta classifica. Solida la difesa, orchestrata dall’impeccabile
coppia centrale Lorusso-Silvestri e forte il centrocampo con Jakimovski,
Calzi e Marmiroli (ancorchè quest’ultimo stavolta un po’ giù di tono).
L’attacco ha però ancora una volta confermato che quando mancano le invenzioni
di Di Gennaro per gli altri, tutti più mezze punte che punte vere, riesce difficile
trovare la via della rete. Per questo, malgrado le buone prove fornite
dall’inizio del girone di ritorno, la classifica si muove molto lentamente.
Per farla decollare occorre vincere gli incontri con le squadre
tecnicamente meno dotate. A cominciare da domenica prossima
a Salsomaggiore (v. locandina) e subito dopo in casa con la Casalgrandese,
anche se queste due pericolanti, nell’ultima giornata, hanno dato
evidenti segni di risveglio che sarà bene non sottovalutare

L’occasione fallita da Sinigaglia alla mezz’ora del primo tempo. Di Gennaro libera il centravanti
al centro dell’area ma il suo tiro uscirà a lato di un soffio. Sinigaglia mobilissimo,
anche se non fortunato nelle conclusioni, sfiorerà il gol ancora due volte nel finale:
prima un bel diagonale gli viene respinto di piede dal portiere Burani
e poi un suo bolide di controbalzo fa la barba alla traversa.

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Uno scialbo 0-0 che fa comodo solo ai parmensi

A Salsomaggiore andamento lento.
Per risalire occorre più grinta

Nemmeno contro la compagine parmense, terzultima in classifica,
il Nibbiano & Valtidone è riuscito a ingranare la marcia della continuità
di rendimento. Come a Fidenza (con la Fidentina, penultima) ai valtidonesi
è mancata la grinta che erano stati capaci di mostrare contro le prime della classe,
e altri due punti preziosi sono stati lasciati per strada. La squadra ha mantenuto
per tutta la partita un ritmo blando favorendo l’impostazione difensiva dei salsesi.
Così, se il reparto arretrato, dove Tacchinardi ha validamente sostituito
lo squalificato Lorusso, non ha praticamente corso rischi, le occasioni da rete
create dalle punte sono state poche e quelle poche gettate al vento.
Con Di Gennaro non al meglio della condizione, la via del gol sembra divenuta
una chimera. E allora, in attesa di diventare grandi, sarà bene guardarsi
alle spalle perchè, con tanti punti persi con le squadre più "accessibili"
si è finiti sull’orlo dei playout. A questo punto domenica prossima al Pio Zuffada
contro il fanalino di coda Casalgrandese (v. locandina) la vittoria, per la Tassi band,
più che un auspicio diventa un imperativo categorico

Una delle occasioni da rete senza esito del Nibbiano & Valtidone. Sinigaglia calcia da buona posizione
al centro dell’area piccola ma il suo tiro verrà agevolmente controllato dal portiere avversario.

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Anche la Cenerentola esce con un pareggio dal Pio Zuffada: 2-2

Prime o ultime per noi... pari sono

Sei pareggi nelle ultime sette partite: tre contro le prime tre della classe
e tre contro le ultime tre. Il Nibbiano & Valtidone, dall’inizio del girone di ritorno,
sembra non fare differenze. Qualunque sia il livello dell’avversario
sempre in parità finisce. Così come ci esaltiamo lottando alla pari
contro le squadre più forti, così ci deprimiamo contro le più deboli
adeguandoci al loro livello. Un inspiegabile saliscendi di rendimento
che lascia perplesso e un po’ amareggiato lo stesso mister Tassi. A questo punto,
dato che ormai le posizioni di vertice si allontanano sempre più,
si dovrebbe puntare a una tranquilla salvezza iniziando a lavorare per il futuro.
L’importante è che il pubblico, apparso ultimamente un po’ troppo freddo
e distaccato, non faccia mancare il suo calore e il suo appoggio alla squadra,
prendendo esempio dai sostenitori della Casalgrandese che,
malgrado i loro beniamini siano ultimissimi con soli 7 punti,
non hanno smesso di incitarli dal primo all’ultimo minuto.
Domenica prossima a Busseto con il Pallavicino (v. locandina),
di appena un punto avanti a noi, ci attende un incontro da combattere
all’arma bianca perché in questo caso i tre punti valgono doppio!

Nelle riprese di Marco Ricci i 4 gol (Mangiarotti e Di Gennaro per il Nibbiano & Valtidone,
due volte Aracri per gli ospiti) e i momenti più salienti della partita. Notevole la rovesciata
di Filipov che ha colpito il palo in avvio di partita e due grandi parate di Criscione.

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Fermi anche tutti gli altri campionati dilettanti

Le partite della 25a giornata di Eccellenza
(ottava di ritorno) rinviate per il maltempo

Salta, per ora, il confronto diretto di Busseto col Pallavicino
e si riprende domenica 4 marzo in casa con il Fiorano,
quinta forza del campionato (v. locandina)

Grave infortunio a Buscaglia nell’1-1 di Busseto

Ancora regali e sprechi col Pallavicino
ma stavolta è anche jella…

Col Pallavicino il Nibbiano & Valtidone sconta i suoi ormai abituali difetti
ma nel recupero di Busseto anche la sfortuna ha recitato la sua parte
scombinando la squadra nel suo momento migliore. Mangiarotti all’avvio
trova subito il gol e Sinigaglia fallisce il raddoppio, poi coi valtidonesi
padroni del campo e il Pallavicino alle corde, Buscaglia
– che aveva iniziato alla grande - è vittima di un grave infortunio
(frattura scomposta del setto nasale) e deve lasciare il campo. Da quel momento
la squadra va un po’ sotto chock e perde la brillantezza iniziale.
Alla mezz’ora un clamoroso malinteso difensivo consente a Corbari
di raggiungere il pareggio con quello che resterà l’unico tiro in porta dei parmensi.
Sino alla fine del primo tempo e per tutto il secondo il Nibbiano riprende
a dominare territorialmente ma ancora Sinigaglia e subito dopo Selicato
(subentrato a Buscaglia) si divorano il gol del vantaggio,
imitati da Mangiarotti proprio allo scadere. Due punti persi,
più che uno guadagnato che ci mantengono sul filo dei play out
proprio alla vigilia del derby casalingo con un’Agazzanese
in piena salute (v. locandina)

A sinistra Mangiarotti, autore della rete del momentaneo vantaggio e, a destra, lo sfortunato Buscaglia,
vittima del grave infortunio che lo terrà probabilmente lontano dai campi di gioco per molte domeniche.
Una pesante perdita per mister Tassi e per l’intera squadra
in un momento particolarmente delicato del campionato.

