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Addio ad Ambrogio Pelagalli.
Un grande del calcio italiano con Milan, Atalanta e Roma
già dirigente e da sempre amico del Nibbiano

Il trascorrere inesorabile del tempo si è portato via un altro personaggio di spicco che ha incrociato per diversi anni la storia prima dell'A.C. Nibbiano e poi del Nibbiano & Valtidone. Ci ha lasciato, infatti, a 84 anni dopo una lunga malattia Ambrogio Pelagalli notissimo volto del calcio italiano degli anni sessanta e settanta, vincitore col Milan di una Coppa dei Campioni e di uno scudetto, compagno di squadra di altri miti del nostro massimo campionato quali Rivera, Trapattoni, Cesare Maldini ai tempi dell'indimenticabile Nereo Rocco. La sua lunga e blasonata carriera prosegue poi come calciatore, allenatore e dirigente in tante alte importanti società. (vai alla biografia su Wikipedia)  Il rapporto di Pelagalli col Nibbiano era nato grazie all'amicizia con Sandro Alberici, padre del nostro presidente Valter, quando -oltre che Sindaco del paese- era anche capitano e poi allenatore di quella squadra che aveva riportato il calcio ufficiale nel capoluogo valtidonese a metà degli anni sessanta. Ambrogio, quando era libero da impegni sportivi, veniva volentieri ad assistere alle partite di seconda e terza categoria di quella formazione dove militava un altro ex giocatore del Milan, Franco Danova, leader e capocannoniere di quella storica compagine. Alla scomparsa dell' amico Sandro, che gli aveva più volte espresso il desiderio di vederlo collaborare col figlio (che nel frattempo aveva assunto la guida del Nibbiano) entrò nel direttivo della Società con la mansione di Direttore Generale dell' area tecnica. Negli ultimi anni, al manifestarsi della grave malattia, le condizioni di salute lo avevano obbligato a lasciare la carica e ad allontanarsi a malincuore da quell'ambiente sportivo che è stato il suo habitat per tutta la vita e dove ha lasciato in tutti quelli che lo hanno conosciuto il ricordo di un professionista gentile, serio, competente e fortemente appassionato al mondo del calcio.

Nelle foto. In alto, il presidente Valter Alberici al momento dell'accordo con Ambrogio Pelagalli per il suo ingresso nello staff dell'A.C. Nibbiano; In mezzo, Pelagalli (a destra) fotografato col presidente Alberici, l'allenatore Perazzi e due dirigenti del Nibbiano il giorno della promozione in Eccellenza (15 maggio 2016); Sotto, Pelagalli (secondo da sinistra accosciato) allora militante nell'Atalanta in serie A , insieme alla formazione del Nibbiano 1969-70 partecipante al campionato di seconda categoria e allenata da Sandro Alberici (ultimo a destra accosciato)

 

Torna il Nibbiano da esportazione che vince anche a Fabbrico.
In gol i tre tenori dell'attacco biancazzurro per il 3-1 finale