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Prima sconfitta nel girone di ritorno

Il Nibbiano & Valtidone regala e spreca,
la Sanmichelese ringrazia e vince

La lunga sosta del campionato per maltempo non ha giovato ai ragazzi di Tassi
che a Sassuolo sono tornati al vizio antico di sprecare occasioni da rete
per regalare poi il gol della vittoria agli avversari. I valtidonesi
sono padroni del campo per i primi quaranta minuti
senza però trovare la via del gol, poi Di Gennaro si avventura
in un dribbling ai limiti della propria area regalando palla agli avversari
che vanno facilmente in rete con Casta. Il secondo tempo segna
uno sterile predominio del Nibbiano & Valtidone che trova tuttavia il modo
di sprecare con Buscaglia una clamorosa occasione da rete.
La Sanmichelese soffre ma resiste. La sconfitta è immeritata sul piano del gioco,
ma se non si segna il merito conta poco. Adesso siamo in lotta
per evitare i play out e il recupero di mercoledì prossimo col Pallavicino,
che precede il derby con l’Agazzano (v. locandine),
assume i connotati di una vera e propria sfida per la salvezza

La clamorosa occasione fallita da Buscaglia a tu per tu con il portiere. Il giovane esterno
(oggi schierato al centro dell’attacco al posto di Sinigaglia entrato a metà ripresa)
è stato comunque tra i migliori in campo insieme a Tacchinardi, Silvestri, Jakimovski e Mangiarotti.
Menzione d’onore per la bravissima direttrice di gara Chiara Sangiorgi,
una spanna sopra tanti suoi colleghi maschi.

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Agazzanese affondata da una magia di Di Gennaro

Una perla nel fango
riaccende la luce

Undici leoni in maglia giallonera nella palude del Pio Zuffada hanno avuto ragione
dei combattivi biancorossi dell’ Agazzanese senza mai conceder loro
un attimo di tregua sotto una pioggia gelida e battente che è caduta
incessantemente durante l’arco dei 90 minuti. Ci voleva un terreno
oltre i limiti della praticabilità unito alla determinazione di riscattare
la bruciante sconfitta subita nel derby d’andata per tirar fuori il cuore
e l’orgoglio dei ragazzi del presidente Alberici e di mister Tassi,
tra i quali è difficile eleggere un migliore in campo. Forse "gatto" Silvestri
e "Spartacus" Jakimovski sono quelli che per doti fisiche si sono trovati
più a loro agio su un terreno ridotto a risaia, ma tutti gli altri,
a partire da capitan Tacchinardi meritano di essere messi sullo stesso
elevato piano di rendimento. Ha risolto il solito Di Gennaro
che è riuscito ad affondare un autentico colpo di fioretto pur in condizioni
di stabilità impossibili. Un gol che vale tre punti preziosissimi
e che riaccende la luce su un campionato che stava rischiando
di finire nell’ ombra. Ora la trasferta di domenica col Bibbiano San Polo
e il recupero casalingo di mercoledì 28 marzo con il Fiorano (v. locandine)
ci diranno se l’iniezione di fiducia che viene da questa vittoria
servirà a dare continuità e qualità al rendimento della squadra

Una foto emblematica delle condizioni proibitive in cui si è giocato: il centrocampista biancorosso Galli
impegnato in una fase di… pallanuoto, sotto lo sguardo perplesso di Mangiarotti (di spalle),
Marmiroli e di alcuni compagni di squadra

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Anche la penultima ci imbriglia sullo 0-0

A Bibbiano polveri bagnate
e arriva l’ennesimo pareggio

Complici le diverse assenze, il Nibbiano&Valtidone non dà seguito alla prova tosta
fornita nel derby. Oltre a Buscaglia e Peroni i valtidonesi
hanno dovuto rinunciare anche a Marmiroli e Jakimovski
(entrato solo nel quarto d’ora finale) e il centrocampo ne ha risentito.
Il Bibbiano San Polo si fa preferire nel primo tempo,
mentre gli uomini di Tassi guadagnano campo nella ripresa
senza però impensierire il portiere avversario Iori per i troppi passaggi sbagliati
ed errori di tiro in fase offensiva. Ogni buona trama si è spenta regolarmente
ai limiti dell’area avversaria e ancora una volta si è avuta la conferma
che quando Di Gennaro non va a segno la via del gol diventa una chimera.
Il bicchiere mezzo pieno è che comunque il punticino guadagnato
muove la classifica in chiave salvezza mantenendo invariate le distanze
con le avversarie dirette. Una posizione che, prima della pausa pasquale,
può essere consolidata nel recupero di mercoledì prossimo
col Fiorano (v. locandina)

Una delle tante occasioni mancate da Sinigaglia, ancora una volta ammirevole per l’impegno
e il gran movimento ma impreciso e sfortunato nelle conclusioni

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Chiusura in tono minore e sconfitta contro una forte capolista

Formazione squilibrata per 60 minuti
e il Rosselli Mùtina ne approfitta: 2-3

Resta l’amaro in bocca per la mancata cinquina di vittorie consecutive e un miglior congedo dai tifosi valtidonesi, ma il Rosselli Mùtina visto oggi per tutto il primo tempo e un quarto d’ora del secondo è apparso nettamente più forte costringendo spesso il Nibbiano&Valtidone a una difesa in affanno e a solo sporadici contropiede. Favorito anche da un certo squilibrio della formazione di casa, con Lorusso esterno spesso proiettato in attacco (dove non eccelle come nel suo ruolo difensivo naturale) e Di Gennaro visto troppo spesso a giostrare ai limiti della nostra area anzichè di quella avversaria. Se si aggiunge un Calzi non in giornata di grazia (con Marmiroli per troppo tempo lasciato in panchina) si capisce che è stato concesso troppo a un avversario di rango e dalle elevatissisme motivazioni. Poi al quarto d’ora della ripresa, con l’ingresso di De Matteo e Filipov e successivamente di Bernazzani, la squadra si è riequilibrata giocandosela alla pari con i modenesi che non sono più apparsi i marziani del primo tempo, ma sono stati costretti a soffrire per difendere il vantaggio fino alla fine. Da segnalare la scandalosa mancata espulsione di Serra nel primo tempo (che avrebbe potuto cambiare il corso della partita) per un’ entrata killer su Paesotto e le eccellenti prestazioni di “Spartacus” Jakimovski e di Criscione, incolpevole sui gol subiti, ma che in diverse occasioni si è superato evitando guai peggio

Nicolò Criscione anticipa gli attaccanti del Rosselli Mùtina con una plastica uscita. Il giovane portiere valtidonese (classe 1999) malgrado i tre gol subìti (due dei quali imputabili esclusivamente a svarioni dei suoi compagni di reparto e comunque tutti imparabili) è stato anche stavolta uno dei migliori in campo
(foto Massimo Bersani)

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Anche senza Mangiarotti prosegue la serie di vittorie

Con Sinigaglia protagonista
espugnato Sant’Agostino 0-1

Prosegue il filotto di vittorie (quattro consecutive) della ritrovata compagine del presidente Alberici che, anche in terra ferrarese, ha dimostrato di essere diventata squadra vera, capace di supplire con una condotta di gara accorta e concreta a un’assenza importante, come quella dello squalificato Mangiarotti eroe delle ultime giornate. Una difesa più che mai solida (un solo gol subìto nelle ultime sei gare) che festeggiava il ritorno in campo di Bernazzani, a otto mesi dal grave infortunio di Zola Predosa, ha controllato senza danni la sfuriata iniziale dei padroni di casa per poi trarre il massimo profitto dalla superiorità numerica derivata dalla giusta espulsione di Slimani. Nella ripresa, con la sola parentesi di un tiro di Ciarlantini finito sulla traversa, era il Nibbiano&Valtidone a menare le danze con ripetute occasioni da rete propiziate dalla coppia Di Gennaro - Sinigaglia in giornata di grazia. Ed è stato proprio il nostro numero nove, a venti minuti dal termine a fiondare in rete un prezioso assist del compagno di reparto, mancando poi il raddoppio nel finale solo grazie a un prodigioso intervento del portiere. Per l’ultimo incontro di campionato, domenica prossima contro il Rosselli Mùtina (v. locandina) in lotta con l’Axys per la promozione in D, il riconfermato mister Tassi ha chiamato i suoi a una gara di massimo impegno, non solo per cercare di chiudere in bellezza la stagione con una vittoria ma anche per dimostare che, giocando sempre così, a contenderci il primato con le due protagoniste
avremmo potuto esserci anche noi.

Davide Sinigaglia dopo tante partite dove si è speso generosamente e tanti gol falliti per un soffio non ha fallito la mira contro il Sant’Agostino e la sua rete è risultata decisiva per la vittoria.

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Ufficializzato il nuovo volto del Nibbiano&Valtidone

Ritorno al futuro
per una stagione da protagonisti

A sorpresa tornano il mister Massimo Perazzi, Piccolo e Arena per ripartire da quanto di buono era stato fatto nella penultima stagione e, con l’innesto di alcuni elementi di rilievo, puntare a un campionato da primi posti. I difensori Di Placido e Davini, il centrocampista Aspas e la punta Hoxha sono i colpi di mercato, oltre al diciottenne attaccante Mandelli. Riconfermati Ziglioli, De Matteo, Bernazzani, Peroni, Paesotto, Filipov, Jakimovski, Marmiroli e Di Gennaro. Ancora incerto Silva. Insieme all’ex allenatore Tassi partono Criscione, Lorusso, Tacchinardi, Abate, Calzi, Mangiarotti, Buscaglia e Sinigaglia. Nello staff tecnico Sebastiano Cavalli assume il ruolo di direttore generale mentre Marco Parma è il nuovo direttore sportivo. La società è ora alla ricerca di validi “under” per completare la rosa.

Massimo Perazzi, richiamato dal presidente Alberici alla guida del Nibbiano&Valtidone, ha guidato l’ASD Nibbiano alla promozione in Eccellenza nella stagione 2015/2016 e la compagine nata dalla fusione tra Nibbiano e Valtidone nella stagione 2016/2017. Dopo un brillante girone d’andata, con 5 vittorie consecutive nelle prime 5 partite, la squadra di Perazzi, alla sua prima esperienza in Eccellenza, aveva poi subito una flessione nel girone di ritorno terminando a metà classifica. Nel prossima stagione è nei propositi del mister, oltre che negli auspici del Presidente e dei tifosi, lottare al vertice sino al termine del campionato.

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Positivo l’esordio in amichevole con la Pergolettese

Battuta (2-1) una signora squadra
costruita per andare in C

Pur senza Aspas e Di Gennaro il rinnovato Nibbiano&Valtidone gioca alla pari con i forti cremaschi che militano nella serie D lombarda con non celate ambizioni di promozione. Buona l’intesa tra vecchi e nuovi con Marmiroli e Jakimovski già in forma campionato e due giovani talenti, il camerunense Dioh e il nibbianese Mandelli, in vena di far scintille. Cazzamalli (già Piacenza e Pro Piacenza) porta in vantaggio gli ospiti, ma il nuovo acquisto Hoxha riequilibra le sorti a fine primo tempo con un gol da attaccante vero. Nella ripresa, dopo uno sterile predominio territoriale della Pergolettese, i valtidonesi, malgrado siano più a corto di preparazione, crescono alla distanza e nel finale ribaltano il risultato con un gol gioiello del diciottenne Dioh. Allo scadere l’altro diciottenne Mandelli legittima la vittoria con una gran tiro che si stampa sulla traversa. Dopo questa vittoria senza posta in palio ma comunque di buon auspicio, domenica prossima si comincia a fare sul serio con la prima di Coppa Italia,
che vede ospite il Salsomaggiore al Pio Zuffada (v. locandina).

Due protagonisti della vittoria sulla Pergolettese attesi all riprova in Coppa e Campionato. A sinistra Fabio Hoxha, 25 anni, cresciuto nelle file dell’Inter, autore del gol del pareggio. A destra Tommaso Mandelli, 18 anni, proveniente dalle giovanili del Piacenza, che ha confezionato l’assist per il gol di Dioh e ha colpito una traversa. Tommaso è anche l’unico nibbianese doc presente in squadra e gode quindi di un particolare sostegno da parte dei tifosi.

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E adesso il passaggio del turno si decide ad Agazzano

E’ frizzante l’aperitivo in Coppa
col Salsomaggiore: 2-0

La partita d’esordio in Coppa Italia d’Eccellenza ha confermato le buone attitudini messe in mostra nella vittoriosa amichevole con la Pergolettese dagli uomini del Perazzi-bis. Soprattutto nella prima mezz’ora la squadra ha sciorinato un gioco come non vedavamo da tempo con due reti in soli venti minuti. Subito al 5’ Arena (…anche lui bis) ha messo ha segno con chirurgica precisione una punizione delle sue dimostrando di non aver perso il vizio in quest’anno di esilio. E poi capitan Jakimovski ha realizzato alla Spartacus un rigore procurato da Mandelli che anche oggi, come tecnica di gioco e personalità, ha confermato di essere molto più di una promessa. Per il resto della partita i valtidonesi si sono limitati a controllare gli avversari che, malgrado un certo predominio territoriale, sono raramente riusciti ad impensierire Ziglioli e a superare una difesa in cui il nuovo acquisto Davini ha messo in mostra doti (anche vocali) di regista. Ora, dato che i salsesi hanno ceduto di misura in casa anche con l’Agazzanese, il passaggio del primo turno di Coppa si deciderà il 12 settembre col derby in Val Luretta. Nel frattempo i nostri eroi sono attesi dall’impegnativo debutto in campionato a Rolo (v. locandina).