Quando la banda Rastelli sente l'odore dell'erba (o del sintetico) dei campi dal parmense in giù verso il bolognese, tutto diventa magicamente più facile, il gioco fluisce e le vittorie fioccano senza troppi patemi. Succede così anche a Fabbrico per l'ottava volta consecutiva, anche se proprio al pronti-via dell'incontro erano stati i padroni di casa a provocare un grosso spavento ai biancazzurri con una staffilata del loro goleador Zampino sventata da un super Murriero. Sul subitaneo capovolgimento di fronte, al secondo minuto, era però Lancellotti, pescato magistralmente da Minasola, a saltare l'avversario diretto e a depositare il pallone in rete con un tocco di gran classe per l'immediato vantaggio degli ospiti che assumono il controllo della partita eccedendo anche in leziosità nelle loro azioni offensive che non trovano perciò il dovuto sbocco nella porta avversaria. Arriva così, dopo venti minuti, l'inopinato pareggio dei reggiani a seguito di un calcio piazzato deviato all'incrocio dei pali da un'abile inzuccata di Aldrovandi. Il Nibbiano&Valtidone insiste per cercare subito di tornare in vantaggio ma Grasso per 4 o 5 volte consecutive si fa pescare in posizione di fuori gioco. Anche nella prima parte della ripresa i valtidonesi, pur non correndo rischi in difesa grazie soprattutto all'eccellente prova di Fogliazza e Boccenti, stentano a finalizzare in attacco la loro superiorità territoriale. E' così che mister Rastelli, al quarto d'ora, manda in campo Kenzin per dare una scossa di adrenalina alla squadra. La tecnica dell'ucraino, unita alla sua mobilità e caparbietà nel difendere il pallone sortiscono infatti l'effetto sperato. Le azioni pericolose si moltiplicano, anche per merito di un sempre monumentale Ababio alle spalle delle prime linee, mandando in confusione la retroguardia dei reggiani che al 25' è costretta al rigore sullo straripante Grasso. Stavolta però il bomber lascia a Minasola l'onere e il merito della perfetta esecuzione dal dischetto che dà ai biancazzurri il meritato vantaggio: la sua generosità è comuque premiata allo scadere quando Fogliazza gli fornisce una splendida imbucata in piena area che Grasso sfrutta da par suo togliendo le ragnatele dall'incrocio dei pali di De Prisco per il 3-1 finale che meglio rispecchia l'andamento della partita. Ora il lungo stop del periodo pasquale. Si riprenderà mercoledì 3 aprile in notturna con una Fidentina in caccia di punti per la salvezza ma con la quale la banda Rastelli dovrà essere spietata per non correre il rischio di staccarsi dal trenino dei play off.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

Leggi qui la cronaca di Villaggi su Libertà

 

Sbrigata la pratica Bagnolese secondo pronostico,
ma i reggiani sono duri ad arrendersi: 4-2

Vittoria facille da pronosticare ma più difficile da conquistare sul campo quella del Nibbiano&Valtidone contro l'ultima della classe che, a dispetto dei soli 8 punti in classifica e delle 23 sconfitte subite è scesa al "Puppo" di Piacenza (ancora una volta scelto in sostituzione dell'impraticabile Molinari) con la ferma intenzione di non recitare il ruolo della squadra materasso. Aiutata in questo anche dai biancazzurri che, forse illusi dal quasi immediato vantaggio raggiunto con una imprendibile rasoiata di Vingiano, hanno condotto il resto del primo tempo al piccolo trotto consentendo al 25' a Coscelli di raggiungere il pareggio al termine di una pregevole azione personale. Il gol subìto non scuote più di tanto i padroni di casa che continuano a manovrare con ritmi lenti, quasi da allenamento, ma sfiorano comunque il nuovo vantaggio con un bel gesto atletico del giovane difensore Borsatti, proiettato nell'area opposta, la cui rovesciata si stampa sulla traversa. Tutt'altra musica nella ripresa, iniziata con passo più deciso dai valtidonesi che dopo nemmeno dieci minuti trovano il gol del 2-1 con una perentoria inzuccata di Fogliazza. Entra poi in scena bomber Grasso che, dopo essersi visto annullare al 20' un bel gol di testa per un più che dubbio fuori gioco, mette a segno alla mezz'ora, su assist di Minasola, quello che sembra essere il 3-1 della sicurezza. Ma i reggiani sono tutt'altro che domi e dopo soli quattro minuti riaprono la partita con uno straordinario calcio di punizione di Napoli che colpisce il palo interno e si infila alle spalle dell'incolpevole Murriero. Ci pensa però ancora Grasso, oggi tornato in versione "fulmine di guerra" a conquistare e a trasformare, a cinque dal termine, il calcio di rigore che fissa il risultato finale sul 4-2. Archiviato, con qualche patema di troppo, un incontro in cui la vittoria era d'obbligo, risulta consolidata, malgrado le tre prime della classifica abbiano anch'esse vinto, la posizione del Nibbiano in zona pay-off grazie alla sconfitta dell'immediata inseguitrice Virtus Castelfranco ora distanziata di ben otto punti. Vietato comunque ogni calo di tensione perchè ora la corsa va fatta sulla seconda e terza posizione, entrambe distanti 6 punti, non impossibili da raggiungere se - come pretende mister Rastelli - i suoi ragazzi sapranno sfruttare al meglio delle loro possibilità un calendario finale che, sulla carta, si presenta favorevole.

Gol e highlights della partita a cura di Pier e Darietto

Leggi qui la cronaca, le pagelle e le interviste di Villaggi su Libertà



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