Christian Arena (nel riquadro in alto sommerso dall’abbraccio dei compagni) è sembrato voler mettere subito a tacere i critici di un suo ritorno nelle file del Nibbiano&Valtidone realizzando, dopo solo 5 minuti, una punizione perfetta a fil di palo, con l’incolpevole portiere Bonati che può solo limitarsi a osservare il pallone che si infila in rete. (Foto Massimo Bersani)

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Debutto casalingo con vittoria e buon gioco

Un missile di Marmiroli
abbatte una tosta Bagnolese

Un autentico eurogol di Marmiroli dopo solo 10 minuti, con staffilata al volo diretta imparabilmente all’incrocio dei pali, è stata sufficiente al Nibbiano&Valtidone per aver ragione di una Bagnolese confermatasi squadra solida e temibile secondo le previsioni. Inizio spumeggiante dei nostri che appena prima e appena dopo il gol del vantaggio creano e sprecano con Hoxha due ghiotte occasioni da rete. Anche Mandelli alla mezz’ora fallisce il raddoppio su delizioso assist di Aspas. Bravi poi gli uomini di Perazzi a contenere il ritorno dei reggiani che si rendono pericolosi più volte nella parte finale del primo tempo, trovando però sempre la porta valtidonese sbarrata da un impeccabile Ziglioli. Partita combattuta ed appassionante anche nel secondo tempo, seppur a ritmi più ridotti per il gran caldo, con continui capovolgimenti di fronte. Positivo, in questa frazione di gioco, il debutto del giovane Mounna Dioh, entrato al posto di Hoxha e apprezzabile in fase di interdizione a centrocampo il gran lavoro di Filipov apparso però spesso impreciso negli appoggi. Come sempre ad alto livello la prova di Marmiroli e Jakimovski ed eccellente, tra i difensori, la prestazione di Elia Peroni. Peccato per Bernazzani costretto a uscire poco dopo il suo ingresso per il riacutizzarsi del problema al ginocchio operato: a lui i migliori auguri perché possa riprendersi in fretta. E ora ci aspetta il doppio derby nella tana dell’Agazzanese che incontreremo due volte in soli 5 giorni, prima in Coppa Italia e poi in campionato (v. locandine). Una vera prova del fuoco che il positivo inizio di stagione
ci induce comunque ad affrontare senza paura.

L’occasione del raddoppio fallita da Mandelli alla mezz’ota del primo tempo: liberato da Aspas a tu per tu col portiere, tocca debolmente consentendo all’estremo difensore avversario di bloccare la sfera. Positiva comunque anche oggi la prova del giovane attaccante. (Foto Massimo Bersani)

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E’ l’Agazzanese a brindare in Coppa (2-1)

Il passaggio del turno
sfuma sul palo di Mandelli

L’aperitivo di Coppa al derby ben più importante di campionato che si giocherà domenica prossima sempre ad Agazzano (v. locandina), ha premiato nel risultato i padroni di casa, mentre sul piano del gioco e delle occasioni create il Nibbiano&Valtidone avrebbe largamente meritato il pareggio e quindi la qualificazione al turno successivo. Entrambi gli allenatori hanno però dimostrato da subito di non essere particolarmente interessati al cammino in Coppa Italia schierando due formazioni imbottite di giovani e lasciando a riposo molti dei “pezzi da 90”. Dopo dieci minuti iniziali in cui il bandolo del gioco è stato in mano all’undici della Val Luretta che ha trovato subito il vantaggio a seguito di un fortunoso rimpallo in area ed ha anche fallito un calcio di rigore, i nostri hanno condotto la danza per il resto del primo tempo e per buona parte della ripresa. Il pareggio veniva alla mezz’ora a seguito di un’azione personale con gran gol di Filipov e da quel punto in poi i valtidonesi sono sembrati non avere difficoltà a controllare la partita. A metà ripresa però, un pasticcio difensivo cui non è estraneo il secondo portiere Matarrese (apparso pericolosamente gigioneggiante in troppi interventi) ha consentito a Visioli di riportare i suoi in vantaggio. A quel punto Perazzi giocava la carta Mandelli per riacciuffare il pareggio (e la conseguente qualificazione) e per poco il colpo non gli riusciva, ma la staffilata del sempre bravissimo Tommy a 5 minuti dal termine si stampava sul palo. Confortante comunque la prestazione di molti dei giovani schierati che hanno confermato di potere essere, all’occorrenza, una valida alternativa ai titolari.

Oltre al solito Mandelli, che ha giocato solo il quarto d’ora finale sfiorando il gol, il centrocampista Daniele Bottazzi (a sinistra) ex Piacenza e il difensore Gabriele Caruso, ex Carpaneto, entrambi classe 2000 sono stati, tra i giovani schierati da mister Perazzi ad Agazzano, quelli che hanno fornito la prestazione più convincente. (Foto Carla Cassi)

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Bis dell’Agazzanese nel derby di campionato

Fotocopia della sconfitta di Coppa (1-2)
anche coi titolari in campo

La proprietà commutativa applicata al calcio: cambiando le formazioni delle due squadre, il risultato (purtroppo per noi) non cambia. Si è assistito infatti oggi al Felice Baldini di Agazzano alla fotocopia della partita di Coppa di mercoledì scorso, con la differenza che per il derby di campionato gli allenatori hanno schierato tutti i titolari disponibili e questo avrebbe dovuto, sulla carta, favorire il Nibbiano&Valtidone per il maggior tasso tecnico complessivo degli uomini di Perazzi. Abbiamo invece assistito ancora una volta a una sterile supremazia territoriale che si spegneva ai limiti dell’aria avversaria o che non trovava la via del gol nelle occasioni da rete che riusciva a creare: clamorosa quella fallita da Mandelli nel primo tempo sullo 0-0 a tu per tu col portiere e sfortunatissima la traversa piena centrata da Jakimovski sullo 0-1. Gli avversari invece si sono difesi con ordine facendo prevalere una maggiore fisicità e dimostrandosi ancora una volta più cinici e concreti riuscendo ad andare a segno due volte su tre occasioni da rete create, sempre approfittando di nostre amnesie difensive: la prima proprio allo scadere del primo tempo e la seconda al quarto d’ora della ripresa quando il povero Ziglioli, che era sulla traiettoria del tiro, è stato beffato da un fortunoso rimpallo su Girometta. A un quarto d’ora dal termine un gol rapina di Dioh (positiva la sua prestazione) è sembrato poter riaprire i giochi, ma nè l’ancora sofferente Di Gennaro né il nuovo acquisto Gomis, ancora a corto di condizione, inseriti nel finale da mister Perazzi hanno potuto dare quell’apporto che sarebbe stato necessario per completare la rimonta. Così l’undici della Val Luretta è riuscito a condurre in porto una vittoria che non può definirsi immeritata. Per vedere un Nibbiano&Valtidone più incisivo in attacco c’è solo da sperare che i due bomber Piccolo e Di Gennaro superino al più presto i loro problemi fisici e possano scendere in campo al meglio delle loro (tante) possibilità. Intanto domenica prossima si torna tra le mura amiche per affrontare la forte Folgore Rubiera (v. locandina), attuale capolista insieme alla Correggese.

Foto sopra:il bel gol di Dioh che è sembrato poter riaprire la partita a un quarto d'ora dalla fine.
Sotto, la clamorosa occasione fallita sullo 0-0 da Mandelli (solo a pochi passi dalla porta)
che avrebbe potuto dare un'altra piega alla partita. La staffilata del giovane Tommy,
che in allenamento non sbaglia un colpo, è invece finita incredibilmente a lato

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Colpo di mercato del presidente Alberici

A sorpresa arriva Pablo Gonzales
ventisettenne bomber argentino

Allo scopo di rendere più incisiva una prima linea che in queste prime partite ufficiali, malgrado il buon gioco espresso, è parsa penalizzata dai problemi fisici che affliggono Piccolo (non ancora sceso in campo) e Di Gennaro (che ha giocato solo alcuni spezzoni di partita), il presidente Alberici, di concerto con direttore generale, direttore sportivo e allenatore ha deciso, un po’ a sorpresa per tutti, di riaprire una campagna acquisti che sembrava già conclusa. E’ così arrivato alla corte di mister Perazzi l’attaccante argentino, con passaporto italiano, Pablo Alberto González De Pauli, 27 anni , con un recente passato tra Argentina e Messico dove ha giocato con le maglie del Queretaros, Gimnasia Y Tiro, Atletico Pellegrini, Mitre e Sant Antonio, tutte società che militano in campionati equivalenti alle nostre serie C e D. Il bottino dei gol realizzati in carriera dal bomber argentino è di tutto rispetto: 130 centri messi a segno in otto anni, con una media di oltre 16 reti a campionato. Una media che Presidente, dirigenti e tifosi del Nibbiano&Valtidone si augurano riesca a mantenere anche nel nostro campionato d’Eccellenza.
In bocca al lupo gaucho!

Pablo Alberto Gonzales, come lui preferisce farsi chiamare (ma è più conosciuto col cognome De Pauli), esulta dopo un gol segnato con la maglia del Club Villa San Antonio di Salta (Argentina) 
sua ultima società di appartenenza prima del trasferimento al Nibbiano&Valtidone

Guarda qui il video di presentazione con alcuni gol segnati in carriera da Pablo Alberto De Pauli Gonzales 

 

La Folgore graziata ci castiga in rimonta (1-2)

Un gol da Dio(h)
non ci salva dall’inferno

Quando Rinieri alla mezz’ora della ripresa azzeccava il tiro della domenica che si infilava proprio all’incrocio, alle spalle dell’incolpevole Ziglioli, il pareggio dei reggiani sembrava già penalizzante nei confronti dei padroni di casa per quanto di buono il Nibbiano&Valtidone aveva fatto vedere sino a quel momento. Figuriamoci poi quando, allo scadere, è arrivata addirittura la sconfitta decretata da un’imparabile legnata di Milos Malivojevic lasciato però libero di calciare indisturbato. In precedenza, dopo lo strepitoso gol di tacco di Dioh al 19’ del primo tempo, nella ripresa, ancora sull’1-0, due legni avevano negato la gioia del raddoppio a una magistrale punizione di Di Gennaro e a un’ennesima conclusione di Dioh (senza dubbio il migliore in campo insieme a Jakimovski e a un Di Gennaro apparso improvvisamente risanato dai suoi acciacchi). Ma questa è la spietata legge del calcio. Quando domini per circa un’ora, segni, crei altre numerose occasioni da rete ma non riesci a chiudere la partita arriva poi fatalmente il ribaltone che ti manda all’inferno proprio quando già cominciavi a intravedere il paradiso. E così è successo: una Folgore troppe volte graziata ha ripreso coraggio gettandosi in avanti, incurante di aprirsi ai numerosi contropiede dei nostri che, un po’ per sfortuna un po’ per colpa, non hanno saputo approfittarne e nel quarto d’ora finale, dopo che un grande Ziglioli aveva salvato per due volte il risultato, è riuscita a cambiare volto alla partita. A mister Perazzi, in attesa di avere a disposizione l’atteso bomber Pablo Gonzalez, il compito di dare ai suoi ragazzi quel tanto di concentrazione, cinismo e “cattiveria” necessari, sino all’ultimo secondo di ogni incontro, per non disperdere in pochi minuti quel tanto di buono che la squadra dimostra di saper costruire nel resto della partita. A cominciare da domenica prossima in casa dell’ancora imbattuto Felino (v. locandina) dove i nostri andranno ben decisi a non recitar la parte…né dei salami né dei topi.

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L’estremo difensore degli ospiti Burani si salva in corner da un’ennesima incursione di Dioh. Il diciottenne centravanti, autore del gol del vantaggio e di un palo, è stato per tutto l’incontro un’autentica spina nel fianco della difesa reggiana.

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Per un’ora la partita perfetta, poi la resa

Sul più bello (2-0) finisce la benzina
e la Correggese ci supera di slancio (2-3)

Per tutto il primo tempo e i dieci minuti iniziali del secondo abbiamo davvero fatto vedere i sorci verdi alla fortissima capolista mandandola sotto di due reti. E se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno di questa bruciante ma onorevolissima sconfitta diciamo subito che per un’ora abbiamo potuto ammirare il miglior Nibbiano&Valtidone degli ultimi due anni, sia a livello di gioco che di personalità. Peroni giganteggiava in una difesa ben registrata intorno all’asse Davini - Di Placido mentre Aspas, Marmiroli e Jakimovski costituivano un insuperabile filtro a centro campo capace di smorzare le pur veementi offensive degli avversari e di sostenere, sulle fasce, le punte Di Gennaro e Mandelli portando spesso lo scompiglio nella difesa biancorossa. Tanto è vero che nella prima frazione, oltre alla splendida inzuccata-gol di De Matteo i valtidonesi hanno creato almeno quattro nitide occasioni da rete contro una sola dei reggiani, ben neutralizzata in angolo da Ziglioli. Quando, al primo giro di lancette della ripresa Di Gennaro siglava il raddoppio con un gol dei suoi a fil di palo sembrava proprio che la clamorosa vittoria sulla più forte squadra del girone fosse davvero a portata di mano. Invece, improvvisamente, il centrocampo andava in affanno per il gran dispendio di energie profuso, mentre gli ospiti, con l’ingresso di Mustica e Corbelli imprimevano ancora maggiore slancio a un ritmo di gara già elevatissimo aggredendo la nostra difesa non più adeguatamente protetta riuscendo a ribaltare il risultato in soli 19 minuti. L’ingresso di Gomis e Filipov a meno di dieci minuti dal termine – a partita ormai compromessa – è apparso tardivo e sarebbe probabilmente stato meglio effettuarlo a inizio ripresa quando si sono palesati in alcuni atleti i primi sintomi di carenza d’ossigeno. Ma si sa che del senno di poi son piene le fosse… Ora a mister Perazzi non resta che ripartire dal tanto di buono che i suoi ragazzi hanno fatto vedere in questa partita e nella trasferta di Fiorano, terza forza del campionato (v. locandina), dove potrà finalmente disporre del nuovo centravanti Pablo Gonzalez, tornare a inseguire quella vittoria troppe volte sfuggita per un soffio ma che può e deve essere nel DNA di questa squadra.

Il pallone perfettamente inzuccato da De Matteo si infila proprio nel sette della porta difesa da un esterefatto Sorzi. E’ il 25’ del primo tempo, il periodo in cui la squadra del presidente Alberici esprime il suo gioco migliore. Poi, nella ripresa, il raddoppio, il calo e la sconfitta. (Foto Massimo Bersani) .

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Parmensi dominati, ma la vittoria non arriva: 1-1

Manca ancora l’acuto finale
nel gran crescendo contro il Colorno

Sul palcoscenico del Pio Zuffada il “coro Perazzi” dopo un avvio ad andamento lento che ha consentito agli ospiti di portarsi in vantaggio si è esibito poi in un continuo e godibilissimo “crescendo” che ha subito prodotto il pareggio di Marmiroli senza però poi trovare l’acuto necessario per completare l’opera. Al di fuori di metafora, ancora una volta il Nibbiano&Valtidone ha prodotto gioco e dominato l’avversario per larga parte dell’incontro senza però riuscire a trovare la vittoria. E ancora una volta ha subìto il gol sull’unico tiro scagliato dagli avversari, alla mezz’ora del primo tempo, verso la porta del giovane Matarrese che ha respinto un calcio di punizione dal limite senza riuscire a trattenerlo, consentendo così il facile tap in di Pessagno. Nella ripresa, con l’ingresso di Marmiroli per Gomis e di Mandelli al posto dell’infortunato Bottazzi, i valtidonesi si sono letteralmente scatenati chiudendo i parmensi nella loro area per tutti i 45 minuti. Ed è proprio da un cross di Mandelli pennellato quasi sulla linea di porta per Marmiroli che è arrivato il gol del pareggio. Poi, oltre all’imprecisione nelle conclusioni, ci si è messa anche la cattiva sorte a negare ai nostri beniamini il meritato vantaggio quando ancora Mandelli ha centrato in pieno la traversa e la successiva ribattuta a rete di Di Gennaro è stata vistosamente respinta con un braccio da un difensore senza che l’arbitro concedesse il sacrosanto rigore. Sempre in tema di cattiva sorte, ricordiamo come all’indisponibilità del convalescente Piccolo, si sia è venuta ad aggiungere anche quella del nuovo acquisto Pablo Gonsales, infortunatosi in allenamento, lasciando così l’attacco ancora privo del tanto sospirato uomo d’area in grado di finalizzare il gioco della squadra. Ciò nonostante l’impegno e la grinta, insieme ai validi schemi di manovra, messi in mostra, soprattutto nella ripresa, da tutti gli uomini scesi in campo contro il Colorno, lasciano ben sperare che la situazione possa presto volgere al bello . Magari già da domenica prossima in casa di una sin qui non irresistibile, ma sempre insidiosa, Sanmichelese (v. locandina).

Il gol del pareggio di Marmiroli all’11’ della ripresa, che ha deviato in rete un cross al bacio di Mandelli: il giovane esterno destro si è poi visto negare dalla traversa il gol del possibile vantaggio.

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A San Michele stesi da un rigore fantasma al 92’

Dopo il vantaggio, incapaci di chiuderla,
così Sanmichelese e arbitro ci ribaltano: 2-1

A San Michele dei Mucchietti quello che si è visto sono stati “mucchietti” di errori durante tutto l’arco della partita. Prima di tutto quelli dei nostri ragazzi incapaci di pervenire, dopo il gol del vantaggio di Mandelli, a un facile raddoppio che avrebbe potuto chiudere la partita, in seguito colpevoli di aver lasciato Ferrara uccel di bosco e libero di sparare nel sette alla destra di Ziglioli l’imparabile staffilata del pareggio e poi ancora non in grado di concretizzare una serie di invitanti cross in area di un Mandelli in gran forma e certamente il migliore in campo. Ma in cima ai “mucchietti” di errori sta quello clamoroso e decisivo del direttore di gara, che al terzo minuto di recupero ha decretato a favore della Sanmichelese un rigore che nessuno ha visto, neppure giocatori e tifosi avversari, increduli quanto noi di fronte alla cervellotica decisione del signor Mori. Ma al di là di questo increscioso e non isolato episodio (cinque punti persi per assurde decisioni arbitrali dall’inizio del campionato) va detto che gli uomini di Perazzi hanno recitato un copione già visto troppe volte, cioè quello di una squadra che non riesce a concretizzare l’evidente superiorità tecnica nei confronti di tutti gli avversari che affronta. La mala sorte che, oltre alle sviste arbitrali, ci impedisce ancora di poter disporre di una punta centrale (Piccolo, Gomes e Dioh sono tutti in infermeria) costituisce un’ importante ma solo parziale giustificazione. Quando si sbagliano gol a pochi metri dalla porta vuota e difensori di qualità perdono improvvisamente il loro attaccante di riferimento lasciandolo libero di calciare a rete, come ci accade quasi in ogni partita, vuol dire che manca qualcosa anche a livello di concentrazione e di grinta. Comunque vietato arrendersi e demoralizzarsi. La squadra ha gli uomini e la qualità per riprendersi e invertire il corso di questo sfortunato inizio di campionato. Certo che giovedì prossimo la sfida casalinga contro la cenerentola Pallavicino (v. locandina) si deve porre come ineludibile occasione del riscatto, anche per riuscire ad allontanarci dalla zona retrocessione.

Due fasi del gol di Mandelli che supera con un pallonetto l’estremo difensore avversario Giaroli. Un vero goiellino che dava il vantaggio al Nibbiano&Valtidone. Pochi minuti dopo ancora un incontenibile Mandelli metteva la sfera quasi sulla linea di porta ma un incerto Gomis si limitava a guardarla anziché spingerla in rete fallendo così il raddoppio.

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Anche col Pallavicino non si va oltre lo 0-0

Nemmeno Cenerentola
ci concede il ballo del gol

L’aspirante Principe Azzurro (un po’ decaduto per la verità) Nibbiano&Valtidone non è riuscito a farsi concedere il ballo del gol nemmeno dalla Cenerentola Pallavicino in modo da riportarsi in classifica in una posizione più consona al suo rango. Anzi la perfida Cenerentola ha cercato addirittura, al quarto d’ora della ripresa, di fargli lo sgambetto per mandarlo a gambe levate sulla pista del Pio Zuffada proprio davanti alla corte dei suoi sostenitori. E c’è voluta tutta la bravura di Ziglioli per risparmiare al nostro acciaccato principe una figuraccia che comunque non avrebbe meritato. Perché al di là di questo scampato pericolo e di un altro paio di occasioni concesse agli avversari nel corso della partita sono stati ancora una volta gli uomini di Perazzi a tenere in mano (o meglio ai piedi) il bandolo del gioco per la maggior parte dell’incontro andando per due volte vicino al gol con Mandelli che si è visto prima annullare una rete per un (chiaro) fuori gioco e che poco dopo ha mandato il pallone a colpire la parte superiore della traversa. Ma non si può pretendere che il diciottenne esterno destro, anche oggi autore di una prestazione encomiabile, possa da solo risolvere le partite. Il fatto è che l’attacco, senza un centravanti di ruolo, crea gioco e possesso di palla tanto con le prime quanto con le ultime in classifica ma, come abbiamo già visto tante volte, non riesce ad incidere come dimostra la miseria di 8 reti realizzate nelle prime 10 partite di campionato. Ora siamo finiti in piena zona retrocessione e la situazione si fa complicata, ma il solo rimedio è quello di restare uniti, moltiplicare l’impegno e non farsi abbattere psicologicamente. Il Presidente, la società e tutti i giocatori hanno confermato la loro fiducia in mister Perazzi che nella trasferta di domenica a Traversetolo (v. locandina) dovrebbe finalmente potersi avvalere del rientro di un uomo-gol come Piccolo e mettere così ogni pedina nel suo ruolo naturale dando maggiore equilibrio alla squadra. Dopo di che, da tutti i giocatori ci aspettiamo coltello tra i denti e spirito da corsari all’arrembaggio. Se è vero che le migliori qualità di ogni vero combattente emergono nelle situazioni più difficili, questo è per tutti il momento di dimostrarlo.

Due “quasi-gol” contro il Pallavicino che vanno ad arricchire la già folta bacheca delle occasioni mancate dal Nibbiano&Valtdone in questa prima parte di campionato. Nella foto in alto un diagonale di Di Gennaro pare destinato a terminare in rete, ma uscirà invece a fil di palo senza che Gomis (come contro il Fiorano) riesca a intervenire per buttarlo dentro. Nella foto sotto, sul gran tiro in corsa di Filipov (a destra col numero 16) la sfera terminerà invece di un soffio sopra la traversa col portiere avversario Dondi ormai battuto.

Nuova sconfitta malgrado il bel gioco. Il Traversetolo vince 3-2

Di Gennaro bum bum non basta.
Stavolta va in barca la difesa.

Nemmeno il positivo rientro di Piccolo (due volte vicino al gol) al centro dell’attacco, né la ritrovata vena di Di Gennaro (che due gol li ha fatti davvero) sono bastati a riportare a galla il Nibbiano&Vasltidone che è rimasto invece ancor più invischiato al penultimo posto in classifica dopo una partita che lo ha visto per lunghi tratti all’arrembaggio con almeno cinque occasioni da rete create, oltre ai gol, e a tanti miracolosi interventi dell’estremo difensore avversario. Stavolta a tradire è stata la difesa che, a inizio ripresa, ancora sullo 0-0, è andata improvvisamente in barca, complice un ingenuo rigore causato da Peroni (sino ad allora impeccabile) proprio quando la squadra sembrava controllare senza troppi patemi la partita Invece il penalty messo a segno da Attolini aveva l’effetto di un ko sul morale degli uomini di Perazzi che subivano dopo appena due minuti il raddoppio su contropiede ancora di Attolini che coglieva la nostra difesa totalmente allo sbando. Era però Di Gennaro a dare un segnale di riscossa intorno al 65’ con un bolide dei suoi che riapriva l’incontro e dava una carica di adrenalina ai suoi compagni capaci di mettere alle corde un Piccardo salvato solo dai nostri errori di mira oltre che dalle strepitose parate di Reggiani. Ma al 90’ un altro contropiede di Dallaglio, che si “beveva” facilmente un Peroni ancora sotto choc per il rigore causato, riportava a due le lunghezze di vantaggio dei padroni di casa, rendendo così inutile la seconda zampata di Di Gennaro in pieno recupero e condannandoci a una sconfitta che, malgrado l’ennesima buona prestazione complessiva, ci butta in piena crisi. E’ chiaro ormai, a questo punto, che l’obiettivo della squadra diventa quello di lottare per non retrocedere. Le due prossime sfide casalinghe consecutive con Cittadella (v. locandina) e Rosselli Mùtina sono due occasioni imperdibili per cercare di risalire la china.
Guai a non saperne approfittare.

Nella foto in alto, il rigore calciato da Attolini sta per infilarsi alla sinistra di Ziglioli per il vantaggio del Piccardo Traversetolo. Sotto, il gran tiro di Di Gennaro (fuori quadro) va a segno per l’1-2 che aveva riacceso le speranze.

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 Guarda qui la sintesi video del Piccardo Traversetolo;

 

L’attesa reazione non c’è stata. Nuova sconfitta per 0-1

Anche col Cittadella la musica non cambia.
Occorre cambiare spartito
e Perazzi scende dal podio

Il Nibbiano&Valtidone stecca la prima delle due non proibitive partite casalinghe consecutive sulle quali contava per dare una svolta al suo deludente inizio di campionato. E stavolta lo fa giocando anche con meno qualità e vigore di quanto, pur nei risultati negativi, ci aveva sino ad oggi fatto vedere. Il rientro delle punte (Piccolo e poi Pablo Gonzales nel finale) non è stato sufficiente a guarire la sterilità dell’attacco ancora una volta andato in bianco, mentre la difesa non si è fatta mancare un paio dei suoi tradizionali svarioni che hanno consentito agli avversari in un caso di mangiarsi un gol clamoroso a porta vuota e nell’altro di segnare con Leonardi il punto della vittoria. Certo l’assenza dello squalificato Jakimovski si è fatta sentire, soprattutto in una giornata di scarsa vena di Marmiroli e malgrado l’ottima prova di Gomis, ma questa non può essere una scusa sufficiente, così pure come l’infortunio occorso a Silva che ha portato il giovane centrocampista Bottazzi a doversi improvvisare nel ruolo per lui inedito di terzino. Il fatto è che l’orchestra valtidonese, pur ricca di eccellenti solisti, per un motivo o per l’altro, suona sempre la solita musica senza mai riuscire a raggiungere l’armonia necessaria. Il primo a rendersi conto che era ormai ora di cambiare spartito è stato proprio mister Perazzi che, a fine incontro, ha preannunciato alla squadra, nel ringraziarla per essergli sempre stata vicino, la decisione di presentare le proprie dimissioni. Dimissioni che sono state poi accettate dalla Società che ha emesso un comunicato ufficiale (pubblicato nella colonna a fianco) per confermare la risoluzione consensuale del rapporto con l’allenatore. Non ci sono sinora indiscrezioni sulla possibile successione, anche perché il presidente Alberici si è riservato di valutare in tempi brevi diverse possibili opzioni. Certo occorre fare in fretta e bene per far sì che il cambio di guida riesca a dare ai nostri ragazzi quella scossa necessaria per affrontare, domenica prossima, ancora al Pio Zuffada (v. locandina) il Rosselli Mutina con il piglio necessario a inseguire e conquistare quella vittoria che manca ormai da dieci giornate.

“Questa non è la squadra che avevo in mente” sembra dire uno sconsolato Massimo Perazzi. Infatti l’ormai ex allenatore del Nibbiano&Valtidone era tornato nell’agosto scorso alla società del presidente Alberici con ben altre ambizioni. La sua decisione di farsi da parte senza polemiche dimostra comunque quella signorilità e correttezza che gli sono valse, pur nei giorni amari di questo scorso di stagione, come in quelli ben più lieti della promozione in Eccellenza, la stima e il rispetto di giocatori e dirigenti. (Foto Massimo Bersani)

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Scelta lampo del presidente Alberici

E’ Alberto Mantelli il nuovo mister,
da subito all’opera.

La società punta su un tecnico con una solida esperienza in serie D ed Eccellenza dove ha già vinto due campionati. Classe 1971, Alberto Mantelli vanta anche una buona carriera da calciatore, arrivando, da difensore, a giocare in serie B. L’avventura da tecnico, invece, a livello di prima squadra inizia nel 2009 a Fidenza, mentre più recentemente ha guidato per un quadriennio (fatta salva una parentesi nella stagione 2015-2016) il Fiorenzuola tra Eccellenza (vinta il primo anno) e serie D. Nell’estate 2016, infine, l’approdo a Carpaneto, dove l’allenatore ducale ha guidato la Vigor alla promozione in serie D. Il nuovo mister è all’opera già da stasera, martedì 13 novembre, a Gragnano dove guiderà il suo primo allenamento con l’obiettivo di riuscire, nei pochi giorni disponibili, a risollevare il morale della squadra e a darle quell’equilibrio e quella determinazione indispensabili per affrontare con mentalità vincente il Rosselli Mutina nel delicato confronto casalingo di domenica prossima (v. locandina)

Nella foto a sinistra una foto di Alberto Mantelli nei panni di calciatore quando militava nel Parma, sua città natale. A destra, invece un’espressione decisa mentre dà la carica alla Vigor Carpaneto da lui guidata nell’anno della promozione in D.

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La prima di Mantelli è un pareggio per 1-1

Nibbiano&Valtidone convalescente.
Col Rosselli Mùtina solo un brodino

Nemmeno il cambio-lampo del mister avvenuto a inizio settimana è riuscito a dare alla squadra la carica necessaria ad agguantare quella chimerica vittoria che sfugge ormai da 11 partite consecutive e che erano in molti oggi ad attendersi. Certo a Mantelli non si può attribuire nessuna responsabilità per questa mezza delusione: in cinque giorni non si poteva pretendere che facesse miracoli anche se lui ci ha provato quantomeno sul piano psicologico con un approccio, nei primi allenamenti, da “Full metal jacket” nell’intento di provocare nei suoi uomini una scarica di adrenalina. Ma di fatto occorrerà pazientare quel tanto di tempo necessario perché il mister metta a punto la strategia giusta per invertire la rotta i giocatori riescano ad assorbire e mettere in pratica gli schemi di gioco voluti dal nuovo allenatore. La ricerca di questa nuova identità si è percepita chiaramente nel confronto coi modenesi del Rosselli, dalla manovra meno fluida, rispetto ai precedenti incontri, messa in mostra dalla squadra pur nella persistente sterilità dell’attacco che, per la prima volta, non è riuscito nel corso dei 90 minuti, e malgrado una costante superiorità territoriale nel secondo tempo, a indirizzare un solo tiro nello specchio della porta avversaria. Il gol, infatti, è venuto da una chirirgica punizione dal limite messa a segno dal solito Di Gennaro a cinque minuti dal termine che andava a pareggiare una simile prodezza di Shehu che aveva portato in vantaggio i modenesi nel corso del primo tempo. Il pareggio è comunque da considerarsi sostanzialmente giusto perché, se a favore del Rosselli va segnata una strepitosa parata di Ziglioli su bolide a fil di palo di Scarlata, i valtidonesi sono a credito di un colossale rigore negato dall’arbitro per atterramento in piena area di Pablo Gonzalez. Il punticino racimolato consente di presentarci in casa della cenerentola Solierese (v. locandina) ancora con due punti di vantaggio che sarà d’obbligo difendere con le unghie e coi denti per non perdere ulteriore terreno nella lotta per la salvezza che è ormai diventata il nostro obiettivo primario.